sabato 21 maggio 2022

"Abbassare le armi, alzare i salari": tante/i, "invisibili"

Lavoratori, studenti e pensionati venerdì in piazza per lo sciopero dei sindacati di base

 










Un corteo partecipato, multiculturale, combattivo. Volti e voci diverse hanno sfilato insieme contro la guerra e le guerre: per sostenere investimenti nella spesa sociale, nella sanità, nella formazione anziché nelle armi. L'occasione è stata lo sciopero generale promosso, in tutt'Italia, dalle varie sigle dei sindacati di base. Per chiunque chieda il "cessate il fuoco" in Ucraina e nelle numerose altre aree di conflitto, per chi vuole pace e sicurezza reciproca tra i popoli d'Europa e del Mondo, per chi rivendica Diritti e Doveri universali delle persone e delle comunità ed opera per la giustizia sociale e la conversione ecologica delle produzioni c'è (abbondantemente) di che riflettere.

Senonché i principali media hanno rimosso "il fatto". Nulla sulla RAI, il servizio pubblico dell'informazione che tutti paghiamo attraverso le bollette di luce e gas. I quotidiani nazionali e locali preferiscono le notizie "dal fronte" o le polemiche nazionali tra "leader" di partito, vecchi e nuovi: divisi su tutto ma uniti nel riarmo; nonché nel rilancio delle fonti energetiche fossili. 

La prima pagina di la Repubblica di oggi con la foto storica degli amici Silvio e Vladimir ... (21 maggio 2022) 





















Le cronache regionali pure. Ricordano il decennale del terremoto emiliano, con la visita di Mattarella: "avete cancellato la ferita", rimuovendo quanto resta da fare per la prevenzione sismica e per la messa in sicurezza del patrimonio edilizio, monumentale e infrastrutturale. Tanto, giacché le risorse dei Bilanci, della pianificazione pubblica, del PNRR sono diretti altrove! Semmai, a Bologna, danno spazio all'incendio della Libreria Stoppani, in Palazzo Re Enzo. Unica notizia "politica" da prima pagina le "botte a studenti di destra". Con il Sindaco solidale "no alla violenza politica".


La prima pagina di Repubblica Bologna: sulla mobilitazione di lavoratori, studenti e pensionati "zero notizie" ... (21 maggio 2022)


Ed anche il Corriere di Bologna (o il Carlino) non danno notizie del corteo e dello sciopero generale ... (21 maggio 2022)










































Mentre in diretta, venerdì, alcuni sindacalisti della Camera del Lavoro di Bologna rispondono stizziti alle critiche (incluso qualche fischio) rivolte ai confederali durante le brevi soste dei manifestanti in via Amendola (angolo Boldrini) e via Marconi ... Eppure, per tutti, la sfida che dovrebbe appassionare ed accomunare lavoratori, cittadini "contrari alle guerre" e loro organizzazioni è la conversione pacifica dell'industria bellica e militare che, invece, in Italia cresce nel silenzio generale di Istituzioni, (grandi) partiti e (appunto) sindacati. Nonostante proposte e iniziative siano in campo da tempo ad opera della Rete Italiana Pace e Disarmo o di Sbilanciamoci.

Solo il quotidiano il manifesto da conto dello sciopero generale nazionale e delle numerose manifestazioni nelle città italiane, da Milano a Cagliari ...


La pagina de il manifesto che informa della giornata nazionale di sciopero generale dei sindacati di base ... A fianco la denuncia di Fridays for Future per le "perquisizioni choc" di attivisti e, sotto,
le giornate di protesta "no gas e no nuke" in Europa (21 maggio 2022)
























Questa fotocronaca vuole essere un ricordo per chi c'era ed una occasione per conoscere e per riflettere per tutti coloro che non hanno partecipato. Il dato certo è che questa mobilitazione ha raccolto energie e risorse utili e creative per il cambiamento nella pace e nella cooperazione di cui il Paese e il mondo hanno, oggi, bisogno per respingere le logiche di Restaurazione che hanno voluto Stefania Craxi alla Presidenza della Commissione Esteri del Senato e, soprattutto, per sconfiggere le potenze e le lobby della guerra e dell'oppressione.


Bologna, Venerdì 20 maggio, Piazza XX Settembre, ore 10,30


Gli striscioni a terra ... 








Da quelli dei sindacati di base ... a quelli studenteschi (contro le perquisizioni di Milano, vedi il manifesto)
  

Sotto il Cassero di Porta Galliera: giovani attivisti, organizzazioni storiche e mobilità sostenibile ...














In un lato della Piazza si producono altri striscioni ...






Si legge ...


Si attende e ci si ripara dal "riscaldamento globale" ... 


Anche le magliette parlano ...




















Ragazzi e ragazze d'Europa ...


Dal Sindacato Generale di Base: "la guerra è contro i lavoratori, i lavoratori sono contro la guerra" ...


Giovani africane ed asiatiche ...


Ricchezza multietnica e cultura globale ...




















Nella Piazza non passa inosservato l'albero piantato da Legambiente, Libera, Comune ... in memoria di Roberto Mancini, "Vittima del Dovere per le indagini contro le Ecomafie nella Terra dei Fuochi" 


A fianco del Cassero uno striscione dell'Unione Inquilini ...


Lo striscione in costruzione è completato ed esposto ...


Un furgone con amplificatori scandisce le ragioni della mobilitazione e la pluralità delle presenze ...


La Piazza si riempie ...


Persone e bandiere ...


Una prima fila multietnica e rappresentativa dei cambiamenti intervenuti nel mondo del lavoro ...




































































































































































































































































































































































Ore 11. Il corteo si muove verso la Stazione FS ...

"Non un soldo, non un uomo per la guerra" ... 


La testa della manifestazione ... sullo sfondo il verde della Montagnola


"Contro la vostra repressione e contro la guerra le scuole in lotta": anche gli ultimi possono conquistare posizioni ...


Il corteo si specchia su un bus TPER in circolazione ... Molti mezzi sono fermi, per lo sciopero dei conducenti ...


Davanti alla Stazione FS 2 Agosto 1980, Francesco Berardi: osserva e conversa ...
 

Dai COBAS Scuola: "Grazie a Draghi - 0,5% del PIL alla scuola, + 2% del PIL alle armi" ...
 

Una bandiera della "Federacion Sindical Mundial": proletari di tutto il mondo unitevi!














Una maglietta ricorda l'Art. 11 della Costituzione Italiana!


Un'altra donna davanti alla sede regionale della CISL: "No a tutte le guerre" ...


In Piazza dei Martiri Patrizio Roversi: osserva e filma ...


I manifestanti passano sotto la sede della CGIL dell'Emilia Romagna, con le bandiere della pace esposte ad ogni finestra ...
 

Davanti alla Camera Confederale del Lavoro (che espone "CGIL Bologna per la pace") qualche attimo di tensione per slogan e parole critiche di parte dei manifestanti ... 


Un lavoratore di origine africana in abito bianco sventola la sua bandiera rossa dei COBAS

Una studentessa italiana con maglietta e bandiera della Federazione Giovanile Comunista ...














Due giovani lavoratori "neri" ...


Una panoramica del corteo lungo via Marconi ...


L'attraversamento di via Ugo Bassi ... sullo sfondo le Due Torri 


In Piazza Malpighi una giovane di origine asiatica con il cartello "aumentare spese sociali e salari" ...


Una mamma con il suo bambino ...


In via Barberia, davanti allo storico n.4, una volta sede del PCI di Enrico Berlinguer ed ora sede universitaria ...


In Piazza Galvani davanti ad uno storico bar tra qualche osservatore sale un interrogativo: la "Z" sarà pura coincidenza o esiste un nesso?


All'ingresso di Piazza Maggiore un lavoratore, appollaiato su San Petronio, saluta i manifestanti ...
 

Da via dell'Archiginnasio sfilano lavoratori degli appalti del Gruppo Marcegaglia di Ravenna con un messaggio: "- spese militari e + salari, lavoro e diritti" ...









































































































































































































































Ore 12.15: l'arrivo e la conclusione in Piazza Maggiore

Sotto Palazzo d'Accursio, dove dal balcone della Sala Rossa sono appese le bandiere giallo-azzurra dell'Ucraina ed arcobaleno della Pace ...


A cui i manifestanti affiancano quella palestinese, il cui popolo attende da 50 anni il rispetto delle risoluzioni dell'ONU e piange quotidianamente Diritti e Doveri universali negati ... 
 

Sotto la statua del Nettuno gli interventi conclusivi degli organizzatori ...


Attivisti maturi raccolgono bandiere e cartelli ...














Giovani e ragazze concordano nuovi appuntamenti e impegni ... 






1 commento:

  1. In effetti i sindacati potrebbero dare un grande contributo alla lotta per la pace e il disarmo. Ma purtroppo prevalgono logiche produttivistiche antistoriche. Da Landini e compagnia mi aspettavo di più.
    DG

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