domenica 31 ottobre 2021

Il futuro si costruisce ripristinando il Diritto e cambiando le priorità

La manifestazione della Rete delle lotte ambientali bolognesi di sabato 23 ottobre ... 










Solo un 18enne, Andrea Tornatore, ha votato contro la "convalida dei consiglieri proclamati eletti nella circoscrizione amministrativa San Donato - San Vitale per il mandato amministrativo 2021-2026". Eppure tutti sanno che questa composizione presenta una contraddizione insopportabile: la proclamazione di una giovane consigliera di Forza Italia (con un cognome importante) al posto di un rappresentante di Potere al Popolo. Si, perché questa ultima Lista secondo i verbali redatti dai Presidenti di Seggio e riportati sul Sito ufficiale del Comune di Bologna, Iperbole, ha avuto 1.418 voti contro i 1.235 del partito di Berlusconi.

Un errore da parte della Presidenza dell'Ufficio elettorale competente ci può stare. Anche se, naturalmente, impone interventi correttivi urgenti: perché indica, quantomeno, grave disattenzione, mancanza di adeguati controlli o incompetenza. Ma sicuramente inaccettabile è una politica che anziché intervenire prontamente e con autorevolezza per porre rimedio ad una palese irregolarità, prima prende tempo, poi decide di non pronunciarsi nel merito e "invita" la parte politica esclusa a "seguire le normali procedure previste con un ricorso ai magistrati competenti". Quasi che la questione riguardasse questa singola minoranza e non direttamente le Istituzioni, e il loro Governo.

Davvero un brutto inizio per la maggioranza di CentroSinistra e per le minoranze di DestraCentro nel popolare Quartiere dove il 3 e 4 ottobre scorsi si è recato al voto solo il 50,15% degli aventi diritto.

La questione va decisamente oltre l'ambito locale (anche se pare non interessare gran parte dei media: i quotidiani Corriere e Repubblica in testa). 

Venerdì scorso alla prima seduta del nuovo Consiglio Comunale il neo Sindaco di Bologna (che ha ripetuto di volere amministrare la Città "più progressista d'Italia") ha proposto "dialogo con l'opposizione". Il che può essere considerato naturale in una Assemblea elettiva. Ed è condivisibile, per chi crede nel libero confronto e nei conflitti tra diverse tesi (analisi, interessi e idee) come condizione per produrre sintesi (priorità, obiettivi, progetti) più alte e condivise. Tuttavia è necessario capire meglio. Matteo Lepore si rivolge ("tende la mano" per dirla con Repubblica Bologna) esclusivamente all'opposizione di DestraCentro elette a Palazzo d'Accursio? Cioè alle rappresentanze cittadine di Fratelli d'Italia, della Lega, di Forza Italia e dei civici di "Bologna ci piace" dell'imprenditore Fabio Battistini? Come vorrebbero diversi potenti interlocutori del mondo imprenditoriale e finanziario particolarmente attenti a difendere consolidati privilegi. Sull'esempio nazionale del Governo Draghi. Oppure il suo impegno è rivolto all'intera Città? Cioè da quel 49% (49,85% al Quartiere San Donato - San Vitale per la precisione) che in occasione delle elezioni Amministrative ha deciso di astenersi (non trovando nelle offerte politiche in campo motivo di partecipazione e di sostegno) a quella non trascurabile quota di cittadini democratici e di sinistra che pure sostenendo la composita maggioranza uscita vincente dal confronto bipartisan per il Governo del Comune di Bologna, nel voto per i Quartieri ha mandato chiari e forti segnali di critica alla vecchia Amministrazione e ad un "nuovo" CentroSinistra raccolto sotto il simbolo dell'Ulivo: portando le due liste di Sinistra (PaP e S.U.) che in Comune, divise, si sono fermate al 2,5% e al 1,6% rispettivamente al 5% e al 6%. Insieme 15.800 voti e un non trascurabile 11%

Non è ora che PD e alleati (o almeno la parte pensante di questi) si rendano conto di quanto angusto è il gioco politico tradizionale tra CentroSinistra e CentroDestra (soprattutto sul piano nazionale) e si aprano alle istanze critiche verso il "sistema" di potere in crisi e il modello di crescita economica senza qualità sociale ed ambientale imposto nei decenni dalle classi dominanti? 

Si badi bene. La critica non riguarda pregiudizialmente "la nuova maggioranza" costruita attorno alla "nuova generazione di amministratori trenta-quarantenni". E neppure a questa o quella sua componente. Tutt'altro. Il problema è la visione ed il "progetto" di Città che "cementa" (o meno) i vari protagonisti, sono le false soluzioni indicate in merito a molti problemi aperti; il problema sono le mediazioni al ribasso che spesso contraddicono apertamente gli stessi propositi enunciati in documenti apparentemente impegnativi; il problema sono i "patti di potere" che si intravedono, concordati tra pochi e chiusi alla partecipazione popolare.

Chi di fronte alle pandemie ed alla crisi climatica ed ecologica si è convinto della urgenza, della necessità e della possibilità di cambiare società, vita, relazioni umane nelle comunità non capisce e non tollera più vecchie egemonie politiche e gruppi di potere, ovvero competenze, alleanze e sottogoverno costruiti per restaurare o preservare i privilegi, le ingiustizie, le carriere e le dipendenze di sempre. 

A Bologna lo dimostrano la parabola politica del M5S (certamente non risolvibile con le battute post voto del neo Assessore Bugani) e, in misura sicuramente minore, anche quella della sinistra di Coalizione Civica, decisamente più matura e radicata nel territorio e nei movimenti di lotta, con persone che hanno conquistato sul campo rispetto e credibilità. Ma la cui scommessa di "potere incidere e condizionare scelte strategiche nel governo della Città" e nella costruzione di una "esperienza locale che sia anche laboratorio nazionale" sono, ora, alla prova dei fatti.

I nodi vanno affrontati. E gli errori capiti e rimediati senza incertezze. Con scelte ed atti politici.

Le Istituzioni vanno insediate nel rispetto delle rappresentanze decise dagli elettori.

Le Assemblee elette, il Sindaco, gli Assessori, i Presidenti ed i Vice di Quartiere debbono misurarsi fino in fondo con le priorità sociali ed ambientali che sono al centro dei conflitti locali, nazionali e mondiali.

Alcuni di questi sono stati proposti dalla Rete bolognese che sabato 23 ottobre ha manifestato in Città. In mattinata, con un percorso in bici nel territorio del Quartiere San Donato - San Vitale per evidenziare possibili soluzioni e importanti alternative ad opere sbagliate ancora presenti nell'agenda dell'Amministrazione Comunale, della Regione Emilia Romagna e del Governo Draghi. Nel pomeriggio con un corteo multicolori che da Piazza XX Settembre ha raggiunto Piazza del Nettuno e Palazzo d'Accursio.

Ecco una fotocronaca della giornata e di questioni su cui si impongono scelte concrete.


Ore 10. L'appuntamento in bici è alla Fascia Boscata di San Donnino. Un impegno previsto dal PRG degli anni '80 per 211 ettari di territorio urbano a fianco della Tangenziale ed eluso ... In oltre 30 anni, realizzato solo per il 5% delle previsioni da Amministratori decisamente poco lungimiranti ...
(23 ottobre 2021)


Ore 10,20, si parte sulla avventurosa (provare per credere) pista ciclabile di via San Donato ...
La mobilità su bici deve essere più sicura e protetta. Per favorirla debbono crescere progetti partecipati e risorse.


I ciclisti sul ponte del grande Asse viario A14 - Tangenziale che si vorrebbe potenziare di ulteriori 4 corsie ... Le promesse di compensazione e di mitigazione ambientale evidenziano solo le mancanze delle Amministrazioni rispetto agli impegni presi negli anni e gli ulteriori danni all'ambiente che anche l'opera "di ultima generazione" mette in conto ...


In zona Pilastro una partecipante, informata dei fatti, indica un terreno vergine su cui l'Amministrazione Merola aveva previsto un nuovo impianto di distribuzione di carburanti fossili ...



Poco oltre, su via Cadriano, un'altra partecipante legge brani di un prezioso libro sul valore ambientale e sociale delle produzioni agricole ...
 

Altri partecipanti alzano cartelli di denuncia dell'autorizzazione concessa dal Comune ai grandi Gruppi imprenditoriali di distribuzione carburanti fossili di costruire su terreni agricoli nuovi impianti ... 
mentre mancano investimenti significativi per le colonnine di ricarica di mezzi elettrici e si continua il "bla, bla, bla" sul "consumo di suolo zero"




Verso il Pilastro tra strette strade di campagna in cui la convivenza tra bici ed auto è pericolosa ... e lungo percorsi ciclabili (occupati da auto in sosta) che terminano improvvisamente ...
La sicurezza per pedoni e ciclisti, soprattutto nelle periferie, è ancora un miraggio

   

Su uno dei ponti di raccordo tra strade verso il CAAB: sulla sinistra la facoltà di Agraria e sullo sfondo il mega investimento di F.I.CO., un progetto mai decollato e colmo di contraddizioni ...


Sul ponte dello storico scalo ferroviario e smistamento merci di San Donato ...


... contro ogni logica di sostenibilità ambientale e di eco compatibilità si presenta come Archeologia industriale. A proposito di investimenti alternativi possibili e di interesse generale ai traffici su gomma ...

 






Lungo viuzze di campagna tra case ristrutturate e verde ...


Zone agricole e terreni coltivati ... Promuovere conversione ecologica e prodotti alimentari a km zero è tutt'uno per la salute e il territorio


Restano aree e capannoni industriali dismessi ed abbandonati, da bonificare e restituire ad usi di interesse per la comunità ...


La Stazione e lo scalo Roveri del Trasporto Passeggeri dell'Emilia Romagna sulla tratta ferroviaria Bologna Portomaggiore. 
Qui anziché investire sul raddoppio della linea e sul potenziamento del servizio (previsto da decenni) si sono destinate ingenti risorse per lavori di interramento della tratta urbana della ferrovia allo scopo di "fluidificare" il traffico veicolare in superficie ...


Oltre via Mattei, lungo via Pallavicini un'altra vasta area agricola del territorio bolognese è oggetto di forte interesse di imprese speculatrici e delle costruzioni ... Immancabili nuovi grandi impianti di distribuzione di combustibili per la trazione di veicoli ... 















Alcune donne e mamme che animano la mobilitazione espongono cartelli con dati sulle più interessanti esperienze d'Europa di conversione ecologica della mobilità urbana ... per concludere con la scritta "a Bologna diamoci una mossa"!
    

I ciclisti procedono verso gli Stradelli Guelfi ... tra cunei di terreni ancora coltivati alternati ad alberi ed arbusti fino agli insediamenti di via Mattei e alla Torre Unipol di via Larga dove dominano asfalto e cemento ...
 

Residenti, competenti e studiosi del progetto Passante di Mezzo illustrano la situazione in essere e i progetti sulle carte ... in zona Croce del Biacco, dove le case ed i terreni interessati ad esproprio sono numerosi
 

Il "No ad autostrade in Città, No al Passante di Mezzo per la tutela della salute e del territorio" è appeso dalle finestre delle abitazioni ... Negli ultimi giorni la Giunta regionale ha proposto la quarta corsia della A1 da Modena a Piacenza ... Erano "bla, bla, bla" gli impegni precedentemente presi per ridurre i traffici su gomma del 20% nel 2025?















Ore 15,20. Il corteo della Rete ambientalista bolognese marcia ordinato e in sicurezza lungo Viale Masini ...



Torna il tema della conversione ecologica della mobilità: dalle auto al ferro, dai combustibili fossili all'elettrico ... Quali investimenti si fanno e si autorizzano per Bologna?
 

In via Mascarella la banda è motivo di interesse e coinvolgimento ...


Sfila il corteo ambientalista e raccoglie consensi ed applausi dalle finestre ...


Giovani donne e militanti di Extinction Rebellion ricordano il voto del Consiglio Comunale con cui una ampia maggioranza ha dichiarato lo "stato di emergenza climatico ed ecologico" a Bologna ...














Studentesse e studenti di Fridays for Future in via Irnerio, tra la folla della "piazzola"che anima Piazza VIII Agosto: "Il capitalismo distrugge il Pianeta, è ora di cambiare il sistema"!


La testa del corteo entra in via dell'Indipendenza ...


Un rappresentante dei contadini associati in Campi Aperti motiva le ragioni di un comune impegno per promuovere biologico, alimenti e commercio a "km zero" ...


Per iniziativa di attiviste ed attivisti di Extinction Rebellion scatta una creativa e coinvolgente rappresentazione: un tratto di via dell'Indipendenza viene delimitato dal nastro bianco e rosso con su scritto "scena del crimine climatico" ...


Davanti a passanti e curiosi un attivista argomenta l'azione e le ragioni di una mobilitazione che ha prodotto riconoscimenti Istituzionali ma attende ancora politiche e misure concrete non più rinviabili ...


Un gessetto bianco contorna i corpi "morti" delle centinaia di vittime da smog (PM10, PM2,5, NOx, Ozono) che ogni anno si contano a Bologna (qui l'AUSL ne riconosce almeno 162) come in ogni altra città d'Europa e del Mondo ...


"Si dica la verità"!


Ogni ragazza e ragazzo propone una delle cause del disastro ecologico e climatico contro cui dobbiamo agire ora!


"Sono morta a causa dell'innalzamento del livello del mare" ... Pensare globale ed agire locale!


"Sono morta per colpa della deforestazione" ... Il tempo per agire è questo! A Bologna come a Roma e Glasgow 















Verso Piazza Maggiore si srotola progressivamente un lungo nastro di colore "asfalto" ... Qui a reggerlo, con tanto di mascherina e cappellino dell'associazione, il Presidente di Legambiente Bologna, Claudio Dellucca ... 


E' lunga oltre 60 metri (quanto la larghezza del Passante di Mezzo, che dovrebbe attraversare Bologna per 13 Km.) e passa sulla testa di tantissime persone (come il Passante di Mezzo, che dovrebbe essere realizzato a partire dal 2022) ... 


Anziché nuove strade ed autostrade, altre colate di asfalto e cemento (con la pessima prospettiva di maggiori emissioni inquinanti e ulteriore congestione da traffico) è tempo di investire nella realizzazione del Sistema Ferroviario Metropolitano e per mezzi di mobilità alternativa davvero competitivi, confortevoli e cadenzati ogni 15'. E insieme nella salvaguardia del verde esistente e nella realizzazione di nuovi boschi urbani ... Tra i partecipanti numerose le bandiere del Comitato Rigenerazione No Speculazione sorto per tutelare i Prati di Caprara ...


Studenti e professori, ragazzi di FfF e "Parents for Future", lavoratori e "gente dei quartieri", consumatori e produttori: a Bologna si insediano neo Sindaco e nuovo Consiglio Comunale; a Roma si riunisce il "G20"; a Glasgow COP26 ... Urge agire con mobilitazioni generali ed esperienze di autogoverno delle comunità!


In Piazza del Nettuno, davanti a Palazzo d'Accursio, la "messa a terra" dei simboli e delle ragioni dei conflitti aperti a Bologna e nel Paese ...


Dai microfoni si alternano esponenti della Rete delle lotte ambientali bolognesi ...


Nella Piazza applausi partecipi di chi ha sfilato e di chi ascolta le molte "buone ragioni" per avviare qui ed ora la conversione ecologica della Città e dell'Italia ...


In piazza, come sempre, Emily Clancy e Detjon Begaj ... Ora dalla Generazione dei 30enni al Governo di Bologna, eletti a pieni voti nei Consigli Comunali e di Quartiere, tantissimi bolognesi attendono fatti, forti e in discontinuità con il passato: una "RIVOLUZIONE AMBIENTALE PER LA SALUTE E IL CLIMA"  


4 commenti:

  1. Sperem!
    Tra Bologna e Roma / Glasgow non ci sono buone notizie.
    VR

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  2. Sconcertante la vicenda dell'"errore " di assegnazione del consigliere del quartiere S.Donato ,S.Vitale , altrettanto sconcertante il fatto che il Sindaco non abbia saputo fare altro che invitare ad appellarsi agli organi competenti , incomprensibile che sia stata votata quasi all'unanimità la validità del Consiglio .
    Cose da terzo mondo , o segnali politici , chissà .
    Certo lo sguardo ad un centro moderato il nostro nuovo Sindaco lo ha ,e lo avrà , credo , così come pure ha dimostrato la campagna elettorale , pronto sempre per gli incontri con Industriali , Ascom , etcc....meno pronto al confronto su temi più ostici e più impattanti per il futuro della città .
    C'era la possibilità di avere ,a Bologna,dopo anni ,una Sinistra forte e a due cifre , ancora una volta non si è colta l'occasione ,tra il purismo della sinistra estrema e la realpolitik , chiamiamola così , di CC è stata negata questa possibilità ai bolognesi .
    Credo che la scelta di CC sia stato un errore strategico di non poco conto , riproporre ,ancora una volta la teoria dello spostamento del governo della città dall'interno abbia già fallito una volta .
    Vedremo se CC riuscirà a essere incisiva sulle scelte srategiche per il futuro della città . Nutro forti dubbi , anche perchè se non sbaglio PD e Lista Lepore in Consiglio Comunale sono autosufficienti .
    Vedremo il tempo sarà testimone , spero solo che CC non faccia la fine dei Coraggiosi in Regione .
    Ciao.

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  3. Concordo. I nodi vanno affrontati. Con scelte appropriate. E qui è il problema. Non stiamo selezionando per il meglio.
    Possibile?

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  4. Bellissima idea quella di esplorare in bicicletta i quartieri della città. In primavera si potrebbero organizzare cinque o sei incontri? raccogliendo indicazioni e suggerimenti da chi ci vive?
    Anna

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