mercoledì 11 dicembre 2019

Tra Aria Pesa, XR e Bonaccini ... "Un passo avanti"?

I ragazzi di XR bloccano per un'ora l'entrata 6 della Tangenziale (7 dicembre)

















Sabato 7 dicembre: una bella giornata di sole, di smog (vedi ARPAE) e di impegno civile.
Un bel gruppo di giovani ha dato vita ad una nuova mobilitazione per l'ambiente e contro i cambiamenti climatici (di cui pochi hanno parlato).
Poi Piazza Maggiore si è riempita per ascoltare e sostenere il Presidente - Candidato del Centrosinistra alla Regione Emilia Romagna (con vivo e comprensibile interesse di tutti i media).
Inevitabile la riproposizione di immagini ed alcune riflessioni.
Una minuziosa fotocronaca (con didascalie) della iniziativa del mattino promossa da Extinction Rebellion, Fridays for Future, Studenti per l'Ambiente, A.MO. Bologna, Aria Pesa, Salvaciclisti, Legambiente, Rigenerazione No Speculazione, Labas, Until the Revolution può evidenziare meglio di molte parole preoccupazioni, sensibilità, problemi, interessi, umanità, volontà presenti ed attivi nel nostro piccolo grande mondo.

Ore 10.30: al concentramento delle "10 associazioni" si raccolgono i primi partecipanti ...

















Ragazze portano cartelli: "AMBIENTE E SALUTE, interessi prioritari'"  ...

























Su una bici, piccole piantine e "messaggi" culturali: qui uno scritto di Franco Mario Arminio 
















Grafica creativa e graffiante: "inquinamento ed economia circolare"




In difesa del patrimonio storico monumentale e della vita in Città:
"NO al Gassante di Mezzo"
























Piuttosto che altre strade ed autostrade, "In Città' TRASPORTI COLLETTIVI ED ELETTRICI"
















Ore 10.50: ai partecipanti le motivazioni di A.MO Bo ed Aria Pesa ...

































La critica verso Amministrazioni che "NON CURANO" lo stato di emergenza climatico ed ecologico",
pure dichiarato nell'ottobre scorso con impegnativi ordini del giorno del Consiglio Comunale e
della Assemblea Legislativa Regionale


Interviene Claudio Dellucca, Presidente di Legambiente Bologna ...


















Ore 11.00: si parte, a piedi o in bici "CAMBIAMO IL SISTEMA, NON IL CLIMA"!
















Lungo via dell'Indipendenza: tra arte e cultura, "BOLOGNA RESPIRA COSI'" ... (MALE!)


















Ore 11.10: tra storia "Mille"naria e impegno per il futuro ...

















Ore 11.15: in piazza dei Martiri per rivendicare un maggiore controllo della qualità dell'aria
ed investimenti che prevengano le migliaia di Vittime premature dello smog

Ore 11.20: in via Amendola tra la solidarietà e gli applausi dei cittadini ...


















Ore 11.25: i ciclisti sui viali con la testa già sul ponte di Galliera ... 
















La consapevolezza che si procede in salita ... e che "stiamo lavorando PER NOI" tutti ...




















Ore 11.30: in via Matteotti "SI ambiente, SI salute, NO passante" ...
con (sullo zainetto blu) la clessidra indice del tempo breve che ci resta per agire sul clima




















Passando davanti al liceo Sabin (uno degli Istituti scolastici più esposti all'inquinamento)
si attraversa lo storico quartiere popolare della Bolognina ...


















Ore 11.40: alla fermata dei bus cittadini migranti (di origine africana ed asiatica)
scattano foto ed accettano (sorpresi) le piantine offerte dai manifestanti ...



Ore 11.50: in piazza dell'Unità parlano giovani e storici ambientalisti 

































Ore 12.10: il popolo delle due ruote si rimette in bici lungo via Franco Bolognese 

















Ore 12,15: il doveroso giro attorno alla rotonda Alex Langer (politico, pacifista, ecologista  1946-1995).
Sullo sfondo i cantieri abbandonati da anni della Trilogia Navile

















Ore 12.25: il gruppo lungo via Fioravanti, a fianco del Fondo Comini


















Ore 12.26: sulla testa e sui tetti passa un rumoroso aereo ...
Da decenni i residenti chiedono invano controllo, programmazione regionale, misure di prevenzione
Ore 12.30: via Dionisio Calvart (pittore fiammingo) ...
ragazzi d'Europa mano nella mano, studenti Erasmus di ritorno da Copenaghen 




ore 12,40: in via di Corticella, un attivista di XR offre una piantina ad una automobilista ...


















... che ringrazia, dialoga volentieri, solidarizza e scatta foto  



















Ore 12.45: la critical mass "disobbediente", non violenta e colorata a fianco dell'Ippodromo ...
















Ore 12.50: davanti all'Istituto Tecnico Idustriale Aldini Valeriani, dove campeggiano Antonio Gramsci
e il motto: "ISTRUITEVI ... , AGITATEVI ... , ORGANIZZATEVI ..."
Un secolo dopo, il suo valore resta intatto
















Ore 13.00: in via Jacopo di Paolo ragazze informano e dialogano con i passanti





































Ore 13.20: si raggiunge la panchina del "punto benessere" alle Caserme Rosse,
tra piantine e volantini ...

















... è l'ora del ristoro, con dolcetti artigianali e biologici ...



... arance, mandarini e mele ...
















Ore 13,30: da un volontario di Legambiente ad un piccolo ... 
















... una piantina: "il Passante di Mezzo è altamente impattante"
















Ore 13.45: davanti al grande Asse viario A14 - Tangenziale svetta un cartello:
"il lavoro è nel cercare nuove strade e non nel costruire strade nuove"


































Ore 13.50: i ciclisti sono in rotonda ...



















... "Consiglio d'Europa": il caso di ricordare le procedure di infrazione per smog
che sono aperte contro l'Italia per mancanza di adeguate azioni.


... con le bandiere dei "Prati di Caprara" del Comitato Rigenerazione No Speculazione
per la salvaguardia del bosco urbano e degli impianti sportivi in area CiErreBi
















Ore 13.55: si sale nella rampa di accesso ...

















Ore 13.58: le bici oltre le barriere di sicurezza ...

















Ore 14.00: viene srotolato lo striscione "POLVERI SOTTILI NEI NOSTRI SOSPIRI"
e parte il blocco dell'accesso all'entrata 6 della Tangenziale
















Un'azione di protesta "CONTRO il potenziamento di 2 corsie di A14 più 4 della Tangenziale"
previsto (in questo tratto) dall'Accordo sottoscritto da Merola, Bonaccini, Renzi e Castellucci
nell'aprile 2016 




















"PER investire in ferrovie e SFM, su mezzi di trasporto meno o non inquinanti"
Ragazze e ragazzi agli automobilisti: "scusate il disagio, ma è anche PER VOI" ...
















... "CAMBIAMO IL SISTEMA, NON IL CLIMA" sostengono i giovani attivisti
sotto l'occhio vigile delle forze dell'ordine che trattano lo sgombro
















Ore 14.35: la disobbedienza pacifica e non violenta r'esiste!


















Ore 14.40: Una chitarra accompagna canti creativi ... a fianco di "centraline" di cartone
che segnalano emergenza ambientale
















Ore 14.45: la pressione delle Autorità pubbliche si fa pressante: "l'accesso va ripristinato" ...
















Ore 14.55: gli attivisti concludono l'assemblea e decidono di sospendere il blocco
















Ore 15.00: per oggi si smobilita e si ritorna al punto benessere al Parco delle Caserme Rosse

















Ore 15.05: torna il traffico veicolare, la normalità, lo SMOG (oltre i limiti di Legge)

























Il pomeriggio Piazza Maggiore si riempie: il popolo e gli elettori del Centrosinistra rispondono alla sfida lanciata da Matteo Salvini al PalaDozza poche settimane fa.
La consapevolezza che l'esito del voto non è scontato è diffusa.
Lo confermano i messaggi e gli interventi che si susseguono: gli appelli antifascisti ed antirazzisti, la mobilitazione a fronteggiare le pretese dell'uomo che chiede "pieni poteri", le sollecitazioni a difesa della sanità pubblica e di un sistema produttivo e di relazioni che (nonostante la crisi) regge, continua ad esportare e a richiamare investimenti e capitali.
Solo Carlo Lucarelli parla di "differenze" e di "contraddizioni" da superare.
L'intervento di Stefano Bonaccini è, ancora una volta, incentrato sull'orgoglio di una Regione che "conta infiniti primati" e che deve guardarsi da "incompetenti", senza "esperienza" (sempre esclusivamente gli altri) e da "stranieri, che vengono a giocare in Emilia Romagna battaglie nazionali".
Il Presidente - Candidato e il suo Programma rivendicano (in toto) l'operato degli anni passati e chiedono continuità nelle scelte e nelle pratiche di governo.
L'asse del suo discorso non è la ricerca e l'avvio di uno sviluppo fondato sulla conversione ecologica delle produzioni e della società, sui diritti e sui doveri universali dei cittadini, sul ripristino di equilibri naturali essenziali per la vita ed il benessere delle persone e degli animali.
Per Stefano Bonaccini "la sostenibilità" è il quarto obiettivo (ancorché "non ultimo", sottolinea) "per la crescita economica e del lavoro" in Regione.
Una differenza sostanziale rispetto agli appelli di scienziati ed alle rivendicazioni dei movimenti giovanili, alle prese di posizione di Antonio Guterres o di Papa Francesco, agli impegni presi da Ursula Von der Leyen per il suo quinquennio alla guida dell'Europa.
Una rinuncia a marcare alterità dal negazionismo di Salvini e del Centrodestra, che rifiutano di considerare la crisi climatica ed ecologica la priorità.
Perdono così efficacia anche il riconoscimento fatto dal Candidato Presidente della Coalizione delle "diversità presenti in questa piazza sulle scelte infrastrutturali in atto" o l'impegno futuro affinché il tavolo "Patto per il Lavoro" si orienti verso la "Sostenibilità".
Altrettanto rilevanti sono i silenzi del "Sindaco della Regione" su migranti e mafie.
Quasi non fossero questioni meritevoli di politiche attive e caratterizzanti lo sviluppo civile e sociale dell'Emilia Romagna e del Paese. Quasi a rimuovere contraddizioni emerse negli ultimi decenni e di crescente attualità. Quasi che affrontarle con la forza necessaria che dovrebbe animare ogni sostenitore della Costituzione Italiana, anziché motivare maggiori consensi determinasse inimicizie ed avversione tra potenziali elettori.
Così anche l'insistenza di Bonaccini "per il voto disgiunto" (che premi la sua competenza ed il civismo rispetto ai contenuti ed agli indirizzi politico - progettuali di governo) risulta di impronta conservatrice ed a difesa di relazioni di potere.
E forse non sono casuali gli apprezzamenti che in questi giorni si sono aggiunti ai precedenti.
C'è da chiedersi allora quanto occorra essere coraggiosi nel pensare di condizionare un Presidente che gode del sostegno e dell'apprezzamento di Pierferdinando Casini e Fabio Roversi Monaco, di Tonino Lamborghini, Manes Bernardini ed Alessandra Servidori.


Ore 15.40: Piazza Maggiore accoglie dirigenti, militanti ed elettori del centrosinistra,
cronisti e curiosi ... (sabato 7 dicembre)


















Ore 15.45: il Gazebo di Emilia Romagna CORAGGIOSA, ecologista e progressista

















Ore 15.50: riemergono anche quelli di Europa Verde

















Ore 16.00: la Piazza si riempie. "Eppure il vento soffia ancora" ...
ad Albero Bertoli seguiranno Beppe Carletti, i Casadei, Ivan Zaytsev, Francesco Guccini,
Alessandro Bergonzoni, Lino Guanciale ...



Ore 17.01: tra i diecimila sventolano le bandiere del PD, di Coraggiosa, di Azione, di Italia Viva ...
è il momento di Stefano Bonaccini
















Ore 17.50: la festa continua con balli ed esposizione di gadget  



































Il titolo del Carlino Bologna di domenica 8 dicembre sull'intervento di Stefano Bonaccini in Piazza Maggiore
















La "interpretazione" di Repubblica Bologna (domenica 8 dicembre)
L'intervista di Repubblica Bologna ad Alessandra Servidori (martedì 10 dicembre)
















Repubblica Bologna titola sul voto differenziato di Manes Bernardini, già candidato Sindaco per Lega Nord
e Insieme per Bologna (1 dicembre)
















L'intervista a Tonino Lamborghini pubblicata sul Corriere di Bologna (1 dicembre)
























La conversazione di Repubblica Bologna con Fabio Roversi Monaco (30 novembre)




L'intervista di Pierferdinando Casini a Repubblica Bologna (24 novembre)

34 commenti:

  1. Fanno bene i ragazzi a battersi per il loro futuro (che sarà peggio del nostro). E Amministrazioni lungimiranti farebbero bene ad ascoltarli. Purtroppo altri sono gli abituali interlocutori di Regione e Città Metropolitana. Sappiamo che quel Patto per il lavoro di cui anche tu parli ha posti riservati ad altri. Quelli, almeno in parte, che ieri si sono incontrati nel salone della Banca di Bologna per discutere di PIL e infrastrutture.
    Quelli che hanno come obiettivo la crescita.
    Postacchini (Aeroporto Marconi): l'obiettivo è diventare un polo intercontinentale con una media di 12 milioni di passeggeri.
    Costantini (CNA): i nostri artigiani ci hanno indicato 100 opere da fare, non solo quelle di cui si parla sempre.
    Gualtieri (Tper): la sfida è trasformare la vecchia municipalizzata in una azienda che coniughi ferro e gomma.
    De Micheli (Ministra delle Infrastrutture): i soldi ci sono, il consenso c'è quando i cantieri li finisci.
    Si può concludere che i soldi sono disponibili quando i propositi vanno nella direzione che le classi dominanti dispongono?
    pl

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    1. Si può concludere così, a mio modesto avviso.

      Ryan

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    2. Si.
      Proporrei di approfondire un punto.
      La distinzione che potrebbe (dovrebbe?!) esserci tra "classi dominanti" e rappresentanza politica - istituzionale, ovvero Amministrazioni pubbliche.
      Per alcuni decenni nel secondo dopoguerra del secolo scorso in Emilia Romagna la distinzione è stata netta, marcata, evidente.
      PCI, PSI, PSIUP e PdUP (al Governo della Regione dal 1970 al '90) esprimevano e rappresentavano soprattutto classi sociali subalterne.
      Poi le cose sono gradualmente cambiate. Nel mondo e in Emilia Romagna.
      E la "originalità" dell'esperienza (esaltata e studiata da molti, ricca di risultati, conquiste sociali e contraddizioni) è progressivamente venuta meno ...
      Gianni

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  2. Aria fresca!!!!!!!!
    10, 100 blocchi volontari prima che lo imponga l'aria pesa.
    W Greta, donna dell'anno!

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    1. Per qualche giorno PM10 e PM2,5 sono ridotte dal maltempo (vento, piogge e neve). Torneranno presto a livelli insopportabili.
      Come dicono Greta e i movimenti giovanili, scienziati e persone lungimiranti occorre agire ora: cambiando i progetti dei governi locali, regionali e nazionali; praticando innanzitutto scelte chiare e coerenti di conversione ecologica.
      Gianni

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  3. A proposito di coraggio: i giovani di XR hanno rischiato l'arresto per opporsi al Passante di Mezzo. I "coraggiosi" non osano nemmeno nominarlo per non infastidire il capo. Timidoni, altro che coraggiosi.

    Luca

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    1. Non sarebbe la prima volta che il cambiamento culturale e politico è imposto dalle nuove generazioni ...
      Gianni

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  4. Se Bonaccini e coalizzati pensano che il mio voto possa sommarsi a quello di massoni e padroni non hanno capito proprio nulla.
    Ho sempre apprezzato Elly, da parlamentare europea e dopo. Ma questa operazione più che Coraggiosa mi pare Avventurosa, anche perché non si capisce quali risultati sono stati ottenuti rispetto alle battaglie ecologiste (trivelle, acqua, rifiuti, treni) e progressiste (contrasto al precariato e alla poverta', accesso alle case popolari, integrazione migranti, lotta alle mafie) di questi anni.
    O hanno in serbo una mossa imprevedibile e letale?
    Possibile?

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  5. Avevamo promesso non-violenza e sorrisi. Avevamo promesso un’azione disobbediente. Avevamo promesso delle sorprese. Abbiamo mantenuto le promesse.

    Eravamo tantissimi al presidio in piazza XX settembre. Eravamo anziani, adulti, giovani, giovanissimi e bambini perché è una lotta che non conosce età. Per una città più vivibile, una città in cui le amministrazioni non fanno gli interessi dei grandi investitori, ma del vivente che le abita, scendere in piazza e protestare è un diritto, un dovere e un onore di tutti.
    Eravamo colorati, ognuno a suo modo. Avevamo piantine, strumenti musicali e tanti sorrisi. Durante il raduno ogni realtà coinvolta ha avuto modo di esporre le ragioni della propria partecipazione.
    Siamo partiti alle 11.30 direzione nord e siamo stati chiassosi e non abbiamo mai smesso un attimo di cantare.
    In piazza dell’Unità ci siamo fermati per rifocillarci e continuare con i nostri interventi. Siamo arrivati nel boschetto delle caserme rosse intorno all’una. Eravamo stanchi, ma determinati a muoverci insieme. Abbiamo puntato l’ingresso 6 della tangenziale e, dopo qualche giro in rotatoria, degli attivisti sono scesi dalle biciclette e si sono seduti a terra.
    Tutti gli altri, hanno deciso di rimanere ai margini della carreggiata, supportando costantemente i bloccanti con acqua, cibo e abbracci.
    Abbiamo bloccato la tangenziale perché l’emergenza climatica, ecologica ed esistenziale che siamo costretti a vivere è talmente grave che c’è bisogno di azioni radicali. Se queste non arrivano dalle istituzioni, è compito di noi tutti raccontare le contraddizioni che questo sistema tossico genera, emarginando le persone e devastando l’ambiente, per un profitto ad appannaggio di pochi.
    Abbiamo bloccato la tangenziale per mandare un segnale forte alle istituzioni: quando i cittadini si informano e creano coscienza, non ci sono divisioni che tengano, l’unità è l’unica risposta.
    Abbiamo occupato la tangenziale per gridare a tutti a gran voce che la cementificazione e il trasporto su gomma non sono le priorità per una città come Bologna.
    Oggi è il primo atto di un movimento di movimenti che crescerà ogni giorno di più. Oggi abbiamo dato prova che un’azione diretta non-violenta è la via per l’unità. Noi, oggi, abbiamo mantenuto le promesse, aspettiamo, senza distrarci un attimo, che lo facciano anche le istituzioni.
    Oggi abbiamo disobbedito la legge, ma abbiamo ubbidito a noi stessi e al vivente tutto che reclama giustizia ecologica e climatica, ora.
    Ora aspettiamo che vengano prese decisioni coerenti all’emergenza in corso, perché altrimenti, la prossima volta, #saliamocisopra (e restiamoci un sacco).

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    1. Mi sa però che risposte coerenti non le riceverete �� Giusy

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    2. Il tempo delle scelte è questo. Cambiare si deve e si può.
      Progetti non mancano.
      Occorre unire le forze, le volontà, la creatività, le iniziative.
      Gianni

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  6. Stefano Bonaccini ha comunicato che la notte di Natale il suo tour sulle strade dell'Emilia farà tappa nella Chiesa di San Donnino dove prima della messa di mezzanotte incontrerà una famiglia di via Don Gnocchi con cui cenerà.
    Successivamente riposerà alcune ore presso l'ATA Hotel di via Larga per essere pronto la mattina successiva ad incontrare i residenti di via Gobetti nel quartiere Bolognina per un tradizionale giro casa per casa. La giornata bolognese si concluderà con un pranzo alle Cucine Popolari del Battiferro e successivamente con un incontro a Villa Erbosa con medici, operatori e pazienti ricoverati presso la prestigiosa clinica convenzionata con il servizio sanitario nazionale.
    Sic

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    1. Pure fervente cattolico è diventato. Cosa non si fa per raccattare voti. Per me faceva più bella figura se la notte di Natale se ne stava in famiglia. A proposito di famiglia, spero vivamente che quella di via Don Gnocchi (strada dalla quale si vedono, si sentono e si respirano i miasmi di 150.000 veicoli che transitano ogni benedetto giorno sull'Asse Tangenziale-Autostrada), faccia presente al Governatore che grazie al Passante (ribattezzato Gassante) di Mezzo che vuole a tutti i costi realizzare, aumenterà il bisogno di ricorrere alle cure della suddetta clinica per neoplasie e patologie dell' apparato respiratorio. E costituisce ben magra consolazione essere una regione con un buon SSN.

      Ryan

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    2. Se il Presidente candidato Bonaccini organizzasse davvero questo viaggio nelle "periferie" della Città (tra i cittadini di San Donnino e della Bolognina; tra i senza reddito, i migranti e i malati; tra cattolici credenti, di altre confessioni, atei o agnostici) forse riuscirebbe a capire che toni, analisi, politiche e progetti vanno rapidamente aggiustati, corretti, cambiati.
      Non è mai troppo tardi.
      Gianni

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  7. Molti complimenti agli organizzatori della manifestazione in bicicletta, per la vivacità, l'empatia che ha suscitato nella cittadinanza e soprattutto per la gestione intelligente della fase più delicata sullo svincolo della tangenziale.
    Avanti così !!!
    Gino

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    1. Si, "disobbedienti e non violenti", lungimiranti, coraggiosi e saggi.
      Gianni

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  8. Ci trovassimo in Germania i Verdi avrebbero partecipato se non guidato la mobilitazione del mattino. Qui li troviamo in piazza ad applaudire il Presidente che vuole il Passante e il cui Vice (tal Donini) si vanta per i 5 miliardi di opere stradali investiti in questi anni in Regione: "mai successo"!
    Serve altro per capire perché in Italia il "Sole che ride" realizza percentuali irrilevanti?
    L.

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    1. Questo parla del presente.
      Volendo approfondire, la storia dei Verdi è più ricca e complessa. Come quella della Sinistra e delle altre forze politiche del Paese.
      Non vorrei liquidare intuizioni, passioni, ideali, esperienze più o meno importanti che hanno fatto la storia di questo Paese.
      La politica va fatta, la partecipazione è utile e vitale, il confronto argomentato è essenziale.
      Come le analisi sui successi, gli insuccessi e le sconfitte.
      Gianni

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  9. Chi sta impersonando la vera resistenza?




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    1. Oggi vedo la resistenza di vecchie classi sociali privilegiate e potenti che si oppongono al cambiamento necessario. Ad esempio le grandi multinazionali (e l'indotto) del petrolio e del carbone, delle auto e delle armi o della chimica che si sono arricchite con lo sfruttamento dei "fossili" ed il disinteresse per la Terra ...

      Poi vedo la Resistenza sana e necessaria di chi chiede conversione ecologica, salvaguardia dell'ambiente naturale che dà vita agli esseri umani. Questi si battono contro le coltivazioni e le produzioni nocive e/o il saccheggio delle ricchezze collettive, dei beni comuni del Pianeta. Sono indigeni dell'Amazzonica o delle Isole del Pacifico, donne e uomini di cultura di tutti i continenti che vivono nelle Università e negli Enti di Protezione nazionali o internazionali, comunità di montanari delle Alpi o della pianura Padana che contrastano "grandi opere" inutili e dannose perché causano dissesto idrogeologico e inquinamento, lavoratrici e lavoratori colpiti da industrie dannose alla salute e che rivendicano infrastrutture e mezzi sostenibili, ragazze e ragazzi delle scuole che vedono minacciato il loro futuro ...
      Io sto con i secondi: questa mi pare "la vera resistenza". O no?
      Gianni

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  10. Ma perché nessuno scrive qui che anche tra i 5stelle ci sono inviti al voto disgiunto a favore del civico Bonaccini? Vedi una consigliera regionale ed il sindaco di Cattolica?
    PD-mda

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    1. Vero. Anche tra esponenti del M5S ci sono estimatori di Bonaccini e/o sostenitori del "voto utile" di fronte alla alternativa secca tra il Presidente attuale e la sfidante Lucia Borgonzoni: la riminese Raffaelle Sensori, consigliera regionale, e Mariano Gennari, Sindaco di Cattolica. Del resto è evidente la crisi del MoVimento e l'incapacità del suo gruppo dirigente nazionale di promuovere una evoluzione culturale e politica capace di consolidare ed esprimere una critica al sistema di potere unita ad un progetto maturo di alternativa nel segno della giustizia sociale, della conversione ecologica e della partecipazione democratica.
      Resta il punto dirimente: di cosa abbiamo bisogno - oggi - in Emilia Romagna, in Italia, in Europa e nel mondo? Di conservazione (a difesa dell'esistente) o di visioni, progetti ed investimenti che rispondano ai bisogni sociali ed ecologici del nuovo millennio (da governare costruendo un nuovo blocco sociale e politico di riferimento)?
      Gianni

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  11. tre flash
    - ieri è tornata l'aria pesa su tutta la regione
    - ieri è fallita cop25
    - oggi sta di nuovo a tutti noi farci sentire
    M95

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    1. Si, urge intervenire sulle contraddizioni del presente. Con progetti nuovi.
      Gianni

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  12. Le ragazze ed i ragazzi hanno ragione come dimostrano i dati sull'inquinamento quotidiano delle città emiliane. Loro subiranno per primi oltre agli effetti già molto preoccupanti sulla salute, anche quelli pesanti dovuti al surriscaldamento del pianeta. Che causano anche le inarrestabili migrazioni.
    Mi pare dunque comprensibile che si ribellino e disobbediscano.
    Il muro di gomma della politica è terribile.
    Forse comprensibile per chi come Trump e Bolsonaro e Johnson negano il problema e pensano che tutto sarà regolato da uomini e scoperte scientifiche......
    Più difficile capire le sinistre o i popolari. Ed anche Conte e Bonaccini che sembrano decisamente meno impegnati di Ursula o Macron.
    Anna
    Anna

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    1. Solo una annotazione.
      Non darei per scontato che Ursula Von der Layen ed Emanuel Macron siano molto più avanti di Giuseppe Conte e Stefano Bonaccini.
      Temo siano tutti ancora assolutamente inadeguati ad affrontare le sfide del presente per costruire un mondo migliore.
      Gianni

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  13. Qui mi sa che "un passo avanti" lo facciano solo le polveri sottili.
    Tutte le province emiliane superano i valori di soglia per le PM10!
    Quanto alle misure antismog poca roba. Bonaccini parla d'altro.
    Come fanno i governatori di tutte le altre regioni della pianura padana. Ed il governo nazionale non brilla certo per iniziative.
    E, se questa è l'Europa, ci si può stupire dei magri risultati del vertice COP di Madrid?
    Possibile?

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    1. Possibile.
      Per questo è importante che i movimenti per la giustizia sociale ed ambientale facciano decisi "passi avanti" nelle proposte e nelle mobilitazioni. Qualcosa si muove ...
      Gianni

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    2. ... prevalentemente aria pesa!
      Controlla i dati degli ultimi 3 giorni a Bologna e 5 in Emilia.
      Smog, smog e smog.

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  14. Il mio commento è che potresti togliere l'interrogativo.
    Tutti i soggetti citati hanno fatto un passo avanti.
    L'aria è pesa. Basta ricercare i dati (mancano sistemi informativi adeguati e la comunicazione di sistema preferisce parlare d'altro) .... Ed anche Aria Pesa di Bologna si è messa in moto, con attività interessanti per genitori e bambini .....
    XR si è ritagliata uno spazio importante di iniziativa: a livello europeo e nazionale (oggi alcuni giornali hanno pubblicato una bella foto scattata a Roma) ed a Bologna (con la pressione sulle Assemblee elettive perché dichiarassero lo stato di emergenza climatico ed ecologico, poi con la critical mass contro il passante di mezzo e per il trasporto pubblico).
    Bonaccini si è ritagliato uno spazio suo, più forte ed autonomo del passato. Tutto autocentrato: io, io, io, noi ora, la mia giunta ..... In parte la carta anti Lega, in parte il post Sinistra, Lui è oltre: Sindaco dei sindaci della sua regione (orgoglio emiliano, valido per tutti ma proprio tutti a destra e al centro oltreché tra gli storici rossi. Operazione anche astuta, di conservazione, per i conservatori ........ Ma lascia un margine ampio a sinistra e tra i critici che vivono le varie contraddizioni della società emiliana. Può essere un limite mortale, di perdita del consenso nelle periferie dei centri e dei territori ai margini.
    Parzialmente delegati a questi potrebbero essere le Sardine. Non a caso lo hanno dichiarato. Brave, sveglie, dotate di buon senso. Hanno colto nel segno. La prima volta interpretando un sentimento popolare stanco del Salvini onnipresente, trasbordante, che parlava a nome della maggioranza (da verificare). La seconda nel cogliere la irrilevanza del presidente della regione verso le comunità locali sempre più periferiche rispetto ai centri decisionali effettivi: quelli che contano sulle scelte regionali (quelli del patto per il lavoro). Le Sardine possono sopperire, con linguaggio semplice, mirato all'obiettivo "Salvini non è la risposta". Punto. Un manifesto programmatico ed elettorale penetrante, efficace. Brave. Pochi altri contenuti. Questi potrebbero venire dopo. Ora non servono, anzi sarebbero addirittura dannosi. Perché divisivi del popolo che deve sostenere Bonaccini contro Salvini ..... che in Emilia non è ancora maggioranza assoluta e se isolato perde. Ma unendo ciò che è non unificabile su contenuti di governo.
    Ecco le Sardine per me hanno questo compito.
    Dunque anche loro hanno fatto un passo avanti!
    Anzi, rispetto al voto del 26 gennaio, loro sono il principale passo avanti!
    Sufficiente? Non saprei ancora dire. Ma alle condizioni date, il più importante passo avanti! Ripeto. Se finalizzato alla scadenza elettorale (di valore neppure solo nazionale).
    Concordiamo?
    Ciao!

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    1. Riflessioni assai interessanti.
      Che mi pare confermino l'opportunità dell'interrogativo.
      O meglio, degli interrogativi sulle dinamiche in movimento.
      Gianni

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  15. Al gruppo di personaggi che sostengono Bonaccini (che qui hai giustamente ricordato) si è aggiunto Luca Cordero di Montezemolo, un simbolo.
    Solo una giusta unità costituzionale contro la Barbara (Lucia Borgonzoni)?
    Se vogliamo una lettura rassicurante, raccontiamocela.
    Ma se vogliamo guardare oltre (il 26 gennaio 2020) dobbiamo sapere che la vittoria del candidato sempre più "civico" e "liberal" e sempre meno "PD", "coraggioso, ecologista e progressista" conserverà un sistema di relazioni e di crescita che ben poco hanno a che fare con le richieste di cambiamento sociale e con l'impegno dei giovani e dei precari che si battono per il loro futuro (insieme all'attento analista dei processi internazionali Ken Loach, regista di film di straordinaria attualità).
    pl

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    1. ""Dico che ormai è davvero difficile non perdere la pazienza con la sinistra, con certa sinistra. Però credo anche che le giovani generazioni abbiano le idee giuste, ho fiducia in loro. La ricetta è quella di continuare a lottare. Anche di fronte alle sconfitte. Non dobbiamo piangerci addosso, dobbiamo organizzarci e continuare la lotta". Ken Loach, Bologna, 17 dicembre 2019.
      Gianni

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