giovedì 9 aprile 2020

Da casa, pensiamo ... (9)

Bologna, Piazza Maggiore nei giorni del CoronaVirus: solo un'auto ... (7 aprile)

















"Se non ripartiamo in fretta, il motore del Paese rischia di spegnersi" affermano Confindustria Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto.
"Dopo Pasqua l'Italia deve ripartire" sostiene Matteo Renzi.
Bene. Prescindiamo per un momento dal parere autorevole della quasi totalità della comunità scientifica e medica, che di fronte ai dati della pandemia invita ancora alla massima prudenza e a non disperdere i sacrifici individuali e collettivi fatti fin qui.
Come "ripartiamo"? Con quali obiettivi? Con quali priorità? Verso quali traguardi?
Procediamo semplicemente, chiudendo una sgradita parentesi e perseguendo i "programmi di governo" interrotti dall'arrivo della pandemia? Magari supportati da pubblicità ossessive ed invadenti che irrompono ed opprimono finanche le più belle piazze storiche?
Oppure consideriamo l'esperienza in corso. Discutiamo pubblicamente dei cambiamenti possibili, necessari, urgenti. Ragionevoli per il pericolo vissuto; per la volontà di non doverci di nuovo misurare con virus ed emergenze come successo in questa occasione; per la scelta consapevole di anticipare altre simili situazioni.
Insomma un diverso indirizzo politico, culturale, sociale, produttivo.
Dove interesse generale e pubblico prevalgono su interessi particolari e privati.
Sanità e ricerca sono sostenute da maggiori investimenti, risorse umane qualificate, organizzate e dislocate sui territori, nelle periferie delle città e nei comuni o borghi minori.
Biodiversità, ambiente, beni comuni sono tutelati e valorizzati come garanzia di qualità della vita degli individui e delle comunità.
Formazione culturale, lavoro e attività imprenditoriali sono garantiti e finalizzati a soddisfare il progresso sociale, il benessere e la felicità di ogni persona e comunità.

Nei giorni scorsi a Bologna, da casa, rappresentanti di 18 associazioni, movimenti, centri sociali, comitati di cittadini che da tempo operano in Città si sono relazionati, hanno discusso e preso posizione per "un repentino cambio di passo" nelle politiche di governo.
Così ha fatto Legambiente Emilia Romagna.
Contributi da conoscere e con cui confrontarsi.

Bologna, Piazza Maggiore: nel "salotto" pedonalizzato della Città irrompe un'auto (7 febbraio 2020)



Stop agli attendismi!
D'inquinamento e di traffico si muore

Leggiamo con sconcerto le affermazioni di diversi nostri amministratori che scelgono sempre di attendere ulteriori conferme, ignorando il principio di precauzione, della relazione fra traffico e inquinamento e relativi decessi. In questi giorni un’ulteriore conferma della correlazione tra diminuzione delle emissioni e diminuzione del traffico veicolare registrato in queste settimane, arriva dai maggiori enti di ricerca internazionali che hanno certificato la riduzione degli inquinanti in atmosfera per effetto delle misure contro il coronavirus, con una riduzione di NO2 in pianura padana del 50%. Non è ancora sufficiente per prendere provvedimenti urgenti e salvare altre vite? 

Dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) e dall’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) arriva la conferma che la riduzione dell’inquinamento atmosferico osservata in tutta Europa nelle ultime settimane dipende in gran parte dalle misure di contenimento della mobilità e di altre attività attuate per contrastare la diffusione dell’epidemia di Covid-19.

In particolare, l’SNPA afferma che “Si riduce in maniera significativa uno dei principali inquinanti dell’atmosfera, il biossido di azoto (NO2), a seguito delle misure introdotte dal Governo per l’emergenza Coronavirus. Si stima una diminuzione dell’ordine del 50% nella Pianura Padana, mentre l’EEA conferma una forte riduzione delle concentrazioni di NO2 in tutta Europa, riconducendolo “in gran parte alla riduzione del traffico e di altre attività, soprattutto nelle principali città in cui sono previste misure di isolamento”.

Infine, il sistema di osservazione satellitare Copernicus dell’Agenzia Spaziale Europea, già a febbraio aveva stimando una riduzione del 20-30% di PM2.5 in Cina, depurando la stima dai trend di lungo periodo e da fattori meteorologici, concludendo che il calo è “con tutta probabilità legato alle misure messe in campo nel Paese per contrastare l’epidemia del nuovo coronavirus Covid-19.

Se è senz’altro vero che la concentrazione di inquinanti in atmosfera dipende anche da fattori meteorologici, questi dati confermano che le emissioni da traffico veicolare e altre attività umane sono di gran lunga il fattore determinante, e sono anche le uniche su cui possono incidere significativamente le scelte di politica ambientale, visto che modificare l'orografia della Pianura Padana o le condizioni meteo non è possibile. 

Le misure prese finora per la qualità dell'aria sono state largamente insufficienti e le condizioni di salute dell'apparato respiratorio dei nostri concittadini in questo momento ricoverati nelle terapie intensive ci sta restituendo tutta la tragica realtà. Chiediamo una piena assunzione di responsabilità da parte dei nostri amministratori, e un repentino cambio di passo nel considerare l'estrema dannosità delle emissioni per la salute pubblica.

Non possiamo aspettare che piova o tiri vento (o peggio ancora che scoppi la prossima epidemia) per poter respirare aria pulita. Occorre agire con determinazione per ridurre il traffico e salvare vite, anche dopo l'emergenza.

A.MO. Bologna ONLUS
Aria Pesa
CampiAperti
Cinnica - Libera Consulta per una città amica dell'infanzia
Consulta Comunale della Bicicletta
Coordinamento dei Comitati contrari al Passante di Mezzo
Extinction Rebellion Bologna
Fridays For Future Bologna
Làbas
Legambiente Bologna
Osservatorio Cittadino Mense Scolastiche
Rete dei Comitati Genitori delle scuole di Bologna
Rigenerazione NO Speculazione
RUSKO
Salvaiciclisti Bologna
Studenti per l’ambiente Bologna
TPO
Until The Revolution

(Bologna, 27 marzo 2020)

Palazzo dei Notai: "L'ARTE SI SVELA NEI LUOGHI PIU' INASPETTATI"
firmato Alfa Romeo
(7 febbraio 2020)
Palazzo dei Notai: "Ibrida sempre, elettrica quando vuoi"
firmato Volvo
(17 febbraio 2020)
Palazzo dei Notai: "La Maggiore sulla Piazza"
firmato Wolskwagen
(8 aprile 2020)

15 commenti:

  1. Metterei in evidenza anche la minaccia degli industriali del nord di non pagare i salari fin dal prossimo mese.
    Un ricatto insopportabile di fronte alle fila di camion che hanno trasportato morti ed alla emergenza che ancora investe le terapie intensive.
    Bene hanno fatto i sanitari piacentini a valutare nel caso di immotivata riapertura l'astensione dal lavoro.
    C'è da augurarsi che Governo e Regioni riconducano l'arroganza padronale a più miti consigli e fin da ora si discuta insieme su come cambiare lo sviluppo economico del paese.
    L'iniziativa delle realtà associative bolognesi è un bel contributo, spero che Comune e Regione siano pronti ad interloquire.
    Antonio

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    1. La sostanziale proroga delle restrizioni in atto per altri 20 giorni è una scelta di responsabilità nazionale. Stabilisce il giusto primato della salute delle persone e delle comunità. La ripresa della vita sociale, del lavoro e delle varie attività umane nel rispetto della natura e della biodiversità deve essere obiettivo comune.
      L'ideologia che sono solo le grandi imprese private ed il PIL che producono ricchezza ed occupazione è contraddetta da tempo ed ogni giorno.
      Il valore delle considerazioni fatte dalle 18 realtà associate bolognesi e da Legambiente Emilia Romagna è proprio quello di indicare priorità vitali e percorsi possibili.
      Gianni

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  2. La Regione ER è già pronta a interloquire...con Società Autostrade e con chiunque tratti asfalto e movimento su gomma. Vedi articolo La Repubblica di giovedì 9 aprile 2020 "La ripartenza", nel quale il Presidente Bonaccini conferma che "Tutto sarà come prima" e, con una visione progressista e lungimirante, afferma che l' unico modo per rilanciare la economia è realizzare le opere...le grandi opere inquinanti come il Passante IN Mezzo, ovviamente citato.
    Ryan

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    1. Commettere errori è umano, ma perseverare è diabolico.
      Il conflitto è aperto e va combattuto, oggi, con ancora maggiore determinazione ed argomenti.
      Gianni

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  3. In casa, si pensa e fuori? Fuori si fanno foto?
    Sic

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    1. Certi professionisti operano h24 ...
      Gianni

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    2. Professionisti?
      Sic

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    3. N.B.
      Nessun riferimento al fotografo dilettante ...
      Qui si parla di qualificati medici dentisti.
      Gianni

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  4. Intanto stanno spostando i sottoservizi lungo la tangenziale un po' più in là, verso l'esterno...a proposito del fatto che questi cantieri sono senz'altro questione di vita o di morte...soprattutto quest'ultima. A proposito di immagini segnalo la copertina scelta da Fondazione per l'innovazione urbana per gli appuntamenti in streaming di "R-innovare la città": un'opprimente sottoponte di viadotto; incredibile esempio di pubblicità subliminale. =(

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    1. Ma stanno lavorando? E il messaggio #iorestoacasa? È più importante fare il Passante IN Mezzo che bloccare la diffusione del Virus?
      Ryan

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    2. ...se si sta meno in fila... meno contagi...(sic!)

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    3. Io ho associato quella "copertina" effettivamente "opprimente" con l'affermazione contenuta nel testo di "Rinnovare la città" dove si sostiene "siamo consapevoli che molti di quei progetti andranno rivisti alla luce della nuova situazione"?
      Dite che sbaglio?
      Gianni

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  5. Non sarà facile cambiare nella direzione che qui auspichiamo.
    Questa mattina per radio1 il presidente di Confindustria Emilia-Romagna provava a convincere che in certe aziende della regione si può riaprire subito perché i dipendenti viaggiano al 99% in auto (o bici, qualcuno). Quindi non avendo il problema (leggi rischio) del trasporto pubblico non sono esposti al contagio.
    Altro messaggio subliminale! Viaggiare in sicurezza per lorsignori significa auto (vedi pubblicità in piazza Maggiore).
    Siamo sempre lì.
    Il movimento di Greta Thunberg e le nostre diciotto associazioni sociali ed ambientaliste avranno un bel da fare.
    Anna

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    1. "Avranno un bel da fare"? Con i tempi che corrono, essere occupati ... non è male.
      Gianni

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  6. In effetti per il momento non pare proprio che da parte imprenditoriale e politico - istituzionale si colgano utili ripensamenti.
    Solo smania di ripartire e promesse di chiudere quanto prima la bruttissima parentesi.
    Ma si rendono conto dell'onda lunga della crisi su turismo e consumi tradizionali?
    Se non si individuano ambiti pubblici ed utili di investimento saranno a rischio occupazione, salute e democrazia.
    Si, da casa pensiamo...
    e buona Pasqua!
    Titti

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