venerdì 23 giugno 2023

Lula nell'Italia senza memoria, dove anche "Chico" Mendes viene rimosso ...

Nella sua presenza in Italia il Presidente del Brasile ha incontrato amici, avversari e agnostici ...











Sostiene Luiz Inazio Lula da Silva in una intervista pubblicata sul Corriere della Sera: "Credo ci sia troppa poca gente che parli di pace. La mia angoscia è che con così tante persone che soffrono la fame nel mondo, ci occupiamo di guerra. E' urgente che la Russia e l'Ucraina trovino una strada comune verso la pace. Crediamo che un mondo multipolare sia meglio di una supremazia unipolare o di una disputa bipolare" ...

Poi: "la creazione di accordi tra Paesi, può aiutare a bilanciare tendenze e tensioni contrastanti. per esempio il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è da riformare. Rappresenta l'equilibrio di potere del mondo nel 1945. Oggi molto è cambiato e serve un Consiglio più rappresentativo, con voci dall'America Latina e dall'Africa, per contribuire alla pace ed alla sicurezza nel mondo". 

E ancora: "dopo il mio predecessore che negava il cambiamento climatico, abbiamo ripreso la lotta contro la deforestazione, con l'obiettivo di azzerarla entro il 2030, e stiamo affrontando anche l'estrazione mineraria illegale". 

E' naturale che esprimendo queste posizioni, all'arrivo a Roma il suo "abbraccio più caldo ed affettuoso" è con Papa Francesco, come lui critico con chi investe in armi per vincere militarmente sul "nemico" del momento ed instancabile nel sollecitare autorità e poteri a promuovere giustizia sociale e conversione ecologica delle produzioni, dei consumi, delle comunità.

Molto più formali sono stati gli incontri del Presidente del Brasile con i rappresentanti istituzionali del Paese. Al Quirinale dove Sergio Mattarella gli ha espresso "stima e apprezzamento per la difesa della democrazia" di fronte all'assalto alle istituzioni dei sostenitori del predecessore, Jair Bolsonaro, nel gennaio scorso. A Palazzo Chigi dove Giorgia Meloni lo ha accolto con gli onori dovuti ed una conversazione di cui è difficile trovare traccia. Forse anche perché da Segretaria di FdI l'attuale Capo del Governo aveva urlato "vergogna" verso chiunque incontrava Lula.

La Segretaria del PD, Elly Schlein, per parte sua, si è detta "molto felice" dell'incontro: il Presidente brasiliano rappresenta un "simbolo straordinario di lotta, di riscossa e di rivincita delle persone più deboli su una destra estrema che anche in Brasile ha spaccato la società" ha detto. L'occasione ha consentito, secondo un comunicato ufficiale, di "confrontarsi sulle sfide comuni, sui grandi temi globali: democrazia, contrasto ai cambiamenti climatici e alle disuguaglianze". Inevitabile osservare, come ha fatto il manifesto, "l'assenza di riferimenti alla pace, su cui la posizione di Lula è ben diversa da quella del PD". Tanto sul piano nazionale, in Parlamento, quanto nei territori amministrati dal CentroSinistra, dove restano ancora senza risposte gli appelli del movimento internazionale per la Pace e il Disarmo affinché le Assemblee elettive ed i Comuni si pronuncino, sottoscrivano ed agiscano in favore del Trattato ONU per la messa al bando delle armi nucleari.

Altrettanto imbarazzante sarebbe stato affrontare le ragioni per cui Sindaci e Giunte che si auto-definiscono "le più progressiste" operano scelte revisioniste simbolicamente insostenibili.

Il caso di Bologna merita di essere considerato. 

Dal dicembre del 1989 il Comune ha intitolato a Francisco "Chico" Mendes la Fascia Boscata di 2.6 ettari realizzata tra via dell'Arcoveggio e il canale Navile a sud dell'asse viario a 10 corsie Tangenziale - A14. Per marcare l'avvio concreto dell'ambizioso e lungimirante Progetto si svolsero iniziative culturali e politiche partecipate che coinvolsero l'intera Città ed anche una delegazione brasiliana della municipalità di San Paolo (vedi sotto depliant e locandina del Comune, anno 1989). 

Francisco Chico Mendes è stato con Luiz Iniaco da Silva sindacalista e poi fondatore del Partito dei Lavoratori (PT). Nativo di Xapuri, ambientalista e rappresentante degli indigeni dell'Amazzonia, venne assassinato nel 1988, a 44 anni, da proprietari terrieri interessati alla deforestazione del principale Polmone del Pianeta. Divenendo così, nostro malgrado, un "simbolo straordinario di lotta e di riscossa" dei popoli oppressi e inquinati di tutto il mondo.

E' stato dunque irresponsabile da parte della Amministrazione di Matteo Lepore nel gennaio del 2022 prescindere dalla storia di Bologna, del Brasile, del mondo e rinominare "Giardino Virginia Woolf" quel prezioso terreno vergine piantato di alberi e vegetazione autoctona, ricco di biodiversità e di significati politici e culturali.

Tanto più senza addurre motivazioni. Quasi non fossero esistiti quei 33 anni di vita, con le risorse pubbliche e soggettive investite, con le attività di chi ha gestito l'area (l'Associazione Cerchio Verde) e di chi l'ha frequentata (tante donne, uomini e bambini). Si veda (qui) in proposito la cerimonia ufficiale celebrata, in loco, dalla vicesindaca Emily Clancy. Tra l'altro quasi non si fosse consapevoli che solo un anno dopo anche il "Virginia Woolf" sarebbe stato chiuso dal Lotto 0 dei cantieri previsti per il Passante di Mezzo. 

L'arroganza e la protervia di un sistema insostenibile non conosce limiti: Autostrade per l'Italia e il grumo di grandi interessi economici e d'affari che muove, nonostante la stabilità demografica della Regione e del Paese, la crisi climatica ed ecologica del Pianeta, i ripetuti disastri ambientali vissuti anche in questi territori per effetto della crescita continua di consumo del suolo, pare siano riusciti a imporre a comunità ed Istituzioni un investimento in opere stradali che sono l'esatto opposto di quanto servirebbe. Valga, per tutti, l'esperienza della Fondovalle Savena, che corre parallela all'omonimo torrente: spazzata via, ancora una volta, nel maggio scorso dagli eventi meteo e geologici che hanno devastato tanta parte del territorio. Eppure da parte di "politici" e "tecnici" si continua a procede come nulla fosse, senza misurarsi con le ripetute esperienze fatte.

Chiunque vuole degnamente rappresentare forze politiche autorevoli deve sapere e ricordare che i simboli sono importanti, sempre. E se sono "straordinari", restano nel tempo. Rimuovere storia e personalità forti che la esprimono incide nel profondo della coscienza delle persone, ancor più di una vittoria alle primarie e della convocazione di "stati generali della sinistra sull'ambiente".

Bologna e l'Emilia Romagna hanno bisogno, oggi, di fatti e di una prospettiva diversa da quella che è stata praticata negli ultimi decenni. Per riprendere a marciare insieme lungo percorsi lungimiranti e condivisi.

Recuperare in Città il valore storico e fare vivere la ricchezza dell'ecosistema Fascia Boscata intitolata a "Chico" Mendes è ancora possibile. Serve, ora, il coraggio di una moratoria sui progetti di Passante e sul PRIT dell'Emilia Romagna, più che giustificata per gli eventi di maggio, e per la necessità assoluta di cambiare le priorità negli investimenti programmati. Con il tempo per rielaborare - Istituzioni repubblicane e nuove forme di Democrazia partecipativa e deliberante - uno sviluppo eco-compatibile e adattato al mondo che corre verso il 2030-2050.


Documenti dagli archivi (Bologna, 1989), attualità dai quotidiani (19 -22 giugno) e mobilitazione per la conversione ecologica (Piazza Maggiore, lunedì 19 giugno)

L'invito del Comune di Bologna per l'inaugurazione di "Un bosco amico per Bologna", primo tratto della Fascia Boscata prevista dal PRG, intitolato a Francisco Chico Mendes. Nel programma della serata al Palazzo dei Congressi del 4 dicembre 1989 di particolare interesse risulta l'elenco dei partecipanti ... 












Il depliant pieghevole distribuito per l'occasione in migliaia di copie ai partecipanti ...


Il lato B del pieghevole con il dettaglio delle specie arboree e di vegetazione discusso dal Servizio Verde del Comune di Bologna, al tempo ricco di tecnici ed operatori qualificati, docenti dell'Università, e rappresentanze dei Quartieri ...


Una pagina de l'Unità con l'annuncio dell'iniziativa del Palazzo dei Congressi: la realizzazione è proposta come "una cortina verde con funzioni di filtro dell'inquinamento atmosferico e acustico prodotto dal traffico" (3 dicembre 1989)






















L'intervista di Lula pubblicata mercoledì dal Corriere della Sera ... (21 giugno 2023)


La pagina nazionale di la Repubblica sugli incontri a Roma del Presidente del Brasile ... (22 giugno 2023)


L'articolo de il manifesto ... (22 giugno 2023)


Lunedì la Repubblica Bologna sull'incontro di Emily Clancy e Coalizione Civica di Bologna con i rappresentanti di altre liste locali di una nascente "Rete neo municipalista" ... (19 giugno 2023)















Bologna, Piazza Maggiore: striscioni sul selciato davanti a Palazzo d'Accursio per i lunedì di mobilitazione promossi dall'Assemblea No Passante ... (19 giugno 2023)


La curiosità e il dialogo aperto nelle scorse settimane con numerosi turisti ha indotto a comunicare in altre lingue ...


"Il rumore del Passante" ... Fino a prova contraria: chi controlla a Bologna e nelle città i decibel?
 

Dietro il silenzio del movimento di una bici, il rumore di pentole e coperchi ...


Anche un pentolino e un cucchiaino battono per rompere il silenzio delle Amministrazioni sugli effetti passati, presenti e futuri delle 18 corsie in Città e nella Regione ...


Cartelli propositivi: "più boschi e meno corsie" ...


Perché è provato: "più cemento comporta più alluvioni" ...


Volantini e dialogo cortese ...


Dai passanti suggerimenti, opinioni e foto: ricordo e testimonianza della Città viva e propositiva ...


Un dialogo intergenerazionale ...


Volantinaggio e lettura ...


La condivisione ...


11 commenti:

  1. Non era solo intergenerazionale, il dialogo, era anche internazionale. La ragazza era francese, ha capito di che devastazione si tratta e si è detta molto meravigliata che a Bologna (in questa città, sono state le sue parole che rivelavano stupore) stia succedendo questo. Pochi minuti prima una signora sudamericana mi ha detto più o meno la stessa cosa. Quando si va oltre la narrazione ufficiale di città progressista e ambientalista la gente capisce e vede le cose (e le amministrazioni) per quello che sono davvero... e ci rimane male.

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    1. gtugnoli16@libero.it29 giugno 2023 alle ore 18:02

      Grazie per le precisazioni e le informazioni.
      Si, l'informazione e la conoscenza sono premessa essenziale di ogni confronto.
      Gianni

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  2. Ho sentito Lula nella conferenza stampa che ha chiuso il suo viaggio in Italia. Si è soffermato a lungo sul silenzio incredibile che copre la storia di Julian Assange, il giornalista australiano perseguitato dagli US per avere pubblicato verità documentate ma non gradite.
    Uno scandalo mondiale che naturalmente non assolve nessun altro crimine ma che mostra semplicemente una realtà negata dalla propaganda di parte che condiziona l'Occidente se non come l'Oriente, quantomeno in modo inaccettabile per ogni cittadino del mondo.
    Ed anche qui, pochissimi italiani risultano soggetti informati, dunque davvero capaci di partire dai fatti e da questi muoversi con massima coerenza esigendo uguali diritti.
    Titti

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    1. gtugnoli16@libero.it29 giugno 2023 alle ore 18:15

      Lula ha detto una verità.
      Su Julian Assange troppi silenzi.
      In democrazia la giustizia non può perseguire giornalisti che svolgono la professione con dignità e onore.
      Del resto in Italia il segreto di Stato copre ancora la verità sulle stragi di Bologna e Ustica.
      Gianni

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  3. Un dato mi sembra utile sottolineare per cogliere fino in fondo la diversa qualità politica tra Lula ed molti altri leader.
    Elezioni presidenziali 2002: 52,7 milioni di voti; 2006: 58,3 milioni; 2022: 60,3 milioni.
    Lui di elettori ne ha conquistati ogni volta. Forse non è un caso.
    Sulla vicenda toponomastica e progettuale bolognese che ha tirato in ballo due personalità di dimensione internazionale come Chico Mendes e Virginia Woolf credo gli amministratori bolognesi dovrebbero mettere riparo alla figuraccia.
    M.

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    1. gtugnoli16@libero.it29 giugno 2023 alle ore 18:31

      Dopo il maggio "terribile" che abbiamo vissuto credo sarebbe ora che il Sindaco Matteo Lepore e l'Amministrazione Comunale facessero un deciso passo avanti: chiedendo subito al Governo la sospensione dell'iter per il Passante di Mezzo, riaprendo parchi e giardini chiusi e demandando ad un nuovo, vero confronto partecipato e deliberativo (Assemblea Cittadina sul clima, dibattito organizzato nei Quartieri, una consultazione popolare ...) ogni ulteriore decisione sulle opere e gli investimenti prioritari per l'area urbana bolognese.
      Gianni

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  4. Grande Lula!
    Riesce a leggere ancora i problemi del mondo, e non è poco.
    Indica soluzioni ragionevoli, ed è tanto.
    Il problema è che anche lui non ha saputo rinnovare la rappresentanza politica del PT.
    Come in tutto il mondo.
    Un leader non è sufficiente per le sfide aperte.
    Ciao!

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    1. gtugnoli16@libero.it29 giugno 2023 alle ore 18:44

      "Un leader non è sufficiente" e neppure un partito o una coalizione nazionale. Concordo.
      E' tempo di un ampio movimento internazionale ed intergenerazionale, come si diceva, capace di "pensare globale ed agire locale". Una "grande opera", questa si. Appassionante e sfidante. Ne vale la pena.
      Gianni

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  5. hai scritto Elly schlein, ma è emily clancy la vicesindaca a fare l'infelice intervento

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    1. gtugnoli16@libero.it29 giugno 2023 alle ore 17:56

      Grazie, corretto.
      Per fortuna c'è partecipazione, solo così si rimediano gli errori.
      Mi scuso con tutti e in particolare con le interessate.
      Gianni

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  6. gtugnoli16@libero.it29 giugno 2023 alle ore 18:35

    Si, "correggere gli errori è segno di intelligenza" e potrebbe riaprire la via del dialogo e dell'impegno comune.
    Gianni

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