mercoledì 15 aprile 2020

Fase 2: quali orizzonti?!


L'intervista di oggi di Valentina Orioli a la Repubblica. Così al voto del 2021?















No, così non va!
La drammatica esperienza della pandemia, che ancora causa tanto contagio e morte nel Nord Italia e nel mondo "sviluppato", si iscrive pienamente all'interno della crisi climatica ed ambientale che viviamo. Per questo personalità autorevoli di tutto il mondo esortano a capire la lezione ed a cambiare stili di vita, organizzazione delle comunità, modelli economici e produttivi.
Per questo, risultano quanto mai appropriate le riflessioni proposte da Rudi Ghedini sul suo blog in merito alla Fase 2 ed agli orizzonti di lavoro della Task Force attivata in Italia dal Governo Conte 2.
In tutt'altra direzione, invece, pare si orientino le pressioni politiche della Giunta Regionale e di quella del Comune di Bologna.
Fossero confermate, ai sostenitori di un profondo cambiamento delle priorità negli investimenti pubblici e privati, non resterebbe che lo scontro frontale con queste vecchie e inadeguate classi dirigenti. 


FASE 2: GLI ORIZZONTI DELLA TASK FORCE

Come e quando si riparte? Sono le domande che ci assillano, buona l’idea del governo di dare vita a un “gruppo di lavoro” che avanzi proposte circostanziate. Sarei curioso di assistere alle loro discussioni, e ancor più di sapere se questa task force avrà poteri effettivi.



I nomi sono notevoli: a guidarli un supermanager come Vittorio Colao. E scorrendo i “titoli”, corre immediato il pensiero che si tratti di personalità di cui è giusto fidarsi. Certo, c’è la solita sotto-rappresentanza femminile (4 su 17), ma vorrei attirare l’attenzione su un altro paio di giganteschi “ma”.
Il primo ha a che fare con i numeri: non pare affidabile nessuno fra quelli che viene quotidianamente diffuso. Non i contagiati (forse sono 10 volte di più), non i guariti (si confondono con i dimessi), non i morti (tanti sono morti a casa), non i tamponi (indicano il numero degli esami non le persone). Forse l’unica cifra davvero significativa è quella dei ricoverati nelle terapie intensive. Ma se i numeri su cui si fanno le valutazioni sono così incompleti, il rischio è siano scorrette anche le soluzioni dedotte.
Secondo: le competenze di queste 17 persone sono pesantemente segnate dall’economia di mercato, quella che fa crollare le Borse per la pandemia e alza lo spread a danno di chi ne soffre di più. La logica del capitalismo, del resto, era quella che Boris Johnson e Donald Trump ci ammannivano prima che il contagio li costringesse al dietro front: scommettere sull’immunità di gregge…
Questi 17, sono nomi che farebbero bella figura in qualunque Consiglio di Amministrazione: economisti, statistici, esperti di business, bancari, revisori contabili, avvocati, luminari di nuove tecnologie. Ci sono un paio di psicologi, un docente di diritto del lavoro, un paio di medici-dirigenti (disabilità e salute mentale), il presidente della Cassa depositi e prestiti. Tutti esperti nel maneggiare soldi.
Viene da temere che la Fase 2 somigli sinistramente alla Fase 0, quella che ha preceduto questo sconvolgimento epocale. A parte Enrico Giovannini (Portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) e Filomena Maggino, a cui è associata l’espressione “benessere equo e sostenibile”, la task force non sembra comprendere “esperti” che sappiano immettere nella Fase 2 le novità necessarie: come affrontare il cambiamento climatico, l’inquinamento delle città, una riconversione agricola e nella distribuzione dei prodotti alimentari, la riorganizzazione della sanità, un nuovo modello organizzativo per la Pubblica Amministrazione, la modernizzazione dell’offerta turistica, nuovi sistemi per lavorare limitando gli spostamenti. Eccetera.
È chiaro che sto chiedendo troppo a queste 17 persone, convocate a “rimborso spese”. Ma saranno loro, a quanto pare, a dare la direzione di marcia, e l’orientamento che si assume nel pieno di un’emergenza è destinato a protrarre gli effetti fino alla cosiddetta normalità.


"Non torneremo alla normalità, perché la normalità era il problema" 
Perciò è lecito sperare che almeno la task force sia consapevole che è il “ritorno alla normalità” non è ciò di cui abbiamo disperatamente bisogno.
Rudi Ghedini, https://rudighedini.wordpress.com, 15 aprile 2020



La prima pagina del Corriere di Bologna: per Bonaccini "devono ripartire subito la produzione delle auto e i cantieri"
(mercoledì 15 aprile 2020)
Repubblica Bologna: "Bonaccini in pressing su Conte per anticipare la fase 2" ... "apriamo subito i cantieri" per le "opere pubbliche" (15 aprile 2020)
Il Resto del Carlino in pagina nazionale: nonostante i morti, ""pronti e via"
(15 aprile 2020) 























Tutto procede come da vecchi programmi (1).
"Approvato dalla Conferenza dei servizi il progetto del secondo lotto" della nuova strada
(il Carlino Bologna, 15 aprile 2020)
Tutto procede come da vecchi programmi (2)
"L'ampliamento di CRIF - Palazzo Varignana fa un altro passo avanti"
nonostante il ricorso di Italia Nostra, Legambiente e cittadini di vario orientamento (il Carlino Bologna, 15 aprile 2020)

17 commenti:

  1. In effetti, nel pool dei saggi governativi, nessun esperto di tematiche ambientali e/o di infrastrutture eco-sostenibili. Il che fa il paio con la idea di ripartenza di Regione ER e Comune di Bologna, tutta asfalto, cemento, strade e autostrade. L' unico modo, secondo loro, di fare business fregandosene del futuro. Il modo, secondo altri, per essere condannati a dovere subire sempre i soliti problemi, via via amplificati.
    Ryan

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    1. Addendum: la vicepresidente della Regione ER, Elly Schlein, aveva subordinato l' appoggio elettorale al candidato Bonaccini alla condivisione di un programma coraggioso, progressista ed ecologista, in due parole alla "Svolta Green". Che fine hanno fatto Schlein, il coraggio, l' ecologismo, il progressismo e la Svolta Green? Qui, come prima, parla solo il Governatore che sollecita la Svolta Grey.
      Ryan

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    2. Si, c'è solo da auspicare che "il silenzio" non sia "assenso".
      E che i tromboni che stanno provando la musica per la "Fase 2" (oggi il solerte Assessore Vincenzo Colla "chiede il via libera anticipato anche per nautica e ceramiche", fonte il Corriere di Bologna) siano affiancati da più saggi e lungimiranti orchestrali, che curano meglio gli spartiti e l'esibizione finale ed ufficiale.
      Capiremo presto se questa "libera interpretazione" è solo frutto dell'ottimismo della volontà, sempre necessario per vincere le battaglie più dure. Oppure se coglie una contraddizione reale all'interno della maggioranza e della Giunta tra "coraggiosi ecologisti" e "gestori della conservazione".
      Gianni

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  2. Una riserva.
    Perché non inserire nella task force anche membri dell'ISS che presidiano a livello nazionale l'emergenza Covid19? Sono previsti incontri ed attività in comune? Mi sembrerebbe quanto mai opportuno, non per mediare bensì per trovare risposte all'altezza delle esigenze della ripresa.
    Una opinione.
    Stento a credere che l'assessora e vicesindaca di Bologna pensi davvero che Passante e Tram possano essere un volano della ripresa necessaria. Della serie: se occorre cambiare gli stili di vita e l'organizzazione delle città, il Pums può contemplare l'ulteriore potenziamento delle corsie esistenti?
    Infine, non credo che una Amministratrice Democratica possa auspicare "iter semplificati" per sbloccare opere così controverse e discutibili tra forze politiche, associazioni rappresentative e cittadini.
    Possibile?

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    1. In effetti, brutti segnali.
      Nel vivo dell'emergenza COVID-19 e ad un anno dalle amministrative 2021 ...
      Gianni

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  3. Il momento che viviamo non può semplicemente essere catalogato come il periodo della Pandemia , ma il periodo in cui la Pandemia ha evidenziato la Crisi , il Crack di un sistema .Quello Capitalista Iperliberista.
    Questo mondo non può permettersi troppe fermate , crollerebbe il castello su cui è costruito .
    Molto semplicemente.
    Non credo ne usciremmo cambiati in " Meglio " come tanti continuano a raccontarci .
    Sicuramente sarà un mondo diverso , sicuri che ne esca uno migliore ? Sinceramente non credo .
    Già la frenesia dell'uscire a tutti i costi " Altrimenti l'economia ne risente " è un brutto segno .
    Ancora una volta il profitto verrà prima della SALUTE , e dei DIRITTI.
    Esiste , sì , una larga parte di società che il cambiamento lo vorrebbe ,reale , vero ,ma chi la rappresenta OGGI ? , non vedo grandi armate al suo servizio , vedo Eserciti Schierati per la riproposizione dei soliti schemi .
    Prima il profitto ,poi vengono le Persone , L'ambiente , e tutto il resto .
    Servirebbe un nuovo Umanesimo in cui l'uomo , l'essere UMANO , sia in grado di riprendere in mano il proprio destino .
    Come dicevano i saggi "l'uomo è artefice della propria sorte"
    Ciao
    G.

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    1. Mi chiedo quanto sia utile ricercare l'aggettivo migliore per definire come ne usciremo: meglio, peggio ...
      Valuto più utile "pensare", da casa naturalmente, come "ripartire" per costruire (dalla Fase 2 in poi ...) comunità in cui il lavoro, le produzioni, la formazione, la cultura, i servizi, la socialità, le risorse siano finalizzate alla salute delle persone, a vivere meglio tutti noi (da Nord a Sud, da Est ad Ovest) ed il Pianeta (con la sua biodiversità). Facendo tesoro delle esperienze, correggendo gli errori grandi fatti fin qui, prevenendo nuove ingiustizie e rischi ambientali o sanitari.
      Gianni

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  4. Penso anch'io, come Rudi Ghedini, che la Fase 2 non possa essere come la Fase 0.
    A Valentina Orioli e Stefano Bonaccini suggerirei di leggere, ascoltare ed eventualmente ingaggiare come consulenti Naomi Klein, Jeremy Rifkin e Rudi Lewanski. Sono certa ne trarrebbe e ne trarremmo vantaggi.
    s.

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    1. Io mi accontenterei si confrontassero con i loro argomenti e i loro progetti. Ovvero con quelli di molti loro concittadini, impegnati su vari fronti.
      Gianni

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  5. La presunzione di questi politici è incredibile. Qui il mondo è sconvolto e tutti dicono che è necessario cambiare i registri. Eppure loro pure in presenza di allarmi provenienti da via Zamboni e da altre università italiane, inglesi ed americane sul rapporto virus - inquinamento - aggressione alle risorse naturali - cambiamenti climatici continuano nelle opere del passato.
    Riaprire subito l'export delle industrie meccaniche dell'auto e dell'imballaggio o accelerare le procedure per l'avvio dei cantieri di nuove strade da la sensazione di un salto nel burrone. Eppure è tutto vero.
    WM

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  6. I nostri amministratori pensano forse di saltare le conferenze dei servizi? e con quale proposta concreta? il passante di mezzo prima versione o quello rivisto e corretto da Toninelli? quello già sottoposto a valutazione ambientale o quello che ne è ancora privo?
    E valutano che l'aeroporto Marconi continuerà a volare verso i 12 milioni di passeggeri / anno? E il secondo palazzetto dello sport in fiera si farà? e lo stadio di calcio bis a Parco Nord o in area fiera, pure?
    Ma se tutto resta come prima della pandemia, perché si ripete che dobbiamo cambiare gli stili di vita e lo sviluppo?
    man.20

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    1. Non voglio rubare il "mestiere" a Gianni, per carità. .. :-)
      Voglio semplicemente esprimere totale condivisione e ipotizzare che qui gli amministratori ritengono che qualunque scelta facciano il consenso dell' elettorato è sempre garantito.
      Ryan

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    2. Ma quale "mestiere"? Discutiamo liberamente ...
      Ryan, se questi Amministratori "ritengono che qualunque scelta facciano il consenso dell'elettorato è garantito" sbagliano.
      A Bologna c'è stato il 1999.
      E in Italia ogni volta che si è votato (dal crollo del Muro di Berlino in poi) le maggioranze di Centrodestra e di Centrosinistra si sono alternate.
      Forse il segno della profonda insoddisfazione nei Governi che si sono succeduti. Che, per la verità, hanno garantito solo alternanza di un ceto politico sempre meno lungimirante, radicato nel Paese, culturalmente e politicamente privo di alternative sociali, ambientali, produttive.
      Penso che la "vergogna" non stia nei "litigi" dei "politici" come sembrano sostenere il direttore del Resto del Carlino, Michele Brambilla (nell'articolo di fondo di ieri), Stefano Bonaccini e Maurizio Lupi (stesso quotidiano, nella lettera e nell'intervista di oggi).
      Bensì nella sostanziale subalternità dei principali soggetti politici in campo verso il potere economico - finanziario dominante, nella mancanza di autonomia culturale e di "Progetti di Governo" capaci di fronteggiare in Italia e in Europa il complesso delle "emergenze" che viviamo: clima, salute, ambiente, migrazioni, guerre (tutte strettamente intrecciate).
      Gianni

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  7. Non vorrei sfuggisse alla attenzione di alcuno una notizia.
    Viene da Maranello (Modena) sede della Ferrari.
    Anzi da Amsterdam (Olanda) dove si è svolta l'assemblea generale degli azionisti. Chiaro?!!
    La Ferrari nel 2019 ha consegnato oltre 1100 auto (+9,5%) per un record di fatturato: oltre 3 miliardi e 700 milioni (+10%). Chiaro?!!
    In Emilia Romagna si produce e si esporta (auto e tasse).
    Però il Cavallino si impegna anche a fabbricare valvole per respiratori. Un bel contributo alla lotta al corona virus. Chiaro?!!!
    Ecco perché l'assessore Colla voleva anticipare la riapertura del gruppo di Elkann e Camilleri.
    Sandro
    Sandro

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  8. Siamo sicuri che ora i numeri quotidiani di Borrelli non ci mancheranno?
    Giuste le critiche di Rudy Ghedini agli aggregati presentati dalla protezione civile. Tuttavia non vorrei mai ci fosse il ritorno della supremazia economica sulla salute delle persone. Perché le aspettative di ripresa non possono significare un piatto ritorno alla "fase zero" che ha prodotto questa epidemia. E dispiace davvero constatare che in troppi presidenti di Regione ed amministratori locali sembrano stoltamente interessati a riproporre il cammino indicato prima che "tutto" accadesse.
    p.

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  9. L'impressione che si cerchi di ripartire lungo la vecchia strada è diffusa. Un po' per abitudine un po' per pigrizia un po' per interesse. Come spesso si è fatto.
    Purtroppo non si riescono a leggere gli ultimi 4 articoli (da Bonaccini su Rep in poi).
    BiBi

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