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Ancora un Lunedì in Piazza Maggiore, sotto Palazzo d'Accursio, per alternative al Passante ... |
Socialisti e Democratici, di sconfitta in sconfitta: paralizzati, incapaci di capire, analizzare, correggere. Quasi che il "vento della destra" sia naturale. Invece no, non lo è. Tutt'altro. Nel mondo i nazionalismi sono una pericolosa illusione, una risposta conservatrice delle classi dominanti alla profondissima crisi della globalizzazione neo liberista imposta da giga-capitalisti e autocrati. Il problema è che sulla scena europea e internazionale mancano soggetti politici alternativi e credibili, dotati di una riconosciuta o riconoscibile autonomia e di capacità critiche costruttive, coinvolgenti, rappresentative di mondi reali.
Di fronte alle "guerre umanitarie" e alle "guerre infinite" accettare logiche di "difesa militare" e di riarmo è subalterno e perdente. Perché si continua a delegare esclusivamente a personaggi come Erdogan, a regimi come quello cinese o ad autorità religiose come la Chiesa Cattolica di Papa Francesco il compito di interrompere la spirale di conflitti, di guerre, di propagande? Questa "sinistra" ha ammainato la bandiera e le iniziative per il cessate il fuoco, per un Nuovo Ordine Mondiale policentrico e plurale, per riconoscere a popoli e Stati Diritti e Doveri universali?
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Lo scorso 26 maggio si è svolta in Cappella Farnese di Palazzo d'Accursio una interessante e partecipata Tavola rotonda per iniziativa del Portico della Pace, in collaborazione con Europe for Peace ... |
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Nella carpetta distribuita a tutti i partecipanti è stata inserita una lettera al Sindaco Matteo Lepore per sollecitare risposte adeguate alle proposte fatte nei mesi scorsi affinché Bologna e le sue Istituzioni svolgano un ruolo più attivo nelle politiche internazionali di pace ... |
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Tra le richieste del Portico della Pace quella di "accogliere la petizione dei cittadini per l'adesione di Bologna al Cities Appeal per il TPNW" ... (8 maggio 2023)
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Analogamente rispetto alla "crisi ecologica" e ai "mutamenti climatici" che interessano interi continenti, alzare "muri" contro i processi migratori e chiedere "proroghe" a difesa di privilegi locali è, quanto meno, indice di incomprensioni e ritardi. Peggio, è scarico di responsabilità tra chi non ha mai effettivamente governato i processi produttivi ed economici sui territori (i cittadini delle periferie che si ribellano, le associazioni ambientaliste o animaliste, nonché gli amministratori e gli enti locali sempre più svuotati di poteri reali) a tutto vantaggio di chi ha tratto profitti e potere da risorse concentrate su filiere di prodotti e di consumi consolidati, inquinanti e privi di bilanci costi - benefici capaci di considerare i beni comuni sottratti alla collettività ed alla biodiversità. Così procedendo come si distinguono le pratiche amministrative tra esponenti delle diverse coalizioni politiche in competizione? E come non cogliere la crisi di prospettive e di democrazia in Europa? Che colpisce non solo Paesi di recente adesione alla UE, ma Istituzioni solide come quelle di Francia e Germania. Nonché Spagna o Inghilterra, la cui Brexit non ha risolto il cuore delle contraddizioni. Mentre anche al Parlamento europeo emergono comitati d'affari e radicate attività di lobby.
L'Italia vive pienamente questo contesto. Divenuta "un Paese normale", da quando l'alternanza non è più sinonimo di alternative ma di larga adesione al "pensiero unico" capitalista è scivolata sempre più verso l'apatia e il declino. La "crescita" degli ultimi decenni meriterebbe analisi ben più profonde e strutturali di quanto abitualmente proposto. Perché, come sappiamo da tempo, il PIL è un inganno: non considera il Patrimonio naturale esistente; non misura le risorse autoctone, stabili e quelle di passaggio o volatili. Mancano alla pubblica discussione troppi dati di realtà. Che, in parte, vengono custoditi da chi si riserva quote di potere che non vuole socializzare e, in parte, neppure vengono prodotti e ricercati. Un esempio sono le Valutazione di Impatto Sanitario, le Indagini Epidemiologiche e le Valutazioni di Impatto Ambientale determinate da prodotti e produzioni, ovvero della organizzazione sociale ed urbanistica dei territori.
Probabilmente tutto ciò non interessa soggetti, partiti e leader Conservatori, decisi a rappresentare le classi sociali dominanti e le corporazioni subalterne ai sistemi di potere esistenti. Costoro aspirano ad essere eredi naturali e sostanziali continuatori di chi li ha preceduti.
Al contrario, chi vuole risolvere i problemi creati nel mondo di oggi e di domani dalle scelte fatte in passato ed ancora in "agenda" deve attivarsi ora: studiare, sperimentare, costruire, verificare, ripensare.
Forse tra le forze democratiche e di sinistra non ci si rende ancora conto di quanto sta incidendo e inciderà (politicamente ed elettoralmente) la vicenda dell'alluvione. Si, un "terremoto". Ma non come va ripetendo il Presidente della Regione e del PD: "ricostruiremo tutto" come già fatto nel maggio 2012, "sappiamo farlo". No, qui si tratta d'altro. Almeno per chi vuol vedere con la necessaria capacità critica la situazione e i processi: dagli Appennini al mare, dal piacentino a Rimini è in discussione un intero "modello" di produzione, di organizzazione del territorio, di assetti idrografici, di rapporti sociali ...
Un problema sempre sottovalutato, a livello locale e nazionale.
Esploso ora, nel momento in cui PD ed una parte dei suoi alleati minori hanno scelto di eleggere a loro simbolo politico proprio l'Emilia Romagna: con la sfida Bonaccini - Schlein per le Primarie. Poi con la doppia Presidenza a Bonaccini: candidato sconfitto ma comunque portato al vertice nazionale "per i meriti acquisiti nel governo della sua Regione". Ora una parte rilevantissima di questa terra e di questi "meriti" sono finiti sott'acqua.
Riflessioni, ripensamenti? Correzione di priorità precedentemente individuate? Non risultano.
Piuttosto parte la campagna per Bonaccini "Commissario" all'alluvione con poteri straordinari nella ricostruzione.
Un approccio davvero sinistro!
Dove la concentrazione del potere prevale sulle nuove e urgenti politiche di prevenzione e di conversione ecologica. Così come i baci alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e gli apprezzamenti al Governo delle Destre risultano ben oltre il dovuto rispetto istituzionale.
Nella situazione data non costruisce futuro.
Di certo non è la prospettiva per chi considera le attività degli uomini tra le cause della crisi ecologica e dei cambiamenti climatici e, dunque, cerca risposte politiche nuove, priorità e Progetti costruiti attraverso il consenso e la responsabilità di quanti sono davvero interessati a vivere in pace, sicurezza e salute.
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Per il quotidiano di Maurizio Molinari e di GEDI - Exor sull'Italia e sull'Europa spira "il vento della destra" ... (30 maggio 2023) Un evento naturale? O l'uomo sapiens ha risposte culturali e politiche per invertire i processi?
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Per il quarto lunedì consecutivo Piazza Maggiore registra la partecipazione di giovani, cittadini ed associazioni contro il Passante e per investimenti eco-compatibili ... (29 maggio 2023)
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Sotto Palazzo d'Accursio le bandiere di Extinction Rebellion ... |
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Sul selciato di Piazza Maggiore solidarietà attiva e critica politica ... |
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Un richiamo collettivo nei confronti delle mancate risposte di chi vuole procedere nella realizzazione di "grandi" opere dannose per gli ecosistemi e le comunità ...
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Un rumore creativo contro il "sonno della ragione" ...
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Donne ...
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Giovani ...
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Foto di professionisti, regolarmente "archiviate" ...
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Protagoniste generazioni mature e "ultime" ...
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Strumenti che divengono concerto ...
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Creatività e pluralismo ...
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Posate e mezzi di mobilità alternativi ...
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Riciclo di vecchie casseruole ...
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Coperchi e lattine: a conferma dell'adesione operativa alla cultura dell'Economia Circolare ...
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Bottiglie di metallo bastoncini di legno ...
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Luca Tassinari, di AMO Bologna ed Aria Pesa, motiva le ragioni di una mobilitazione che si sviluppa dalla primavera del 2016 ...
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Per alcune giovanissime partecipanti una utile ricostruzione ...
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Un attivista di Legambiente con sonaglio ...
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Una signora con pentola e mestolo ...
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Un "partigiano": più alberi ...
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Un "giardiniere" ...
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Da Jessica, attivista di XR, un nuovo appuntamento il 10 giugno per "fermare" il Passante di Mezzo e promuovere democrazia deliberativa ...
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Una ragazza di Colonna Solidale ricorda la quotidiana partenza di volontari per i comuni alluvionati e la manifestazione del 17 giugno a Bologna ...
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Serenità e determinazione ... |
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Impegno "chiavi in mano" ...
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Con delicatezza ...
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"L'autonomia locale e la partecipazione dei cittadini rappresentano l'unico antidoto al buco nero della gestione commissariale (per sua natura centralistica)" titola il manifesto (31 maggio 2023)
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L'ultimo appuntamento primaverile della Scuola di Formazione di Legambiente Bologna (con il Prof. Stefano Zamagni) ... |
Abbiamo tanta giusta rabbia e pratichiamo la resistenza che ci riesce. Mancano tuttavia ancora gli interlocutori politici. Non è poco. E proveremo a tenerlo in memoria.
RispondiEliminaDomanda: non manca il soggetto in "di sconfitta in sconfitta"?
DG
Hai ragione. Grazie! Ho appena aggiunto al testo originale "Socialisti e Democratici".
EliminaGianni
Servisse il rumore, qui lo si amplifica adeguatamente. Il fatto è che il mondo cambia con le azioni e il lavoro. Certamente finalizzati a un Progetto, come scritto anche qui. E questo Progetto non lo abbiamo chiaro. Nessuno. Al massimo registriamo spunti che potrebbero tornare utili per attivare i saggi che vivono in ogni paese e che cooperando insieme potrebbero stabilire una cornice generale a cui attenersi.
RispondiEliminaAS