lunedì 28 giugno 2021

"Promossi" a giugno ma "rimandati" a settembre ...

I "promossi" alle Primarie del 20 giugno di Bologna: Matteo Lepore ed i suoi sostenitori 










"Le Primarie sono le semifinali, la finale sono le elezioni di ottobre" ha ripetuto il Segretario del PD bolognese nei giorni precedenti il 20 giugno. Una operazione furba, promozionale ed insidiosa. In primo luogo, con lo scopo di portare più gente possibile ai gazebo del "suo" Partito e per bilanciare il flop di affluenza registrato a Torino. Poi, per incoronare, con un voto popolare, l'Assessore - Candidato Sindaco (per il mandato 2021-2026) che nessun organo statutario del PD aveva saputo selezionare ed investire formalmente, causa i continui conflitti interni. 

sabato 26 giugno 2021

Un PD in calo e una sinistra come stampella

 

L'Assessore Matteo Lepore festeggia l'esito delle Primarie con Elly Schlein e C. 












Ora che le Primarie hanno dato l’atteso responso, a partire da Bologna la sinistra dovrà finalmente interrogarsi su cosa è e cosa vuole essere. Perché il voto di Bologna se all’apparenza fa felici molti, ha tutti gli ingredienti per rivelarsi ingannevole. 

sabato 19 giugno 2021

Adil: i buchi neri del capitalismo e del sindacato

L'addio di Vauro a Adil Belakhim, 37 anni, sindacalista, 2 figli, ucciso a Biandrate










La logistica si sta rivelando ogni giorno di più come il vero cuore nero del capitalismo italiano. Il punto di snodo delle linee strategiche del modello produttivo dominato dalle grandi piattaforme, quello dove con maggiore intensità si scaricano i processi di accelerazione in corso e, di conseguenza, si esasperano i livelli dello sfruttamento e le tensioni nel rapporto capitale-lavoro. La morte atroce di Adil Belakhdim davanti ai cancelli della Lidl di Biandrate ne è una terribile conferma. 

martedì 15 giugno 2021

Il PNRR è per "ripresa" e "normalità", serve un piano per il cambiamento

 

Sulle pagine di Repubblica attivisti di XR travestiti da leader del G7 nel mare di Cornovaglia










Nel presentare il suo Piano, Mario Draghi aveva detto che è il momento di essere «radicali». Doveva, allora, esserlo già nel titolo: perché Piano nazionale «di ripresa e resilienza»? Se è chiaro per molti di noi che «non vogliamo tornare alla normalità perché era la normalità il problema» e che se ci siamo infilati in questo tunnel è perché quella era la nostra «normalità», ebbene, non dovremmo parlare di «ripresa» ma di «cambiamento»: un piano nazionale di cambiamento e resilienza, di questo avremmo bisogno, questo sarebbe «radicale». E invece no: stiamo proprio parlando di «riprendere» (le vecchie abitudini), come se non avessero nulla a che fare con lo stato in cui ci troviamo.

domenica 13 giugno 2021

Acqua ed aria beni comuni. Referendum e/o Amministrative?

Anche a Bologna, sotto il Nettuno, "la privatizzazione fa acqua da tutte le parti" 










"Le sinistre debbono re-imparare a scegliere sulla base dei loro valori senza avere timori della mobilitazione di massa, che non è un pranzo di gala ma consente di premere per svolte o impedire sfondamenti" riflette uno storico dirigente della sinistra bolognese, sindacalista, parlamentare, uomo di Governo a conclusione di un suo interessante articolo pubblicato ieri, nel decennale del referendum su nucleare ed acqua pubblica: "una vittoria dissipata dalla politica".

venerdì 11 giugno 2021

Difendiamo tutti la nostra comune Madre
























Ci sono Beni Comuni essenziali per le persone che vivono sulla Terra, per gli animali, gli alberi e le piante. L'acqua e l'aria sono un patrimonio inalienabile e un diritto non negoziabile. Non possono dipendere dai rapporti sociali, economici, tra le classi e le generazioni. Dieci anni fa in Italia un partecipato referendum popolare lo ha ribadito a grande maggioranza. Poi?

giovedì 10 giugno 2021

Missione incompiuta ...

Afghanistan: dopo vent'anni di guerra chiamata "missione di pace" il terrore continua









Nella base militare di Herat, la cerimonia di ammaina bandiera del contingente italiano. La guerra afghana per «difendere la pace e la legalità internazionali» è chiusa, ma non viene meno il sostegno dell’Italia, ha assicurato il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini. 

Afghanistan: l'Italia si ritira, le stragi restano

Kabul, Quartiere di Dasht-e-barchi, reportage dopo la strage di maggio: 72 studentesse morte










Nella base militare di Herat, Lorenzo Guerini ammaina la bandiera. Ce ne andiamo ma non vi abbandoniamo, assicura il ministro della Difesa italiano. A Kabul, nel quartiere sciita di Dasht-e-Barchi, si chiedono giustizia e protezione. «Siamo sotto attacco, il governo non ci ascolta: chiediamo alle Nazioni unite, a tutti i Paesi del mondo di fermare gli attentati contro la comunità hazara, di trovare i colpevoli». 

domenica 6 giugno 2021

Ambiente, Bologna, Progetto di Città, Primarie

"Insieme possiamo donare nuovi boschi alle città" ... sostiene Legambiente nazionale 

 








Nella giornata internazionale per l'ambiente piccoli gesti e grandi pensieri. I volontari di Legambiente operano di vanga e ramazza (memori che "occorre pensare globale ed agire locale") e Noam Chomsky diffonde saggezza: "la pandemia è la meno grave delle crisi che viviamo. La minaccia della catastrofe ambientale fa diventare tutte le altre marginali". Diversi giornali propongono edizioni speciali. Si distingue il Corriere della Sera che esce di colore "verde" e con il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, che sostiene "basta ideologie, pensiamo ai nostri bimbi". Come dargli torto, almeno su questo?

giovedì 3 giugno 2021

Ambiente svenduto. Come porvi rimedio?

Bologna, primo giugno: flash mob per città sicure, a misura di bambini e della salute ...










Coraggio! Forse qualcosa si muove anche in Italia. Una sentenza - seppure di primo grado e da confermare - così netta non si era mai vista. Dopo cinque anni di dibattimento con 47 imputati (a Taranto) sono arrivate 26 condanne e 280 anni di carcere a imprenditori, manager e dirigenti d'azienda, autorità pubbliche ed amministratori. Fanno già discutere, ovvio (e, taluni aspetti, meritano approfondimenti). Ma rappresentano comunque un passaggio essenziale. Un potere dello Stato può sanzionare penalmente un sistema perverso, che sotto il ricatto del lavoro e di produzioni necessarie al Paese impone un degrado ambientale insostenibile, con danni irreversibili alla salute delle persone ed alla biodiversità.