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A Draghi e Cartabia spetta il compito di velocizzare i processi, non di interromperli |
Ancora una volta Bologna si mobilita e scende in piazza per chiedere verità e giustizia. Ciò che lo Stato non è ancora riuscito ad assicurare alle vittime, ai familiari, ai cittadini. Per i depistaggi, le trame, i segreti di Stato che un sistema di potere e classi dominanti prive di principi e di rispetto per l'umanità hanno tramandato a dispetto della Costituzione italiana, del diritto e dei doveri fondamentali. Quest'anno però alle ragioni storiche ed attuali per essere al fianco dell'Associazione presieduta prima da Torquato Secci e poi da Paolo Bolognesi si aggiunge un motivo in più.