Quorum e non solo nella vignetta di Franzaroli su il Fatto Quotidiano |
fatti, notizie, commenti di tugnoli gianni e di chi vuole cooperare per una società più giusta, eco-compatibile, democratica e partecipata.
mercoledì 11 giugno 2025
Referendum, il dovere di riflettere ...
sabato 7 giugno 2025
Quelli del Si ...
Da Bologna: "Votare è un diritto, un dovere, un privilegio" ... "La mia amica Sadaf ..." |
Che succederà ai referendum? L'astensione dal voto sollecitata da grande parte del potere economico, politico ed istituzionale del Paese si salderà con la disaffezione già ampiamente praticata nelle elezioni comunali e regionali, per Camera e Senato, per il Parlamento Europeo? E' prevedibile. E "sarebbe il più grande successo recente del capitalismo: una chirurgica opera di distruzione della partecipazione democratica" ...
lunedì 26 maggio 2025
Vivere da cittadini, lavorare con dignità
Per la pace e per 5 SI ai referendum dell'8 e 9 giugno in Piazza Santo Stefano a Bologna ... |
Siamo in un mondo segnato da instabilità e conflitti, siamo in un’Italia in declino, tra crisi economiche e fragilità sociale. L’incertezza sul futuro condiziona la nostra vita e colpisce in particolare le generazioni più giovani. Le regole che ci diamo, tuttavia, sono lo strumento che abbiamo per ridurre quest’insicurezza.
venerdì 18 gennaio 2019
Le Grandi opere, i Referendum e Quelli del SI
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Bologna, la cima del campanile della Chiesa di Sant'Isaia dopo il terremoto di lunedì |
In Italia, Grandi Opere sono necessarie ed urgenti: per la messa in sicurezza del territorio e della vita delle persone dai rischi sismici ed idrogeologici; per risanare e bonificare al Nord ed al Sud industrie inquinanti e discariche di rifiuti tossici e nocivi gestiti con irresponsabilità; per dotare l'intero Paese di energie rinnovabili e di infrastrutture e servizi di mobilità sostenibili.
venerdì 20 aprile 2018
Un referendum? Perché no?
domenica 18 dicembre 2016
Dopo i tanti No (e i molti Si) ...
sabato 10 dicembre 2016
Non siamo la sinistra del no, no, no
Per molti italiani di sinistra, tra cui chi scrive, le cose non stanno così.
lunedì 5 dicembre 2016
Dopo il Referendum. Le nuove sfide
Hanno partecipato in tanti. Molti sono tornati a votare dopo anni.
Hanno detto, chiaro e forte, che il problema non è cambiare la Costituzione. Almeno così: in questo modo, con questo indirizzo.
Renzi, Boschi, Alfano e Verdini, Napolitano, Casini, Nencini e De Luca non hanno convinto la maggioranza del Paese.
sabato 3 dicembre 2016
Da Pavia a Taranto. Basta un Si?
Per costruire un Paese migliore, più giusto, libero e "sereno"; per contribuire a determinare una Comunità internazionale più unita, sicura e solidale occorre mettere in campo ed integrare intelligenze, conoscenze, culture, progetti, risorse, iniziative, fatti concreti e coerenti (che ancora, in gran parte, mancano).
Un'opera immane.
Che richiede, insieme, Governi autorevoli, riconosciuti e rispettati dai cittadini; soggetti politici di maggioranza (reale) e di opposizione realmente rappresentativi ed una partecipazione popolare diffusa, articolata, organizzata.
Viviamo, ogni giorno, problemi troppo complessi per essere delegati a pochi "capi" ed a gruppi ristretti di potere (di qualsiasi colore).
Gli investimenti, le grandi scelte produttive, sociali ed ambientali (nazionali ed internazionali) richiedono massimo coinvolgimento e raziocinio.
domenica 27 novembre 2016
Su firme false e voto NON segreto.
E' oramai evidente che da più parti si tenta di gettare "in caciara" un confronto serio ed importante sui contenuti della Costituzione e sui progetti politici e sociali in campo.
Negli ultimi giorni sono emersi due fatti. Che, piuttosto che essere agitati e strumentalizzati, necessitano di risposte urgenti. Immediate.
Anche se pari non sono, per la diversa rilevanza dei soggetti in discussione e per gli effetti concreti sulla credibilità della Democrazia e delle Istituzioni che, obiettivamente, hanno.
martedì 22 novembre 2016
Passante di Bologna, rigenerazione urbana e Costituzione
martedì 15 novembre 2016
domenica 31 luglio 2016
Le nostre ragioni per il No (8)
Nella confusione, una cosa è chiara: l’accentramento a favore dello Stato a danno delle Regioni e, nello Stato, a favore dell’esecutivo a danno dei cittadini e della loro rappresentanza parlamentare. Orbene, noi della Costituzione abbiamo un’idea diversa: patto solenne che unisce un popolo sovrano che così sceglie come stare insieme in società. “Unisce”? Questa riforma non unisce ma divide. Non è una costituzione, ma una s-costituzione.
“Popolo sovrano”?
venerdì 29 luglio 2016
Le nostre ragioni per il No (7)
(…) Le questioni costituzionali non sono mai solo tecniche. A ogni modifica della collocazione delle competenze e delle procedure corrisponde una diversa allocazione del potere.
mercoledì 27 luglio 2016
Le nostre ragioni per il No (6)
Noi opponiamo una classica domanda alla quale i riformatori costantemente sfuggono: sono più importanti le istituzioni o coloro che operano nelle istituzioni?
martedì 19 luglio 2016
Le nostre ragioni per il No (5)
Noi diciamo: altro che tecnica! È la razionalizzazione d’una trasformazione essenzialmente incostituzionale, che rovescia la piramide democratica.
sabato 16 luglio 2016
Le nostre ragioni per il No (4)
Noi ci limitiamo a porre queste domande: credete davvero d’essere dei nuovi De Gaulle, il capo della Resistenza repubblicana che sbarca in Normandia al momento della liberazione? E di poter paragonare l’Italia di oggi alla Francia d’allora?
mercoledì 13 luglio 2016
Le nostre ragioni per il No (3)
Noi parliamo, piuttosto, d’arroganza dell’esecutivo. Queste riforme sono state avviate dall’esecutivo con l’impulso di quello che, per debolezza e compiacenza, è potuto essere per diversi anni il vero capo dell’esecutivo, il presidente della Repubblica; sono state recepite nel programma di governo e tradotte in disegni di legge imposti all’approvazione del Parlamento con ogni genere di pressione
lunedì 11 luglio 2016
Le nostre ragioni per il No (2)
(..) “Governabile” è chi si lascia docilmente governare e chiediamo: chi si deve lasciar governare e da chi? Noi pensiamo che occorra “governo”, non governabilità, e che governo, in democrazia, presupponga idee e progetti politici capaci di suscitare consenso, partecipazione, sostegno.
sabato 9 luglio 2016
Le nostre ragioni per il NO (1)
Noi, i fautori del NO, risponderemo con argomenti.
Loro diranno, ma noi diciamo.
1. Diranno che “gli italiani” aspettano queste riforme da vent’anni (o trenta, o anche settanta, secondo l’estro).
Noi diciamo che da quando è stata approvata la Costituzione – democrazia e lavoro – c’è chi non l’ha mai accettata e, non avendola accettata, ha cercato in ogni modo, lecito e illecito, di cambiarla per imporre una qualche forma di regime autoritario.