mercoledì 30 marzo 2016

Cesenatico, tra mare e cielo


















In spiaggia bambini e genitori si godono le ultime ore delle vacanze pasquali prima del rientro in città.
Sul mare ad alcuni chilometri dalla costa si alzano vecchie torri ENI che trivellano i fondali per sfruttare i giacimenti di carburante del sottosuolo.
A riva, poco lontano, continuano i lavori di recupero e trasporto sabbia, per allargare la battigia e ridurre il progressivo avanzamento dell'acqua.



















Negli ultimi 55 anni a Cesenatico, secondo dati dell'Agenzia Regionale di Protezione dell'Ambiente, il suolo si è abbassato di un metro. Come lungo tutto il litorale ravennate, fino al delta del Po, nelle provincie di Ferrara e Rovigo. Mentre a Rimini il fenomeno della subsidenza è misurato sui 70 centimetri.
In cielo sfrecciano le Freccie dell'Aeronautica Militare italiana, decollate dal vicino aeroporto di Pisignano, in esercitazione per prossime esibizioni.


















Un tranquillo week end ...
Per riflettere sul mondo di oggi e sulle scelte possibili e necessarie per un futuro migliore.

14 commenti:

  1. Siamo sicuri che tra le trivelle e la subsidenza c'è rapporto?
    Le esercitazioni aeree sono evitabili?
    Comunque sia, viva la riviera romagnola!
    Antonio

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    1. Antonio, cosa ti porta a pensare non ci sia relazione tra progressive estrazioni di materie dal sottosuolo e continuo abbassamento del livello della superficie terrestre?
      Aggiungo, puoi escludere che le estrazioni di idrocarburi e il crearsi di grandi caverne, di vuoti sotterranei non aumenti il rischio di improvvisi e traumatici cedimenti con conseguenti effetti sismici?
      Quanto alle esercitazioni aeree. Le esperienze dovrebbero almeno avere insegnato a non farle in territori abitati. È sempre meglio prevenire che piangere post incidenti. No?
      Per amore della Romagna come di ogni altra comunità.
      Gianni

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  2. Se a Cesenatico fervono i lavori per rendere la spiaggia più bella ...
    per il week end del 17 aprile potremmo andare tutti al mare.
    Sic

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    1. Sic, tu sei pazzo!
      Quella domenica si vota Si al sicurezza dei nostri mari e del nostro territorio.
      Al mare andremo solo a fine giugno, dopo aver votato anche per nuovi Sindaci a Roma, Milano, Torino e Bologna.
      *****

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    2. Sic, le mie informazioni dicono che i primi ombrelloni e sdrai compariranno solo la mattina del 18 aprile.
      Non so per colpa di chi ...
      5 stelline, io andrò al mare e sui monti anche a maggio. Però ti prometto che tornerò per votare un nuovo Sindaco e che mi impegnerò per contribuire a costruire una nuova maggioranza nella mia città e nel paese.
      Gianni

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    3. Il pazzo non sono io, ma semmai quelli che non sono in grado di cogliere la mia sottile ironia!
      *****, chiedo umilmente perdono.
      Sic

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  3. Ho appena ascoltato le ultime news e la rassegna stampa dei giornali.
    Il Governo Renzi ha annunciato la volontà di porre oggi stesso la fiducia su un decreto che stabilisce la fine dei contratti per le estrazioni di idrocarburi dai mari e dal suolo italiano e propone ingenti investimenti immediati per sostenere le energie rinnovabili, all'interno di un piano energetico basato su risparmio e conversione ecologica delle produzioni.
    Un autorevole Ministro di cui non ricordo il nome e il dicastero ha annunciato le proprie dimissioni irrevocabili per prevenire un possibile conflitto di interesse con la scelta.
    Infatti ha due figli minorenni e una intercettazione dimostrerebbe che loro hanno sollecitato il genitore a compiere quella scelta per vivere in un mondo migliore. Detto Ministro avrebbe quindi sollecitato presso il Presidente del Consiglio, Decreto e fiducia.
    Naturalmente il fatto renderà inutile la consultazione referendaria del 17 aprile prossimo con il relativo impegno di spesa dello Stato. Il conseguente risparmio ridurrà il debito pubblico.
    Inoltre molti italiani potranno organizzare un fine settimana nelle località turistiche desiderate. Io ho scritto subito un sms per prenotare un agriturismo sulle colline di Rimini. Potremo conciliare mare per i bambini, gastronomia biologica per tutta la famiglia ...
    Improvvisamente mi sono svegliato, il sogno si è interrotto!
    Pisolo81

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  4. Sento ad una Tribuna Referendum su Rai3 un rappresentante della Regione Emilia (PD) che sostiene l'astensione il prossimo 17 aprile e il Presidente della Regione Sardegna (PD) che, invece, sostiene un Si per non consentire alle compagnie petrolifere la libertà (a prescindere dai contratti stipulati) di poter sfruttare i giacimenti a tempo indeterminato (cioè oltre i 30 anni max + 10 + 5 + 5 di proroghe possibili = 50 anni attuali).
    Su questo e solo su questo ha un valore vincolante il referendum.
    Considerando che ritengo utile programmare investimenti per le energie rinnovabili uscendo quanto prima dall'uso dai carburanti fossili inquinanti ed essendo emiliana, vorrei fare sapere che quel consigliere non mi rappresenta.
    Anna

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    1. Nel secolo scorso si veniva in Emilia Romagna per lavorare e per sentirsi rappresentati, ora torneremo nelle regioni d'origine ...
      med.

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  5. Cinque Ministri sono (erano) emiliani: Delrio, Franceschini, Galletti, Guidi, e Poletti.
    Una "rappresentanza" significativa, direi.
    BiBi

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    1. Non ho l'età per avere vissuto nella prima Repubblica, ma se non sbaglio si tratta di 3 giovani DC e di 2 degni rappresentanti della imprenditoria italiana. Una legata alle lobby dell'energia e del petrolio, l'altro compagno dei cooperatori onesti e anche no (da Buzzi a Casari).
      Questo è il Governo di Renzi. Prendere o lasciare.
      Nik

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    2. Lascio volentieri.
      s.

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  6. Quelli che ci chiedono di astenerci dal votare al referendum, oppure di andarci per votare NO, vogliono consentire alle compagnie petrolifere l’estrazione di gas e petrolio nelle piattaforme entro le 12 miglia senza alcun limite di tempo, fino a esaurimento del giacimento, ossia a tempo indeterminato.
    Lecito, non entro nel merito. Ma voglio evidenziare un aspetto di carattere generale: quelli che ci chiedono di astenerci dal votare al referendum, oppure andarci e votare NO, sono gli stessi che hanno anche un’idea di società precaria a tempo indeterminato, a progetto, a contratto. Gli stessi per cui studi qui e là, lavori un po’ qui e un po’ là, ti formi e ti informi (a tue spese), realizzi un progetto, magari anche un bel progetto e poi ciao, spesso senza nemmeno un arrivederci, figuriamoci un grazie. Paradossalmente la maggior parte delle volte ti chiedono di farlo nella metà del tempo necessario, dandoti di conseguenza anche la metà dei soldi. E la storia per cui se lavori bene ti tengono vale in pochissimi casi. Estremizzo, ovvio, ma non sono troppo distante dal vero.
    Quest’idea di società a tempo determinato, non è incredibilmente incoerente con l’eccezione che ci chiedono di concedere alle compagnie petrolifere?

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