domenica 31 luglio 2016

Le nostre ragioni per il No (8)

Loro non lo diranno, ma lo diciamo noi
Nella confusione, una cosa è chiara: l’accentramento a favore dello Stato a danno delle Regioni e, nello Stato, a favore dell’esecutivo a danno dei cittadini e della loro rappresentanza parlamentare. Orbene, noi della Costituzione abbiamo un’idea diversa: patto solenne che unisce un popolo sovrano che così sceglie come stare insieme in società. “Unisce”? Questa riforma non unisce ma divide. Non è una costituzione, ma una s-costituzione.
“Popolo sovrano”?

venerdì 29 luglio 2016

Le nostre ragioni per il No (7)

14. Diranno: come è possibile disconoscere il serio lavoro fatto da numerosi esperti, a incominciare dai “saggi” del presidente della Repubblica, passando per la Commissione governativa, per le tante audizioni parlamentari di distinti costituzionalisti, fino ad approdare al Parlamento e al ministro competente per le riforme costituzionali. Tutto ciò non è per voi garanzia sufficiente d’un lavoro tecnicamente ben fatto?
(…) Le questioni costituzionali non sono mai solo tecniche. A ogni modifica della collocazione delle competenze e delle procedure corrisponde una diversa allocazione del potere.

mercoledì 27 luglio 2016

Le nostre ragioni per il No (6)

12. Diranno che siamo per l’immobilismo, cioè che difendiamo l’indifendibile: una condizione della politica che non ha mai toccato un punto così basso in tutta la storia repubblicana, mentre loro vogliono rianimarla e rinnovarla.
Noi opponiamo una classica domanda alla quale i riformatori costantemente sfuggono: sono più importanti le istituzioni o coloro che operano nelle istituzioni?

lunedì 25 luglio 2016

Con Merola, contro Merola

Prendiamo per buone alcune affermazioni fatte da Virginio Merola, venerdì, in Consiglio Comunale e non seguiamo discussioni minori o cattiverie che pure circolano in quantità.

giovedì 21 luglio 2016

Consiglio Comunale e Passante di Mezzo

Andrea Pillon, il "facilitatore" scelto da Autostrade ed Istituzioni per mediare con i cittadini di Bologna sul Passante di Mezzo, risponde con chiarezza alla domanda di Silvia Bignami de la Repubblica di oggi (vedi seconda immagine): "Ci sono casi in cui durante il processo di partecipazione si decide se fare un'opera e casi in cui si definisce il come. Sul Passante siamo al come".
Qui sta il punto.
Una parte consistente della Città è ancora al se.
Tante persone di diversa cultura, condizione sociale, orientamento politico esprimono una netta e motivata contrarietà. Oggi, su il Carlino, è il momento dell'architetto Pierluigi Cervellati.
L'intervista di Pierluigi Cervellati su il Resto del Carlino


















mercoledì 20 luglio 2016

Come rispondiamo al Grande Disordine Globale?

Il fallimento delle classi dirigenti nazionali e comunitarie che si sono alternate e susseguite negli ultimi decenni alla guida dei più importanti paesi del mondo sono nelle immagini (e soprattutto nei fatti) che si propongono all'attenzione dell'opinione pubblica internazionale in queste ore e negli ultimi tempi.

martedì 19 luglio 2016

Le nostre ragioni per il No (5)

9. Diranno che non c’è da fare tante storie, perché, in fondo si tratta d’una riforma essenzialmente tecnica, rivolta a razionalizzare i percorsi decisionali e a renderli più spediti ed efficienti.
Noi diciamo: altro che tecnica! È la razionalizzazione d’una trasformazione essenzialmente incostituzionale, che rovescia la piramide democratica.

domenica 17 luglio 2016

Dopo Andria. Le priorità per Bologna.

La linea ferroviaria Bologna - Portomaggiore
Le parole forti del Vescovo di Andria ai funerali delle vittime dello scontro tra i treni della Ferrotranviaria pugliese hanno un valore quantomeno nazionale: "da troppo tempo le nostre coscienze sono state addormentate o zittite da prassi che ci sembrano normali ma non lo sono: quelle prassi dell'economia in cui non si pensa alla vita delle persone ma alla convenienza e all'interesse, senza scrupoli e con piccole e grandi inadempienze del proprio dovere".
Monsignor Mansi le ha pronunciate davanti a Mattarella, Boldrini, Emiliano e Delrio, che ascoltavano con lo sguardo basso.
Gli uomini di Governo e gli Amministratori debbono riconoscere in quella "accusa" una ragione profonda del malcontento diffuso in tutto il Paese e debbono ripensare priorità, pratiche e investimenti del loro quotidiano operare.
Non solo per la Puglia.
L'errore umano è sempre possibile per chi lavora (soprattutto per chi lavora in condizioni difficili o di stress) e i sistemi di sicurezza debbono sapere fronteggiare anche questo rischio.
Occorre dunque prevenire. E, invece, raramente si fa prevenzione.
Anche in Emilia Romagna.

sabato 16 luglio 2016

Le nostre ragioni per il No (4)

7. Diranno che l’iniziativa del governo nelle faccende costituzionali non ha nulla d’anormale e, quelli che sanno, porteranno l’esempio della Francia, del generale De Gaulle e della sua riforma costituzionale del 1962.
Noi ci limitiamo a porre queste domande: credete davvero d’essere dei nuovi De Gaulle, il capo della Resistenza repubblicana che sbarca in Normandia al momento della liberazione? E di poter paragonare l’Italia di oggi alla Francia d’allora?

mercoledì 13 luglio 2016

I Responsabili

Un nuovo incidente ferroviario. Un'altra strage di cittadini, di pendolari, di giovani.
Decine di vittime. Ferite incancellabili nella storia del Paese.
Questa volta in Puglia. Sulla linea ad un solo binario tra Andria e Corato.
Tra treni della Società privata Ferrotramviaria SpA.
Tornano questioni troppe volte proposte e discusse.

Le nostre ragioni per il No (3)

5. Parleranno di atto d’orgoglio politico dei parlamentari, finalmente capaci di “autoriformarsi” senza guardare al proprio interesse .
Noi parliamo, piuttosto, d’arroganza dell’esecutivo. Queste riforme sono state avviate dall’esecutivo con l’impulso di quello che, per debolezza e compiacenza, è potuto essere per diversi anni il vero capo dell’esecutivo, il presidente della Repubblica; sono state recepite nel programma di governo e tradotte in disegni di legge imposti all’approvazione del Parlamento con ogni genere di pressione

lunedì 11 luglio 2016

Le nostre ragioni per il No (2)

3. Diranno che le riforme servono alla “governabilità”.
(..) “Governabile” è chi si lascia docilmente governare e chiediamo: chi si deve lasciar governare e da chi? Noi pensiamo che occorra “governo”, non governabilità, e che governo, in democrazia, presupponga idee e progetti politici capaci di suscitare consenso, partecipazione, sostegno.

sabato 9 luglio 2016

Le nostre ragioni per il NO (1)

Nella campagna per il referendum costituzionale i fautori del Sì useranno alcuni slogan. 
Noi, i fautori del NO, risponderemo con argomenti. 
Loro diranno, ma noi diciamo.

1. Diranno che “gli italiani” aspettano queste riforme da vent’anni (o trenta, o anche settanta, secondo l’estro).
Noi diciamo che da quando è stata approvata la Costituzione – democrazia e lavoro – c’è chi non l’ha mai accettata e, non avendola accettata, ha cercato in ogni modo, lecito e illecito, di cambiarla per imporre una qualche forma di regime autoritario.

martedì 5 luglio 2016

Frecciabianca e Trenitalia

Sabato 2 luglio.
Fuga imprevista di alcune ore a Riccione per incontrare amici romani che trascorrono alcuni giorni di mare con l'anziana madre, inconsapevoli che le "notti rosa" li obbligheranno a cambiare tre alberghi in tre notti.
La sera è in programma Germania - Italia, per i quarti di finale degli Europei. E dunque il rientro a Bologna deve avvenire con calma per rispettare gli impegni precedentemente presi ed i tradizionali riti.