giovedì 3 agosto 2023

Ancora a Bologna, un popolo che vorrebbe cambiare

Tantissime persone in piazza per non dimenticare, per avere "verità e giustizia", pace e disarmo ... 

 










Donne e uomini che da 43 anni organizzano la loro vita per esserci. Ragazze e giovani che quel 2 agosto 1980 non erano ancora nati ma che partecipano perché dai racconti e dallo studio hanno capito come quella vicenda rappresenti uno spartiacque nella storia del Paese e della nostra democrazia. La strage alla Stazione di Bologna è stato e resta "il più grave atto di guerra in tempo di pace" sul suolo nazionale.

Per la Giustizia italiana, dopo indagini e processi, opera di neofascisti, coinvolti uomini ed apparati dello Stato che anziché muoversi in nome e per conto della Costituzione hanno agito contro di essa, seguendo interessi e disegni criminali di ben più vasta portata politica internazionale. Come avvenuto per altri fatti di quell'anno e di quei decenni, su cui è costantemente mancata "verità e giustizia" e su cui il "segreto di Stato" imposto da vari Governi di Centrosinistra e di Destra ha più volte impedito di perseguire colpevoli e responsabili. Come dovuto e come necessario.

Ora, la maggioranza di Giorgia Meloni e dell'Alleanza che la sostiene vota alla Camera dei Deputati per una nuova Commissione d'inchiesta. Sostiene il primo firmatario Federico Mollicone, di Fratelli d'Italia, che all'iter processuale "non ancora concluso" sarebbe bene aggiungere nuova documentazione ancora "segretata" e relativa ad un "accordo extra legem tra la diplomazia parallela italiana e la dirigenza palestinese", il "cosiddetto lodo Moro". 

Non a caso il Presidente del Consiglio in carica, nel suo messaggio a distanza, ed il Ministro dell'Interno Piantedosi, nel suo intervento a Palazzo d'Accursio a Bologna, hanno parlato genericamente di "atto terroristico". Sollevando la scontata reazione di esponenti che da sempre hanno preferito scaricare su singoli o gruppi "neri" (altrove "rossi") ogni responsabilità e negando, contemporaneamente, coerenti azioni e documenti delle Istituzioni della Repubblica a scopo di conseguire "verità e giustizia". Lo sanno bene i familiari delle vittime di Ustica (del 29 giugno 1980) e tutti coloro che continuano a ricercare i colpevoli dell'abbattimento dell'aereo Itavia in servizio tra Bologna e Palermo. Ma non solo di questo caso, si può parlare: dalla morte di Enrico Mattei, all'assassinio di Aldo Moro e di Giovanni Bachelet a tanti altri episodi di cronaca e storia mancano verità e giustizia.

Il popolo che ogni anno è protagonista del 2 agosto a Bologna vuole cambiare questo andazzo. Che contrasta apertamente con gli interessi della gran parte dei cittadini d'Italia, d'Europa e del mondo. Per un futuro libero e di pace, dove comunità davvero sovrane si incontrano, si mischiano e cooperano per risolvere i grandi problemi dell'umanità, della sicurezza comune, della salute e dell'ambiente naturale.


Fotocronaca di una mobilitazione che continua da 43 anni ...

Il lungo corteo in via dell'Indipendenza ... (2 agosto 2023)

Molti gonfaloni di Comuni e Regioni ...


In testa lavoratori del trasporto pubblico e dei servizi: dal "bus 37" ai tassisti ...


Una rappresentanza dei vigili del fuoco ...


Uomini e donne in servizio e in pensione ...


Pubblici amministratori e dipendenti delle Istituzioni ...


Rappresentanti della Pubblica Assistenza, della Croce Rossa e della Protezione Civile ...


I gonfaloni della Regione Emilia Romagna e della Città Metropolitana di Bologna ...


La prima fila dei famigliari delle vittime, con Paolo Bolognesi e Paolo Lambertini ...








Una nonna ed una nipotina ...


Rosi in bici ...


Il Sindaco Lepore e il Ministro Piantedosi ...


Tra le tante persone, il VicePresidente del Quartiere San Donato San Vitale, Marco Trotta ...


Tenti Ricciotti (con il cappellino dell'ANPI) davanti a Isabella Conti ...


Il Sindacato Autonomo di Polizia "per non dimenticare ... verità e giustizia"


Donne, uomini e memoria storica: "Miriam Ridolfi è stata Assessora e protagonista indimenticabile nell'assistenza alle vittime e, poi, nella trasmissione della conoscenza dei fatti" ...


Cooperatrici e cooperatori ...


Vecchi e nuovi partigiani ...


Pantere grigie e capelli bianchi ...


Giovani con i capelli lunghi e ragazze con la bici ...


Saverio Mazzoli e Claudio Corticelli ... 

"Cagnone", amato compagno di lotte giovanili ...




Sinistra Unita: "la NATO in Italia: piazza Fontana, Ustica, Cermis e il 2 agosto chi è stato?"


Attiviste di Emergency ...








Da SGB: "No bombe, No guerra, No NATO"
 

Volontari dell'Associazione Percorsi di pace ...


Dalla CGIL di Bologna: "Bologna Città Partigiana" ...


Generazioni diverse ...


Bruno e Cesare ...


Delegati metalmeccanici ...


Una bionda ed una morettina ...


Un lettore de il Fatto Quotidiano ...


"Mai più stragi in mare, salvare è un obbligo, mai un reato" ...


Giovani, bianchi e neri ...


Un gruppo di anarchici e, infine, giovani dei centri sociali e di Potere al Popolo: "guerra e stragi di stato, mani fasciste, armi NATO" ...


Piazza Medaglie d'Oro... dal lato opposto al palco (diversamente dal 2 agosto 2022

Ore 10.25, il minuto di silenzio ...








Gli argomenti, la cronaca e l'intervista al ViceMinistro Bignami sulle pagine del Corriere, il giorno dopo ... (3 agosto 2023)


Le pagine di la Repubblica con l'intervista al Vice Presidente dell'Associazione Familiari delle vittime, Paolo Lambertini ... (3 agosto 2023)


"Le celebrazioni del due Agosto" e "le reazioni politiche, la discussione a Montecitorio" secondo il Resto del Carlino ... (3 agosto 2023)
 

Le parole di Sergio Mattarella e "la destra si vota una commissione d'inchiesta" su il manifesto ... (3 agosto 2023)


La pagina nazionale de il Fatto Quotidiano titola "su Bologna la Camera approva il revisionismo" e intervista l'onorevole Roberto Scarpinato, ex magistrato ... (3 agosto 2023)


7 commenti:

  1. Una piccola osservazione per una grande manifestazione: ma dietro al gonfalone della Regione Emilia Romagna nessuno vuol stare?!?!
    Mario C.

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  2. Da esponente democratico e di sinistra prendo in parola il Bignami Fratello d'Italia e dico: stop ai segreti di Stato! per il passato ed il presente. Una democrazia non teme le verità.
    ☆☆☆

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  3. La solita disputa. Strage fascista. No, strage di palestinesi. Sta di fatto che al pari del DC9 di Ustica i servizi segreti dei nostri alleati sempre presentati come più efficienti al mondo non hanno portato ad alcuna certezza. Comunque non nota.
    PossiaMo considerarci una democrazia?
    C.

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  4. Bignami alla manifestazione del 2 Agosto è un insulto alle vittime.

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    1. Invece il Ministro Piantedosi? Di chi era responsabilità l'assalto squadrista alla CGIL nazionale? Dei soli neofascisti romani partiti da piazza del Popolo? O anche di chi ha presidiato quella sede con quattro agenti dopo avere indirizzato la il corteo?
      In questo paese il rapporto tra destra eversiva e apparati dello stato che non rispondono alla Costituzione ma a poteri occulti non è mai stato risolto adeguatamente.
      Ciao!

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  5. Non ho alcun elemento per contestare le sentenze della Giustizia italiana contro i neofascisti. Del resto questi si sono ripetutamente auto denunciati per fatti di eversione contro la Costituzione repubblicana. Quel che va posto e che leggo nelle critiche del popolo del 2 agosto (il tuo "bisogno di cambiare") è giustamente riferito ai rapporti continui tra gruppi della destra "aCostituzionale" nazionale, organizzazioni criminali mafiose (come dice Scarpinato) e vertici delle istituzioni pubbliche o del potere politico militare sovranazionale delle Alleanze di cui facciamo parte.
    Ecco, per me, il nodo irrisolto della questione. Molto complesso e che si collega alle guerre in corso (Ucraina, Medio Oriente e Africa). Un bel nodo per tutta l'Europa!
    pl

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  6. Credo che il vessillo della critica antisistema da destra (fascista, nazionalista, corporativa) serva a Fratelli (e Sorelle) d'Italia per coprire le scelte di Meloni in continuità con Monti e Draghi (o Cassese o Renzi).
    Del resto le organizzazioni dell'estrema destra non sono sempre servite ad agrari, imprenditori e finanzieri per colpire le classi lavoratrici che tentano di emanciparsi?
    Carlo

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