venerdì 3 aprile 2020

Così non va! (3)

La prima pagina del Corriere tra contagi "eccellenti" e capitani "coraggiosi" 


















Fatti gravi e non isolati. Ma insieme approcci vecchi, improponibili per chi vuole costruire il futuro.
La drammatica esperienza del CoronaVirus ci impone di vedere le contraddizioni della società. Poi l'inadeguatezza delle risposte di una parte importante delle classi dirigenti che guidano imprese, enti ed amministrazioni.
La prima pagina del Corriere di Bologna di ieri sintetizza bene la realtà.

Da un lato la fragilità dei servizi sociali e sanitari che emergono anche in una delle Regioni più attrezzate d'Italia e (forse) d'Europa: "il virus colpisce la casa dei disabili", vittima e "positivi" hanno tra i 23 e i 60 anni. Dall'altro uno dei più importanti manager dell'industria italiana, Claudio Domenicali, che pensa di risolvere la questione pagando "i test agli operai" e riaprendo tutte le attività alla Ducati Motori "prima possibile", perché "questo stop è una catastrofe". Nella illusione che la ripresa mondiale possa ripartire dal punto in cui l'abbiamo lasciata.

Contemporaneamente Repubblica, pubblica in prima pagina, la lettera "raggelante" di Laura Bonacini, da Modena: "mia madre ed il tampone post mortem" ed un commento autorevole "qualcuno ci spieghi perché" una donna "con febbre che arriva a 39 non viene presa in carico da nessuno e la sua salma rimane per 48 ore in casa col marito costretto tra quelle mura".

La lettera a Repubblica di Laura Bonacini (2 aprile 2020)
























Il commento della Redazione bolognese del quotidiano (2 aprile 2020)


















Lo stesso giorno radio e TV informano che al Policlinico Sant'Orsola è morto Vincenzo Sucato, un carcerato della Dozza, una prigione sovraffollata di detenuti e sotto dimensionata di guardie e servizi, come la gran parte dei centri penitenziari del Paese. Un fatto grave che ripropone il rischio serio di un contagio diffuso e devastante tra tutto il personale che lavora nei penitenziari e tra i cittadini sottoposti a condanna o in attesa di giudizio e naturalmente detentori dei diritti umani fondamentali garantiti dalla Costituzione Italiana.

La tragedia CoronaVirus ripropone dunque alla nostra attenzione "questioni" essenziali e spesso accantonate o erroneamente derubricate: sanità pubblica e servizi territoriali per la salute e l'assistenza, diritti alla giustizia e alla dignità delle persone.

Ma proprio su questi terreni colpiscono numerose insensibilità di imprenditori, manager ed alti funzionari pubblici.
L'Amministratore Delegato di Ducati non è isolato.
Tra tutti si è distinto l'AD dell'Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna. In una intervista al Corriere Nazareno Ventola prevede per il 2020 un calo del 50% dei passeggeri sui 9 milioni del 2019.
Poi "una perla" di responsabilità sociale verso la Città. Per promuovere "la ripresa" chiede alla Regione la sospensione dell'IRESA, la tassa sul rumore: "I livelli di traffico non saranno tali da giustificarla. Le compagnie aeree, quando si tornerà a volare, chiederanno tariffe più basse da parte degli aeroporti e maggiori incentivi. Non possiamo partire svantaggiati, appesantiti da zavorre di costi che non ci possiamo permettere".

Chissà se anche lui è rimasto a casa in questi giorni. Nel caso comunque, è dubbio abbia seguito i nostri ripetuti (7) suggerimenti ...

"Paghiamo i test sierologica agli operai e riapriamo" sostiene l'AD di Ducati
intervistato dal Corriere di Bologna (2 aprile 2020)
















La prima pagina del Carlino di Bologna (2 aprile 2020)
                                     























Per l'AD dell'Aeroporto Marconi "non possiamo partire svantaggiati" ...
via la "zavorra" IRESA (2 aprile 2020) 












15 commenti:

  1. Hai ragione, fatti gravi e non isolati.
    Non eravamo pronti, è un fatto. Nelle guerre, cj si entra per volontà di almeno uno dei contendenti umani. Qui è entrato in azione un corpo estraneo imprevisto.... E nessuno al mondo è stato previdente. Ne la Cina, ne la Germania, ne gli USA. Ma questo la dice lunga sul procedere "alla giornata", per soddisfare i bisogni, soprattutto economici, del presente. E spiega solo parzialmente il muoverci concitati e disorganizzati di fronte al nemico invisibile e sconosciuto con cui siamo ora in guerra.
    Oltre ad affrontarlo a mani nude abbiamo adottato superficialità e disinformazione a piene mani.
    Agendo per troppo tempo solo sui casi gravi ed abbandonando i malati pazienti o isolati.
    Così tanta gente anziana muore in casa, nelle case di riposo è una strage e nelle carceri può diventarlo.
    Poi voglio riprendere e segnalare quanto riporta il Sole 24 ORE : i dati sulla guarigione forniti ogni giorno dalla Protezione Civile sono approssimativi perché sommano guarigioni cliniche e guarigioni virologiche.
    Attenzione, dicono gli esperti, sono cose diverse. Non è dimostrato che un dimesso dall'ospedale che resta ancora Covid non contagi....
    Ecco perché i vari Domenicali mostrano scarsa responsabilità volendosi occupare di ambiti diversi da quelli per cui sono famosi al mondo.
    Da casa, penso.... che da questa brutta storia ne usciremo migliori se ognuno accetterà di collaborare per le competenze che gli sono riconosciute e vorrà contribuire insieme a tutti gli altri a ristabilire un ordine logico e duraturo nella vita comune.
    Max

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    1. Purtroppo il Paese ed il mondo in cui viviamo sono quasi esclusivamente dominati da interessi economici e finanziari di gruppi di potere ristretti ... E tuttavia capaci di mantenere sistemi di potere radicati nelle contraddizioni sociali e di controllare grandi mezzi di comunicazione.
      La sfida culturale e politica è impari ma aperta.
      Gianni

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  2. Ne usciremo tutti migliori?
    Ryan

    https://www.google.com/amp/s/corrieredibologna.corriere.it/bologna/politica/20_febbraio_18/mazzanti-sceriffo-dem-navile-portero-casa-tutti-cantieri-espropri-solo-rifilature-195c78d0-5221-11ea-bd25-071632206369_amp.html

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  3. Per fortuna i manager non sono solo questi.
    Ci sono anche quelli che hanno convertito le produzioni per sfornare mascherine e ventilatori.
    O no?

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    1. Si certo.
      A testimonianza che si può intraprendere con un approccio responsabile e lungimirante. Nell'emergenza e oltre.
      Gianni

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  4. Un consiglio: affacciatevi alla finestra o andate sul balcone e guardate il cielo; oggi sono arrivati a Bologna i primi rondoni. Volano alti sulla città, ma nei prossimi giorni scenderanno per ricercare i luoghi di nidificazione lasciati l'anno scorso.
    Sono uccelli straordinari: mangiano, dormono e si accoppiano in volo, posandosi solo per nidificare.
    Arrivano dall'Africa del sud dopo una migrazione di parecchie migliaia di chilometri. Possono raggiungere la velocità di 200 Km. orari e dei ricercatori hanno accertato percorrenze di oltre 4.000 Km in 5 giorni, cioè con medie di oltre 800 Km giornalieri.
    In giugno arriveranno i giovani involatisi l'anno scorso, che da allora non si sono più posati: sono degli immaturi, che si accoppieranno solo il prossimo anno, e quest'anno esploreranno il territorio alla ricerca di luoghi idonei per la nidificazione.
    "Vorrei girare in cielo come le rondini" cantava Lucio Dalla che come tanti bolognesi chiamava rondini anche i rondoni. E tale desiderio prorompe tanto più forte in questa anomala primavera che ci vede segregati nelle case. L'emergenza che stiamo vivendo non deve impedirci di cogliere quei contatti con la natura che sono possibili anche dalle nostre abitazioni: sono utili e ci fanno bene, in attesa di ritornare nei boschi, nei parchi, nelle oasi.
    I rondoni sono simbolo di felicità e speranza. A chi volesse conoscere di più sulla loro biologia e su quanto si può fare per meglio tutelarli suggerisco in particolare il sito di "Monumenti vivi" e quelli delle associazioni ornitologiche LIPU e ASOER.
    Gino

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    1. Grande!
      Un gradito tocco di natura e di osservazione.
      Però potresti fornire maggiori informazioni ... Come e quando si riescono a vedere con maggiori probabilità?
      Gianni

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    2. Si, sono più visibili nelle prime ore del mattino e al tramonto, abbastanza alti. Presto, nei prossimi giorni, si abbasseranno per ispezionare tetti, sottotetti, buche pontaie degli antichi edifici, ecc. dove hanno già nidificato in passato, e sarà più facile avvistarli.
      Gino

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  5. Repubblica ha anche pubblicato frammenti della replica della Azienda sanitaria di Modena alla lettera di Laura Bonacini ed al commento di g.e. Per commentare ha un solo termine: deprimente.
    Conto che quando questa esperienza sarà superata almeno nei suoi aspetti più estremi, le autorità preposte considerino che la sanità pubblica ha bisogno di meno burocrati e azzeccagarbugli e sicuramente di maggiore efficienza e sensibilità umana.
    Quello che non possiamo naturalmente chiedere a imprenditori o manager privati. Eppure anche qui chiederei al Presidente della Regione ed ai Sindaci di Bologna e di Calderara di rappresentare le istanze delle rispettive comunità, che non sempre coincidono con gli interessi esclusivamente economici di Aeroporti, aziende e loro indotto.
    Anna

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    1. Anna, che conta appellarsi a sindaci e presidenti?
      Oggi si lamentano perché c'è troppa gente, ma domani riaprono i mercati rionali.
      Sono gli stessi che per ridurre lo smog vogliono allargare strade ed autostrade.
      Possibile?

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    2. "Chiedere" ai nostri rappresentanti non solo è "legittimo", ma necessario e urgente.
      Rispondere sarebbe "cortesia" e indice di rispetto e responsabilità istituzionale. Ma di certo non sufficiente per frenare impegno e iniziative dei cittadini e delle loro associazioni sui nodi del contendere e dei conflitti.
      Gianni

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  6. Thomas Baumgartner, Presidente di ANITA ( Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici): “Chiediamo al Governo di aumentare adeguatamente il Fondo del Ministero dei Trasporti, previsto per le imprese iscritte all’Albo, per garantire lo sconto massimo dei pedaggi autostradali già accordato, contestualmente all’esonero totale del pagamento per i mesi di aprile e maggio. Chiediamo il temporaneo esonero dalle accise sul gasolio. Necessari anche la decontribuzione degli oneri sociali, da imputare a carico dello Stato e interventi sui costi dei traghetti per garantire la continuità territoriale per le isole”. BRUUUMM...

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    1. Mi pare la drammatica conferma che "prevenire è meglio che curare".
      Oggi i costi generali necessari per fronteggiare i pericoli per la salute delle persone e delle comunità e per assicurare una vita dignitosa a tutti coloro che sono vittime dirette o indirette del CoronaVirus sono assolutamente superiori a quelli che avremmo dovuto sostenere per evitare una "crescita" economica - produttiva ed una crisi sociale - ambientale insostenibili che ci ha portato alle devastazioni degli eco-sistemi naturali ed alle pandemie del terzo millennio.
      Quindi ... pensiamo: a come reperire e indirizzare le risorse, le energie, le tecnologie, le intelligenze di cui disponiamo!
      E' questo il tempo per farlo.
      La crisi è anche una grande occasione.
      Gianni

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  7. Condivido, si tratta di fatti gravi. Che ripropongono l'arroganza di gruppi imprenditoriali abituati a condizionare oltre il lecito le autorità locali e i governi.
    Domenicali in Emilia come Bombassei (Brembo) in Lombardia ed entrambi a livello nazionale.
    Report di questa sera ha testimoniato il ruolo di Confindustria nell'impedire che Alzano e Nembro fossero dichiarate "zona rossa" in tempo probabilmente utile per impedire l'ecatombe da corona virus.
    Antonio

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