martedì 14 marzo 2023

Fotocronaca di protesta e di proposta ...

Bologna, per una Città ecologica fermiamo il taglio di alberi, la chiusura di parchi ed il Passante 











Sono ancora tante le ragioni per cui vale la pena "convergere e insorgere". In continuità con il segnale, chiaro e forte, del 22 ottobre 2022 quando alcune decine di migliaia di persone, in maggioranza giovani, hanno percorso la Tangenziale di Bologna per dire basta alle opere inutili e sbagliate e rivendicare comunità vivibili e solidali. La mancanza di risposte politiche di chi governa le Istituzioni locali e nazionali continua.

Annunciano (per l'ennesima volta) di voler piantare centinaia di alberi (in cave dismesse o in aree brulle) ma tutti vedono che ne tagliano tantissimi di alto fusto e di circonferenza anche superiore a un metro. Raccontano di voler perseguire il consumo di suolo zero e invece procedono imperterriti a destinare aree agricole e verdi al potenziamento di infrastrutture stradali, impianti per la distribuzione di carburanti fossili, nuovi poli della logistica su gomma, altri iper e supermercati, nuovi palazzi ad uso residenziale per chi può ancora permetterselo ... Magari svuotando i risparmi di nonni e genitori o indebitandosi con banche che vorranno per intero (e rivalutati) i mutui prestati (anche se le case acquistate avranno, nel frattempo, perso valore) ... Inoltre, nessuno considera le risorse naturali ed ambientali che non hanno un immediato valore di mercato e che richiedono un Bilancio più complesso e sostanziale: che contabilizzi materie prime essenziali per la vita degli ecosistemi e della biodiversità, il degrado del Pianeta e le conseguenze). Così ad Autostrade è consentito dal Ministero di Matteo Salvini e dalle Amministrazioni di Bonaccini e Lepore di devastare non solo lo stretto indispensabile per il Passante a 16-18 corsie (già di per se una assurda contraddizione rispetto al Climate City Contract e alla "neutralità" di emissioni inquinanti per il 2030) ma di chiudere per anni parchi e giardini della Città quotidianamente frequentati allo scopo di allestire cantieri che compromettano il meno possibile la circolazione di auto e TIR ... 

Ha perfettamente ragione Luca Tassinari, di AMO Bologna (vedi TGR, minuto 8.30): sono quelli che siedono attualmente nei Palazzi del potere "i Signori del NO". Dicono NO a processi ed atti di governo radicali, maturi e urgenti di conversione ecologica delle società, delle produzioni e dei consumi. E altrettanto giustamente Pasquale Pagano sostiene che solo fermando oggi la corsa al Passante si possono rendere credibili percorsi di partecipazione democratica effettiva e progetti davvero discussi e programmati, condivisi e concordati tra comunità locali e Istituzioni. In caso contrario le Assemblee Cittadine richieste da Extinction Rebellion, sostenute da altre associazioni ambientaliste e, infine, fatte proprie da Consiglio e Giunta del Comune di Bologna partirebbero con il piede sbagliato cioè con la sensazione che si discute, sempre e solo, a "babbo morto" quando le scelte più controverse e condizionanti per "il clima" sono già state fatte. 

La mobilitazione popolare riparte da qui. 

Una sfida alla politica che ribolle e che cerca convulsamente sempre nuovi soggetti (non solo leader!) a cui dare fiducia: da ultimo, a destra, con l'ascesa di Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia e, al centro e a sinistra, con il PD di Elly Schlein o il M5S di Giuseppe Conte. Ma contano i fatti, le coerenze, le opere. E, tutti questi, sono ancora tristemente in continuità con il passato. Di Draghi, di Letta, di Merola. Nonostante il mondo presenti ogni giorno il conto e il bisogno di percorrere strade inesplorate quanto obbligate. 

Primo. Risparmiare energia, investire sulle rinnovabili e sulle comunità energetiche. Sull'adeguamento programmato e sistematico di tutti edifici pubblici. Altro che rigassificatori a Ravenna e a Piombino, che maggiori trivellazioni e distribuzione di combustibili fossili. Bisogna uscirne al più presto.

Secondo. Investire nelle ferrovie e nei trasporti collettivi quotidiani di pendolari, persone e merci. Promuovere sistemi integrati di mobilità meno o non inquinante. Altro sono i potenziamenti di strade ed autostrade, avvallare l'illusione di fluidificare il traffico urbano e sulle grandi arterie nazionali.

Terzo. Investire nelle manutenzioni ordinarie e straordinarie e nella messa in sicurezza delle città e dei territori. Siccità e piogge troppo intense inducono a interventi di rigenerazione naturalistica, di adattamento ai mutamenti climatici da considerare, rallentare e interrompere. Altro che consumo inarrestabile di suolo agricolo, boschivo, vergine.

Bologna, 13 marzo, Fiera District 

Cittadini ed associazioni espongono sotto la sede della Regione Emilia Romagna le foto del taglio di alberi nei parchi e nei giardini attorno alla Tangenziale ...


Un abbattimento sistematico per costruire il Passante in assenza del Progetto Esecutivo ...


Dunque nel giorno del vertice Regione, Comune, Autostrade voluto dalla Giunta Bonaccini per "accelerare i tempi" dei cantieri ... donne e uomini si fanno sentire!


A testa alta, determinate tante donne, tante mamme ...


"I cantieri del Passante, un cimitero di alberi" ... Da San Vitale San Donato al Navile ...


Montagne di "cippato" alte 4-5 metri ... là dove c'erano alberi di alto fusto che rinfrescavano la Città e producevano ossigeno vitale!
  
"Devastazione di alberi e saccheggio di denaro pubblico" ... Le Istituzioni diano dati credibili!


"Passante è ... meno salute" per tutti. Comune e Regione sono inadempienti rispetto agli impegni presi circa i rilevamenti dell'inquinamento ... E' tempo di una indagine epidemiologica!


Testimoniano insegnanti e professionisti ...

Rappresentanti dei cittadini nei Quartieri ...

Ecologiste nelle Istituzioni evidenziano contraddizioni ...


Passante "green"? 


Insieme per fermare una "opera antistorica" ...


"Alberi abbattuti per Passante a 18 corsie: è questo il vostro futuro"?
 

Claudio Delucca, di Legambiente, sostiene i motivi della protesta e delle proposte ...


Interviene Leonardo Cacioppo, di Potere al Popolo ...


Gabriella Bravi, del Comitato No Passante di San Donnino ...
 

Parole e immagini ...


Pasquale Pagano di Extinction Rebellion ...










Luca Tassinari, AMO Bologna ed Aria Pesa ...


I manifestanti muovono dalla Regione verso via Stalingrado ...


Mamme e nonni "for future" ...


Ambientalisti convergenti ...


Sindacalisti scuola ...


Donne e uomini di cultura con docenti dell'UniBo ...
 

Dalla Piazza alla riflessione comune: l'Assemblea No Passante al CostArena ...
 

La pagina di Carlino Bologna sull'incontro Regione, Comune, Autostrade e sul presidio popolare ...


Una colonna sul Corriere Bologna ... 

























Uno spazio bianco per i silenzi di Repubblica Bologna ...










L'impegno continua, la prima scadenza alla Biblioteca di Scandellara, venerdì prossimo, ore 16.30 ...














3 commenti:

  1. Insisterei sui fatti: la chiusura dei giardini e il taglio degli alberi. Altro esempio in via di Corticella, a Croce Coperta. Area non fruibile, ma non per questo irrilevante.
    In effetti molte persone vedono e ne parlano sorprese, indignate.

    RispondiElimina
  2. Ecco il tempo delle donne. Le vedo protagoniste di una politica sana che merita risposte di governo.
    Anna

    RispondiElimina
  3. Incredibile! Oltre al Passante di Bologna il Governo punta pure sul Ponte tra Reggio e Messina. Mentre i fondi del TFR sono usati a pioggia......
    Nik

    RispondiElimina