Ancora una volta "uno spettro si aggira per l'Europa" e la divide inesorabilmente ... |
A Bologna c'è una Assessora, Anna Lisa Boni, che insiste: "la neutralità carbonica è un obiettivo che la UE si è fissata di raggiungere entro il 2050. Le cento città selezionate per la missione "Climate-neutral and Smart Cities" sono state selezionate per fare da apripista e raggiungerlo in anticipo, nel 2030. Tra queste Bologna. Non si tratta di un progetto settoriale: rifiuti, verde urbano, mobilità ... C'è un obiettivo unico per tutti. Una missione riformativa e sistematica. Un progetto che mette insieme l'innovazione sulla mobilità, il lavoro sull'energia, l'educazione. E' un cambio di paradigma culturale, tecnico, politico, di ricerca e innovazione in cui tutta la città possa riconoscersi".
La sfida è interessante, affascinante e può essere colta.
L'intervista del Carlino ad Anna Lisa Boni, Assessora del Comune di Bologna al coordinamento della Transizione ecologica e Patto per il Clima (8 giugno 2022) |
Sapendo che per rendere credibile questo Progetto e questo comune impegno non si devono considerare acquisite le "grandi" opere del passato: il potenziamento generalizzato di strade ed autostrade che contempla miliardi di investimenti nel Passante di Mezzo, nel potenziamento di A1, A13, A14, A22, nuova Cispadana; la realizzazione di ulteriori impianti di carburanti fossili (7 solo a Bologna) e di grandi hub della logistica su gomma; il progressivo consumo di suolo agricolo e vergine a scapito della rigenerazione urbana; il ritorno alle attività estrattive nel sottosuolo con i rischi di subsidenza e sismicità da decenni presenti; i rigassificatori obsoleti; i tempi infiniti per la "cura del ferro" ed il rimboschimento nelle città e nelle campagne.
Non a caso è stata la stessa Assessora Boni (in un incontro con Legambiente) a definire "antistorico" il proposito di potenziamento a 16-18 corsie del grande Asse urbano A14-Tangenziale.
Del resto fatti e vicende di questi tempi (dalla pandemia alla guerra in Ucraina, con l'intrecciarsi di crisi economiche e di emergenze climatiche, ecologiche e sociali) hanno ulteriormente evidenziato le alternative radicali che sono di fronte alle singole comunità e all'intera umanità. Le parole di Elly Schlein, Vicepresidente della Regione, sono una amara constatazione: "siamo più indietro"!
Un articolo di Repubblica Bologna pone "in primo piano" le contraddizioni di una crescita insostenibile ... (11 giugno 2022) |
Dunque, la Politica (almeno quella che vuole proporsi con la P maiuscola) ha il dovere di indicare una chiara inversione di marcia. Non assecondare le pigrizie e la difesa dei settori (economici e produttivi) che furono trainanti nel secolo scorso. O accogliere imprese (in cerca di rifugi ospitali) che producono macchine, manufatti e filiere che "nuocciono gravemente alla salute delle persone" ed al benessere della società. Ma accelerare la conversione ecologica di industrie storiche che, senza una adeguata ricollocazione nazionale ed internazionale saranno inevitabilmente colpite e affondate dalla concorrenza di chi - in Germania, Stati Uniti e nel mondo - ha già avviato transizioni spinte con forti investimenti.
Per questo Bologna e l'Emilia Romagna debbono respingere il tentativo, nazionale e regionale, di ritardare ogni processo di innovazione. Il segnale dell'emendamento al Parlamento Europeo detto "salva Motor Valley" è pessimo: un boomerang. Come la soddisfazione bipartisan di mediocri politici che per "non contrapporre lavoro e ambiente" costruiscono sugli affari privati di imprenditori privi di responsabilità sociale le fosse comuni: da Casale Monferrato a Taranto, dalla Val Susa alle valli bergamasche e bresciane. L'Assessore Vincenzo Colla non deve accodarsi a Confindustria negli "allarmi", nella "resistenza al nuovo", nella pretesa di tutelare "l'indotto dei grandi marchi". Già troppo a lungo i principali vecchi partiti della politica nazionale e locale hanno difeso, lodato e seguito le "capacità" di manager e "capitani" senza visione lungimirante e prospettica a capo delle più grandi industrie e multi-utility del Paese (ogni riferimento ai Sergio Marchionne, Giovanni Castellucci, Mauro Moretti è possibile).
"Bologna sei dotta, non lasciare che il Passante ti fotta" hanno scritto ed esemplificato dal 2016 giovani studenti e lavoratori che vivono a Bologna. Con parole meno ritmate e più consone alle loro alte competenze lo hanno ripetuto Professori Emeriti della più Antica Università del Mondo. E' tempo di ascoltarli e di mobilitarli. Prima di ripetere, moltiplicati, gli errori di mal governo e spreco di risorse compiute con il People Mover, con F.I.CO ed altri investimenti, giganteschi o piccoli, comunque insensati (anche nella comunicazione e nel sostegno pubblico alla stampa amica, vedi qui CDP).
Ne va della vita delle generazioni del nuovo millennio.
Il Corriere di Bologna dopo il voto al Parlamento Europeo ... (10 giugno 2022) |
Nella seconda, altri due articoli: "Le destre con Cingolani" ed una intervista al Presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani ... (10 giugno 2022) |
Rilevo che rivoluzione ambientale, diritti sociali e del lavoro, emancipazione femminile procedono insieme.
RispondiEliminaL
A.A.A. capitani coraggiosi cercasi a Bo e in E.R.
RispondiEliminas.
Avverto un certo ottimismo. Credi davvero che l'assessore Boni possa mutare i processi avviati?
RispondiEliminaOggi Lepore chiede al PD di prendersi dei rischi e di mobilitarsi (esempio salute). Cosa ci possiamo leggere? Un segnale positivo o le solite parti della commedia?
RispondiEliminaCris
Forse gli italiani che si fanno sentire?
EliminaDomenica le elezioni amministrative. E il prossimo anno le politiche. In mezzo molte mobilitazioni: per la pace, per l'ambiente, per la sanità, per la scuola.
Già le destre sono per la conservazione: meno tasse e meno servizi. La sinistra se non fa il suo, come può farcela? La Francia insegna, no?
BiBi