domenica 26 febbraio 2023

Un Paese ed una Regione a tutto gas e motoseghe?

A Minerbio la mobilitazione di Legambiente e RECA contro sprechi e per la conversione energetica ... 


A Bologna al "Lotto 0" del Passante di Mezzo, nel Giardino Eugenio Montale tra le uscite 10 e 11 ...

 




















Capitolo Uno. Un viaggio iniziato lo scorso luglio e che ha  attraversato l’Italia (Sardegna, Abruzzo, Sicilia, Basilicata, Liguria, Veneto, Campania e infine Emilia-Romagna) coinvolgendo l’intera filiera del gas fossile, per affrontare il tema dei rischi legati alle perdite e agli sprechi del gas metano disperso direttamente in atmosfera, gas fossile con un effetto climalterante fino a 86 volte più potente di quello della CO2; e spingere l’Italia e l’intera Europa ad approvare norme e regolamenti ambiziosi, finalizzati a ridurre, fino ad azzerare tali emissioni. La tappa finale in Emilia Romagna si è aperta con un convegno sulle perdite di gas ...

presso lo Spazio Cultura UNIPOL di Bologna, e si è conclusa sabato mattina con un Flash mob davanti al deposito SNAM di Minerbio, punto strategico per l’intera filiera del gas.  

L'Emilia-Romagna è candidata dalla strategia del Governo ad essere uno dei principali hub del gas fossile non solo d’Italia, ma d’Europa: la centrale di compressione di Minerbio, infatti, potrebbe vedere un ampliamento della sua funzione con la realizzazione della Rete Adriatica di SNAM Massafra - Minerbio - un gasdotto che collegherebbe la Puglia e l’Emilia-Romagna per spostare il gas verso nord - in cui il tratto di gasdotto Sulmona - Minerbio gioca un ruolo centrale per un aumento della capacità della rete. È la seconda regione con i consumi più alti di gas fossile (con una media di 10 miliardi di metri cubi l’anno) dopo la Lombardia e la terza regione più energivora, utilizzando un settimo del gas fossile consumato in Italia. Solo con il gas fossile, nel 2021, sono stati prodotti circa 20 TWh di elettricità (76% del totale), che hanno contribuito ad emettere 7,4 milioni di tonnellate di CO2 del 2021.   

Questo radicamento del gas fossile porta con sé numerosi pericoli per il clima e per la salute delle persone, oltre che ingenti sprechi economici della risorsa. Come testimonia un’indagine condotta nel 2021 da Clean Air Task Force1 che ha monitorato 8 siti nella regione, fotografando decine di perdite e casi di venting2Tra le situazioni più preoccupanti di rilasci volontari di metano, quella dell’impianto di stoccaggio di Minerbio, uno dei più grandi d’Italia: le immagini di CATF raccontano di un’imponente nuvola di metano rilasciata in atmosfera, a distanza di più giorni, tra le più grandi documentate. Preoccupano i tre progetti che lo riguardano presentati presso il MASE, tra ammodernamenti e ampliamenti della capacità di stoccaggio, che potrebbero aumentare in maniera considerevole le emissioni di metano all’interno del sito.   

  

“Una strategia del tutto sbagliata quella del Governo Meloni – ha dichiarato Adriano Della Bruna, Ufficio Energia di Legambiente –. L’aumento dei flussi di gas dall’Algeria e dalla Libia, l’eventuale raddoppio del TAP, il nuovo gasdotto da Israele, i nuovi rigassificatori e l’aumento della produzione nazionale descrivono un quadro che porterà l’Italia e l’Europa a fallire gli obiettivi di contenimento del cambiamento climatico e a diventare ancor più dipendenti dal gas fossile. Quella di trasformare l’Italia in un hub del gas è una strategia ancor più preoccupante se si pensa alle lacune normative rispetto al problema delle emissioni di metano. Un problema su cui l’Italia e l’UE dovrebbero intervenire in maniera decisa e ambiziosa e sul quale invece si rischia di cedere il fianco agli interessi dell’industria fossile, come dimostra il voto in Consiglio Europeo dello scorso dicembre sul nuovo Regolamento che presto verrà discusso anche dal Parlamento Europeo”.  


(dall'ufficio stampa di Legambiente Emilia Romagna)



Capitolo Due. "Mobilità. Le nuove infrastrutture". Titola il Carlino che "slittano i lavori" del "Passante" di Mezzo (sabato 25 febbraio 2023). "Il Comune rivela i tempi: si parte a metà 2024". La dichiarazione è dell'Assessora alla Nuova Mobilità di Matteo Lepore. Valentina Orioli, già Vice di Virginio Merola nel passato mandato, comunica che "le attività per lo spostamento dei sottoservizi partiranno ad aprile e dureranno circa un anno ... modalità e sequenze temporali - afferma, che saranno - concordate di volta in volta con l'Amministrazione Comunale nel tavolo tecnico". 

Conclude l'informazione del Quotidiano Nazionale, in versione bolognese, che "a maggio Autostrade, secondo il cronoprogramma ufficiale, presenterà il progetto esecutivo del Passante di nuova generazione al Ministero dei Trasporti. Seguirà l'apposizione della pubblica utilità sui terreni, che porterà agli espropri veri e propri. In questo periodo sono già in corso i confronti con i singoli proprietari sugli indennizzi". 

Nel frattempo come già scritto in un post precedente l'Assessore Regionale, Andrea Corsini, preoccupato per il mancato procedere delle attività ASPI si è impegnato a convocare un incontro di verifica per metà marzo.


Nella pagina del Carlino Bologna dal Comune di Bologna silenzio sulle motoseghe in azione nei parchi e nei giardini e sulla chiusura ai cittadini della "Fascia Boscata" di via Arcoveggio ... (25 febbraio 2023)  



Non una parola, da parte di Comune e Regione su quanto avviato nel "Lotto 0" che contrariamente a quanto pare sapere l'Assessore di Stefano Bonaccini non è solo quello recintato in via Zambeccari. Bensì si estende ai Giardini Virginia Wolf (per 30 anni Fascia Boscata Chico Mendes) e ai Giardini Salvatore Quasimodo ed Eugenio Montale.


Qui la catena operativa che parte dall'Ente Concedente i lavori per il "potenziamento del sistema autostradale e tangenziale di Bologna", cioè il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile (di Matteo Salvini), passa al Committente Autostrade per l'Italia e arriva alle imprese sub appaltatrici Riva Giardini Spa ... (vedi foto) ha iniziato da una settimana ad attivare motoseghe e mezzi per abbattere alberi ultra trentennali di alto fusto e, in molti casi, di diametro superiore agli 80 centimetri. Fin qui, un vero ed apprezzato bosco urbano che separa (separava?!) 12 corsie di asfalto e cemento, auto e TIR (ad alta emissione di inquinanti) da uno storico complesso di scuole elementari e medie in via Scandellara.


Una strage di piante ed arbusti che molti bambini, genitori e cittadini hanno iniziato a denunciare. Si noti che il fatto non riguarda il terreno su cui dovrebbero insistere le due nuove corsie (per senso di marcia, quattro complessivamente rispetto ad oggi). No, l'area recintata e su cui sono intervenute le motoseghe e i lavori va ben oltre ed evidentemente interessa aree (concordate ?!?) per i complessi lavori di costruzione. Dunque strumentali al fine dell'opera stessa. Con l'effetto di un doppio impatto: oltre al lascito inquinante (CO2, polveri, decibel) permanente dell'infrastruttura per le generazioni future, anche quello (almeno trentennale) per la distruzione dei boschi piantati e cresciuti dal secolo scorso rispetto a quelli promessi (e di cui mancano realizzazioni).


Dobbiamo pensare che Bonaccini e Lepore in queste settimane si sono distratti dai soverchi impegni di partito in cui si sono gettati? Vogliono intervenire per bloccare questo mal governo? O le Amministrazioni locali e Regionale sono - come pare lecito pensare -  pienamente consapevoli e corresponsabili di quanto stanno facendo ASPI e subappaltatori?


In ogni caso si misurerà presto la distanza delle forze politiche, del PD e del Centrosinistra all'emiliana, come di Giorgia Meloni e delle Destre di Fratelli d'Italia e della Lega, rispetto al popolo che intende "convergere" per "insorgere". 


La conversione ecologica non può attendere. I Progetti al 2030 (anche quelli Istituzionali) vanno costruiti ora!


Verso la mobilitazione dell'11 marzo a Piombino





























Da Bologna a Minerbio (e, ancora, al Quartiere San Donato San Vitale), venerdì 24 e sabato 25 febbraio.


In una sala pubblica di Bologna Adriano Della Bruna, dell'Ufficio Energia di Legambiente nazionale, propone analisi ed obiettivi contro gli sprechi di gas e per la conversione energetica ... (24 febbraio 2023)


Argomenti e tesi per la riduzione ed il controllo degli impianti esistenti ...


Considerazioni e prospettive sulla situazione in Emilia Romagna ...

Una sala attenta, competente e partecipe ...

La interessante relazione di Francesca Lussu di Arpae Emilia Romagna ... 


Una "sintesi" efficace del Bilancio Energetico Regionale dell'Emilia Romagna ...


Una occasione di confronto a più voci: con il Presidente Regionale di Legambiente, Davide Ferraresi (a destra), Silvia Piccinini (consigliera M5S), Francesca Lussu e Silvia Zamboni (gruppo Verdi - Europa Verde) ...



Ancora smog: I valori delle PM10 registrati da Arpae ER nelle varie Città ...














L'entrata dell'impianto di Stoccaggio Gas di Minerbio, in provincia di Bologna ... (25 febbraio 2023)


Un cartello SNAM ...


Paola Fagioli, per Legambiente Emilia Romagna, illustra l'iniziativa C'è puzza di Gas ...


Luca Girotti, VicePresidente regionale, con maschera antigas avvia i giochi nel parco antistante l'impianto ...


Due "mamme" con maschera antigas conversano ...


Insegnantei ed operatori scolastici con maschera antigas leggono un cartello che "indirizza" allo sport per grandi e piccini ... 


Una "coppia" di atleti, con maschera antigas, si esercita a pallavolo e non solo ...
 

Attività benefica ...


Altri si esercitano a frisbee ...


Non solo umani ...


Il rilancio ...


Per qualcuno è tempo di esercizi fisici ...


Di vaio tipo ...


Un momento di meritato riposo su comode panchine ...


Un cittadino passeggia ... 


Una donna beve alla fontanella ...


Paola, Claudio e Ilde pare attendano la corriera ...


Ci siamo dimenticati lo scivolo?


Impossibile ...


Prova riuscita!


Un calcio al pallone ...


Un palleggio ...


Et voilà ... la testa nel pallone!




















Gioventù romana in visita nella bassa bolognese ...


C'è PUZZA di GAS anche a Minerbio e in Emilia Romagna!


Nella piazza del Paese ...


Da Minerbio (davanti al Palazzo Minerva) a Bologna, Quartiere San Donato San Vitale, Giardini Eugenio Montale e Salvatore Quasimodo ...
 
























Bologna, Giardino Eugenio Montale una settimana fa ... (18 febbraio 2023)

Il Giardino Eugenio Montale ieri ... verde urbano chiuso alle persone per le motoseghe dei "costruttori"
(25 febbraio 2023)




Una ferita che ci vorranno decenni per sanare! ... in assenza del Progetto esecutivo del Passante di Bologna!

All'ombra dei nuovi insediamenti di via Scandellara, del grattacielo di via Cellini e della Torre Unipol ...
meno alberi e vegetazione, più asfalto e cemento: è questo il Climate City Contract?


Tronchi di 80 cm. (e anche oltre) di diametro alla base ... 


I potenti mezzi per estirpare e triturare i tronchi ...


La montagna di "cippato" abbondantemente oltre i 2 metri di altezza ...


Non restano che le radici e, presto, neppure quelle ...


Patrimonio naturale e piccole grandi macchine ... Oltre la Tangenziale la Torre Unipol


Chi può e deve fermare questo scempio?


Mutilazioni in attesa del taglio ...



Si procede a distanza di venti - trenta metri dall'attuale scarpata dell'infrastruttura ...


Un patrimonio pubblico comune, a suo tempo censito dal Comune ... Numero di matricola dell'albero 38.761 (25 febbraio 2023)
 

L'esemplare ancora vivo più vicino al sottopasso che collega i campi sportivi e la biblioteca di via Scandellara alla zona nord del Parco Tanara e del Pianeta ...
 

Tronchi abbattuti al (dirimpettaio) Giardino Salvatore Quasimodo ... (25 febbraio 2023)


Perché la pila degli alberi abbattuti e triturati non si alzi ancora ... Fermiamo la strage!
 












Come era solo alcuni giorni fa ... (17 febbraio 2023)













E nel settembre 2022, quando Wu Ming accompagnò alcune centinaia di persone in Marcia, lungo l'Asse Tangenziale - A14 dalla Croce del Biacco alle Caserme Rosse ... in occasione dei Sollevamenti della Terra
 

... per restare in cammino, per convergere, per insorgere!
Un Climate City Contract si costruisce con i cittadini non contro le persone e l'ambiente!
Con una grande battaglia locale e nazionale ...


 

12 commenti:

  1. Oltre a denunciare pubblicamente l'accaduto, occorre riuscire a capire se una parte degli interventi (attuati sulla base di un incarico che anticipa i tempi di esecutività di un progetto radicamente sbagliato e dannoso) si configura come vero e proprio abuso, vedi altri casi avvenuti (Lazzaretto,....) . Importante capire che dando spazio a nuovo asfalto - bretella Rastignano, Passante, bretella Setta -Reno (?) si va oltremodo a penalizzare un ricco partrimionio arboreo con compromissioni che per diversi anni e anche decenni le nuove piantumazioni (le vogliamo poi vedere!) non saranno in grado di compensare. Quale impronta verde vogliamo costruire?

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  2. Oltre a denunciare pubblicamente l'accaduto, occorre riuscire a capire se una parte degli interventi (attuati sulla base di un incarico che anticipa i tempi di esecutività di un progetto radicalmente sbagliato e dannoso) si configura come vero e proprio abuso, vedi altri casi avvenuti (Lazzaretto,....) . Importante capire che dando spazio a nuovo asfalto - bretella Rastignano, Passante, bretella Setta -Reno (?) si va oltremodo a penalizzare un ricco patrimonio arboreo con compromissioni che per diversi anni e anche decenni le nuove piantumazioni (le vogliamo poi vedere!) non saranno in grado di compensare. Quale impronta verde vogliamo costruire?

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    1. Alle opportune domande dovrebbe dare rapida e puntuale risposta l'Amministrazione Comunale, che sicuramente è a conoscenza di quanto accade sul proprio territorio e sul patrimonio naturale di competenza.
      A tutti noi, cittadini interessati, il dovere di prendere parola e iniziativa per conoscere fatti e responsabilità.
      Gianni

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  3. Una gran brutta china!
    Pro gas e contro natura.
    Non hai affrontato di petto la questione politica. I partiti di destra citando Mattei è parso vogliano rilanciare Enti nazionali e fonti energetiche del secolo scorso; mentre in quanto a infrastrutture locali si sono coperti dietro la volontà del Pd di fare assolutamente il Passante di Mezzo e le molte altre strade promesse da Bonaccini a industriali e costruttori. Dalle opposizioni al Governo Meloni non c'è gran che da aspettarsi. Sul PD piove a dirotto: se oggi vince Bonaccini grande sostenitore del potenziamento autostradale, dei rigassificatori e delle trivelle non arriveranno di certo svolte ecologiste; se prevale Schlein con le sue promesse di giustizia sociale ed ambientale e contro il patriarcato vedremo (anche perché in Emilia non ha inciso molto nei due anni in cui è rimasta, salvo qualche documento rimasto sulla carta). Altri non pervenuti, o quasi. I 5 stelle di Conte sono sempre quelli di Toninelli? Bugani è rifluito. Piccinini boh?
    Come per il disarmo e i pacifisti tutto è in salita. Ma il bello è provarci.
    Ciao!

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    1. Il PD di Elly Schlein (come i precedenti di Bersani, Renzi, Zingaretti o Letta) penso vada giudicato sui fatti.
      E così tutti gli altri partiti o sindacati ed associazioni.
      Certo su quanto è successo domenica dovremo ragionare: senza sottovalutare il segnale che viene da una candidata che si iscrive (o meglio "torna") ad un partito per fare la segretaria nazionale e viene eletta ribaltando il voto degli iscritti; senza sopravalutare le logiche (di potere) e le culture (trasformiste) che l'hanno reso possibile.
      Comunque sia, la sfida della conversione ecologica penso sia decisamente interconnessa alla giustizia sociale (che continua a fare passi indietro) e alle pratiche di una democrazia da conquistare in coerenza con i principi della Costituzione (superando limiti e offese dovuti all'esercizio del potere) di queste classi dominanti.
      Concordo: proviamoci, nonostante i tanti ostacoli.
      Gianni

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  4. Invece io sono contenta per il ribaltone in casa PD.
    Sono condivise anche da me le osservazioni fatte nel commento precedente su Elly. Non ha avuto sufficiente voce in Regione. E sono proseguite scelte impopolari, salvo settori industriali e sindacali.
    Ma se vogliamo cambiare la politica, l'ambiente e la vita delle persone, Elly era l'unica speranza in campo ed ora potremmo verificarla sui fatti e da Prima donna e segretaria di partito. Fin qui non dimentichiamo è stata dietro o seconda.
    Le scelte non mancano: dal gas ai boschi urbani, dal riarmo alle opere infrastrutturali prioritarie, dalla sanità pubblica alla scuola per tutti.
    Anna

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    1. E' vero Anna, essere Presidenti o Vice non è esattamente la stessa cosa. Come avere 23 consiglieri, 2 o 1. Cambia.
      Ora però siamo alla prova dei fatti e le scelte incombono. Come il bisogno di una svolta radicale sulle priorità: meno fossile e più energie rinnovabili; meno auto e TIR e più ferrovie, trasporti pubblici integrati, bici; meno "grandi" opere inutili o sbagliate e più manutenzioni a fini sociali ed ambientali; più prevenzione e meno sprechi ... meno armi e più disarmo; meno "carrette" del mare e più collegamenti di linea sicuri; meno sfruttamento e più diritti e doveri universali per le persone e le comunità.
      Da segretari e da Presidenti si può incidere e tracciare rotte nuove importanti.
      Gianni

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  5. Per me PD e sinistra hanno senso se si occupano delle condizioni dei lavoratori e dei senza lavoro. Se li organizzano e gli danno voce. Se affrontano i problemi delle periferie: case, infrastrutture, servizi, qualità ambientale. Quindi, come dice anche la Schlein svolge una funzione politica Coraggiosa, Ecologista, Femminista.
    Sento che qualcuno la definisce salottiera, per me salottieri sono quelli che frequentano i top manager, gli yuppie, le ZTL.
    L.

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    1. Dimenticavo. Meno gas e più alberi.
      Quello che stanno facendo Meloni, Salvini, Bonaccini, Giani e altri è vergognoso.
      L.

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    2. Penso pure io che aprire "cantieri" per altre autostrade o corsie per auto e TIR mentre si dice di voler ridurre la dipendenza quotidiana dagli automezzi e il traffico su gomma è una contraddizione palese. Soprattutto se da decenni non si realizza il potenziamento di ferrovie già programmato e non si utilizzano a questo fine neppure i fondi del PNRR (parte dei quali sono concentrati su due linee di tram che avrebbero meritato ben maggiore visione e integrazione col "sistema" di trasporto metropolitano).
      Come un controsenso è pubblicizzare "400 alberi piantati alla cava Bruschetti" e non vedere il taglio (autorizzato?!) di quelli ai Giardini Montale, Quasimodo ... o la chiusura completa della "Fascia Boscata Chico Mendes" (derubricata a Giardino Virgina Wolf) ...
      Gianni

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  6. Accidenti, che tagli! pure a notevole distanza dalla infrastruttura su cui dovrebbero partire i cantieri.
    s.

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  7. Qualcuno vuole spiegarmi cosa cambia tra Bonaccini e Schlein rispetto ai progetti su gas e motoseghe?
    F.C.

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