martedì 7 luglio 2020

Elly, più Coraggio e più Ecologia

La pagina de l'Espresso dedicata all'iniziativa del sindacalista di base ... (5 luglio 2020)


















Aboubakar Soumahoro vive e denuncia le contraddizioni di questo mondo, organizza soggetti interessati al cambiamento, pratica mobilitazioni per conquistare risultati concreti ed apprezzabili per la gente che vuole rappresentare: un "Quarto Stato" degli anni duemila.
Domenica, a distanza di pochi giorni dagli "Stati Generali" voluti dal Governo Conte, ha promosso a Roma gli "Stati Popolari" e ha dato voce a braccianti agricoli, precari, ciclo fattorini, disoccupati, senza casa, gli "invisibili".



"Perseguire la coerenza dei valori e non inseguire la convenienza dell'opportunismo;
perseguire l'egemonia culturale e non inseguire la contrapposizione sociale"
scrive Aboubakar Soumahoro su l'Espresso (5 luglio 2020)



















Alla importante iniziativa ha partecipato anche Elly Schhein, animatrice della Lista Coraggiosa, Ecologista e Progressista alle Regionali dell'Emilia Romagna del 26 gennaio scorso.
Una scelta meritoria, che la caratterizza positivamente rispetto a molti altri politici che privilegiano ben altre piazze, assemblee, convegni o salotti.
A lei la Repubblica dedica il "Primo piano" nella pagina (l'ottava) dedicata a "l'altra politica" ed alla manifestazione dei "Non siamo invisibili", che anche per il quotidiano diretto da Maurizio Molinari meritano non più che una foto e una breve didascalia.
"C'è bisogno di ascoltare le spinte che si stanno muovendo spontaneamente nella società" risponde Elly alla giornalista Giovanna Casadio che la intervista.
E prosegue: "i giovani stanno indicando alcune vie che l'intero campo progressista ed ecologista dovrebbe seguire per la ripartenza. Invece il quadro politico attuale è insufficiente. PD e 5 Stelle sono immobili".
E precisa: "immobili sui temi posti dalle nuove generazioni, a partire dalla sfida del clima"; "c'è chi sta pagando il conto della mancata transizione ecologica".

La pagina nazionale di la Repubblica: con foto e dida della manifestazione di Roma
e una lunga intervista a Elly Schlein (lunedì 6 luglio 2020)


















Per Elly, in Europa "vincono le alleanze progressiste ed ecologiste, spesso affidate alle donne, laddove tengono insieme questione sociale, ambientale e rinnovamento generazionale con persone credibili".
Per l'Italia, aggiunge, "punterei a mettere in rete le persone che trasversalmente condividono una visione del futuro".
Perfetto. Tutto condivisibile.
Non fosse che Schlein è Vice Presidente di una Giunta Regionale che si muove in assoluta continuità con gli obiettivi antecedenti l'esperienza drammatica di COVID-19. Nonostante l'Emilia Romagna sia la seconda Regione italiana per morti accertati: 4.268; ed una delle realtà dove ancora il virus Corona continua a vivere e generare vittime. Sommandosi alle emergenze climatiche ed ecologiche che, seppure riconosciute (nell'estate 2019, su pressione dei movimenti giovanili ed ambientalisti) non sono state fronteggiate con alcun adeguato progetto e con nessuna concreta politica di governo.
Anzi!

Il Presidente Stefano Bonaccini conserva una Legge Urbanistica che ogni giorno si conferma come uno strumento utile per chi pretende, ricatta, rivendica, realizza nuove costruzioni industriali, commerciali, logistiche, residenziali su terreni vergini o agricoli, in barba allo slogan "consumo di suolo a saldo zero". E questo nonostante il considerevole patrimonio edilizio sfitto ed abbandonato; nonostante movimenti di cittadini che si battono per vecchi e nuovi boschi urbani e per la messa in sicurezza del territorio dai rischi idrogeologici e sismici, ancora decisamente sottovalutati dalle politiche di Regione ed Amministrazioni locali.
Il Presidente Stefano Bonaccini pressa il Governo per semplificare le procedure negli appalti e per aprire "subito i cantieri" di nuove grandi infrastrutture stradali ed autostradali come il Passante di Bologna, la Cispadana e la Bretella Campogalliano - Sassuolo, fermamente contrastate da movimenti ambientalisti e comitati auto organizzati di cittadini che rivendicano (invano) più sicurezza e prevenzione, meno traffico privato nelle città, più difese naturali, potenziamento dei servizi ferroviari e promozione di una mobilità meno inquinante.
Il Presidente Stefano Bonaccini sostiene gli impianti di trivellazione di fossili a terra e in mare e ferma sul nascere progetti, ipotesi ed interventi innovativi di energie rinnovabili, senza intervenire con piani strategici per il risparmio energetico e la conversione delle caldaie esistenti.
Il Presidente Stefano Bonaccini pretende la rinuncia a tasse di scopo che promuovono la transizione a produzioni meno inquinanti (come la plastic tax) e rivendica "autonomia regionale differenziata" sulla scia di Regione Lombardia e Regione Veneto.
Il Presidente Stefano Bonaccini organizza conferenze stampa con i colleghi Zaia e Fedriga per portare turisti tedeschi ed europei nella Riviera Adriatica, da Cattolica a Trieste, spiazzando i suoi colleghi di Marche e Regioni del Sud, e mentre si chiede ancora giustamente a tutti i vacanzieri massima cura alla prevenzione e distanziamento fisico.

Sarebbe dunque molto utile che Elly, "ora impegnata in Regione come vice presidente" e "non metto testa ad altro", dopo la partecipazione alla manifestazione di Roma prendesse forza ed esempio da Aboubakar Soumahoro: "coniugare visione e prassi".
E con ben maggior coraggio di quanto mostrato fino ad ora pubblicamente, si confrontasse nel merito e con spirito aperto e partecipe su questi "nodi" controversi e di conflitto.
Decisivi per affermare comunità e società eco-compatibili, sostenibili, "occasione per un cambiamento sociale e ambientale con l'aiuto delle risorse economiche in arrivo dall'Europa" come Lei stessa dichiara a la Repubblica.

Servirebbe sicuramente.
A ridare fiducia ad Istituzioni in crisi di credibilità.
A fare emergere molti eco - invisibili emiliani, romagnoli ed italiani.
E, forse, a costruire proprio quella "alleanza ecologista" che molti vorrebbero finalmente vedere emergere, senza più deleghe a personaggi e forze politiche non hanno dato buona prova di sé.


Il testo integrale dell'intervista alla Vice Presidente della Regione Emilia Romagna a la Repubblica (lunedì 6 luglio 2020):
Schlein: "PD e 5S immobili. Serve un'alleanza ecologista, non un nuovo partito verde".
La domanda sorge spontanea: su quali progetti e con chi?

Con chi? A Bologna solidarizzano ragazze e ragazzi di Fridays for Future con i francescani impegnati nel loro Festival
(ottobre 2019)
Altri "invisibili": i lavoratori di ARPA Emilia Romagna con FfF: "il clima scotta, il tempo stringe" (ottobre 2019)

Con chi? Su quali progetti? Le ragazze ed i ragazzi di Fridays for Future in corteo per le strade di Bologna
(ottobre 2019)

















Il popolo inquinato si organizza con Rigenerazione No Speculazione e si mobilita in difesa dei Prati di Caprara
(primavera 2019)




























A.MO. Bologna e i Comitati No Passante di Mezzo ad una manifestazione di Fridays for Future (ottobre 2019)

















Giovani e famiglie manifestano per la salvaguardia del Bene Comune ex Caserma Mazzoni (giugno 2020)

13 commenti:

  1. Non toccatemi Elly Schlein, che vorrei avere a tempo debito prima cittadina di Bologna.
    Della giunta regionale mi sembra la persona migliore, la sola che si è conquistata sul campo meriti e che, dunque, salverei. Infatti condivido le critiche fatte a Bonaccini e ne potrei aggiungere altre sui settori che più seguo della sanità e della assistenza: sono emersi anche in questi mesi.
    Nell'ambito del suo assessorato di competenza la vicepresidente mi pare abbia impostato un buon lavoro con un coinvolgimento importante di donne, professioniste/i, associazioni.
    Conto che la sua carica e la sua apertura consentano di fare compiere passi avanti sul rinnovo del welfare e sulla riduzione delle diseguaglianze che stanno aumentando significativamente anche qui.
    Per lei sarà una bella prova.
    A tutti noi chiedo di esercitare la critica senza pregiudizi e senza perdere i rapporti con le poche persone che manifestano in politica una cultura di servizio per esercitare interessi generali.
    Anna

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    1. Si, anch'io avrei preferito verificare la sfida "coraggiosa, ecologista e progressista" di Elly Schlein al Comune di Bologna. Nel contesto dato mi pareva una impresa sinceramente più rivoluzionaria e realistica.
      L'impegno in Regione e poi nella Giunta Bonaccini li ho percepiti come una cooptazione (vecchio stile) in un contesto in cui ogni passione "per il cambiamento" sarà "ammortizzata" e contenuta da un sistema di potere consolidato e sufficientemente attrezzato per ridimensionare le innovazioni entro limiti comunque accettabili dai detentori del "vecchio ordine" economico e sociale. In più ha tolto (vecchio stile) dal confronto su Bologna 2021-2030 una potenziale risorsa creativa e competitiva.
      Dunque, nessun pregiudizio sulla persona. Nè su molte sue/suoi compagne/i di avventura. Semmai simpatia e curiosità in ragione di quanto detto e fatto fino a tutto il 2019.
      Ora però, contano i fatti e i detti.
      E se la visione e le pratiche sono quelle espresse dal Presidente Bonaccini (e sommariamente sintetizzate nel post da te opportunamente ampliato) il dissenso è netto e la critica è radicale.
      Stesso discorso vale per lo "sblocca cantieri" del Governo Conte.
      Per fronteggiare crisi ed emergenze non si possono proporre ricette fallite del secolo scorso. Vale a sinistra come a destra.
      Il popolo di Aboubakar Soumahoro e quello delle periferie di Bologna, Milano, Roma, Napoli, Stoccolma, Londra, Parigi, New York, Rio, Johannesburg, Asmara, Calcutta, Pechino ... e i giovani di Greta Thunberg e della generazione di FfF e XR hanno urgenza di Governi rappresentativi, lungimiranti, ecologisti, impegnati nel rispetto dei diritti e dei doveri universali di ogni cittadino ed aperti alla partecipazione democratica e popolare.
      Se non ora, quando?
      Gianni

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  2. l'iniziativa di aboubakar (usb) è valida perché reclama diritti per chi non ne ha.
    le pagine di espresso sono valide perché non scontate.
    la presenza di elly schlein è valida perché controcorrente.
    l'informazione di repubblica è discutibile in quanto sbilanciata verso una rappresentanza istituzionale.
    l'assenza di servizi su molti tg e giornali è conferma del carattere monocorde della informazione nazionale.
    le politiche di stefano bonaccini sono la versione in salsa emiliana di quelle che interpreta luca zaia in veneto.
    c.d.b.

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    1. Per tutto questo considero necessario manifestare ad Elly Schlein quella che a me pare una stridente contraddizione, da superare quanto prima.
      I progetti del sindacalista di base Aboubakar Soumahoro e le pratiche di governo della Giunta Regionale di Stefano Bonaccini muovono in direzione opposta.
      O sbaglio?
      Gianni

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  3. Limitandosi al comparto infrastrutture, che mi pare essere un tabù inscalfibile come il diamante:
    Coraggiosa? Se si tace e si acconsente (e sistematicamente non si risponde alle ripetute sollecitazioni deluse di cittadini, libere associazioni, comitati spontanei, movimenti, ecc) a che si proceda col vecchio schema asfalta-cementifical-fossile, in barba ai cartelloni elettorali con lo sfondo verde, e pur facendo parte ora della giunta di maggioranza, dove sta l' ardimento?
    Ecologista? (ma nei fatti, non negli slogan): vedi sopra.
    Progressista? (Con una visione di "svolta", in un contesto favorevole di governo): vedi sopra.

    Ryan

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    1. Personalmente non avverto la mancanza di "arditi" del popolo. Ma certamente condivido l'assenza di visione ecologica e insufficienza di coraggio politico. Che, oggi, è quel che conta.
      Gianni

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  4. Bene, benissimo Aboubakar. Il Presidente della Repubblica farebbe bene a riconoscergli un merito speciale.
    Mi chiedo semmai perché nessun sindacato italiano voglia rappresentare un mondo di sfruttati che appartiene alla storia della CGIL di Di Vittorio e alla CISL di Grandi.
    Quanto alla politica, considero francamente eccessivi tifo e critiche verso una trentenne che ancora deve confermare e smentire giudizi opposti. Piuttosto mi pare si confermi l'assenza di forze politiche e di media partecipi della vita e delle speranze di giovani e lavoratori.
    Che democrazia viviamo?
    pl

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    1. Per punti.
      1. Buona proposta. Anche personalmente conosco "Stelle" e "Cavalieri del Lavoro" sicuramente meno rappresentativi ed apprezzabili di Aboubakar.
      2. Penso anch'io che CGIL e CISL potrebbero esprimere meglio il mondo dei lavoratori, dei pensionati e dei disoccupati italiani; il bisogno e le istanze di un radicale cambiamento, di giustizia sociale ed ambientale, di legalità ed eguaglianza nei diritti e dei doveri.
      3. Va sicuramente corretto l'eccesso di personalizzazione della politica che, con poche eccezioni, accettiamo da anni. E che molti centri di potere (e media) costruiscono a costruire (non a caso). Da tempo, la democrazia partecipata indicata dalla nostra Costituzione è di fatto sostituita da competizioni politico - elettorali molto simboliche ed assai meno rappresentative e ricche di cultura e contenuti profondi.
      Gianni

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  5. In aperto dissenso.
    Vorrei un partito verde mondiale, ovvero di alternativa globale alla crescita scriteriata che impongono governanti senza cultura.
    Anche in Italia vorrei una forza politica coerente (parole e fatti) che governi o si opponga a seconda delle indicazioni espresse dalla maggioranza degli elettori e/o delle sintesi progettuali condivise dalle alleanze politiche.
    Se Conte, Di Maio, Zingaretti, Salvini, Toti dal governo o dall'opposizione e nonostante le emergenze virus e clima continuano a riproporre i modelli sociali del passato non meritano la mia fiducia ed il mio voto.
    Così Speranza e la Schlein che dicono che nulla sarà più come prima, che al primo posto vanno messi salute ed ecologia poi, al momento di decidere, rinunciano ai loro convincimenti senza colpo ferire e dissenso manifestare.
    Io sto con il sindaco di Lione che una volta eletto dice ancora una volta no ad un progetto inutile e dannoso come il traforo del tunnel per la nuova linea ferroviaria progettata nel secolo scorso e sempre più fuori contesto, anche perché i cantieri che si decide di aprire, soprattutto in Italia, sono solo autostradali.
    Zorro

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    1. Credo di capire e condividere la sostanza.
      Da decenni senza partito (ultima appartenenza 1989) sono pronto a sostenere al presente e in futuro alleanze o forze politiche impegnate in un progetto di conversione ecologica di breve e lungo periodo. In questi decenni, più volte, ho dovuto ricredermi su partiti, movimenti, liste, personalità ed eletti.
      Così la realtà del mondo d'oggi impone maggiori conflitti, radicalità e coerenza.
      Gianni

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  6. Purtroppo Elly Schlein ha acceso aspettative che fin qui non ha saputo o potuto soddisfare (e sottolineo fin qui. In futuro si vedrà).

    Davvero non vedo come sia possibile non dire nulla di fronte alla furia asfaltatrice di Bonaccini o a palesi assurdità come le pale eoliche che turberebbero il paesaggio della riviera (mentre evidentemente le piattaforme di estrazione di combustibili fossili lo valorizzano...)

    Fare scena muta di fronte a scelte e prese di posizione contrarie all'idea stessa di transizione ecologica e di tutela dell'ambiente non è cosa che possa suscitare entusiasmo in chi ha votato Elly Schlein proprio per la sua storia di impegno ambientalista.

    Ma la vicepresidente è giovane e di certo non le mancano buona volontà e intraprendenza. Le carte per fare di meglio le ha in mano. Spero che prima o poi si decida a giocarle.

    Luca

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    1. L'esperienza di COVID-19 e la crisi produttiva, economica e sociale che l'accompagna mi porta a dire che viviamo settimane e mesi destinati ad incidere profondamente nella vita delle persone e delle generazioni future.
      Per questo i margini per compromessi senza respiro strategico rischiano di consegnarci amarissime sorprese.
      Gianni

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    2. Ho sentito Elly Schlein a RepIdee in piazza Maggiore e mi è parsa molto efficace, motivata, innovativa. Spero possa procedere nel suo impegno ed ottenere rapidi cambiamenti nelle politiche della Regione e del paese. Lungo la direzione che anche qui si sostiene.
      s.

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