giovedì 21 settembre 2023

Non sempre tanti "pezzi" compongono un bel "puzzle"

A Bologna ancora una volta in tanti in bici per una Mobilità Sostenibile e in sicurezza ... 











La Settimana europea per la Mobilità sostenibile bolognese nelle intenzioni delle Amministrazioni e dei partiti di maggioranza propone due temi: "bici" e "Città 30". Domenica scorsa si è svolta una partecipata "passeggiata" su due ruote. Lunedì in Sala Borsa si è tenuto un interessante incontro (in lingua inglese) su alcune delle più interessanti esperienze condotte nella UE per limitare la velocità massima delle auto nei centri urbani (Graz e Bruxelles). Argomenti che sicuramente meritano un adeguato confronto politico e culturale. E scelte ragionate, investimenti mirati, niente affatto scontati, possibilmente condivisi.

Sulle politiche per promuovere l'uso in sicurezza di mezzi a "energia umana" ancora non ci siamo. Nel Paese e a livello locale. Come dimostrano i gravi e ripetuti incidenti che hanno causato vittime in questa estate (tra cui la bolognese Francesca Quaglia a Milano o Youssef e Sabrin Rhoufraoui a Bologna). E qui il confronto continua: non solo tra favorevoli e contrari a Biciplan intercomunali, bensì tra chi si propone, progetta e finanzia interventi "lineari" di lunga percorrenza o tipo le "Tangenziali per ciclisti" bolognesi (all'interno dei viali di circonvallazione o attraverso un anello di collegamento tra le periferie est, nord, ovest) e chi vorrebbe procedere privilegiando percorsi protetti "a rete" all'interno dei quartieri e quartiere per quartiere. Obiettivamente una alternativa - tra "professionisti" delle due ruote o "appassionati sportivi" da un lato e "ciclisti quotidiani" o "utilizzatori per necessità" dall'altro - che può essere felicemente superata. Ma solo in presenza di consistenti risorse (che ora non sono date!) da destinare in tempi certi alla valorizzazione della mobilità urbana non inquinante. Viceversa, risultano inevitabili critiche e proteste di chi vive strade insicure. 

Anche Bologna 30 se non vuole essere "slogan per una stagione" e poi morire come varie altre esperienze (ultima quella - isolata e imposta - della pedonalizzazione di via Carbonesi) deve comportare investimenti e creatività, progetti ed adeguati budget per riorganizzare seriamente strade, marciapiedi, piazze, spazi urbani, abitudini quotidiane e regole consolidate, norme e leggi che definiscono attività e interessi diffusi, ancorché spesso discutibili e contraddittori, della comunità. Perché sappiamo che l'autorevolezza e la tenuta delle decisioni politiche ed amministrative si misura tanto dal valore generale e strategico delle scelte, quanto dal metodo democratico praticato per costruire "le soluzioni". Non bastano decreti, delibere e, soprattutto, multe. Queste, tuttalpiù, chiariscono - se necessita - chi detiene "il comando" momentaneo delle operazioni. Molto meglio, dunque, adottarle per completare e sancire un percorso ricco, dialettico, approfondito, elaborato collettivamente. Piuttosto che vararle per caratterizzare un inizio conflittuale, fatto di "zero risorse" e "tante contrarietà, riserve, perplessità". Con il serio rischio di bruciare e abbandonare un "pezzo" prezioso di un complessivo e potenzialmente interessante "puzzle". Nel merito del quale le iniziative del Comune per la Settimana Europea della Mobilità sostenibile non entrano affatto. Scegliendo di eludere alcuni nodi di conflitto.

Su tutti il bilanciamento degli investimenti tra infrastrutture e servizi per potenziare i trasporti pubblici e collettivi rispetto a quelli diretti ai mezzi privati. Ancora a tutto svantaggio dei primi. 

Sulle ferrovie locali e regionali mancano scelte forti. Chi dice che dal prossimo anno in treno si viaggerà meglio e a Bologna partirà il SFM racconta bugie. Lo negano i fatti nazionali e locali: gli incidenti dovuti a mancate manutenzioni e a manutenzioni mal gestite, le innovazioni dimenticate e gli impegni in tecnologia lasciati nei cassetti, gli errori o gli orrori nelle autorizzazioni edilizie e i ritardi nei finanziamenti per risolvere contraddizioni locali. Il Sindaco di Bologna sa bene che l'eventuale decollo nel 2024 di una linea passante che collega Casalecchio di Reno e Pianoro non significa affatto dotare la Città del SFM proposto negli anni '90 del secolo scorso. Perché quel Progetto è contraddetto da più scelte ed atti amministrativi compiuti in questi anni e, fin qui, mai messi in discussione dalle Amministrazioni: 1. Il collegamento ferroviario con l'Aeroporto è stato sostituito da un mezzo unanimemente riconosciuto inadeguato come il People Mover (costoso ed incapace di soddisfare la domanda di servizio). 2. Non sono state realizzate Stazioni strategiche, né potenziati i mezzi per le frequenze programmate e più volte annunciate. 3. La vecchia linea (ad un binario) che arriva da Portomaggiore, Molinella, Budrio e Castenaso anziché raddoppiare, attraversare la Stazione Centrale FS e proseguire per Zola, Crespellano, Bazzano e Vignola (come da Progetto) si ferma (da inizio anno e sicuramente fino al 2027) alla Stazione Roveri, fuori Città. 

Sarebbe dunque interessante sapere da Bonaccini e Schlein, da Merola e Lepore perché di fronte ai possibili fondi del PNRR non si sia partiti dal completamento / realizzazione del SFM ma dal Tram, un ulteriore sistema di trasporto pubblico nell'area metropolitana. A proposito del quale le due linee (Rossa e Verde) proposte, rivisitate ed anche tagliate (nel tratto Corticella / Castel Maggiore) in fretta e furia prima "per accedere" ai finanziamenti europei e poi per non perderli, male si interconnettono con il trasporto pubblico attivo o potenziale, peggio si integrano con il patrimonio storico, sociale, naturalistico di alcuni Quartieri (Bolognina, Saffi) e, non ultimo, mettono in conto nuovi pesanti interventi di impermeabilizzazione del suolo (Borgo Panigale). 

Eppure al Paese non mancano affatto risorse. Piuttosto queste si concentrano, ancora e sempre, su nuove strade ed autostrade, sul Passante di Mezzo che si vuole a 18 corsie, su altro asfalto e cemento, per sostenere industrie e commerci "fuori dal tempo"! "Sei miliardi 6" dicono ASPI e le Autorità Regionali saranno investiti nei prossimi anni tra "Nodo di Bologna"e potenziamenti previsti per A1, A13, A14 in Emilia Romagna. E già si concorda (tra uomini di DestraCentro e del CentroSinistra, Galeazzo Bignami e Igor Taruffi in testa) per un nuovo collegamento stradale tra le Valli del Setta e del Reno.

Ecco perché sommando tutti questi "pezzi" (bici + Città 30 + Tram + Passante di Mezzo + quarte corsie per A1 ed A14 + terza corsia per A13 ...) non esce una Bologna eco-compatibile e all'avanguardia in Europa "per sostenibilità" (il "puzzle" che occorrerebbe costruire)!

Per affermare "la Neutralità Climatica", per ridurre le emissioni inquinanti e clima alteranti, per praticare una qualità di vita più salubre è, infatti, necessario spostare subito e in prospettiva importanti quote di risorse finanziarie, intellettuali della ricerca. Come sostengono da decenni studiosi, scienziati, personalità a conoscenza di fatti, processi e problemi. Anche in Emilia Romagna e a Bologna. 

E come chiedono a gran voce varie associazioni ecologiste con nuove, prossime iniziative.


Invito ad uno sciopero della fame per la giustizia climatica

Gentili, siamo Extinction Rebellion, movimento internazionale che porta avanti pratiche di disobbedienza civile per la giustizia climatica, gruppo locale di Bologna.

Vi scriviamo per comunicarvi che a fine settembre 2023 inizieremo uno sciopero della fame per chiedere alla Regione Emilia-Romagna di agire in modo più radicale per contrastare la crisi eco-climatica, coerentemente con il livello di urgenza della crisi che stiamo attraversando, come testimoniato dagli episodi di siccità, fenomeni meteorologici estremi, alluvioni, frane, gelate tardive, ondate di calore estremo che hanno colpito la nostra regione (e tutto il mondo) con sempre maggiore intensità negli scorsi mesi.

L’Amministrazione Regionale non sta facendo abbastanza, le sue politiche ecologiche (di mitigazione e adattamento) sono insufficienti e incoerenti, come testimoniato dalla vaghezza del Patto per il Lavoro e per il Clima.

Le richieste specifiche che portiamo all’Amministrazione Regionale sono:             

1) L’anticipazione al 2030 (anziché 2050, così come indicato nel Patto per il Lavoro e per il Clima) dell’obiettivo di raggiungimento della neutralità climatica da parte della Regione;                  

2) L’indizione di una Assemblea di Cittadine e Cittadini sorteggiati in modo da rappresentare tutto il territorio e i gruppi sociali della regione, che possa disegnare e proporre le politiche regionali radicali e necessarie alla transizione ecologica, attraverso un processo facilitato e informati da esperti e portatori di interesse.

Lo sciopero della fame inizierà tra il 27 e il 28 settembre. Alcunə nostrə attivistə porteranno avanti lo sciopero da quel momento fino a quando le nostre richieste non saranno accolte dall’Amministrazione Regionale.        

Lə scioperanti saranno presenti ogni pomeriggio in Piazza Maggiore supportatə da altrə attivistə per spiegare allə cittadinə quali sono le nostre richieste.           

Durante i fine settimana si prevedono giornate più movimentate e animate da performances artistiche e interventi in piazza da parte nostra e di altre realtà ecologiste della regione, nonché cittadinə preoccupatə dalla crisi ecoclimatica.

Se anche voi siete preoccupatə per la crisi ecoclimatica e per come la nostra Amministrazione Regionale la sta affrontando, se anche voi credete nella disobbedienza civile nonviolenta, vi proponiamo di prendere parte allo sciopero in una o più delle seguenti modalità:

1.     Proporvi come scioperanti ad oltranza (da aggiungervi alle nostre attiviste);

2.     Proporvi come scioperanti di un giorno. Ci sarà infatti durante il fine settimana la possibilità di unirsi alla ribellione scioperando per un solo giorno scendendo in Piazza e raccontando le ragioni della vostra preoccupazione e presa di posizione.

3.     Dare visibilità allo sciopero della fame chiamato da Extinction Rebellion mediaticamente, sulle vostre pagine social / siti web / blog e spargendo la voce tra le vostre reti di contatti.

4.     Partecipare fisicamente a una giornata di sciopero (nei fine settimana) con interventi politici / personali o performances artistiche-musicali. Gli interventi sono da concordare con noi, sono apprezzati interventi che mettano in luce le cause e gli effetti della crisi climatica nei vostri territori, le battaglie attive e le vostre esperienze personali (es. alluvioni, grandine).

Per ulteriori informazioni sui contenuti delle richieste all’Amministrazione Regionale, sugli aspetti pratici e logistici dello sciopero, sulle modalità di partecipazione di realtà politiche esterne e singolə cittadinə allo sciopero e qualsiasi altra informazione rispondete a questa mail, risponderemo rapidamente.

Con amore e rabbia,

Extinction Rebellion Bologna – gruppo politico 



Foto, fatti, notizie e commenti di queste settimane ...


Sulle pagine del Carlino il Sindaco di Bologna e la Consigliera delegata "alla Sicurezza stradale e alla Mobilità ciclistica" della Città Metropolitana esprimono la unanime vicinanza della nostra Comunità alla famiglia di Francesca, la giovane di Medicina investita sulla strada a Milano ... (1 settembre 2023)


Anche a Bologna si muore in bici. Il palo di via dell'Osservanza dove a fine luglio ha perso la vita il migrante 16enne Youssef, ospite di Villa Aldini ... (15 agosto 2023)


Ancora in via dell'Osservanza il ricordo di Youssef da parte degli amici ... (15 agosto 2023)   
 

Anche a Bologna si muore in bici. La ciclabile in discesa e con ben due "angoli bui" dove si è scontrata ed è finita in coma la 27enne Sabrin Rhoufraoui, commessa in una vicina panetteria, nel luglio scorso; è morta dopo giorni di agonia ... (10 agosto 2023)


Ancora la pericolosa ciclo-pedonale sotto la Stazione FS Bologna San Vitale: urgono interventi per evitare altri incidenti ... (10 agosto 2023)


Così altri percorsi sui marciapiedi cittadini, tra mille ostacoli ... qui in via Stalingrado ( 7 settembre 2023)



E ancora "la ciclabile" sul lato opposto di via Stalingrado ... (7 settembre 2023)

... decine di pali (7 settembre 2023)


Ecco una "ciclo-pedonale" a Borgo Panigale ... (11 settembre 2023)


I lavori (in corso da mesi) per la nuova "Carlo Piazzi" attraverso i parchi e i giardini del Fossolo ... (luglio 2023)
I fondi europei a cui si attinge non possono essere utilizzate per priorità più incalzanti? 


I lavori per la nuova "Carlo Piazzi" verso San Lazzaro di Savena invadono il campetto da calcio oltre via Due Madonne e impermeabilizzano altro suolo vergine ... (10 settembre 2023)









A proposito di parchi urbani: ad inizio agosto il Carlino sostiene che al Nord "ettari di verde" nasceranno "al posto della politica" (con riferimento alla Festa del PD) ... (5 agosto 2023)








Lo stesso giorno, la (forse) più informata e immediata Redazione di la Repubblica Bologna titola: "il PD fa posto al Passante"! (5 agosto 2023)
 

Questa settimana, a fine Festa PD, il titolo è ancora più preciso: "il Parco Nord sarà il parcheggio per il Cersaie" ... (18 settembre 2023)


Il Carlino si dedica alle "sfide della Mobilità" ed alla "Città 30" al centro della Settimana europea promossa dall'Amministrazione Lepore ... (17 settembre 2023)


... ed alimenta il "dibattito che fa discutere" con interviste al Direttore di ASCOM e alla Presidente di Legacoop (17 settembre 2023)
 

ad un tassista ... (18 settembre 2023)


... ad esponenti di CNA e Confartigianato (18 settembre) 
Un mix di argomenti e pregiudizi verso una proposta incompiuta, priva di un adeguato contesto e delle risorse necessarie: un "pezzo" di un "puzzle" che non c'è o che propone evidenti contraddizioni ...











Mentre Regione, Comune ed ASPI concentrano ancora "sei miliardi 6" su Passante di Mezzo, Autostrade e strade ... (9 settembre 2023)
 

... proseguendo nel conflitto con un vasto fronte ecologista e di cittadini residenti in campo da anni per una conversione ecologica dei territori e della mobilità, per tutelare Beni Comuni essenziali. Qui, l'ultima occupazione della Tangenziale di Bologna nel tratto Lame - Aeroporto ... (9 settembre 2023)


E' la quinta volta che ciclisti e pedoni protestano contro la destinazione di miliardi per "opere inutili e dannose" ... (9 settembre 2023)


Bologna di nuovo in Piazza Maggiore "per una Mobilità sostenibile e per la sicurezza dei ciclisti" ... in primo piano Claudio Dellucca, Presidente del circolo di Legambiente (17 settembre 2023)


Domenica, alla partenza da Piazza Maggiore in prima fila l'Assessora Valentina Orioli e la Consigliera delegata Simona Larghetti ... (17 settembre 2023)


Numerosi i gruppi sportivi della Città e dei Comuni dell'area metropolitana ... 


Famiglie con nonni e nipotini ...


Mamma con bambini ...


Ecco "la sardina" Mattia Santori, oggi Consigliere delegato al Turismo ...



In via dell'Archiginnasio ...


Anche via Carbonesi si rianima ...


Lungo la bella via Saragozza ...


A fianco della ciclabile "rossa" e del Portici verso San Luca ...


Dopo villa Spada, all'entrata del Teatro delle Celebrazioni ... sullo sfondo "il Meloncello"


Il ritorno sui viali, oltre porta Sant'Isaia, a fianco della cosiddetta "Tangenziale della bicicletta" ...


Ancora sui viali, prima di Porta Castiglione ... 


Tutti in bici in sicurezza! almeno per un giorno ... (accompagnati dai Vigili Urbani)

Su via Palagio Palagi ...



L'arrivo a San Donato, alla Festa SUN, per un meritato ristoro e per le dovute riflessioni ...



10 commenti:

  1. Letto l'extraterrestre di oggi su il Manifesto? Titolo: la settimana della mobilità nel paese dei trogloditi. Bel colpo!
    Nik

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    1. Letto Rotafixa. La sua critica a certa "fiera paesana" e "ipocrisia istituzionale fatta manifestazione festosa" in occasione della Settimana europea della Mobilità sostenibile mi pare motivata e di valore nazionale (con precisi riferimenti ad una Capitale - la sua Città - in cui, sconfitta la Giunta Raggi, tutto pare sopito). Comunque sia: ad ognuno il suo stile, i suoi argomenti e le sue proposte.
      Gianni

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  2. Giuste osservazioni su Bologna e sull'Emilia R.
    Bella l'iniziativa di Extinction Rebellion. Sia la testimonianza dello sciopero della fame che la presenza in Piazza...
    m.m.

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    1. Si, l'iniziativa e gli obiettivi di XR oggi sono pure stati proposti sul TGR delle 14. Covid permettendo, spero di partecipare.
      Gianni

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  3. Si, si. E dovremo pure ricordare che due pezzi del "puzzle" delle Amministrazioni Merola e Lepore sono Fico & People Mover. Quale disegno contribuiscono a raffigurare queste due "opere" che continuano a gravare su di noi?
    L.

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    1. Provo a dare la mia risposta in estrema sintesi: sono "puzzle" di un "disegno" di crescita insostenibile, che non corrispondeva e non corrisponde agli interessi della Città e del Paese. Per questo, oggi, anche per le esperienze fatte con People Mover e F.I.CO. sarebbe ora di dare uno stop a quanto imposto in quell'epoca: Passante di Mezzo incluso con tutte le "opere che continuano a gravare su di noi" e, soprattutto, sulle generazioni future e sulla biodiversità. Qui ed ora c'è bisogno di boschi urbani, di giardini aperti ai cittadini, di tutela di suolo, acque e biodiversità, di trasporti pubblici e non inquinanti integrati ...
      Gianni

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  4. Città30? Non ci credo. Senza progetti, senza fondi, senza discussione, senza controllo, con tante contrarietà finirà come in via Carbonesi. Pedonalizzata, abbandonata e infine riaperta.
    Raffa

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    1. La considerazione mi sembra supportata da fatti ed esperienze. Tuttavia i convinti sostenitori di Bologna 30 e di Città eco-compatibili sono alleati indispensabili per un progetto vincente di conversione ecologica e di giustizia sociale.
      Gianni

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  5. Tu scrivi: "Sarebbe dunque interessante sapere da Bonaccini e Schlein, da Merola e Lepore perché di fronte ai possibili fondi del PNRR non si sia partiti dal completamento / realizzazione del SFM ma dal Tram."

    Io penso che la Sig.ra Priolo sarebbe da annoverare nella rosa di personaggi da te citata. L’idea delle linee del tram è antecedente alla carota dei fondi Pnrr messa sul piatto dalla pandemia. Un sistema di trasporto di massa insufficiente, la caccia ad altri fondi (FS non sgancia facilmente) e il bubbone del Passante sono alcuni dei motivi che hanno prodotto la pensata delle linee ferrotranviarie.
    Dato che l’adozione del Piano urbano di mobilità sostenibile costituisce criterio premiale nel riparto delle risorse destinate ai nuovi interventi per il trasporto rapido di massa e la mobilità ciclistica assegnati dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, per Bologna la scrittura del Pums, in un quadro temporale che vedeva l’iter dell’approvazione del Passante, imponeva la “Fiera foglia di Fico” del tram (perdona l’allusione ma anche questo frutto ha un peso sulla programmazione ).
    Il fatto è che anche spulciando nei perché non riusciremo a spiegare come in questo ultimo anno, in un tale frangente climatico, in una città di proclami eco-green, si possano sacrificare tutti insieme 706 alberi per la sola linea rossa e 2.936 alberi, 29,43 ettari di bosco e circa 2 ettari di frutteti e vigneti per il Passante.
    Dov’è l’ombra ma soprattutto dov’è la luce (della ragione…)?
    Ciao!
    Taia22

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  6. Penso che la responsabilità politica per il mancato inserimento del Progetto di SFM negli investimenti nazionali degli ultimi decenni e pure del PNRR sia da ascrivere, innanzitutto, a chi ha governato Regione e Comune di Bologna: Presidenti, Sindaci, Assessori. Ed al PD, nelle sue alterne maggioranze nazionali e locali. Inclusa Irene Priolo, certo. Che pure, per qualche giorno, ha detto cose interessanti sul People Mover, da neo Assessora a Palazzo d'Accursio. Per poi adeguarsi ed, infine, associarsi alle politiche della Giunta regionale: ultima, la delibera "interpretativa" sui "pareri di ARPAE da richiedere e pagare" del 7 agosto scorso.
    Da tutte queste Amministrazioni mancano risposte adeguate ai fatti e alle istanze popolari.
    Continuo a considerare che per accendere "la luce" non si debba conquistare una "stanza dei bottoni" ... Bensì avviare un processo fatto di proposte precise e di iniziative coerenti. "Convergere per insorgere" sostenevamo molti un anno fa. Appunto. Riflettiamo e mettiamo in campo Progetti ed azioni nuove.
    Gianni

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