mercoledì 12 marzo 2014

La Legge elettorale ed il Grande Prestigiatore

La "profonda sintonia" tra Renzi e Berlusconi ha dato i suoi primi frutti.
La Camera ha approvato una bruttissima Legge.
Fare è necessario. Ma si può fare bene o male, come noto.
Si è fatto male. Molto male.
Stiamo al merito.

1. Questa Legge è un passo per fare governare (in futuro, forse) anche una forte minoranza.
Cosa sarebbe, infatti, una coalizione (di soggetti politici diversi) che, tutta insieme, raccoglie il 37,1% dei voti validi e potrà contare la maggioranza assoluta dell'unica Assemblea legislativa?
Oppure, ancora meno. Salvo il fatto che la scelta potrebbe ricadere anche sulla seconda minoranza, visto che si contenderanno la maggioranza assoluta della Camera attraverso un ballottaggio (al quale, non dimentichiamolo, potrebbero anche partecipare un numero minoritario di elettori) le due maggiori minoranze (per intenderci, stando al voto di febbraio 2013, le coalizioni di Centrosinistra e di Centrodestra, che raccolsero attorno al 30%)?
2. Questa Legge è un passo per ridurre nelle Istituzioni la rappresentanza politica presente nel paese ed il protagonismo dei cittadini.
Cosa sono, infatti: A) lo sbarramento minimo del 4,5% per i partiti coalizzati; B) lo sbarramento minimo del 8% per liste autonome; C) lo sbarramento del 12% per coalizioni di forze politiche? Se non un tentativo forzoso ed autoritario di limitare l'espressione di pensiero, idee e progetti Politici?
E, ancora, il voto contro il riconoscimento delle differenze di genere? Per respingere la possibilità di una rappresentanza più equilibrata tra donne e uomini?
3. Questa Legge è un passo verso una democrazia plebiscitaria, con un voto dei cittadini limitato alla scelta di un capo e con una ampia delega a Lui (e ai suoi fan) a fare ciò che ritiene meglio per il paese.
Cosa sono, se non questo, le liste bloccate, la ribadita delega ai capi di scegliere i candidati, le candidature plurime (fino a 8 circoscrizioni) e l'impossibilità degli elettori di determinare in qualsiasi modo, con il loro voto, l'elezione di un candidato?
Dunque, nel merito, una Legge peggiore di quella esistente.
Che aggrava gli elementi di incostituzionalità già riconosciuti dagli organi competenti alla "Calderoli".
Lo riconoscono anche molti parlamentari che l'hanno votata. In testa molti della attuale maggioranza politica del Governo Renzi.
Evidenziando una contraddizione clamorosa.
Da un lato, si sostiene l'esigenza di superare il bicameralismo perfetto (cancellando, presto, il ruolo legislativo del Senato). Dall'altro, si affida proprio al Senato il compito di recuperare "i limiti" della Legge, discussa e votata (frettolosamente, senza neppure passare dalla "competente" Commissione) dalla Camera. A conferma della "utilità" di una doppia lettura delle leggi!
Quale migliore smentita del "valore" di merito e "strategico" dell'accordo Renzi - Berlusconi?
Dunque, una bruttissima Legge elettorale.
Ma insieme una operazione politica spericolata e pericolosa.
L'incontro Renzi - Berlusconi, la dichiarata "profonda sintonia" tra i due capi partito, questa Legge elettorale e la loro ipotesi di modifiche costituzionali:
1. hanno prefigurato il rientro (di fatto) di Forza Italia nella maggioranza politica del paese. Manomettere la Costituzione (con la cancellazione del ruolo legislativo del Senato e la riforma del Titolo V sui poteri di Regioni ed Autonomie) è "alta" politica, non semplice intesa maggioranza (quale?) - minoranza (quale?). Infatti non c'è accordo in nessuna "maggioranza" votata dai cittadini e la "minoranza" con cui si è concordato non è, comunque, quella più rappresentativa (nel voto di febbraio 2013 l'intero PdL, ora FI e NCD, è stato meno votato del Movimento 5 Stelle!).
2. hanno minato ulteriormente (definitivamente?) la Coalizione Italia Bene Comune, del febbraio 2013, che aveva portato Pierluigi Bersani a raccogliere, di stretta misura, la maggioranza relativa dei consensi tra i votanti e la maggioranza assoluta alla Camera. Ora, SEL si è battuta, con forza ed argomenti, contro questo progetto e questa Legge, e Centro Democratico di Tabacci ha votato contro, con una critica severa e radicale.
3. hanno aperto una crisi evidente nella maggioranza politica di Governo costruita nelle Istituzioni nazionali e in Parlamento, dopo il voto e la rielezione di Giorgio Napolitano alla Presidenza della Repubblica. Alcune componenti, come i Popolari e Scelta Civica per l'Italia hanno votato contro o si sono astenuti. Il Nuovo Centrodestra ha votato a favore, chiedendo e rivendicando "cambiamenti" al Senato.
Così, al di la delle sue stesse intenzioni il Sindaco - Segretario - Premier (e con lui un PD sempre più diviso e confuso) si è messo nelle condizioni di dipendere da Silvio Berlusconi e dai suoi uomini (non a caso, i più soddisfatti e i meno imbarazzati di tutti nelle dichiarazioni di voto alla Camera).
Del resto, anche con questa Legge elettorale approvata definitivamente (e, come detto, valida solo per la Camera) non si può andare al voto, almeno fino ad approvazione definitiva della "riforma" del Senato (ci sarebbero diversi sistemi elettorali nei due rami del Parlamento) e, dunque, sono obbligate "larghe intese".
Al di la di quanto Matteo Renzi annuncerà oggi pomeriggio, dopo un Consiglio dei Ministri che si annuncia brevissimo, quanto ricco di nuovi "effetti speciali".
"Di sinistra" si dice.
Il Grande Prestigiatore ha appena iniziato il suo lavoro.

8 commenti:

  1. Tu dici Grende Prestigiatore.
    Io lo vedo giocatore di poker.
    Gioca da solo, contro amici - avversari, se vince lui perdono gli altri e viceversa.
    Le carte sono di altri ...
    Sic!

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  2. Renzi applica alla lettera il concetto "democrazia incompatibile con sviluppo capitalista " ,troppi "lacciuoli "danneggiano il "Libero Mercato ".
    Si mantengono le Larghe Intese per avere Larghe Intese perenni .
    Questa è una legge elettorale molto peggiore del Porcellum . Che dire , triste vedere una fine così tragicomica del Pd , un tonfo rovinoso reso comico dalla presunzione e dalla incapacità di una squadra che farebbe fatica a salvarsi in lega PRO , e tragico perchè butta alle ortiche un passato che dovrebbe rappresentare.
    speriamo in una incostituzionalità della nuova legge.
    Ciao
    G

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  3. Sei rimasto alla mattina?
    Aiuto!
    Ho bisogno di confrontarmi con la conferenza stampa pomeridiana.
    Da destra a sinistra con una velocità supersonica.
    Ciao
    L.

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  4. Perché nel paese un simile cambio d'epoca non è oggetto di alcuna discussione organizzata?
    Non si possono approfondire le questioni aperte?
    Gli iscritti a partiti e sindacati o i soci di cooperative non hanno nulla da dire. Che democrazia è quella che vive di sondaggi?
    Su Regioni, Provincie, Enti di secondo grado sarebbe utile confrontarsi prima di decidere!
    Io avrei da riportare esperienze e un vissuto personale.
    Altri come me.
    Grazie!
    Francesca

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  5. Ciao Gianni,
    sei in rapporti con Alberto Asor Rosa?
    Leggo, oggi, su il manifesto "Sinistra: non c'è più molto tempo".
    Anche lui parla del segretario - presidente e di ciò che esce dal suo cappello da PRESTIGIATORE ...
    Sostiene che se Renzi vince, perdono il PD, la sinistra ed il paese; che è stato "tradito" il voto popolare del febbraio 2013 (almeno del suo) che chiedeva altro; che o si sconfigge ora il "renzismo" (sulla legge elettorale) o che ce lo terremo per almeno un decennio ...
    Non so, mi sento disorientata.
    Capisco, ma se il punto è la "costituzione di gruppi parlamentari autonomi" della maggioranza dei deputati e dei senatori PD (che rappresenterebbero la minoranza - non "renziana" - del PD), come sostiene Asor, mi sa che siamo fritti!
    Forse che Bersani, Letta, D,Alema e Cuperlo (con Penati, Vasco Errani e c.) sono, politicamente parlando, molto meglio?
    Lo pensavo qualche tempo fa, quando ero bambina, ma poi sono arrivati "i fatti" e le alleanze ...
    Anna

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  6. Quando si discuterà la nuova legge elettorale al Senato?
    L'impressione è che si sia passati ad altro.
    Ma bisognerebbe dire a Renzi che un conto sono i sogni e la propaganda e un conto è la realtà.
    E allora, i fatti dicono che:
    A. Il Senato deve ancora discutere quanto uscito dalla Camera.
    B. Siamo nella seconda metà di marzo e il tempo corre veloce. Il suo corno programma prevedeva già altro (la riforma del lavoro, se ben ricordo).
    Ma, forse, raggiunto Palazzo Chigi in quel modo e grazie a quegli alleati è inevitabile procedere con obiettivi e tempi meno sfidanti.
    Un altro bluff?
    S.

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  7. Questa volta dal cappello ... è uscito pochino!
    "L'impegno a rispettare i trattati europei".
    Dunque la proposta di discuterli per cambiarli?
    "Se tutto va bene, io non vado bene" diceva la campagna elettorale del mio Sindaco.
    Oggi mi sento così.
    Ciao

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  8. Dal cappello esce di tutto. Una orrenda legge elettorale, un decreto sul lavoro precario ( a vita), 80 euro al mese per i salari e gli stipendi fino a 1.500 euro netti, un incontro all'Eliseo, uno con "cara Angela", uno con Il rottamato Max ...
    Di tutto di più.
    Il tempo delle scelte si avvicina. Auguri a Lui e a Noi!
    M.

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