martedì 23 gennaio 2024

Il botanico, la cultura e questi amministratori

Nel popolare Quartiere San Donato la sfida per salvaguardare patrimonio naturale e culturale ...   










"Il discrimine principale fra le città che si potranno adattare al riscaldamento globale e quelle che ne subiranno le conseguenze sarà rappresentato dalla quantità di alberi e di vegetazione presente al loro interno. Bisogna coprire di piante le nostre città e abbiamo poco tempo per farlo" sostiene il botanico Stefano Mancuso, studioso calabrese, fondatore della neurobiologia vegetale, incluso dal New Yorker nell'elenco di coloro che sono "destinati a cambiarci la vita".

La settimana scorsa il Corriere di Bologna è uscito con una pagina (vedi sotto) dedicata all'appuntamento del pomeriggio al Mast dove il Professore, docente all'Università di Firenze, ha presentato il suo ultimo libro: "Fitopolis, la città vivente". Il tutto esaurito ha impedito a molti cittadini interessati di seguire adeguatamente l'iniziativa. 

Speriamo, tuttavia, non l'abbiano persa il Sindaco Matteo Lepore, la Vice Emily Clancy, gli Assessori Daniele Ara, Anna Lisa Boni, Simone Borsari, Massimo Bugani, Luisa Guidone, Raffaele Laudani, Roberta Li Calzi, Valentina Orioli e Luca Rizzo Nervo. 

Per tutti loro una occasione ulteriore per riflettere sulle scelte ereditate, fatte fin qui e prossime. Dovrebbero infatti considerare che la Città che hanno il compito di amministrare (meglio, di contribuire a governare) ed il Paese intero (che ne condiziona lo sviluppo) hanno esigenze primarie da soddisfare in rappresentanza delle comunità che non sono affatto contenute all'interno del confronto angusto ingaggiato, ancora una volta in questi giorni, con il Ministro Salvini e con queste Destre. Continuare a contrapporre natura e conversione ecologica ad economia ed interesse delle comunità. Proprio gli argomenti proposti da Stefano Mancuso, come le esperienze di quest'ultimo anno (tra siccità e alluvioni), sono infatti ulteriore conferma del fatto che senza rispetto, ripristino e valorizzazione del patrimonio naturalistico e della biodiversità, i danni a persone e produzioni sono enormi e, soprattutto, impiegano grandi risorse a fondo perduto, senza risolvere le ferite e le contraddizioni presenti. Un dato su tutti: in Emilia Romagna a maggio sono stati bruciati 9 miliardi a fronte di una manovra complessiva approvata dal Parlamento per il Bilancio dello Stato del 2024 di 28 miliardi. Come a dire: possiamo disinteressarci del rapporto delle azioni umane sull'ambiente naturale ma pagheremo abbondantemente tutto con gli interessi.

Dunque è insopportabile continuare a negare gli effetti negativi generati da una diffusa indifferenza e inadeguatezza per la tutela e la promozione del verde urbano, del complesso mondo vegetale ed animale che lo caratterizzano. E nessuno può continuare a praticare politiche o scelte di governo che contraddicono palesemente principi e indirizzi introdotti nella stessa Costituzione della Repubblica.

Numerose donne e uomini di cultura residenti a Bologna e di valore nazionale hanno proposto analoghi argomenti e richiamato l'attenzione dell'opinione pubblica e delle Istituzioni in questo Appello. 


"Come membri della comunità scientifica, del mondo accademico e della cultura, sentiamo la responsabilità di rivolgere un appello alle istituzioni affinché tutelino le aree verdi del nostro territorio. A partire dal Parco Don Giovanni Bosco, che è minacciato dal progetto di ricostruzione della scuola media “Fabio Besta”.

Sacrificare una porzione così ampia di parco pubblico e abbattere oltre 40 alberi di alto fusto per costruire un nuovo edificio scolastico è una scelta incomprensibile alla luce dell'accelerazione del cambiamento climatico. La rigenerazione e riqualificazione di edifici esistenti dovrebbe rispondere proprio all'urgenza di azzerare il consumo di suolo e tutelare verde e biodiversità.

Il 2023 è stato l'anno più caldo della storia. In Emilia-Romagna lo scorso autunno meteorologico è stato il più caldo dal 1961. La temperatura media regionale, con un valore di 15,82 °C, è risultata superiore alla media del trentennio 1991-2020 di +2,3 °C.

Uno studio pubblicato su Nature Medicine ha mostrato che su circa 61.000 decessi in più attribuibili all’ondata di calore del 2022 in Europa, 18.000 si sono verificati in Italia.

Naturalmente sono le città a soffrire di più gli effetti del cambiamento climatico. Nelle città della pianura padana, compreso il territorio metropolitano di Bologna, le ondate di calore stanno diventando sempre più intense e frequenti.

Salvaguardare alberi e parchi urbani è essenziale per contrastare il fenomeno dell'isola di calore urbano. Ogni spazio verde è importante in quanto in grado di influire sul micro-clima e migliorare la vivibilità di aree urbanizzate. Il parco Don Bosco è una delle pochissime aree di verde a disposizione di un quartiere molto popoloso e cementificato.

Dunque, la salvaguardia del parco Don Bosco dovrebbe essere una priorità per chi ha il dovere di attuare la Costituzione italiana ("La Repubblica tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni") e tutelare la salute dei cittadini".


Vittorio Marlettoclimatologo, gruppo Energia per l'Italia; Giovanni Dinelliprofessore dell'Università di Bologna, Dipartimento di Scienze Agrarie; Vincenzo Balzanichimico, professore emerito Università di Bologna; Luca Mercallipresidente Società Meteorologica Italiana e già componente comitato scientifico ISPRA; Stefano Materiaclimatologo, Barcelona Supercomputing Center; Maria Speranzaprofessoressa Alma Mater di Botanica Ambientale e Applicata, Università di Bologna; Fiorella Belpoggibiologa, direttrice scientifica emerita dell'Istituto Ramazzini; Paola Bonoragià docente ordinaria di Geografia e presidente del corso di laurea in scienze geografiche all’Università di Bologna; Paolo Pupilloprofessore emerito di Fisiologia vegetale, Università di Bologna, Presidente onorario della Unione Bolognese Naturalisti; Giovanni Trentanovi, ricercatore presso il CNR IRET - Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri; Pier Giorgio Ardeni, professore ordinario di Economia politica e dello sviluppo Università di Bologna; Laurita Bonigià professoressa associata di botanica dell’Università di Bologna e già prefetto dell'Orto Botanico; Stefania Biondi, professoressa di Botanica Generale Università di Bologna, membro della Società Botanica Italiana; Aldo Zechini D'Aulerioprofessore di Patologia Vegetale e professore dell’Alma Mater Bologna; Giovanni Trentanovi, ricercatore presso il CNR IRET - Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri; Federico Fabiano, Fisico del clima, ricercatore CNR-ISAC Bologna; Ivana Bolognesi, professoressa associata di Pedagogia interculturale, Dipartimento di Scienze dell’Educazione Università di Bologna; Morena Cuconato, professoressa ordinaria di Pedagogia Generale, Dipartimento di Scienze dell’Educazione Università di Bologna; Silvia Demozzi, professoressa associata di Pedagogia Generale, Dipartimento di Scienze dell’Educazione Università di Bologna; Francesca Gattullo, professoressa a contratto, Dipartimento di Scienze dell’Educazione, Università di Bologna; Giovanna Guerzoni, ricercatrice in Discipline Demoetnoantropologiche, Dipartimento di Scienze dell’Educazione Università di Bologna; Nicola Nasi, ricercatore, Dipartimento di Scienze dell’Educazione Università di Bologna; Ira Vannini, professoressa ordinaria di Pedagogia sperimentale, Dipartimento di Scienze dell’Educazione Università di Bologna; Fulvia Antonelli, ricercatrice Dipartimento Scienze dell’Educazione Università di Bologna; Emmanuelle Rossini, Professoressa universitaria della Svizzera italiana e Terapista occupazionale, specializzata in neuro diversità ed inclusione sociale; Luigi Monti, insegnante, redattore della rivista Gli Asini; Carla Lenzi, naturalista ed erborista, insegnante di matematica e scienze nella scuola secondaria di primo grado con tesi di abilitazione in Pedagogia Speciale; Jadranka Bentini, già Sopraintendente per i Beni Artistici e Storici di Bologna, Presidente della Fondazione Zucchelli; Giovanni Lo Savio, presidente onorario della associazione nazionale Italia Nostra; Fausto Bonafede, Biologo e naturalista; Michele Vignodelli, esperto scientifico di ecologia vegetale ed etnobotanica del WWF; Nadia Caselli, delegata Lipu provinciale; Antonio Iannibelli, fotografo naturalista, GEV Guardia Ecologica Volontaria; Sergio Minelli, agronomo arboricoltore; Patrizia Gentilini, medico oncologo ed ematologo G.U.F.I (Gruppo Unitario per le Foreste Italiane); Lidia La Marca, medico, ginecologa e neuroimmunologa; Leonardo SettiBiochimico, professore aggregato Università di Bologna del Dipartimento di Chimica Industriale; Stefano Iotti, professore Ordinario di Biochimica Clinica dell'Università di Bologna; Giampaolo Zuccheri, ricercatore confermato Università di Bologna, Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie; Domenico Spinelli, già professore ordinario di chimica organica; Filippo Tantillo, ricercatore, scrittore e regista, esperto di aree interne; Pino Cacucci, scrittore; Paolo Pileri, professore di pianificazione e progettazione urbanistica al Politecnico di Milano 

(al 21 gennaio 2024)


Nessun Amministratore e nessuna forza politica che persegue il bene comune e un protagonismo responsabile dei cittadini può rinunciare a misurarsi con questi argomenti e interlocutori.

A fine settimana scenderanno in campo cittadin3 del Quartiere Navile impegnati nella salvaguardia in via Ferrarese, zona Bolognina, di una ventina di platani di alto fusto che caratterizzano il tratto di strada che va da via Mazza a via della Liberazione. Quelle piante sono minacciate da un progetto esecutivo della linea "rossa" del tram che collegherà Borgo Panigale, il centro storico e il Quartiere San Donato fin oltre il Pilastro, che prevede di ridisegnare quel Luogo storico con un sottopasso e più corsie stradali. Ancora una volta cemento ed asfalto occuperebbero suolo ed aree verdi. Per una "giusta causa" sostengono in Giunta. Sappiamo, invece, che troppe scelte giustificate in passato hanno determinato le contraddizioni e le rovine a cui siamo chiamati oggi a far fronte.

E' dunque ora di ascoltare la cultura e le critica lungimirante di cittadin3 che insieme vogliono preparare un mondo più vivibile e sicuro.


La pagina del Corriere di Bologna in occasione della presentazione dell'iniziativa al Mast con Stefano Mancuso: "Coprire la città di alberi per resistere al cambiamento climatico" ... (17 gennaio 2024)
 

La copertina del libro di Stefano Mancuso, edito da Laterza ... 


Il volantino del Comitato di cittadini nosottopassoferrarese@gmail.com che invita al presidio di sabato 27 gennaio, ore 11 ...  




Una immagine del Luogo di via Ferrarese oggetto del conflitto tra Giunta Comunale e cittadini, Comitati, Associazioni per un progetto esecutivo di Tram e nuove corsie stradali che prevede di abbattere gli alti platani che si alzano tra le case ... (settembre 2023)


Una immagine estiva del Parco Don Bosco nel cuore del Quartiere San Donato San Vitale a fianco del Fiera District: un'oasi di verde e natura tra Torri, palazzi, scuole e strade ... 


Il 7 settembre una trentina di alberi nell'area davanti alle storiche scuole Besta sono stati abbattuti perché considerati malati: il problema della tutela delle piante nel Comune di Bologna è questione da porre all'ordine del giorno ... (7 settembre 2023)


Cittadini del Comitato nosottopassoferrarese@cmail.com manifestano in difesa degli alberi ... (28 ottobre 2023)


Partecipano ragazzin3 della zona ... (28 ottobre 2023)


Mamme e donne ... (28 ottobre 2023)


Uno striscione esposto al Parco Don Bosco dal Comitato di Protesta durante un presidio (gennaio 2024)

1 commento:

  1. Trovo giusto tenere la barra sul merito dei problemi che Bologna e le città italiane vivono. La "deforestazione" è un grande tema su cui "questi amministratori" non rispondono. Eppure quella dei boschi urbani è una delle grandi sfide per avere aria sana e meno caldo (come appunto dicono Mancuso, Mercalli e c.).
    Altro tema di attualità sono le città con limite massimo di velocità a 30 chilometri l'ora. Parliamone.
    m.m.

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