Il Partito Democratico e il Governo Renzi non perdono tempo.
Hanno abbandonato le idee innovative e di "rottamazione" del vecchio sistema di potere e di sviluppo e cercano, con minore ambizione, di darsi un ruolo ed una immagine di "efficienti realizzatori" di ciò che "i loro padri e predecessori" non hanno saputo / potuto / voluto fare nei decenni.
Magari resuscitando progetti vecchi di trent'anni.
Pensati ed avviati dal Vecchio Pentapartito (di Craxi, Andreotti e Forlani) e da quei dirigenti e manager pubblici o privati che da sempre frequentano Enti statali e regionali, grandi imprese e multinazionali.
Anche a livello locale. Anche a Bologna e in Emilia Romagna.
E' di questa settimana l'annuncio di un ritrovato Accordo sul cosiddetto "Passante di Mezzo".
Nome nuovo (made in Bologna?) per un progetto del secolo scorso: il potenziamento e l'allargamento (fino a 16 corsie complessive!) del grande asse viario che attraversa la città e i suoi quartieri popolari e inquinati (dallo smog e dal rumore).
Insomma, un Sindaco a fine mandato (mancano 50 giorni alle amministrative del 5 giugno) che fino a pochi mesi fa ha lavorato e annunciato l'imminente avvio di un'altra e diversa grande opera (il cosiddetto Passante Nord), un Ministro alle Infrastrutture e Trasporti di un Governo mai "scelto dai cittadini (nel 2013 chi era per Bersani era contro Berlusconi - Alfano - Verdini o viceversa) e investito da indagini e accuse di affari discutibili e discussi e un Presidente di Regione eletto con una partecipazione elettorale complessiva inferiore al 38% (e su un diverso Programma, che contemplava il Passante Nord) sottoscrivono una imprevista ed inaccettabile Svolta verso il Passato Remoto.
E' il caso di ricordare, a chi non ha memoria, che dagli anni '80 del secolo scorso la Società Autostrade, insieme a numerosi soci e imprenditori, avevano sottoposto alle Istituzioni Locali l'allargamento a tre corsie (più quella di soccorso) per senso di marcia nel tratto urbano dell'A14 "in cambio" della realizzazione di tre corsie (più una di soccorso) per senso di marcia per la Tangenziale riservata alla viabilità urbana e di un pacchetto di opere di mitigazione dell'alto impatto ambientale conseguente.
Un Progetto duramente contestato da cittadini e comitati già preoccupati per la qualità della vita urbana. Che hanno indotto il Comune e la Provincia ad avere sempre massima prudenza. Fino a rifiutare l'opera, a valutare alternative e a ricercare improbabili altre "soluzioni" autostradali (come il Passante Nord).
E' il caso di insistere sul valore sociale ed ecologico di questa resistenza attiva o passiva?
Chi ha dubbi si aggiorni.
Tanto sui dati delle polveri e dell'inquinamento (sono ancora "freschi" i ripetuti allarmi dei mesi scorsi), quanto sui flussi di mobilità e di traffico (in evoluzione negli ultimi anni). I primi sempre intollerabili e pericolosi per la salute delle persone, i secondi che indicano una tendenza ed una possibilità alla riduzione dei flussi.
Da decenni si è, anche, ipotizzato di attivare e rendere fruibile da larga parte dei cittadini un Sistema Ferroviario Metropolitano e Regionale che rappresenti una alternativa di mobilità concreta e possibile, quotidiana, per centinaia di migliaia di pendolari (innanzitutto studenti e lavoratori) che viaggiano, ogni giorno, da e per Bologna.
Quanto le Istituzioni hanno lavorato lentamente e distrattamente per rendere concreto questo obiettivo è sotto gli occhi di tutti.
Del previsto SFM abbiamo, oggi, solo poche stazioni comunali o di Quartiere (spesso esposte alle avverse condizioni climatiche, vivere per credere ...); prive di frequenze e cadenze adeguate, certe e significative. Mancano ancora stazioni di interscambio; l'attraversamento diretto della rete regionale Tper in Stazione Centrale; le frequenze e i mezzi moderni più e più volte annunciati; i biglietti e gli abbonamenti unificati.
Eppure, qui è la vera sfida negli investimenti regionali e nazionali per migliorare la qualità dell'ambiente e della vita delle persone e per spostare quote significative di cittadini (e di risparmio energetico!) dai mezzi privati a quelli pubblici e meno inquinanti.
Del resto, già nel secolo scorso, la Giunta Vitali, sosteneva e assicurava la contemporaneità nel decollo tra SFM e Treni ad Alta Velocità (che veniva giustamente quanto furbescamente proposta come "Alta Capacità", per includere un utile quanto disatteso impegno verso il potenziamento dei treni merci!).
Naturalmente l'Accordo per la Tangenziale - Autostrada bolognese a "16 corsie" include un pacchetto di "compensazioni": si parla, non a caso, di barriere laterali, di tunnel, di verde.
Addirittura, si annunciano, "400 ettari di nuove piantumazioni". Senza specificare dove, come, quando. Quasi il doppio di quanto previsto e mai realizzato (salvo un primo parziale intervento di pochi ettari nel 1989) nel PRG del 1985.
Una incredibile promessa per chi da 30 anni ha avuto responsabilità politico - istituzionali e nulla ha fatto, come lo stesso Virginio Merola e molti dei suoi sostenitori!
Ma chissà, forse il superamento dei 60 anni e lo sprone nazionale dei quarantenni potranno cambiare ritmo? O, più probabilmente, convincere qualche elettore il prossimo 5 giugno ...
Difficile, ma possibile. Presto vedremo.
Intanto è lecito chiedere a tutti i potenziali firmatari dell'accordo (Sindaco, Presidente di Regione e Ministro) di attendere il voto ed il pronunciamento degli elettori bolognesi anche su questo nuovo vecchio impegno.
Magari discutendo e valutando, fin da ora, questo Accordo, con tutte le carte in tavola, ufficialmente.
Anche in Consiglio Comunale, prima del suo scioglimento. Tra i diversi Gruppi, Partiti e Movimenti presenti e in campo. Con la città. Con le sue associazioni, con i vari sindacati.
A ognuno le sue responsabilità.
Anche questa è democrazia.
Ma il sindaco può sottoscrivere accordi impegnativi per la città senza neppure un voto del consiglio comunale e provinciale?
RispondiEliminas.
s., la questione politica e democratica esiste. Eccome.
EliminaUna scelta strategica per la città (come quella di cui stiamo parlando) non può essere decisa da 3 (o comunque pochissime) persone.
Merita un ampio confronto, una precisa assunzione di responsabilità, un voto.
Originale che nessuno lo abbia chiesto e lo chieda ancora.
Ma tant'è.
In troppi pensano che in questo paese tutto è consentito.
O può esserlo.
s., la forma (formale) sarà rispettata.
L'Accordo (se decideranno di andare avanti anche con la firma) sarà un impegno tutto "politico".
Stile Porta a Porta.
L'argomento si presta.
Forse a suggellarlo chiameranno Bruno Vespa.
TAV, SFM, TPER?
RispondiEliminaNo. Dovremmo pure continuare ad utilizzare il petrolio e il gas delle Trivelle dell'Adriatico e della Lucania ... Se no, perché l'emendamento Gemelli - Guidi - Boschi - Renzi?
Sic
Capisco, Sic.
EliminaAnche questo può essere un argomento. Volendo.
Gianni
Leggo e condivido , che altro dire di una amministrazione che a tre mesi dalla scadenza del mandato promette di tutto e di più ,se non che non ha un minimo di credibilità .
RispondiEliminaAd ora di realizzato e concluso non vi è nulla , in campo vi è solo la inconcludenza di una Amministrazione che sta gestendo la Città come BENE DI CONSUMO .
Unica cosa sicura , la " RIQUALIFICAZIONE " di : 36.479 mq ad uso abitativo (corrispondenti a 486 alloggi), 21.537 mq ad uso economico-amministrativo, 26.822 mq ad uso commerciale, 32.016 mq ad uso ricettivo-ristorativo, 2.268 mq ad uso ricreativo, 3.939 mq ad usi sociali. Per un totale complessivo di 123.060 mq di territorio cittadino già urbanizzato che sarà riqualificato.
Dati POC 2015.
PS.
I 400 ettari di area verde a quanto mi risulta saranno ubicati quasi tutti come mitigazione della Quarta corsia autostradale da San Lazzaro a Imola .
Per Bologna rimarrebbe il " Bosco del Parco Nord " .
Con, poca ,purtroppo ,speranza guardo alle prossime amministrative questa città ha ,avrebbe bisogno di una svolta radicale . Proviamo a dargliela io voto Coalizione Civica .
Un po' di campagna Elettorale non fà mai male .
Ciao
G.
Al tempo, G.
EliminaAnche le 4 mila piante promesse a Parco Nord sono annunciate come investimento possibile con l'Accordo sul Passante di Mezzo.
Della serie: "volete il verde"?, beccatevi l'asfalto, il cemento e l'inquinamento.
Semplicemente indecente!
Campagna elettorale? Lotta politica?
G., sarebbe ora di dire a chi la vuole fare, ed ha idee e progetti alternativi per la città ed il paese, che le occasioni passano ...
I tempi sono decisivi.
Gianni
Condivido pienamente e mi aspetto che un'analisi come questa venga resa pubblica da chi pretende un mio voto in opposizione - anzi, in alternativa - al sindaco ricandidato.
RispondiEliminaRudi, coraggio. Siamo in compagnia.
EliminaGianni
non volermene, ma per me che quel tratto lo faccio tutti i santi giorni sarebbe una manna dal cielo...
RispondiEliminaciao
MDC
MDC, capisco. Sei uno dei tanti costretti ogni giorno (mattina e sera) a prendere l'auto e a incolonnarsi ... Volente o nolente. Oggi non hai alternative.
EliminaMa ti invito a riflettere.
Quella che tu definisci "manna dal cielo" è davvero la soluzione migliore? Per Bologna e per te? Considerando tempo e salute, portafoglio e qualità della vita?
Io, ne dubito.
Quanto ci costa (in termini ambientali, economici e finanziari) e quanto ti farà realisticamente risparmiare per ogni viaggio?
E, soprattutto, esistono alternative possibili, credibili e realistiche di mobilità?
Per te e/o per chi ha esigenze analoghe?
Io penso di si.
Se non ricordo male, tu abiti (con piena soddisfazione) a Vignola (Modena). E lavori (con ottimi risultati) in viale Lenin, a Bologna.
Cinquanta km. di distanza.
Collegati anche dalle rotaie, come sai. Ne abbiamo parlato più volte, quando lavoravamo insieme ed io dovevo raggiungere Zola Predosa partendo da Bologna, via Massarenti.
E allora, se invece di investire nelle "16 corsie" Comune/i, Regione e Governo destinassero pari risorse al Servizio Ferroviario Metropolitano e ai Trasporti Persone ER, potremmo offrire a te e a molti altri una nuova opportunità. Oggi inesistente.
Considera che la Vignola - Bologna (che ancora ha una insostenibile frequenza oraria dei mezzi) potrebbe essere facilmente collegata alla Bologna - Portomaggiore, superando in Stazione Centrale i rispettivi "fine corsa". Migliorando mezzi, tecnologie, frequenze, confort ... sarebbe una soluzione efficiente, affidabile e competitiva. Mi viene da dire "Nord Europea".
Potresti sceglierla o no, naturalmente. Ma ci sarebbe.
E offrirebbe diversi vantaggi individuali e collettivi.
A quel punto, concludo, per te o per chi dovesse mantenere l'opzione auto, forse la stessa attuale tangenziale - autostrada potrebbe essere meno intasata e sufficiente rispetto ad una organizzazione del territorio e della vita più ecologica e sana.
No?
Gianni
sicuramente.
Eliminama ho scritto quel commento dopo una giornata particolarmente estenuante dal punto di vista delle code.
chissà,un'alternativa del genere, se usata, potrebbe oltretutto ridurre proprio il traffico, agevolando paradossalmente chi è "costretto" a utilizzare l'auto (ci sono giorni, come sai, in cui non posso farne a meno)
Come no.
EliminaL'auto è un mezzo. Serve. Eccome. Ci sono cose che non sono fattibili senza. Di lavoro e non solo. A me, ad esempio, piace molto fare certe vacanze in auto.
Ma l'auto va usata con raziocinio.
Soprattutto, occorre limitare la dipendenza.
Costruendo, in particolare nelle grandi aree urbane, alternative possibili e lungimiranti. Che riducano inquinamento e stress.
Sono convinto che investire in un trasporto pubblico efficiente è a vantaggio anche dei cittadini che scelgono l'auto per necessità o per piacere.
Gianni
Poni innanzitutto e giustamente una questione di democrazia e di rappresentanza.
RispondiEliminaL'impegno preso con gli elettori dei diversi "uomini di governo".
Nessuno di Loro si era impegnato con gli elettori a realizzare un "allargamento della Tangenziale".
Non il Sindaco Merola.
Non il Presidente della Regione Bonaccini.
Non parliamo di Delrio o di Renzi. Che quando abbiamo votato manco erano in ballo e tutti pensavamo a Bersani, Monti, Berlusconi ... o Grillo.
La questione è interessante, anche perché per rispondere picche alla maggioranza emersa nel Referendum sulla scuola pubblica, il nostro Sindaco ha detto che non ne poteva tenere conto per via del fatto che il Suo Programma di mandato 2011-2016 quel l'impegno non lo prevedeva.
E allora?
Ancora una volta manca ogni coerenza e credibilità!
L.
E' cosi, L.
EliminaCiò che unisce il Renzi nazionale ed il Merola locale, al di là delle coreografie, sono due questioni:
1. il Ritorno al Passato nelle politiche economiche e sociali; la riproposizione di progetti ed opere abbandonati da decenni perché espressione di uno sviluppo sbagliato e portatrici di problemi grandi ed irrisolti.
2. le pratiche decisioniste ed autoritarie; su referendum (significativo il tuo richiamo al rifiuto del Sindaco di rispettare il pronunciamento dei suoi concittadini) e riconoscimento del ruolo rappresentativo delle assemblee elettive (Consiglio Comunale o Parlamento, messi di fronte a scelte fatte ed atti compiuti).
Bisogna sconfiggere con la politica e con il voto questi "nuovi conservatori".
Gianni
Ovunque, classi dirigenti incapaci di pensare nuovo.
RispondiEliminaRecuperano progetti vecchi e superati. A Bologna come a Roma.
Per anni hanno motivato le ragioni ambientali ed urbanistiche che motivavano il Passante a Nord.
Ora che sono ritornati al Passante in Bologna (non di Mezzo), motiveranno che è per ragioni ambientali ed urbanistiche.
Manco avessero bevuto ...
Da allegro con moderazione (non bevuto) colgo soprattutto Passante in Bologna (non di Mezzo).
EliminaGrazie, anonimo.
Gianni
Ci sono cose che mi fanno arrabbiare più di altre.
RispondiEliminaLeggo sulla cronaca di Repubblica che "si pianteranno 4.000 nuovi alberi".
Poi prosieguo la lettura: "le risorse per l'investimento verrebbero da società autostrade, per compensare il passante di mezzo".
Dunque il verde in cambio dell'asfalto!
Davvero triste, caro sindaco.
Come campagna elettorale non è un buon inizio!
Anna
Davvero pessimo, Anna.
EliminaGianni
Mi viene in mente un titolo per questa faccenda: Folgorati sulla via di ....... Bologna.
RispondiEliminaDa un decennio era stato firmato l’accordo per la realizzazione del Passante Autostradale NORD.
Alla fine del 2015, nel giro di qualche mese,
i nostri amministratori, unanimi, hanno improvvisamente cambiato parere. Si allargherà il sistema tangenziale-autostradale portandolo da 12 a 16 corsie, determinando un aumento del traffico autostradale, che non compete a Bologna, arrecando a tutta la città soltanto ulteriore inquinamento.
C’è da chiedersi quale sia la spiegazione razionale per questa repentina, folgorante, conversione che non sia la semplice considerazione che la campagna non si tocca, mentre i polmoni nostri, dei nostri figli e dei nostri nipoti si possono toccare.
Forse un vuoto di idee e di progetti innovativi saldati al bisogno di rispondere a interessi (legittimi e no) in crisi e alla volontà di proseguire nella gestione di potere locale e nazionale.
EliminaForse.
Gianni
È lecito chiedere. Ma Lorsignori procedono.
RispondiEliminaOggi in regione e.r. firmano l'accordo per il passante di mezzo, con annessi e connessi.
È la democrazia decidente. Muove risorse, interessi, imprese. Da lavoro, subappalti, vittime dirette e indirette.
Chi si oppone davvero?
BiBi
Sull'argomento, da ilcorrierebologna.it.
RispondiEliminaM.
BOLOGNA - Il premier Matteo Renzi sarà venerdì alle 18, a Bologna, per la firma sull’accordo per il cosiddetto passante di mezzo, ovvero il progetto per il potenziamento del nodo autostradale di Bologna. L’appuntamento è alle nella sede della Regione Emilia-Romagna, alla presenza di rappresentanti di Regione, Città metropolitana di Bologna e Società autostrade.
IL DIALOGO - Alla firma sull’accordo per il Passante di mezzo, con la partecipazione del premier Matteo Renzi, seguiranno quattro mesi di confronto pubblico con i cittadini. Lo spiega il sindaco di Bologna, Virginio Merola, a margine di una conferenza stampa. «Firmeremo un accordo importante per il Paese e per Bologna», perché si profila «la soluzione definitiva del nodo bolognese, con un’opera che comporterà anche forti lavori di mitigazione ambientale e di inserimento paesaggistico». La decisione quindi «è presa», mette in chiaro Merola, anche se poi «seguiranno quattro mesi di confronto pubblico, perché noi siamo abituati a lavorare così. Si attraversa sempre una democrazia nella nostra comunità e quindi saranno valutate tutte le proposte, le osservazioni e le inevitabili critiche che ogni opera comporta». Per Merola, però, l’importante è con la firma di domani saranno vincolati a quest’opera i finanziamenti già a disposizione, «la cui quantificazione - aggiunge il primo cittadino - sarà successiva alla presentazione del progetto preliminare e al confronto pubblico».
LE CRITICHE - Boccia il nuovo progetto, invece, il candidato civico Manes Bernardini: il Passante di mezzo rappresenta «una soluzione per l’immediato, ma non risolve il problema del traffico e dell’inquinamento. Occorre rilanciare il progetto del Passante sud». Per Bernardini, infatti, «questa espansione improvvisa della tangenziale porterà solo problemi, sia per i cantieri sia per le abitazioni che si affacciano sul raccordo bolognese». A dimostrazione di ciò, «sono stato già contattato da diversi cittadini - scrive l’ex leghista in una nota - che stanno costituendo comitati, mossi dalla preoccupazione dell’impatto ambientale» prodotto dall’ampliamento di tangenziale e autostrada.