"Donne in nero" per la pace da decenni propongono azioni positive per un mondo migliore |
Vero. L'Amministrazione USA aveva annunciato da settimane una aggressione russa. Le loro informazioni erano corrette. I dubbi di molti, che si trattasse di pura propaganda, si sono rilevati una seria sottovalutazione della situazione e delle intenzioni dei principali soggetti politici in campo. Forse anche alimentati, in Italia, da un Governo che ha delegato interamente al "giovane" Ministro Di Maio questa enorme vicenda, mentre il "miglior" Presidente del Consiglio, Mario Draghi, si occupava d'altro e, ancora ieri, anziché presenziare al dibattito in Parlamento sui fatti internazionali, era impegnato a comunicare il superamento della emergenza Covid-19 ed il "progressivo ritorno alla normalità" del Belpaese.
Putin si è mosso con la stessa logica spregiudicata e militare che lui stesso aveva usato in passato in altre aree "minori" considerate strategiche. Con la stessa logica di onnipotenza imperiale che è stata proposta ripetutamente in passato da Stati Uniti e NATO nel mondo, in Medio Oriente e in Europa, con i bombardamenti su Belgrado e la Serbia per assicurare l'indipendenza del Kossovo. Dire questo non significa in alcun modo ridurre le responsabilità dell'attuale Capo del Cremlino. Tutt'altro! Riconosce una logica speculare e inaccettabile a quella perseguita dalle principali potenze capitalistiche Occidentali. E, soprattutto, ha lo scopo di evidenziare l'inadeguatezza e l'irresponsabilità anche delle "nostre" politiche, nazionali ed europee.
Ora è un coro di condanne per Putin, per il Governo ed il Parlamento Russo. Tanti parlano e sentenziano dalle capitali dell'Occidente. Condanna condivisibile, senza se e senza ma. C'è in Europa e nel mondo chi si è sempre opposto all'uso della "forza" e della violenza (anziché all'esercizio della politica e della "ragione").
Ma l'Ucraina è sotto attacco. L'esercito di Kiev è sotto fuoco. La popolazione è esposta ... E noi "cittadini del mondo"? Come rispondiamo?
Chi, in questa Europa, al crollo del Muro di Berlino, alla fine del Patto di Varsavia, all'estinzione (pacifica) dell'Unione Sovietica ha pensato solo di festeggiare e poi, innanzitutto, di affermare un "pensiero unico", un "mondo" progressivamente "mono polare", caratterizzato dell'espansione costante della cultura e della potenza economica, tecnologica e militare Americana, con quel sistema sociale di disuguaglianze di classe e di saccheggio della biodiversità del Pianeta Terra, con le Alleanze militari in essere diffuse ad Oriente e nel Sud del mondo, ha clamorosamente sbagliato analisi, scelte e prospettive. Almeno allo stato e fino a prova contraria.
Con l'aggressione militare Russa all'Ucraina per il momento si evidenzia la "scommessa a perdere" e i costi umani e materiali già inferti e da attendere (pesantissimi!) del supposto "diritto di quel popolo" a scegliere il Blocco politico militare di cui fare parte. Un inganno! Verso le popolazioni civili che vivono in quelle terre d'Europa. Da parte di classi dirigenti politiche, industriali e finanziarie occidentali che, di fronte alla mossa di Putin, ora devono decidere se lasciare milioni di cittadini ucraini alla mercé dell'esercito invasore prendendo atto dell'intervento (possiamo chiamarla occupazione) militare, ovvero se scatenare un conflitto generale NATO - Russia (e forse Cina). Un bivio drammatico, ma in ogni caso percorsi senza uscite indolori.
E' dunque tempo di mobilitarsi. Come qualcuno ha già fatto, nei giorni scorsi. Per fermare la guerra. Ma soprattutto per discutere cosa costruire, insieme, per il futuro. Quali obiettivi avere per il mondo che "ripudia la guerra", ma insieme la produzione ed il commercio incontrollato delle armi, di eserciti, milizie armate, contractor.
Chi vuole la pace, avvii trattative immediate.
La scelta del Governo italiano di incontrare quello Russo in tempi migliori è assurda. L'Italia dei migliori dica, discuta, si muova con saggezza e lungimiranza in ogni sede.
Questa è l'ora della politica, del confronto anche duro per fermare il precipizio di una guerra (come sempre) senza vincitori, per un mondo in cui prevalgano il disarmo (Si, il disarmo!) e grandi investimenti per la conversione pacifica ed ecologica di tutte le economie e dei Bilanci di Stato e delle Comunità.
L'appello e le scelte del Portico della Pace di Bologna sono un ottimo punto di inizio.
Donne e uomini con le bandiere della pace e di associazioni ecologiste ... (1° gennaio 2020) |
A Bologna in Piazza del Nettuno con il Portico della Pace e migliaia di cittadini, Cecilia Strada di Emergency ... (1° gennaio 2020) |
Il Portico della Pace di Bologna ha anticipato la mobilitazione (precedentemente prevista per sabato 26 e pubblicato qui) a venerdì 25 febbraio, ore 18, in Piazza Maggiore ... |
L'appello è per tutte le donne e gli uomini di pace un riferimento importante e da cui partire per sviluppare le prossime iniziative ... (24 febbraio 2022) |
Il volantino della Rete delle Lotte Ambientali bolognesi che promuove la iniziativa (confermata) di domenica 27 febbraio |
Vergogna, vergogna vergogna.
RispondiEliminaPer Putin e la sua guerra che solo nella retorica colpirà un regime avverso e in realtà sarà dramma di un popolo, più popoli.
Per Biden che da tempo sapendo delle intenzioni del Capo russo non ha fatto passi per assicurare all'Ucraina quella neutralità che avrebbe evitato la guerra.
Per i capi europei che non si sono dimostrati capaci di prevenire questo tunnel.
DG
Siamo governati da una élite di irresponsabili, criminali e impotenti. A volte imposti a volte scelti. Se vogliamo uscirne, ognuno guardi in casa sua.
RispondiEliminas.
Scusa ma siamo governati chi?
EliminaNon credi che ogni comunità ha più o meno i governanti che si merita?
Certo le opportunità che la democrazia conquistata a cari costi ci mette a disposizione vanno utilizzati.
E l'attenzione sugli eletti deve essere costante.
A proposito di lezioni. Sento la mancanza di una voce autorevole e libera come quella del prof. Gino Strada.
Rocchi
Putin dice di voler difendere il suo popolo ma poi......
EliminaBiden e Johnson incoraggiano i popoli dell'est Europa ad entrare nella NATO ma poi......
Draghi si commuove per Zielinsky ma poi......
Toccava a Gino Strada, ai medici ed al personale di Emergency intervenire sui campi di guerra. Sosteniamo Emergency!