lunedì 13 gennaio 2025

2025: pace, disarmo, giustizia, ecologia, democrazia! Dubai non è un modello ...

Capodanno in Piazza a Bologna per donne e uomini che manifestano contro guerre e riarmo ...











A Bologna e in Emilia Romagna, ancora una volta, il primo giorno dell'anno tante donne e uomini sono scesi in piazza per la pace e per il disarmo. Era necessario di fronte alle logiche imperiali, arroganti e di dominio praticate da grandi e piccoli Stati, da autocrati, dittatori e capi di stato d'Oriente, di Medio Oriente e d'Occidente. La Costituzione italiana "ripudia" la guerra come risoluzione delle controversie internazionali. Eppure non solo si combatte  nel cuore dell'Europa, in territorio ucraino e russo, nel Mediterraneo, da Gaza alla Siria, in Africa e in Asia ma il Governo di Giorgia Meloni, la Commissione di Ursula Von Der Leyen e l'alleanza politico militare di cui l'Italia è parte, la NATO, sostengono irresponsabili politiche di riarmo.

Continua la narrazione secondo cui la sicurezza di paesi e comunità è data del possesso di missili, droni e robot di ultima generazione, sempre più tecnologici, nucleari e "intelligenti". Una bugia enorme e grossolana.

Nel mondo la sicurezza dei popoli e la buona salute delle persone è prodotta da iniziative convergenti di conoscenza multidisciplinare, di comprensione reciproca e di cooperazione per vincere, insieme (non l'uno contro l'altro armati), le grandi sfide che il genere umano ha oggi di fronte. Innanzitutto quelle che riguardano le diseguaglianze e le ingiustizie crescenti, l'inquinamento ambientale, le alterazioni degli ecosistemi naturali, i mutamenti climatici determinati dalle produzioni, dai consumi e dalla crescita demografica degli ultimi secoli. Verso il 2030 - 2050 per salvare l'umanità grandi risorse debbono essere indirizzate alla conversione ecologica dello sviluppo, delle città, della organizzazione dei territori e della vita delle persone. 

Nel 2023 - 2024 l'Emilia Romagna non ha dovuto fronteggiare aggressioni di regimi autoritari o di migranti invasori attratti qui dalla ricchezza economica e culturale di queste comunità. Piuttosto, dagli Appennini al mare, abbiamo sofferto caldo e siccità alternati a piogge intense, frane e alluvioni ripetute, disastrose. Parte di un complessivo riscaldamento medio delle temperature che ha modificato equilibri naturali consolidati: dall'aria, alle acque, al suolo, alle loro interconnessioni. Come succede in molte altre aree del mondo. Ultima la California americana, dove un misto di fattori umani e naturali (che vanno dal collasso delle reti elettriche alla siccità, al vento, alle politiche di privatizzazione) hanno prodotto distruzione, morte e danni stimati in molte decine di miliardi di dollari.

Per fronteggiare i processi in corso, per evitare un ulteriore aggravarsi di queste tendenze occorre agire con politiche di governo adeguate, con investimenti radicalmente innovativi. A livello globale e locale.

Altro che maggiori spese militari! O ulteriori impegni di risparmi e risorse verso modelli di crescita, infrastrutture e attività prive di rispetto per la natura e la biodiversità che generano vita.

In Emilia Romagna il 2025 è iniziato con livelli di inquinamento atmosferico insopportabili, dalle città del nord ovest a quelle a sud est, lungo la costa adriatica. Un danno per la salute dei cittadini e un annuncio di ulteriori conseguenze negative per tutti.


Le centraline di ARPAE che rilevano l'inquinamento dell'aria indicano lo stato grave delle polveri che respiriamo ... (6 gennaio 2025) 










Al riguardo il silenzio delle autorità sanitarie è grave. Come lo è lo scarico di responsabilità tra Governo nazionale, della Regione e amministrazioni locali per le mancate politiche di prevenzione verso gli alluvionati e le loro comunità, per le priorità programmatiche che restano invariate nei decenni, per l'assenza di adeguate riflessioni e di necessarie scelte di inversione di tendenza.

A fine dicembre sono stati pubblicati dati che dicono che in Emilia Romagna negli ultimi 5 anni le auto in circolazione sono cresciute di un altro 4%. Ma cosa ci si può aspettare dall'aggravarsi della crisi del trasporto collettivo? Dal venir meno di tratte ferroviarie storiche, dai ritardi e dall'abbandono di impegni di potenziamento, integrazione ed efficienza dei servizi pubblici, dal mancato sviluppo di reti funzionali e sicure per la mobilità collettiva e non inquinante? A tutto questo si possono aggiungere gli annunci di limiti di velocità per le auto (Bologna 30 km/h.) con la finalità di "fluidificare" il trasporto di persone e merci senza adeguati progetti ed investimenti in opere di riorganizzazione complessiva degli spazi, delle attività e dei mezzi per muoversi e in assenza di adeguato protagonismo di cittadini informati e consapevoli.

Salvini e Lepore, Meloni e De Pascale non pare proprio vogliano rinunciare a mega infrastrutture del passato e del Passante, che concentrano miliardi in assurde costruzioni di cemento ed asfalto, in energie fossili e a forte impatto ambientale.

Nei loro programmi di spesa per il 2025 e per gli anni a venire nessuna coalizione di governo locale e nazionale propone e pratica sostanziali cambiamenti. Nessun partito indica scelte qualificate e coerenti di prevenzione. Sempre e solo mitigazioni e compensazioni verso piccole o grandi opere che presentano accresciuti rischi, danni; interventi destinati a peggiorare la qualità di aria, acqua, ambiente.

In montagna si insiste per nuovi impianti sciistici che colleghino i versanti emiliano e toscano (come al Corno alle Scale, ora si dice "anche allo scopo di trasferire quote di turisti dal centro Bologna") incuranti dei mutamenti climatici.

In riviera autorevoli sindaci, come quello di Rimini (PD), accogliendo le tesi di associazioni imprenditoriali, propongono il "modello Dubai" - offrendo a grandi gruppi privati la costruzione di immobili ed alberghi in altezza per recuperare con gli interessi le risorse necessarie per abbattere le colonie del secolo scorso abbandonate e lasciate al degrado per decenni - e "piscine sulla spiaggia" come antidoto alla mucillagine in mare, mentre altri (a Cattolica, ma non solo) si esercitano nella sostituzione di storici pini con giovanissime piante.

In Città si firmano intese bipartisan riservate per la "valorizzazione" economica (leggi immobiliare e speculativa) di importanti aree già militari, del demanio o di enti partecipati. Un "regalo" soprattutto per i profitti di imprese che anziché dirigere gli studi e le attività verso il recupero, la rigenerazione e la riduzione degli edifici sfitti, degradati o abbandonati, con progetti di rimboschimento, naturalizzazione e salvaguardia della biodiversità, si rilanciano in operazioni spregiudicate di nuovi quartieri residenziali e commerciali, ovvero in aree attrezzate per una logistica o lo sport-business egemonizzata dai grandi gruppi multinazionali del settore. Ogni riferimento a fatti e personaggi bolognesi, nazionali ed internazionali che riempiono le cronache quotidiane e le puntate di Report meriterebbero opportuni approfondimenti. 

In questo contesto non sorprendono le affermazioni del neo Presidente Michele De Pascale in Assemblea regionale quando, presentando il suo Programma 2025 - 2030, ripropone l'intento di mediare tra "diritti ambientali, della produzione e del lavoro" e la volontà di caratterizzare il mandato per un "patto sulle grandi opere" con Salvini e Meloni. Tacendo sul conflitto aperto in merito alla legge cosiddetta "Salva Milano" approvata da FdI, PD, Fi e Lega ed avversata da AVS e M5S alla Camera e ora in procinto di essere discussa al Senato. 

Come se i conflitti sociali e politici non dicessero, una volta di più, che le contraddizioni e la crisi presente dipendono dalla crescita dei modelli economici e di potere dominanti e che all'ordine del giorno, oggi per il domani, sono la ricerca e la sperimentazione di scelte alternative di sviluppo: affinché produzioni e prodotti, lavori e consumi siano eco-compatibili, di qualità rispetto alla salute delle persone, utili socialmente per elevare i livelli di benessere generale e i diritti universali.

Entro questo orizzonte è necessario intendersi per condividere sfide comuni, obiettivi intermedi e lotte, intese, accordi ed alleanze di prospettiva fondate sul protagonismo di persone attive, libere e pensanti, informate, critiche e responsabili.

A Bologna sono avviati "laboratori" che l'Amministrazione Lepore afferma di volere "partecipati". Troppe esperienze negative sono alle spalle per riscuotere consensi larghi e all'altezza delle esigenze: dal confronto pubblico sul Passante del 2016 "sul come e non sul se" ai "Bilanci partecipativi" che hanno messo in competizione progetti locali su piccolissime porzioni di spesa pubblica, all'Assemblea Cittadina sul Clima dei "100 sorteggiati" i cui documenti conclusivi sono disperse negli uffici di Palazzo d'Accursio. Per non dire delle 4 proposte di Legge di iniziativa popolare sottoposte alla Regione con oltre 7 mila firme su acqua, energia, rifiuti e suolo, da tempo consegnati alle autorità di viale Aldo Moro senza le naturali conseguenze. 

Dunque è bene capirsi. Che senso ha, ora, impegnare serate ed ore a discutere sullo sviluppo urbanistico e del territorio che abitiamo al "Fossolo - Due Madonne" o a "San Donato Vecchio" (per il futuro del Parco Don Bosco, di Piazza Imbeni e Piazza della Costituzione) se entro quelle stesse aree l'Amministrazione non è disposta a ragionare insieme sulle basi progettuali relative alla ex Caserma Perotti o alle Scuole Besta e all'ultimo Palazzetto della Virtus Pallacanestro? Non risulta chiaro che il contesto muta se in un territorio circoscritto viene realizzato (da decisioni prese contemporaneamente in altra sede, fuori confronto!) un "insediamento abitativo doppio rispetto alla situazione presente" e un "polo attrattivo di centinaia o migliaia di persone al giorno"? Ma poi che senso ha continuare a focalizzare l'interesse su fette di territorio specifico senza collocarle in un contesto urbano d'insieme e in movimento? Con dati certi di supporto relativi a: tendenze demografiche, flussi migratori, aree pubbliche e private dismesse ... fabbisogno abitativo considerato, servizi pubblici, tram, ferrovie, percorsi ciclo-pedonali, viabilità, zone 30 organizzate ...

Ecco il bisogno di sapere e di conoscenze per discutere e deliberare è tale che a molti pare impossibile partecipare realmente senza una adeguata trasparenza e informazione su tutti gli elementi certi e disponibili.

Se "il modello" (urbanistico, di società, di democrazia) è davvero "Dubai" (come titola il Carlino) e sono i regimi del Golfo (come potrebbero lasciare intendere le leggi "Salva Milano" o "1660 - 1236"), lo si dica e ognuno si regola di conseguenza.

Altrimenti, se i riferimenti sono alla storia e alle pratiche di lotta e di Liberazione di queste terre, nel 2025 si cambi decisamente registro e politiche. Qui ed ora la mobilitazione per la pace e il disarmo, per la conversione ecologica e la giustizia sociale, per la democrazia e i diritti - doveri universali sono considerati irrinunciabili.


"Mai più guerra. Tanto più dopo le bombe di Hiroshima e Nagasaki" ricorda Gustavo Zagrebelsky. Dunque, sostiene il "2024 si chiude con un bilancio fallimentare per la pace nel mondo" ... (la Repubblica, 31 dicembre 2024) 











"ha vinto silenziosamente la più crudele delle ideologie: il darwinismo sociale, la concezione della vita come il grande afono della lotta per la sopravvivenza, dove i più forti schiacciano i più deboli. Sono gli oligarchi, i capitani coraggiosi di questo sistema.  Non possiamo aspettarci nulla di serio per la pace da parte di costoro, perché non è nella loro natura ...  Dalla democrazia contro le oligarchie, mi sembra dovrebbe ripartire la speranza per l'anno nuovo delle donne e degli uomini pacifici" conclude il Professore (



















"Rasi al suolo" titola il primo numero de l'ExtraTerrestre del 2025: "Almeno il 40% delle terre globali è arido, i suoli sono improduttivi e la siccità colpisce quasi due miliardi di persone. I danni stimati ammontano a 300 miliardi l'anno" ... (2 gennaio 2025)




















Nelle pagine interne: "Sindacati alla prova della crisi climatica" (pag.2) ... "Il suolo muore ma la Cop rinvia" (pag.4) ...




















"Le città strangolate da troppe automobili" (pag.5) ... Nei centri. urbani non ci sono mai state così tante auto (dati ISTAT 2023). Una sciagura per l'inquinamento, la sicurezza stradale, la crisi climatica e la vivibilità" ... (2 gennaio 2025)








Scienza e realtà! "Los Angeles in fiamme. La Mecca del cinema in ginocchio" ... titola il Carlino (11 gennaio 2025)



Un "dossier di Legambiente" sostiene che "l'Emilia Romagna è la regione più martoriata" ... (la Repubblica, gennaio 2025)
  



















Il Resto del Carlino titola sui "dati Autopromotec dal 2028 al 2023": a Bologna "+4% di auto in circolazione" ... (30 dicembre 2024)














Una serata bolognese in viale Lenin, colonne di autovetture attraversano il sottopasso della Ferrovia Bologna - Ancona che collega i Quartieri Savena e San Donato San Vitale ... (18 dicembre 2024)



















Lo smog continua a gravare sulle città dell'Emilia Romagna! I dati sulle polveri sottili (PM10) pubblicati da ARPAE il primo giorno del nuovo anno ...














Lettere al Carlino Bologna: per Gabriella Bravi "il Passante di Mezzo è un progetto anticostituzionale" ... (21 dicembre 2024)




















Per Paolo Dotta "Il Passante è un'opera sbagliata e non risolve. Eppure le alternative esistono" ... (Carlino Bologna, 27 dicembre 2024)














Per Giovanni Casadio "Questo Passante non ha nulla di green" ... (Il Resto del Carlino, dicembre 2024)






















































































Michele Campaniello, nuovo Assessore del Comune di Bologna alla Mobilità, parla di "cantieri e tram" che definisce "un regalo" ... Ma non risponde sul Passante. Meglio tacere? (30 dicembre 2024)




















Tocca all'Amministratore Delegato di Autostrade per l'Italia, Roberto Tomasi: il Passante non è in discussione. E' un'opera strategica" ... (il Resto del Carlino, gennaio 2025)














Prende parola il neo capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, già ViceMinistro del Governo Meloni. Galeazzo "Bignami riapre i giochi" titola il Resto del Carlino: "Serve il Passante Sud" afferma il politico bolognese. Oltre il Passante di Mezzo! (12 gennaio 2025)




















All'Assessore Campaniello (già capogruppo PD a Palazzo d'Accursio) tocca intervenire. "La sferzata" scrive il Carlino: "Se l'infrastruttura venisse stoppata, chiederemo i danni milionari a chi non rispetta gli accordi" (13 gennaio 2025) E già, Questa Amministrazione è abituata a fare cassa con chi rivendica diritti e procedure democratiche ... (chiedere ai cittadini bolognesi di AMO che hanno fatto ricorso al TAR) 




















Nel frattempo l'Amministrazione Lepore organizza "Laboratori per la partecipazione". Qui la documentazione prodotta per quello "Fossolo - Due Madonne" (dicembre 2024). Bella iniziativa, non fosse che contemporaneamente ...














L'Amministrazione Lepore ha concluso un accordo riservato con Governo ed Agenzia del Demanio sull'area dell'ex Caserma Perotti (qui una foto del novembre 2024) per un Bando di "valorizzazione economica" dell'area che prevede nuovi insediamenti residenziali e di"servizio" ... sottratti al confronto pubblico con i cittadini ed alla partecipazione democratica.
















Come del resto "fuori sacco" e non contemplato tra i temi all'ordine del giorno del "Laboratorio" e pure del Bando relativo al futuro dell'area ex Caserma Perotti è il nido in costruzione in via Barbacci ... (foto del 23 dicembre 2024)



Una gettata di cemento tra palazzi di una zona residenziale che ha consumato altro suolo vergine, a soli 80 metri dall'area delle ex Caserma Perotti e nel cuore del "Fossolo Due Madonne" ... (23 dicembre 2024)
















L'acqua ristagna sul cemento e specchia i camini degli edifici vicini ... (23 dicembre 2024)
Per la Giunta e la maggioranza di CentroSinistra la questione prevenzione e conversione ecologica implica coerenze o vale solo nel quotidiano "bla, bla, bla"? 
















L'Assessore all'Urbanistica del Comune di Bologna risponde sull'inchiesta di Report su Rai3 ... (Corriere di Bologna, 2 gennaio 2025). Come se le "eredità del passato" non potessero essere messe in discussione e cambiare! Servono esempi relativi a Bologna?














Fratelli d'Italia e M5S si smarcano sulle "aree ex FICO" e dintorni ... (Carlino Bologna, 31 dicembre 2025)
Il fatto è che le scelte presentano responsabilità e determinano relazioni ...
















Oltre le aree di Gran Tour Italia e del Centro Agro Alimentare Bolognese, verso Quarto Superiore, dove dovrebbe sorgere lo "Stadio temporaneo" del Bologna ... Una casa colonica in via Fantoni (4 gennaio 2025)














Un filare di alberi nella campagna, su via Fantoni ... (4 gennaio 2025)














La strada stretta e la campagna ... (4 gennaio 2025)
















Sullo sfondo l'inceneritore Hera di Bologna, al confine con Granarolo e Castenaso ... (4 gennaio 2025)














L'Amministrazione Lepore e Fondazione per l'Innovazione Urbana stanno preparando per febbraio 2025 un secondo Laboratorio relativo a "San Donato Vecchio", ovvero "il Parco Don Bosco, Piazza Imbeni e Piazza della Costituzione": tuttavia, a meno di un mese di distanza dalla scadenza "partecipativa" le Scuole Besta vengono trasferite al Polo Dinamico (costruito per ragazzi delle superiori) e sono annunciati investimenti per il trasloco della "Procura dei minori" alle ex Besta ... (Carlino Bologna, 10 gennaio 2025)




















Alla "rivolta" (Corriere di Bologna, 10 gennaio 2025) del Comitato pro Besta e pro Don Bosco per la prassi di avviare discussione di fronte a decisioni prese (e conseguenti spese pubbliche a carico della collettività) l'Assessore risponde che "gli uffici del Fratello restano due anni" ...
 




















Nel frattempo la mobilitazione pacifica di cittadini e giovani pro Besta e pro Don Bosco del 2024 e gli interventi delle forze di Polizia e Carabinieri in assetto antisommossa vengono scaricati su "picchiatori-tifosi" ... (Carlino Bologna, 4 gennaio 2025). Matteo Lepore e la sua Amministrazione sempre silenti su fatti e azioni ad opera di Matteo Piantedosi!
 













Pare che "il Don Bosco" e il suo futuro possano prescindere dalle scelte e dalle spese in atto: quasi che "verde", scuole, tram, servizi, palazzetto Virtus, parcheggi potessero essere separabili, elementi a se stanti ... e non progetto unitario, che si tiene (Carlino Bologna, 4 gennaio 2025)
 



















Così la democrazia partecipativa non è concepita da questi amministratori, politici e commentatori come confronto critico e costruttivo tra diversi interessi e culture, come conflitto e sintesi nell'interesse generale della comunità. Bensì tra eletti (con il 51%!) e "attivisti" del "No": "violenti" definì nel gennaio 2024 Matteo Lepore chi si mobilitò contro il proposito "Scuole Quattro Foglie" poi abbandonato. Questa triste cronaca continua ... (Carlino Bologna, 4 gennaio 2025)
 





















La cronaca sul Corriere di Bologna ... (4 gennaio 2025)














I rapporti tra Governo della Regione di Michele De Pacale, Amministratori locali e Governo nazionale di Giorgia Meloni con la nomina di Curcio a Commissario per l'alluvione segnano "un cambio di passo" ... (il Corriere, 2 gennaio 2025) 




















De Pascale il Assemblea legislativa regionale presentando il Programma di mandato propone un "patto sulle grandi opere" al Governo Meloni - Salvini - Tajani ... (il Corriere, 11 gennaio 2025)














Le pagine del Corriere titolano "scatto di de Pascale" ... (11 gennaio 2025)




















E in effetti chi non arretra è il Governo nazionale ... In particolare sulle "grandi" opere inutili e sbagliate Matteo Salvini sostiene costi pubblici verso progetti e opere "bipartisan" anziché interventi urgenti e necessari per sostenere investimenti in infrastrutture e mezzi di trasporto pubblico che segnino una svolta nella direzione della conversione ecologica della mobilità ... (il Fatto Quotidiano, 3 gennaio 2025)




















Ancora sul Fatto Quotidiano un interessante articolo di Sergio Caserta per fermare la Legge "Salva abusi" approvata alla Camera da FdI, PD, FI e Lega ... (10 gennaio 2025)
Resta da chiedere a Schlein e C. (Sergio Caserta incluso) se la Sinistra e il fronte ecologista e democratico possono attestarsi su una cultura di difesa della normativa esistente, ovvero se non sia necessario sfidare tutta la politica verso leggi e pratiche più coraggiose per la tutela del patrimonio naturale e per lo sviluppo della biodiversità con uno sviluppo eco-compatibile che includa conversione produttiva, giustizia sociale, nuovi lavori socialmente qualificati e protagonismo dei lavoratori e dei cittadini ...  














Il protagonismo che ha portato il primo giorno dell'anno tante persone a manifestare per la pace e il disarmo in Emilia Romagna e nel capoluogo della regione (qui dietro lo striscione delle Donne in Nero) ... Questa volta chiamate dal Portico della Pace di Bologna (1 gennaio 2025)
















Tra bandiere e kefiah palestinesi ... (1 gennaio 2025)
















Sotto il palchetto e le bandiere arcobaleno ... (1 gennaio 2025)
















Donne arabe ... (1 gennaio 2025)















Lungo via dell'Indipendenza gli interventi in chiusura della manifestazione ... (1 gennaio 2025)
















La mobilitazione per il cessate il fuoco, per trattative di pace e per il disarmo su tutti i fronti continua. Una prossima iniziativa ...




















E continua la mobilitazione dei movimenti ecologisti e dei comitati impegnati su progetti di conversione produttiva e dell'organizzazione del territorio in tutta l'Emilia Romagna ...




















Prossimo incontro il 25 gennaio a Bologna: "i nostri obiettivi"...




















Un appuntamento per unire soggetti, culture e lotte ...




















Dove e come arrivare ...




















Buon 2025 a chi si batte per pace e disarmo, ecologia e democrazia!



11 commenti:

  1. Buon ritorno e grazie per la documentazione. Sempre utile.
    s.

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  2. Una battuta e una opinione.
    1. Sei passato da l'Unità a Rinascita?
    2. Il riferimento del Carlino a Dubai per il "si" del sindaco di Rimini agli imprenditori romagnoli a me pare in linea con il "si" degli amministratori locali e del Pd alla legge regionale 24/2017 e al "si" alla legge nazionale "salva abusi" richiesta dal sindaco Sala.
    Ciao!

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  3. Forte Snoopy, buon 2025!
    Per la pace: le istituzioni potrebbero promuovere un incontro tra le comunità in conflitto residenti in città. Prima quelle di Ucraina è Russia e poi quella di Palestina e Israele. O viceversa.
    Per il disarmo: gli enti locali si impegnino a discutere con imprese e sindacati come convertire le industrie belliche.
    Per l'ecologia: no a condoni ed opere che consumano altro suolo. Giusta la critica a chi pensa solo a difendere l'assalto dei lobbisti a nuove aree da edificare.
    Per la democrazia: attivare percorsi di coordinamento dal basso (come quello che coordina movimenti per l'ambiente del 25 gennaio) e pressare i gruppi consigliari affinché le maggioranze politiche smettano di praticare l'uso del bastone e della carota.
    DG

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  4. In effetti anche a me pare che il rapporto de Pascale - Meloni vada oltre i corretti rapporti istituzionali. E segnala un confronto politico privilegiato tra PD e FDI. A fronte di ripetuti atti di chiusura della comunicazione tra amministrazioni locali (quasi sempre PD) e cittadinanza attiva.
    Poi magari ci si lamenta della sfiducia verso i partiti e della bassa affluenza alle elezioni.
    Lepore, per dire, pur presente alla manifestazione dei pacifisti il 1 gennaio, si rapporta senza eccezione alcuna solo con sindacati e comitati che ritiene amici fidati. Non è bene e utile.
    WM

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  5. Ricordo male o Emilia Romagna e California sono gemellate? Nei successi, nel benessere ed ora anche nelle sventure. La natura si ribella non fa differenze sociali tra le classi.
    L.

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  6. Il problema per me è la crisi democratica e il peso dei monopoli. Non è un caso se interviene l'ad di Autostrade Spa a favore del Passante e se il PD tace e Bignami dice di volere il Passante sud senza però opporsi alle 18 corsie della Tangenziale. Quando frullano miliardi! Che forza. Si oppongono solo i nullafacenti "violenti".
    Coraggio!

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  7. Condivido e ricordo un'altro prossimo appuntamento "non un soldo non un soldato per le guerre della Nato! parole e musica contro la guerra e la censura di guerra. Si svolgerà sabato 18 alle ore 15 in piazza della Mercanzia a Bologna. Sarà l'occasione per manifestare anche contro lo sfratto politico del centro sociale di villa Paradiso, Quartiere Savena.
    M.

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  8. Buon duemilaventicinque per chi non si arrende alle guerre, al riarmo, allo smog, al riscaldamento della terra, alle piscine in spiaggia, ai rigassificatori in mare, alle stragi di alberi in città, alle morti in fabbrica, alle violenze di genere.
    Anna

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  9. Dubai? Per un italiano o un europeo ispirarsi ad un qualsiasi "modello" di una così diversa terra fa semplicemente tristezza, tanta è la differenza oggettiva. Lo sanno anche al Carlino che ovviamente hanno abusato nel riferimento.
    Semmai trovo calzante l'accostamento tra progettazioni locali e realtà medio orientale circa il deserto. Loro lo hanno in gran parte del territorio su cui sono insediati. Noi lo avvertiamo nel personale che dispone attualmente delle leve del potere politico ed istituzionale.
    Porvi rimedio non sarà facile.

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  10. Pm10 ancora oltre soglia a Piacenza, Reggio, Modena e Ferrara. Quanto possono incidere le cementificazioni, il disboscamento e il taglio di alberi in atto in tanta parte delle città? Ci sono dati?
    Riccardo P.

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  11. 2025 per la democrazia. Mi chiedo quanto è credibile come Democratico un partito politico che chiude i circoli per fare tornare i conti economici.
    2025 per l'ecologia. Mi chiedo quanto è Sostenibile un partito che si propone un altro Valzer al Parco Nord non avendo ottemperato agli impegni amministrativi presi di compensare il verde urbano abbattuto.
    2025 per il disarmo. Mi chiedo come si possa costruire la pace sostenendo il riarmo in ogni paese e continuando a finanziare guerre.
    Buon anno!
    ☆☆☆

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