sabato 26 agosto 2023

Cose dell'altro mondo ...

Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa si incontrano e trovano alleati ... 










Il nome Brics lo inventò Terence James O’Neill, barone di Gatley, un economista britannico di Goldman Sachs, non precisamente un socialista. Erano i primi anni 2000, anni di turbocapitalismo finanziario in cui gli Stati Uniti invadevano allegramente l’Afghanistan in cerca di terroristi e poi l’Iraq in cerca di armi di distruzione di massa e di petrolio garantito. Il pianeta unipolare gonfiava le borse e le tasche dell’Occidente oltre ogni limite o decenza. Non durò.

Uscirono tutti con le ossa rotte dalla grande crisi del 2008 – quella dei mutui subprime e del crollo di Lehman Brothers. A quei quattro paesi emergenti uniti da un accordo che erano i Bric, Brasile Russia India e Cina, nel 2009 si unì il Sudafrica ed ecco l’acronimo contemporaneo. Dalla grande recessione del 2008, i BRICS uscirono meglio degli altri. Persero meno. Finanziarono grandi piani di stimolo all’economia, in alcuni casi giganteschi. Si costruirono una banca di sviluppo. Avviarono estesi scambi commerciali e un certo livello di reciprocità, invece di invasioni proposero strade e ponti (certo ben ricompensati). Diventarono appetibili.

Ieri i cinque Brics originari hanno accettato, per così, dire, l’iscrizione di altri paesi, dall’Arabia saudita all’Iran passando per Emirati, Etiopia, Egitto, Argentina. Altri seguiranno. Ora sono il 35% del pil mondiale e il 46% della popolazione del pianeta, un sud globale di cui la guerra in Ucraina e il conflitto Usa-Cina ha accelerato lo schieramento. Quindi il resto del mondo ha smesso di ignorarli e le centrali di pensiero occidentali hanno preso a criticarli: non dureranno, non riusciranno. Non prevarranno.

I nuovi Brics hanno economie compatibili, desideri politici collimanti, ambizioni geopolitiche convergenti? Rappresentano alternative al capitalismo? Neanche per sogno, naturalmente, né il loro accordo è blindato, la campagna acquisti è già iniziata e l’India è corteggiatissima. Un tratto unitario ce l’hanno: si sono irrimediabilmente stancati della supremazia predatoria dell’Occidente democratico, dei paesi che lo guidano (gli Usa), delle istituzioni che ne esercitano le prerogative (il G7, la Banca mondiale, il Fondo monetario).

Raramente sono democrazie, praticano le disparità sociali come e meglio di noi, sono robustamente nazionalisti e sviluppisti. La decrescita felice è veleno perché alla crescita si sono appena affacciati, e ne vogliono una porzione adeguata. Non sono i Non allineati perché non c’è un mondo bipolare, e Johannesburg non è Bandung.

Ciò detto, è bene che qualcuno sfidi il dollaro sul suo terreno, che è il mondo. È bene che il finanz-capitalismo a trazione unica conosca altri trattori, o detrattori, di sufficiente massa critica. Opporgli il nostro status democratico non basterà, di quella democrazia che ci è preziosissima dovremmo fare qualcosa di meglio che declamarla. Molto di meglio. Perché quelli di cui si sono stancati, con mille e una ragione, siamo noi. 

Roberto Zanini, il manifesto, 25 agosto 2023


La parola all'arte delle vignette: Maramotti su il manifesto (25 agosto 2023)


La vignetta di Franzaroli su il Fatto Quotidiano (25 agosto 2023)


Natangelo su il Fatto Quotidiano (25 agosto 2023)


Giannelli su il Corriere della Sera (24 agosto)


E ancora Giannelli (25 agosto 2023)


Biani su la Repubblica (25 agosto 2023)


Su "la Russia e i BRICS" l'analisi unilaterale di Marta Dassù su la Repubblica ... (25 agosto 2023) Conclusione condivisibile: "dipende da noi"   


Eccoci! In marcia contro aggressioni militari e riarmo ... (Perugia - Assisi 2022)


Protagonisti di un'Europa per la pace ... (luglio 2022)


Scuola di "ripudio della guerra" e di rispetto degli indirizzi della Costituzione repubblicana ...


In Piazza Maggiore con Lisa Clark promotrice della Campagna “Un futuro senza atomiche”, che ha consegnato al Parlamento italiano le firme per una proposta di legge d’iniziativa popolare che dichiara l’Italia “paese libero da armi nucleari” e rappresentante italiana di Mayors for Peace, l’associazione degli enti locali per il disarmo nucleare presieduta dal Sindaco di Hiroshima ... (giugno 2022)


La marcia per la conversione pacifica ed ecologica delle produzioni e delle società, continua ...


3 commenti:

  1. Perché cos'è dell'altro mondo? A sembrano proprio di questo.
    s.

    RispondiElimina
  2. Le foto con Santoro sono casuali?
    L.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. gtugnoli16@libero.it30 agosto 2023 alle ore 11:45

      No. Santoro ha partecipato alla Perugia - Assisi 2022. Come tantissime altre persone. Tra cui pure il fotografo.
      Santoro dice cose interessanti sulla situazione internazionale, sulla guerra in Ucraina, sul riarmo. Come altri, che altri ancora non dicono ... Ed anche sulla comunicazione, sulla RAI, sulla politica e sui partiti. Parliamone.
      Gianni

      Elimina