lunedì 28 giugno 2021

"Promossi" a giugno ma "rimandati" a settembre ...

I "promossi" alle Primarie del 20 giugno di Bologna: Matteo Lepore ed i suoi sostenitori 










"Le Primarie sono le semifinali, la finale sono le elezioni di ottobre" ha ripetuto il Segretario del PD bolognese nei giorni precedenti il 20 giugno. Una operazione furba, promozionale ed insidiosa. In primo luogo, con lo scopo di portare più gente possibile ai gazebo del "suo" Partito e per bilanciare il flop di affluenza registrato a Torino. Poi, per incoronare, con un voto popolare, l'Assessore - Candidato Sindaco (per il mandato 2021-2026) che nessun organo statutario del PD aveva saputo selezionare ed investire formalmente, causa i continui conflitti interni. 

Quindi, per sconfiggere una concorrente "avversaria" che - ben al di là della sua appartenenza politica - è stimata su più versanti ed ha avuto l'indiscutibile merito di vivacizzare e polarizzare una contesa altrimenti priva di interesse popolare. Infine, per consolidare il tentativo di presentare una scadenza di parte (di partito o di coalizione) come di fatto sostitutiva di un percorso Istituzionale previsto e gestito direttamente dallo Stato. Infatti il sistema elettorale per eleggere Sindaco e Consiglio Comunale si basa già su due turni (e, per questo, è da molti apprezzato): il primo per scegliere il candidato ed il Progetto politico preferito dai votanti tra tutte (davvero tutte!) le opzioni in campo; il secondo, nel caso nessuno raggiunga al primo turno la maggioranza assoluta, per il ballottaggio tra i due candidati (e progetti) che hanno riscosso i maggiori consensi.  

Legittimo, il PD ci ha provato. Ha portato a casa primi risultati: una discreta partecipazione (26.369 partecipanti a fronte degli oltre 304 mila iscritti alle liste comunali), la qualificazione "ai preliminari" (che hanno complessivamente coinvolto quasi l'8,6% degli elettori aventi diritto) di un suo dirigente - amministratore, diversi elementi su cui riflettere. Tuttavia, è emerso chiaro (se occorreva ribadirlo) che un conto sono le Primarie autogestite da una propria piattaforma telematica e 43 gazebo allestiti da attivisti motivati ed altro sono i percorsi elettorali formali e i 445 seggi istituzionali. 

Ora, verso le elezioni di ottobre, serve più Politica: scelte più nette sui molti conflitti sociali ed ambientali aperti, ben oltre le mediazioni tra ristretti gruppi dirigenti di partito; "vision" e "Progetto per la Città" (e per il Paese) da costruire (verso il 2030 - 2050), non solo compensazioni e momentanei compromessi per gestire fette di potere; "Si" e "No" su piccole e grandi opere ancora in discussione; individuazione di soggetti e professionalità da valorizzare ed altri da proporsi di convertire, aggiornare, formare ...

E' sempre più evidente che tra i 26mila che hanno partecipato una settimana fa c'erano troppi "opposti": quelli che "Bologna è sempre (e comunque) buongoverno" e quelli che "è ora di una svolta"; quelli che "fermiamo Matteo" (dopo Salvini, Renzi) e quelli che "Lepore è troppo di sinistra"; quelli che "mai con il M5S" e quelli "noi alternativi a Casini, Galletti e Tonelli", quelli che "il Passante di Mezzo si deve fare" e quelli che "la priorità sono le ferrovie regionali e il SFM", quelli che "prima di tutto la salute e la biodiversità" e quelli che "dobbiamo riaprire subito tutte le attività, il futuro è nella crescita dell'economia" ... Non è un caso che i promotori delle Primarie non abbiano sottoscritto alcun Documento ufficiale o Manifesto per Bologna (come pure inizialmente era stato annunciato). Farlo avrebbe significato superare clamorose ed "utili" ambiguità, indicare opzioni e priorità di governo, assumere indirizzi ed orientamenti di fondo. Che, forse, dividono prima ancora dei due quarantenni in competizione gli stessi sostenitori mobilitati "pro" e "contro" i due schieramenti che si sono fronteggiati.

Per luglio Matteo Lepore ha annunciato "la fabbrica del programma", da un'esperienza del 2006 di Romano Prodi (e, a consuntivo, non memorabile). Questo consentirà comunque studio, confronto, approfondimenti ... Bene, può essere positivo, istruttivo. Non tutti siamo Mattia Santori che sa, da almeno due elezioni, per chi votare "a prescindere" da realizzazioni amministrative e impegni presi per il futuro. Non sarà semplice produrre sintesi condivise e condivisibili. E, vale ripetere: i problemi vanno ben oltre un accordo tra il 60% risultato maggioritario domenica 20 giugno ed il 40% ottenuto da Isabella Conti. Perché tra i primi si sono distinti tanto i "cooperatori" che hanno voluto F.I.CO. e il People Mover quanto gli attivisti di Coalizione Civica e diversi protagonisti della Rete ambientalista di Bologna che hanno organizzato le mobilitazioni cittadine contro il consumo di suolo e per città vivibili. Mentre tra i secondi ritroviamo esponenti ecologisti ed europeisti di Volt e dei Verdi (fiancheggiatori delle critiche radicali dei Fridays for Future o della Città tutta "zona 30", salvo eccezioni) mischiati a rappresentanti di ASCOM, di Confindustria e della vecchia DC ("negazionisti" dell'emergenza climatica e pro "mercato regolatore" di tutti i conflitti).

Contraddizioni, locali e nazionali, aperte. Che evidenziano come "l'apparenza" del risultato delle Primarie bolognesi possa risultare "ingannevole" (vedi l'articolo di Pier Giorgio Ardeni).

Il PD e la sinistra - che pure hanno prevalso 60 a 40 sulla concorrente marchiata come "renziana" - peccano al loro interno di componenti fortemente conservatrici e mancano di una prospettiva strategica condivisa per il cambiamento sociale. 

Il PD - possiamo dimenticarlo? - è il soggetto politico che più di ogni altro (in particolare in Emilia Romagna ed a Bologna) gestisce ed occupa le Istituzioni e si identifica con "l'establishment" (sempre più concentrato nell'economia e nella finanza ed ancora articolato in numerosi - seppure indeboliti - organismi intermedi di mediazione sociale e culturale). Molti suoi passati Segretari una volta sconfitti, lo hanno abbandonato (con dure critiche) per fondare altri soggetti politici, sempre sostanzialmente marginali e subalterni. Zingaretti, dimettendosi a inizio anno, dopo la formazione del Governo di Super Mario ha denunciato aspri conflitti tra correnti e "cordate" di uomini in carriera ... Senza dibattito e in pochi giorni Enrico Letta gli è succeduto con voto unanime. Il suo orizzonte politico e culturale lo ha indicato in una recente intervista al Corriere della Sera dal titolo esplicativo: "con Draghi asse positivo, è casa nostra. Stare al Governo ci fa bene e i risultati arrivano".


La pagina del Corriere della Sera con l'intervista del Segretario del PD, Enrico Letta (13 giugno 2021)























Forse la vicenda bolognese va letta e collocata maggiormente entro le dinamiche nazionali in movimento. Il fatto è che la sfida Lepore - Conti è il prodotto del primo incontro a quattr'occhi tra l'ex Presidente del Consiglio e neo-Segretario PD, Enrico Letta, e l'ex Segretario PD ed ex Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Entrambi di area politico - culturale moderata ed entrambi sostenitori convinti dell'attuale Presidente del Consiglio Mario Draghi. Significativo anche che il giorno delle Primarie Giovanni Stinco abbia concluso il suo articolo su il manifesto così: "a guadagnarci in ogni caso sarà Stefano Bonaccini. Vincesse Conti il terremoto arriverebbe fino al Nazzareno. Prevalesse Lepore sarebbe per Bonaccini comunque positivo, visto che lo sta sostenendo "perché è il candidato del PD".  E sussurrano i bene informati, perché concedere Bologna alla sinistra sarebbe per il Presidente dell'Emilia Romagna, storicamente vicino a Renzi, il prezzo da pagare per ambire davvero alla segreteria nazionale quando sarà il momento giusto".

La sinistra di Coalizione Civica per Bologna, fin qui all'opposizione della Amministrazione Merola e che nel 2016 raccolse un incoraggiante 7% dei voti critici verso il PD "renziano", negli ultimi mesi ha preferito lanciarsi nell'avventura del "nuovo" Centrosinistra (a suo tempo ipotizzato da Nicola Zingaretti). Ma se il dialogo ed il confronto con le Democratiche ed i Democratici è il sale della Politica, restano da capire i contenuti concreti degli accordi (ancora raccontati e non scritti!) e del sostegno all'attuale Assessore alla Cultura, da 10 anni (dieci) in Giunta. Matteo Lepore sostenitore di nuove alleanze (sotto la sua guida e comprensive di sinistra e "grillini" disponibili) e, al contempo, garante della continuità ("quanto fatto per il Governo della Città è stato utile e positivo"). Un accordo raggiunto sotto l'egida della Vice Presidente della Regione Elly Schlein, Coraggiosa e di sinistra, ma senza ancora mai mordere i vecchi equilibri del potere, economico, istituzionale e politico. Anche capace di indicare innovazioni necessarie (come "l'obiettivo al 2025 della riduzione della mobilità su gomma in Regione") ma, poi, del tutto incoerente e complice nell'eludere progetti conseguenti che da anni sono abbandonati (come il potenziamento di ferrovie e trasporto pubblico locale o boschi urbani) e nel perseguire investimenti tradizionali e sbagliati in tutt'altra direzione (come le nuove strade ed autostrade tra cui il promesso Passante in Mezzo a Bologna). Come ripetutamente denunciato dalle associazioni ambientaliste.

Il M5S appare sempre più diviso, subalterno, imbarazzante. Non certo per una sua attesa e scontata evoluzione o maturazione. Solo il pregiudizio poteva non riconoscere l'inevitabilità di necessarie verifiche, cambiamenti ed anche rotture per un soggetto politico di recente formazione, anti sistema, capace di superare in pochi anni il 32% dei consensi elettorali e, perciò, chiamato a misurarsi - anzitempo ed impreparato - con la sfida del Governo e con alleati (indispensabili per la Costituzione Italiana) innaturali o distanti per cultura e pratiche quotidiane. Ma lo spirito di adattamento alle politiche prevalenti ed agli interessi costituiti di troppi eletti ha superato ogni previsione. Ed anche il fondatore e Garante nazionale pare avere ripetutamente smentito - almeno da qualche tempo - il fiuto, le intuizioni e la carica creativa che lo avevano caratterizzato per anni (insegnando a molti la via della ribellione, della politica, della rappresentanza disinteressata di interessi, della responsabilità individuale e generale da fare valere nelle Istituzioni e nella società) ... Altrettanto interessante, controversa e in divenire (in queste ore) è la storia politica di Giuseppe Conte. Domenica scorsa con una lettera al Carlino l'ex Presidente del Consiglio - Avvocato del Popolo ha proposto "il sostegno convinto a Matteo Lepore". Per l'ex Presidente del Consiglio dei Ministri si tratta di una tappa del percorso di costruzione di una "alleanza PD - M5S" capace di "rendere le nostre città più sicure, più verdi" ... (vedi sotto il testo integrale). L'auspicio conclusivo è "un appoggio del PD e dalle altre forze di sinistra della regione, per confermare il sindaco di Cattolica, Mariano Gennari". Una doccia fredda per molti. Per chi chiedeva ai Cinque Stelle (nelle Comunali del 2011 al 9% e nel 2016 al 16%, dunque "terza forza" a soli 6 punti dal Centrodestra di Lucia Borgonzoni) di essere soggetto alternativo al sistema di potere costituito e al modello di "crescita senza qualità". Ma anche per chi, molto più modestamente, ipotizzava - sulla scorta delle vecchie logiche da prima Repubblica - una trattativa nazionale che mettesse in gioco alleanze in altri grandi Comuni in scadenza a ottobre (Roma, Torino, Milano, Napoli). No, "lo scambio" sollecitato in modo così autorevole è decisamente, infinitamente più modesto.


La lettera di Giuseppe Conte al Carlino di Bologna per il sostegno a Matteo Lepore ... (13 giugno 2021)


"A Bologna bisogna fare meglio per l'ambiente e la qualità dell'aria" ... Poi: "il progetto per un campo largo con le forze progressiste non va indebolito".
Nulla sulle politiche, i progetti, gli investimenti concreti per qualificare un nuovo corso di governo della Città e del Paese, che raccolga le istanze diffuse di cambiamento!  
































Così tutti i "promossi" di domenica scorsa - alle Primarie - sono "rimandati", in molte materie, a settembre.

Almeno per chi guarda i fatti, le esperienze, gli impegni concreti. Per chi vuole praticare cambiamenti: in direzione della giustizia sociale e della conversione ecologica delle comunità; fuori da vecchi schemi, ideologie, pregiudizi.

A luglio ed agosto c'è ancora spazio per riflettere, per approfondire, per correggere il tiro e le prospettive.

Poi l'esame e i voti. Quelli definitivi.

13 commenti:

  1. C'è qualcosa che non va e che sfugge sempre più a comunità complesse come quelle che viviamo.
    Di via Azzurra e di piazza Aldrovandi, come di Nonantola e Monteveglio si parla come fatti di cronaca e di ordine pubblico. Eppure converrebbe pensare a come viviamo, a come ci relazioniamo in famiglia e con gli amici, a come facciamo comunità.
    Penso che rispetto a tutto questo la politica dovrebbe dare risposte. Ma Lepore non mi pare la personalità giusta. E forse abbiamo perso una occasione.
    A.M.C.

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    1. Concordo. Governare comunità significa ricercare quotidianamente e per il futuro maggiore sicurezza e rispetto reciproco ... nelle case, nelle strade, tra le persone, con l'ambiente e la natura, nel lavoro.
      A Bologna e in Emilia di occasioni per riflettere e aggiornare la direzione di marcia delle Istituzioni ne abbiamo perse e ne stiamo perdenendo ...
      Ma la sfida politico - elettorale per Bologna 2021-2026 è aperta e la cosa peggiore è considerare tutto scontato. Il confronto è aperto.
      Gianni

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  2. La mia impressione è che viviamo nuovamente una fase di grande disillusione conseguente ad un periodo di riappropriazione della politica da parte di molte persone. A giocare un ruolo, nel bene e nel male, sono stati i 5 stelle, prima con i nazional-popolari Vaffa Days e la spinta anti-sistema, poi con le disavventure dei Governi con gli amici-nemici. Sta di fatto che sono finiti anche loro nella palude ed ora come si muovono pagano.
    Questo Pd cerca di approffitarne e di inglobarli.
    Scommessa a rischio. Può andargli bene, come per le regionali emiliane. E come probabile accada per Bologna in autunno se passa l'alternativa secca Sinistra-centro vs Destra-centro.
    Eppure penso anch'io che non si può continuare a gestire l'esistente senza assumersi con coraggio la costruzione del futuro. Cioè l'esigenza di governare processi complessi di cambiamento con un uso più razionale delle risorse (anche in Emilia), una maggiore giustizia sociale (anche in Emilia), un rilancio della cooperazione internazionale verso la compatibilità ecologica.
    Quindi occhio a non semplificare eccessivamente i processi. Il popolo che Beppe Grillo ha saputo interpretare per diversi anni non è detto evolva con Conte e sia riassorbibile da questa politica e soprattutto da questo Pd.
    Ciao!

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    1. Penso anch'io così.
      Nessun pregiudizio sulla ricerca di intese tra Democratici, Sinistra e M5S. Anzi. Considero la questione aperta - a livello nazionale e locale - da almeno dieci anni.
      Tuttavia la condizione era e resta sempre la stessa: affrontare le grandi questioni sociali ed ambientali del nostro tempo. Non alleare classi e ceti politici protesi alla conservazione dell'esistente. In Italia come a Bologna. Cambiare paradigmi, logiche, rapporti di potere, prospettiva ...
      Dunque serve un confronto serrato, di merito, sui problemi quotidiani in cui ci dibattiamo: l'inquinamento, lo sfruttamento, le diseguaglianze, le ingiustizie ...
      Occorre eco-compatibilità nelle scelte economiche e finanziarie , conversione ambientale e pacifica delle produzioni, naturalizzazione e rimboschimento dei territori fortemente antropizzati come i nostri (d'Europa e dell'Emilia). Secondo i principi della Costituzione Italiana, seguendo gli avvertimenti della comunità scientifica internazionale e degli sconvolgimenti meteo, rispondendo positivamente alle richieste dei giovani preoccupati per il futuro.
      Si lavora per questo nel PD di Enrico Letta, nel M5S di Conte, nella Sinistra sempre più divisa e ai minimi termini?
      A me non pare.
      Vedo troppe semplificazioni, approssimazioni, scorciatoie ... "cartelli elettorali" destinati a non lasciare tracce profonde.
      Parliamone. Per non dover "ripetere".
      Gianni

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  3. Purtroppo condivido. Questi "promossi" (all'esame del 20 giugno) non hanno fatto ancora minimamente i conti con i dati di realtà. In questi giorni in Canada sono stati superati i 45 gradi di caldo e a Vancouver si sono contate decine di morti.
    L'allarme per il riscaldamento del pianeta è cosa che ci riguarda direttamente. Dobbiamo modificare la vita di miliardi di individui e di tutte le comunità.
    Eppure qui vorremmo ancora rilanciare i primati regionali sviluppando contemporaneamente 4 aeroporti: Bologna, Forli, Parma e Rimini. Inciso: per ora non riconoscendo il vaccino russo blocchiamo aerei e turisti di Mosca (che cosi andranno in Turchia anziché in Romagna). Poi vorremmo rilanciare la ripresa post pandemica con nuove autostrade e passanti a 18 corsie dentro la città. E il commercio costruendo altre grandi aree commerciali e della logistica su gomma al posto di risaie e terreni incolti.
    Dalle classi dirigenti della politica e della imprenditoria bolognese / emiliana è lecito chiedere molto di più.
    Anch'io quindi rimando a settembre l'esame per il Sindaco Metropolitano. Già che non possiamo dire di aver azzeccato il Presidente della Regione che un anno e mezzo fa abbiamo sostenuto contro il barbaro Salvini e i suoi replicanti locali.
    m.m.

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    1. Si. A Vancouver e nella British Columbia si sono superati addirittura i 49°C. Con conseguenti disastri, vittime e morti (centinaia). La questione del riscaldamento del Pianeta ci riguarda. Pensiamo al recente passato in Europa e in Italia. Oppure ai processi migratori, che pure hanno origine nell'incremento demografico in altri continenti e nella desertificazione. Dobbiamo e possiamo prevenire. Attivando misure strategiche e radicali.
      Si, anche in Emilia Romagna manca una adeguata capacità di governo. Ed anche le Coraggiose scrivono Patti per il Lavoro e per il Clima regolarmente contraddetti dalle politiche e dalle pratiche quotidiane.
      Il riferimento alla riduzione del 20% al 2025 per la mobilità su gomma si può continuare a sostenere investendo prioritariamente su Passante di Bologna e nuove autostrade? O realizzando nuovi hub della logistica ed ulteriori ipermercati?
      Serve credibilità. E coerenza.
      Gianni

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  4. In effetti dice Enrico Letta in Sala Borsa: sarà il tentativo di coinvolgere tutti i mondi, a prescindere da come essi si definiscono".
    Io traduco cosi: scelto il nostro candidato, votateci.
    Cambiamenti? No, la stabilità del sistema.
    In due anni: prima Bonaccini, poi Draghi e ora Lepore.
    Titti

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    1. Ma anche No.
      Nè l'uno, né l'altro.
      Salvo svolte nette, al momento non pervenute. ma necessarie e possibili.
      Gianni

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  5. Come noto avrei promosso con buoni voti molte donne impegnate nelle nostre istituzioni. Donne mature, coraggiose, competenti, combattive. Ho anche fatto diversi nomi: da Elly a Isabella, da Emily a Simona. Nonostante le diversità che esistono tra loro e tra noi.
    Considero invece il successo di Matteo Lepore, da dieci anni assessore, la naturale continuità con Merola. Ovviamente non mi pare motivo sufficiente per impedire oggi il confronto o, peggio, per intentare processi ma, certamente, per annunciare e praticare nette inversioni di marcia su sanità, finanziamento delle scuole private, centri di cura e di assistenza delle persone anziane, servizi per persone non autosufficienti, destino delle aree militari dismesse, consumo di suolo, Aeroporto, Passante di Mezzo, supermercati, poli logistici.
    I disastri sociali determinati negli ultimissimi anni da Fico, People Mover, traffico caotico, inquinamento e, da ultimo, pandemia sarebbero sufficienti per imporre una modestia che ancora non avverto dagli amministratori uscenti e dai partiti che hanno governato.
    Nulla cambiando, mi sono ripromessa di non accettare più il meno peggio. Quindi boccerò chi ha dimostrato di non sapere studiare ed apprendere su testi aggiornati. E, a ottobre, cercherò alternative. Altre donne (e qualche uomo) sono certa, proveranno a rappresentare chi esige cambiamento.
    Anna

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    1. In effetti il confronto politico - elettorale è avviato da tempo, ma non ancora concluso ...
      Gianni

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  6. Promossi e no. Ma i 5 stelle di Laboratorio Bologna come sono andati agli scrutini?
    Sic

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    1. Allo stato direi non pervenuti.
      Dei temi cari a Max Bugani ed eletti del M5S nel 2016 o al centro del confronto nazionale nel 2018 non vedo cosa è stato raccolto dalle Amministrazioni di Merola (come di di Bonaccini e di Draghi) e negli annunci di Matteo Lepore per il 2021 - 2016.
      Vogliamo partire dal più importante investimento previsto nel prossimo quinquennio dal PD per oltre 2 miliardi, il Passante di Mezzo?
      Gianni

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  7. Não sejas cobarde!
    SEPARATISMO IDENTITÁRIO = DIZER NÃO AO CIDADANISMO DE ROMA XX-XXI
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    .
    O problema do europeu do sistema XX-XXI não é Identidade... é... cidadanismo de Roma!
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    1.
    O europeu remanescente do esclavagismo (isto é: o europeu do sistema XX-XXI) projecta uma economia de índole esclavagista; isto é: parte do pressuposto de que existem outros... como fornecedores de abundância de mão-de-obra servil)
    .
    .
    2.
    O europeu do sistema XX-XXI, para além de projectar uma economia de índole esclavagista... não gosta de trabalhar para a sustentabilidade (em vez de trabalhar para a sustentabilidade):
    -1- querem é estar na gestão na atribuição da nacionalidade;
    -2- querem é estar na gestão da atribuição de vistos de trabalho.
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    .
    3.
    O europeu do sistema XX-XXI, mafiosamente, procura branquear o seu cidadanismo de Roma no planeta através... do branqueamento/institunacionalização do mais velho discurso de ódio da História: o ódio tiques-dos-impérios:
    -1- não podem ver um povo autóctone dotado da liberdade de, no SEU espaço, prosperar ao seu ritmo;
    -2- procuram pretextos para negar o Direito à Sobrevivência de outros... nomeadamente, o Direito à existência de autóctones no seu espaço.
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    [os boys e girls do sistema XX-XXI são da mesma laia dos hitlerianos: o problema dos hitlerianos não era identitário, mas sim, tiques-dos-impérios: não aceitavam a existência de outros...]
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    .
    4.
    O europeu do sistema XX-XXI, procura vender/alugar tudo aquilo que herdou do nacionalismo.
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    5.
    O europeu do sistema XX-XXI, tal como o nacionalista-esclavagista (nota: o nacionalista-esclavagista foi um TRAIDOR do ideal identitário que esteve na origem da nacionalidade:'''ter o SEU espaço, prosperar ao seu ritmo''')... ele considera a nacionalidade... tão somente... uma oportunidade de negociatas, nomeadamente, negociatas de índole esclavagista:
    -i- o nacionalista-esclavagista (ex: investidores em caravelas) argumentava «a nossa economia necessita de abundância de mão-de-obra servil» (nomeadamente, escravos);
    -ii- o europeu do sistema-XX-XXI é mais do mesmo: ele argumenta «a nossa economia necessita de abundância de mão-de-obra servil» (nomeadamente, imigrantes)
    .
    [reis e nobreza = mais do mesmo: venderam-se a interesses económicos....]
    .
    .
    6.
    O europeu do sistema XX-XXI procura implementar uma censura pró-neoesclavagismo:
    --- trabalhadores que protestem afirmando o óbvio [« num planeta aonde mais de 80% da riqueza está nas mãos dos mais ricos, que representam apenas 1% da população, quem deve pagar a ajuda aos povos mais pobres é a Taxa-Tobin, e não a degradação das condições de trabalho da mão-de-obra servil de outros povos »] devem ser considerados racistas... e... o seu discurso deve ser banido da internet.
    - etc.
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    -> Urge um movimento pan-europeu de liberdade/distância/separatismo em relação aos europeus remanescentes do esclavagismo.
    (SEPARATISMO-50-50)
    .
    A MONUMENTAL HIPOCRISIA VIVE DA COBARDIA
    A monumental hipocrisia do europeu remanescente do esclavagismo (o europeu do sistema XX-XXI) vive... da cobardia Identitária em reivindicar liberdade/distância/SEPARATISMO!
    .
    --->>> Reivindica Liberdade/Distância/SEPARATISMO!!!
    .
    .
    SEPARATISMO-50-50
    Todos Diferentes, Todos Iguais... isto é: todas as Identidades Autóctones devem possuir o Direito de ter o SEU espaço no planeta -» INCLUSIVE as de rendimento demográfico mais baixo, INCLUSIVE as economicamente menos rentáveis.
    .
    obs: os 'globalization-lovers', UE-lovers, etc, que fiquem na sua... desde que respeitem os Direitos dos outros... e vice-versa.
    -» blog http://separatismo--50--50.blogspot.com/

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