lunedì 26 maggio 2014

La "speranza" Renzi

Il risultato è netto.
Il PD di Renzi (nel voto per il Parlamento europeo) ha conquistato oltre 11 milioni di voti. Meno di quelli del PCI di Berlinguer nelle europee di trenta anni fa (altro mondo). Ma due milioni e mezzo in più del PD di Bersani (per la Camera dei Deputati), solo un anno fa.

La paura della competizione con il Movimento di Beppe Grillo, che si presentava come principale antagonista, forza critica e di cambiamento, ha portato al nuovo Segretario - Presidente in "profonda sintonia" con Berlusconi, impegnato in un Governo di legislatura con Alfano e Lupi ed alleato a livello locale con i partitini della sinistra "radicale", un consistente voto "utile" di un elettorato popolare (anche di sinistra) e, soprattutto, moderato e conservatore. I risultati delle elezioni regionali e comunali e le analisi dei flussi ci diranno presto di più. Ma, intanto, colpisce l'ulteriore calo dell'elettorato di centrodestra e la scomparsa delle liste "centriste" di Monti e Casini.
Dunque, ulteriori grandi responsabilità nazionali ed europee per Matteo Renzi e necessità di sciogliere nodi assai aggrovigliati.
Innanzitutto, le scelte di politica economica e sociale, poi le riforme costituzionali e civili.
Il sommovimento politico in Italia e in Europa ha segnato sicuramente un punto di non ritorno, con la crisi dei popolari e della destra liberista classica (gollisti, conservatori e democristiani) e con il suicidio e la "rottamazione" della sinistra storica (socialista, socialdemocratica, laburista e comunista), ma è aperta ad ulteriori interessanti, preoccupanti, comunque rilevanti, sviluppi.
Lo dicono, nel nostro paese, anche il voto (forse deludente, forse non scontato, comunque quasi 6 milioni) al Movimento 5 Stelle ed il passettino, faticato, di l'Altra Europa con Tsipras.
La partita, durissima, per un'Italia più pulita, democratica e giusta e per un'Europa politica, sociale e di pace resta aperta.


16 commenti:

  1. Un voto che cambia la storia del PD.
    Meno sinistra e più centro. Nella rappresentanza sociale e nelle politiche.
    Innovazione nella conservazione del potere.
    Anna

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  2. Renzi: "forza Italia un pezzo importante del paese", "tra i cinque stelle gente positiva, che ci crede" ... Ma va?
    La conferma di vecchie alleanze e il non riconoscimento di un movimento collettivo e politico.
    Qualcuno dovrà riflettere sul voto espresso.
    Nik

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  3. Per me Grillo si è tirato la zappa sui piedi. Con il vinciamo noi, anzi stravinciamo, ha concentrato su Renzi il voto di chi voleva ostacolare la sua vittoria. Contemporaneamente non ha motivato tutti quelli che lo hanno sostenuto alle politiche del 2013. Sull'Europa non si capiva bene cosa voleva il M5S. Referendum sull'euro? Per fare cosa? Se si pensa a questo andare oltre il 20% mi pare molto. No?
    Carlo

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  4. Renzi è ora alla prova dei fatti. 80 euro sono importanti. Dove li prende? Quelli ai pensionati e ai nullatenenti dove li prende? Le riforme Costituzionali, della pubblica amministrazione, della giustizia a quando?
    RM.

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  5. Giusto RM,
    e il falso in bilancio, il conflitto di interessi, i tanti altri impegni annunciati?
    E il cambio dei dirigenti a capo dei Ministeri, come i vari Clini?
    Mi è piaciuto quando ha detto che la rottamazione comincia ora.
    Attendiamo fatti!
    Anna

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  6. ma cosa ci si può aspettare da chi governa con alfano, lupi, formigoni, giovanardi, schifani ed amici?
    forse sarebbe ora di pensare ad altro ...
    matteo87

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  7. Del 42% di astenuti, non frega più nulla a nessuno (nemmeno Grillo fa più da argine).
    Del fatto che un terzo dei voti nuovi al Pd - cioè oltre 3 milioni - vengano da Forza Italia e Monti, pare non sia un problema.
    Hai ragione, Gianni, Renzi dovrà sciogliere un po' di nodi aggrovigliati, e forse già fra qualche mese ci saranno milioni di italiani che negheranno di averlo mai votato.
    Giusto come si faceva con la Dc, che come Renzi era sempre sottostimata nei sondaggi...

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  8. Penso che il Pd , stia subendo due profondi cambiamenti , uno di carattere antropologico da Partito della Sinistra Moderata a Partito Liberaldemocratico , certamente lontano mille miglia da una idea di Sinistra come è sempre stata comunemente intesa il secondo che non si tratta più di un Partito ma di un comitato elettorale , Renzi è il partito .
    La stupidità politica del M5S ha aiutato Renzi nel suo grande Exploit, aver messo la contesa come una sfida tutta Italiana, escludendo i temi Europei,alzare sempre più i toni del confronto ha permesso a Renzi di diventare il Coagulo di un grande fronte neoliberale .
    La dichiarazione di Ieri di Grillo lascia poche speranze in una nuova stagione del M5S. Mi pare che i toni non mutino .
    Tocca o toccherebbe alla Sinistra riprovare a Ripartire , gli spazi ci sono , a partire dal 42 % di astenuti e cercando di recuperare tutti i senza dimora, o gli allocati in alloggi diversi, della sinistra sparsa. Vedremo , siamo solo all'inizio.
    G.


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  9. A me pare che Renzi abbia raccolto molti "opposti": vecchi comunisti e vecchi democristiani, Landini e Marchionne, Scalfari e Gori, Camusso e Profumo, lavoratori dipendenti e imprenditori del nord est, Monti-ani e Migliore-sti ...
    Fare sintesi e proposte (soddisfacenti per tutti) farà fatica e, forse, dovrà spiegare a molti perché dovrà ancora concordare le Riforme Costituzionali con Silvio Berlusconi.
    Auguri per il futuro. Il tempo corre veloce ...
    Ciao!

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  10. lo scoramento per un 21% ottenuto nella seconda competizione nazionale a cui si partecipava è francamente eccessivo.
    un anno fa chi avrebbe immaginato che in due tornate il M5S avrebbe preso il 26% e il 21%?

    l'italia è un paese conservatore (non solo tra i pensionati), e la conservazione adesso è il PD e in particolare Fonzie.

    forse Grillo qualcosa ha sbagliato, (secondo me non doveva andare da vespa), forse ha allontanato qualche suo elettore di destra inneggiando a Berlinguer... tutto vero.

    ma è anche vero che è stato massacrato dai media in maniera indegna, i parlamentari grillini sono presentati quotidianamente come degli psicopatici urlatori e sull'opinione pubblica tutto questo incide.

    pur non essendo un elettore del M5S non considero affatto una sconfitta il risultato di domenica.

    confesso che vedere le nuove facce del PD esultare (tra i quali molti bersaniani fino a ieri) mi irrita non poco.

    come dice Scanzi, se va bene è un nuovo De Mita, se va male è un nuovo berlusconi.

    Ciao.

    MDC

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  11. A proposito di De Mida. È diventato Sindaco di Nusco. Ultra ottantenne, con una lista che ha riscosso un consenso bulgaro o manutencoop.
    Per il resto il povero Renzi ha i suoi problemi. Li risolverà se sarà disposto a crearcene altri a noi. Per questo dobbiamo attrezzarci.
    Sarebbe ora di superare polemiche sterili e prive di contenuti.
    Le forze democratiche, popolari, di sinistra della maggioranza politica e l'opposizione dovrebbero trovare punti comuni di convergenza e sfidare il Governo nazionale e le Autorità europee su politiche alternative, per il lavoro e i diritti.
    Se non ora quando?
    M.

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  12. No. Al tempo. Qui vi sfuggono i fondamentali ragazzi.
    In Europa l'Italia era così rappresentata. PdL 29, Lega Nord 9, PD 21, IdV 7, UdC 5, SVP 1.
    Ora: PD 31, M5S 17, FI 13, Lega Nord 5, NCD 3, Altra Europa 3, SVP 1. Cioè: Popolari - 18, Socialisti + 12, Padani - 4, Sinistra + 3, mani pulite + 10. Conclusione: molto meglio l'immagine di questo 2014 rispetto alla vecchia! C'è una forte spinta al cambiamento. Rafforzata dalla critica degli astenuti.
    O vogliamo continuare a parlare del nostro cortile ... in tempi di tsunami europeo!?
    Franca

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  13. Concordo. La domanda di cambiamento è fortissima.
    Astensioni record (almeno per l'Italia).
    Voto a Cinque Stelle e Lista Tsipras.
    Ma anche al PD. Molti hanno visto Renzi come un uomo impegnato a rinnovare. Come dite, una "speranza"!
    Poi la critica di chi ha scelto formazioni euro-settiche (dalla Lega Nord a Fratelli d'Italia).
    La sfida è ora fare diversamente!
    Basta zuffe in famiglia. Battaglia comune per una Europa e una Italia nuove.
    Ciao!

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  14. Se la spinta al cambiamento è fortissima, Ci penserà Super Renzi a frenarla. Nelle 7 interviste quotidiane sfida la Germania per la leadership europea (sic!) ma ribadisce la stima per le politiche della cancelliera tedesca (ri-sic!).
    Nik

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  15. Intervistato da 7 giornali europei Renzi assicura su 4 anni di stabilità e rassicura sul buon rapporto con la Germania della signora Merkel ...
    Ma a quando una iniziativa forte in Europa per riportare pace e dialogo in Ucraina, oramai in piena guerra civile?
    Anna

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  16. La speranza Renzi convince anche Marchionne.
    "Ha detto quello che volevo sentir dire, il piano riforme è quello di cui hanno bisogno Italia ed Europa".
    Siamo a cavallo. Anzi in auto!
    BiBi

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