lunedì 27 luglio 2020

Dalla piazza ai governi: cambiamo il sistema

Nel centro storico di Bologna l'iniziativa "Se mi rilasso collasso" di XR ... (24 luglio)

















Cento t-shirt stese sul selciato, di Piazza del Nettuno a Bologna, ottantotto nere e dodici rosse. Così le attiviste e gli attivisti di Extinction Rebellion Bologna nel pomeriggio di venerdì 24 luglio hanno voluto riportare l’attenzione sulla “madre di tutte le crisi”, quella climatica ed ecologica. I numeri rappresentano, con le dovute proporzioni, i morti nel mondo nei primi sei mesi dell’anno, per covid (le 12 magliette rosse) e quelli da inquinamento atmosferico (le 88 magliette nere).
Nemmeno la pioggia battente ha fermato Extinction Rebellion Bologna per l’ultima azione prima della pausa di agosto.
Un’azione simbolica che compara i morti da Covid-19 nel mondo con quelli da inquinamento atmosferico. 
Una trovata di impatto, ma che - precisano le attiviste e gli attivisti -” non vuole sminuire la portata disastrosa in termini di vite umane della pandemia”.
La crisi ecologica e climatica è già una realtà, miete milioni di morti all’anno ma non ce ne accorgiamo, perchè la crisi colpisce duro nel sud del mondo. Il Covid-19 è stato dirompente emotivamente perchè in pochi mesi ha mietuto migliaia di vittime sopratutto in “Occidente”. Migliaia di morti ma comunque molti meno rispetto a quelli uccisi dalla madre di tutte le crisi. 
Per questo motivo abbiamo proposto quest’azione”- spiega un attivista.
Con l’azione “Se mi rilasso collasso” il gruppo locale bolognese ha voluto rimarcare che “La crisi sanitaria da Covid-19 e la crisi ecologica e climatica sono legate da un filo: si può dire che la prima sia un sintomo della seconda. In questi mesi ci siamo dati da fare per combattere un sintomo, non capendo che la malattia si cela molto più in profondità”.  
Un legame quello tra la crisi climatica ed ecologica - nello specifico l’inquinamento atmosferico - e il Covid-19, prima tiepidamente accennato, adesso riconosciuto anche dallo stesso consiglio comunale bolognese.
Il gruppo bolognese scrive su facebook il Covid-19 è “una tragedia, ma anche un’opportunità di ripensare la nostra economia e il nostro modo di stare al mondo. Non possiamo rilassarci, per evitare il collasso dobbiamo agire con la stessa urgenza e determinazione dimostrate in questi mesi, continuare ad ascoltare la scienza e le voci di tutte e tutti”.
Insomma, il movimento ecologista e non violento rilancia i suoi cavalli di battaglia: la critica al sistema tossico, la giustizia climatica, il contrasto netto e radicale all’emergenza climatica ed ecologica e, infine, il coinvolgimento della cittadinanza nelle assemblee cittadine per il clima.
Durante il flash mob, durato un paio d’ore, le attiviste e gli attivisti in piazza hanno coinvolto i molti cittadini interessati che si aggiravano interdetti, spiegando loro i numeri.
Infine, il gruppo bolognese ha rilanciato l’appuntamento a lunedì 27 luglio per l’ultimo aperitivo ribelle prima di agosto, ma sopratutto quello con l’assemblea cittadina del 13 settembre, lanciata da diverse realtà ambietaliste bolognesi.
Pasquale Pagano, www.pressenza.it, 25 luglio 2020
Ore 18.50. Le attiviste e gli attivisti di Extinction Rebellion stendono le prime magliette nere (quelle che intendono rappresentare i morti nel mondo causa inquinamento atmosferico) ... 









Ore 18.51. Lo ricorda un apposito cartello scritto ed esposto da una ragazza ... (venerdì 24 luglio 2020)
Ore 18.53. Altri alzano il cartello che motiva bene l'iniziativa ...

Ore 18.56. Spunta la prima maglietta rossa (quelle che vogliono rappresentare i morti da Covid-19) ...

Ore 18.57. Tra le magliette, nere e rosse, un cartello: "ribelliamoci alla estinzione" ... (venerdì 24 luglio 2020) 

Ore 18.59. Il lavoro prosegue ... mentre in Piazza Maggiore (pedonalizzata) campeggia la pubblicità dell'ultima auto FCA 














Ore 19.00. La posa dell'ultima maglietta ... e già gli attivisti dialogano (attraverso le mascherine) con i passanti.
Adulti e ragazzi attenti, incuriositi e interessati ... E' in gioco il comune futuro! 
Ore 19.05. Sotto il Sacrario dei caduti partigiani per la libertà: "Cambiamo il sistema non il clima"
riaffermano ragazze e ragazzi di Extinction Rebellion ... Molti cittadini sono con loro.
Ore 19.08. Una attivista invita alla responsabilità ... 

Ore 19.09. Un attivista (suo malgrado!) "posa" per i fotografi che lo sollecitano ... (venerdì 24 luglio)
Ore 19.10. "Il cambiamento climatico è reale. AGISCI ORA" ...
Una passante scatta una foto da trasmettere ad amici e conoscenti ... (venerdì 24 luglio 2020)

Dal centro storico alla periferia: "Il Passante in Mezzo a Bologna, NO" argomenta Giovanni Nespoli ...
(il Carlino Bologna, sabato 25 luglio 2020)

"Il Passante, SI" sostiene Giancarlo Raggi, Presidente dell'Associazione dei Costruttori dell'Emilia
(il Carlino Bologna, sabato 25 luglio 2020)

10 commenti:

  1. Bella iniziativa. Anche se la sordità di questi governi locali e nazionali resta incomprensibile.
    s.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Direi che prevalgono ancora altri interessi.
      Ma il conflitto c'è. Per chi lo vuole vedere ...
      Gianni

      Elimina
  2. Spero fortemente che qualcuno si si fermato ad osservare e riflettere...Bravi XR!

    RispondiElimina
  3. Ma perché si muovono solo i giovani? In fondo covid e smog colpiscono soprattutto i polmoni degli ultra 60.
    Possibile che nessun partito e sindacato assuma forti iniziative a difesa della salute?
    L.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Covid e smog colpiscono tutti. Direttamente e indirettamente.
      Il mondo sta cambiando ... E tutti noi dobbiamo saperlo e reagire per non essere travolti. Anche i diversi partiti, anche i diversi sindacati, anche i diversi movimenti ...
      Gianni

      Elimina
  4. Da rimarcare che il Passante di Bologna per Giancarlo Raggi è un intervento insufficiente e si dovrà presto pensare al Passante a sud o a nord della città.
    Salvo potenziare anche la trasversale di pianura.... e le altre strade che sono parte dell'accordo del 2016.
    Quindi altri 10-15 anni di asfalto e cemento.
    Dal Green al Grey New Deal.
    Possibile?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Gli affari sono affari.
      Ma è possibile anche rinnovare le imprese, convertire le attività, cambiare le professionalità, formare donne e uomini per fronteggiare le sfide del nuovo millennio.
      Con tutto il rispetto, meglio "Green" che "Grey".
      Gianni

      Elimina
  5. Le mobilitazioni ecologiste purtroppo si scontrano con le volontà di governi irresponsabili.
    Oltre a quella di venerdì ieri davanti alla Regione una nuova manifestazione ha mobilitato varie sensibilità ecologiste contro la "santa alleanza" del mattone e delle grandi opere.
    Il PD non si è posto problemi a votare con Lega e destre per imporre una deroga ai tempi inizialmente previsti per dotare tutti i comuni dei Pug previsti dalla legge regionale urbanistica del 2017 per contenere il consumo di suolo e a dividere il fronte che ha contribuito ad eleggere Bonaccini a gennaio.
    Verdi e sinistre, da parte loro, non hanno ritenuto questo voto dirimente e tale da fare venire meno la maggioranza. Considerandola in qualche modo eredità del passato. Ma tale non è. Perché consente una proroga alla realizzazione dei vecchi piani urbanistici. Avvallando la crescita di sempre e senza alcuna correzione secondo nuovi principi di sostenibilità.
    DG

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Prevalgono ancora altri interessi.
      Ma il conflitto è aperto. Sosteniamolo e contribuiamo con conoscenze, elaborazioni, mobilitazione delle coscienze.
      Gianni

      Elimina