Bologna e la sua costante, insostenibile crescita: consumo di suolo, F.I.CO., Passante di Mezzo |
"Siamo determinati a percorrere l'obiettivo della transizione ecologica ... a proteggere soprattutto i più deboli dai costi sociali che potrebbero essere davvero significativi ... L'esperienza che abbiamo vissuto questa estate in Europa è forse la lezione migliore per procedere con rapidità e determinazione nella lotta ai cambiamenti climatici ... Non c'è più tempo perché i costi per i nostri Paesi e i nostri cittadini sarebbero immensi" ha detto Mario Draghi venerdì scorso ad Atene al summit internazionale Euro Mediterraneo.
Commentando queste parole il Corriere della sera ha scritto: "Draghi riafferma gli obiettivi fissati negli accordi di Parigi (sinora disattesi) e richiama le responsabilità particolari che tocca l'Italia in questo momento, avendo sia la co-presidenza con il Regno Unito della COP26, sia la presidenza del G20".La pagina del Corriere della Sera sull'intervento del Presidente del Consiglio ad Atene in occasione del vertice europeo sul Mediterraneo (18 settembre 2021) |
Sabato scorso Pierluigi Stefanini, Presidente e Portavoce dell'Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (nonché Presidente del Gruppo Unipol) ha fatto eco al Capo del Governo italiano presentando il ricco programma del Festival che Asvis svolgerà dal 28 settembre al 14 ottobre con oltre 400 eventi in diversi luoghi del nostro Paese. Intervistato domenica dal Corriere della Sera ha affermato: in Italia "ancora non ci siamo ... la pandemia ha contribuito a farci arretrare ... confermiamo l'apprezzamento verso lo sforzo del Governo per realizzare il PNRR, ma sottolineiamo in modo critico il fatto che il Piano non considera e non definisce in modo coerente, organico e integrato target giusti e necessari per arrivare al 2030 ... Il Paese ha bisogno di agganciare il Piano a obiettivi. E' necessario entrare in una fase più stringente, cioè definire impegni, target ed azioni da qui ai prossimi 5 anni, la scadenza del Piano, e da qui ai prossimi 9, cioè al 2030".
Poi ha aggiunto: "bisogna evitare il rischio che la sostenibilità possa apparire un lusso, da coltivare quando le vacche sono grasse. In un periodo così critico è la risposta vera". E conclude: "la politica vive, non da oggi, una difficoltà intrinseca ad avere visione. Noi vogliamo favorire e incentivare diverse attenzioni e sensibilità. E soprattutto diversi comportamenti".
La pagina del Corriere della Sera con l'intervista a Pierluigi Stefanini, Presidente e Portavocedell'Asvis e Presidente di UNIPOL ... (19 settembre 2021) |
Queste parole e le iniziative di Asvis aprono nuovi scenari per "le città italiane a rischio"? E, soprattutto, venendo pronunciate da Mario Draghi e Pierluigi Stefanini, riaprono il confronto sociale, politico e culturale sul PNRR aggredendo i nodi posti comprensibilmente dall'Europa con Next Generation EU? O, ancora, il percorso stanco, ripetitivo, vuoto, tutto di schieramento e senza rilevanti contenuti strategici e di governo sulla necessaria conversione ecologica che caratterizza molti confronti politici elettorali sulle prossime elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre?
La prima pagina di Repubblica di oggi con "le previsioni degli esperti" che sollecitano investimenti radicali in politiche di conversione ecologica (21 settembre 2021) |
L'esempio di Bologna e dell'Emilia Romagna può essere simbolico e calzante.
Qui, infatti, nelle stesse ore in cui Mario Draghi e Pierluigi Stefanini parlano e i giornali raccontano ... vecchi, "nuovi" ed aspiranti Amministratori pubblici continuano a riproporre modelli economici e sociali del passato, solo parzialmente "mitigati" e "compensati", come tante volte promesso e mai realizzato. Matteo Lepore incontra i vertici di Confindustria nella loro sede e dice di volere aprire "nel 2022 i cantieri" per un sostanzioso pacchetto di nuove autostrade ed ulteriori corsie di asfalto e cemento (Passante di Mezzo, ma non solo). In un contesto di vari altri poli logistici, nuovi centri commerciali, impianti di estrazione e di distribuzione di benzina e combustibili fossili, varianti edificatorie. Poi va in CNA e promette di portare "subito in aula il Passante". Primo atto della nuova Amministrazione?!
Ancora nessun Bilancio ambientale. Mai un Bilancio economico - finanziario consuntivo e/o previsionale che includa costi e cespiti ecologici e sociali. Con quale responsabilità? Con quale "presa" nelle periferie urbane e in un territorio che ha già subito tante ferite (estrazioni di materiali e gas dal sottosuolo, subsidenza, antropizzazione generalizzata, impermeabilizzazione del suolo, frane, alluvioni, incendi)?
Al bolognese Pierluigi Stefanini, compagno ed amico di vecchia data, dirigente del PCI e poi del PDS, Presidente di Federcoop Bologna dagli anni '90, poi di Coop Adriatica e infine di UNIPOL, non sfuggono di certo le contraddizioni dello sviluppo capitalistico di questa terra, del compromesso (più o meno "storico" e sempre più problematico) costruito nei decenni tra "Emilia rossa" e grandi gruppi economici e finanziari privati. Già ce ne parlava Enrico Berlinguer e si discuteva con Renzo Imbeni ...
Oggi siamo in pesantissimo ritardo per il "buon governo".
E anche per questo è urgente ripensare, elaborare e, soprattutto, agire con politiche innovative, forti e radicali. O come dice Pierluigi, e vale ancora sottolineare, "definendo impegni, target ed azioni da qui ai prossimi cinque anni, e da qui al 2030". Si, un cambiamento trasparente e verificabile, anno per anno. Insieme, da amministratori e cittadini. Dotandosi tutti di strumenti adeguati di controllo e di lettura critica collettiva (per non ripetere errori fatti). Serve un protagonismo consapevole e partecipe dei cittadini oltreché delle forze politiche, dei sindacati e delle associazioni (da anni sempre più autoreferenziali). Non a caso, sotto la pressione di Fridays for Future e di Extinction Rebellion si sono positivamente introdotti nello Statuto del Comune di Bologna il richiamo a fronteggiare "l'emergenza climatica" e l'opportunità di attivare "Assemblee cittadine".
Diversamente, come altro possiamo garantire "il cambiamento nel consenso" richiesto dagli Accordi di Parigi per COP21 e già in assoluto ritardo rispetto alla tabella di marcia?
Per non scaricare "sui più deboli i costi della transizione ecologica" (come ora dice Draghi ed altri prima di lui, anche se non con la stessa autorevolezza) dobbiamo allora recuperare progetti "visionari" di maestri di vita, di studiosi (anche dell'Università di Bologna) e di politici o amministratori troppo a lungo rimasti nei cassetti di Sindaci, Assessori, Presidenti di Regione e Ministri. E finanziare con assoluta urgenza e prima di ogni altra cosa e infrastruttura: ferrovie e trasporti pubblici competitivi (oggi non è così), rigenerazione e risanamento ambientale (assenti), boschi urbani ed energie pulite (da 30 anni i bolognesi aspettano la Fascia prevista nel PRG del 1985-'88 e recupero di materie), riduzione degli imballaggi "usa e getta" (inadeguati i passi avanti di Hera e delle industrie del packaging)! E che c'entra con questi impegni propri di una economia circolare e utile a preservare biodiversità naturale, animale ed umana (come insegnano i professori Balzani ed Armaroli) il rilancio delle tradizionali infrastrutture di asfalto e cemento per una mobilità privata basata, ancora e sempre, su auto ed autocarri, su petrolio e metano?
Troppo flebili, divise e piegate da solide lobby e da interessi di grandi gruppi imprenditoriali e di potere condizionanti sono le voci critiche (ultima quella del Verde, Paolo Galletti, su Cantiere Bologna) interne alla Coalizione di CentroSinistra, data vincente anche per il basso profilo delle Destre divise e comunque ammiccanti e di una sinistra critica suicida.
Ciò che non si può fare è pensare che qui "tutto va discretamente" e "per il meglio". Che, trovato un accordo "Per una Bologna progressista e democratica" con le opposizioni politiche di sinistra e (persino) con qualche (fino a poco tempo fa "detestato" ed amabilmente "odiato") rappresentante del M5S locale (l'opposizione a Merola che nel 2016 superò quota 40mila voti!) ora al "predestinato" Matteo Lepore basta intendersi con Confindustria, Associazione Commercianti, Legacoop e CNA e il potere (o almeno quello amministrativo) è garantito per altri 5 o 10 anni.
Poi, chiusa questa "partita" tornata sostanzialmente "bipartisan", si potrà affrontare quella del Quirinale e, successivamente, quella per il rinnovo del Parlamento e del Governo.
No, la sfida è di gran lunga più impegnativa e globale.
E chiunque pensi che per praticare la "transizione" ecologica basti cominciare a "mettere prati sui tetti" e continuare a consumare suolo vergine per strade, autostrade, hub della logistica e del commercio, residenze e industrie tradizionali o nocive ... ha forse poco riflettuto sulle parole di Mario Draghi e di Pierluigi Stefanini e sicuramente sottovalutato la grande sfida ambientale, sociale e democratica aperta negli anni 2020 e 2030.
CNA invita i candidati di CentroDestra e CentroSinistra e Matteo Lepore si caratterizza per continuità e cultura della conservazione ... (21 settembre 2021) |
Un Draghi in versione internazionale e Stefanini in versione nazionale. Predicano bene, ma come razzolano?
RispondiEliminaIl Pnrr non si è discusso ne risultano chiari i progetti di transizione. Mentre le compagnie assicurative fanno ricavi e utili sugli automezzi.
Bologna è un osservatorio. Però conferma la selezione tradizionale: Lepore predestinato di partito e da legacoop, Battistini imprenditore e uomo di curia. Non si fanno e non si faranno mai la guerra. Anzi. Troveranno accordi nelle varie camere di compensazione già attive.
Passati gli anni di Grillo e del terzo polo anti sistema, avviata la restaurazione ora si proveranno misure di mitigazione o greenwashing.
L'alternativa della conversione è tutta da conquistare.
Ciao!
Dei Draghi non mi fido.
RispondiEliminaStefanini propone un metodo rivoluzionario che non viene mai seguito. Neppure a Bologna e in Emilia.
s.
Draghi, Stefanini e pure Lepore dicono e scrivono anche buone cose. Ho letto sul web alcune pagine del programma che accompagna la candidatura del sindaco del csx bolognese.... e mi sembrano principi condivisibili. Ma poi hanno ragione Greta Thunberg ed i movimenti eco che stanno riprendendo le iniziative, non ci sono i fatti. Si insiste su Ponti e Passanti. Chi ha potere per acquisire credibilità dovrebbe concretizzare almeno una parte di quanto dice.
RispondiEliminaPer questo io insisto spesso sulla messa alla prova in prima persona delle donne, che quanto a ruoli sociali ed istituzionali ne hanno sempre visti pochi.
E vedrei bene una alleanza trasversale eco-femminista.
Anna
Un ottimo articolo, da leggere e rileggere, ricordandolo per il futuro
RispondiEliminaparole, parole, parole, soltanto parole.....con simili personaggi non c'è futuro per questo povero pianeta: finiremo in graticola grazie al fuoco dei soldi del profitto.....
RispondiEliminaHo guardato con attenzione le dichiarazioni di Stefanini e di Draghi a cui oggi possiamo anche aggiungere il discorso tenuto da quest’ultimo in teleconferenza all'ONU.
RispondiEliminaEntrambi i contributi mi sembrano sinceri e condivisibili. Cosi come condivido quasi in toto anche il tuo articolo.
Cio' che mi lascia perplesso e' che si tratta di posizioni preprogrammatiche, di esortazione e di promozione di una sensibilizzazione, mentre gia' da tempo ci sarebbe bisogno di progetti concreti e questo vale sia per Stefanini che per Draghi.
Nei progetti del Governo ad esempio manca un progetto ventennale sulla Pianura Padana che e' la zona piu' inquinata d'Europa, e questo inquinamento ha pesato sul numero rilevante di morti per COVID.
Questo progetto dovrebbe avere 3 filoni: 1)riscaldamento e raffrescamento ecologico degli edifici a partire da quelli pubblici (pompe di calore, fotovoltaico e sistemi di accumulo);
2) trasporti con mezzi elettrici o su ferro;
3) trasformazione dei rifiuti biologici di animali e uomini in combustibile (centrali di teleriscaldamento) e proibizione del loro sversamento nelle campagne.
Per non attuare il progetto con pannelli cinesi e pompe di calore giapponesi vanno messi parametri che sollecitino la ricerca e la produzione italiana. In un paese come il nostro che fa da contoterzista per la produzione d’ingranaggi per mezza Europa, mentre si sta attuando a tappe forzate la riconversione dell’industria automobilistica verso l’elettrico, l’individuazione di nuovi ambiti produttivi é assolutamente necessario. Faccio un esempio: noi siamo bravi a produrre i kers (sono dei piccoli supervolani che accumulano l’energia in forma cinetica) per le Ferrari ma non li sperimentiamo come accumulatori come altri fanno… perché non provare?
https://www.rinnovabili.it/energia/efficienza-energetica/accumulo-volano-irlanda-333/
Venendo piu’ vicino, comprendo che la tua citazione di Stefanini sia un po' come parlare a suocera perche' nuora intenda, comunque anche guardando Bologna l'aspetto deludente di questa campagna elettorale e' che nessuno parla di progetti veri ed importanti. Faccio alcuni esempi: un progetto per rendere gli edifici pubblici autosufficienti dal punto di vista energetico senza fossili, se lo ha fatto IKEA perche' non lo puo' fare il Comune di Bologna? Metanizzare il quadrilatero che va ancora tutto a gasolio, il metano arriva in testa di via Marconi...e c’é chi ancora parla di biciclette contromano!
Restauro e sostituzione dell'amianto della rete idrica, che e' meno colabrodo di altre parti, ma pur sempre colabrodo.
Poi, andando su Unipol, invece d'inventarsi con Unipolis societa’ che fanno convegni per abbellire la propria immagine, ma che non spostano uno spillo, potrebbe adottare una piccola isola come Pantelleria (vanno tutte a gasolio) e fare come le Hawai https://www.lifegate.it/hawaii-paradiso-rinnovabili,
farebbe molta piu' immagine di tanti convegni che ribadiscono cio' che hanno gia' detto altri.