Al tempo delle pandemie, investire ancora e sempre sul Passante di Bologna o cambiare priorità? |
"La nostra società sta subendo la pandemia e contrattacca con vaccini e lockdown. Non è sufficiente. Occorre trovare il coraggio di reagire cambiando. Mi spiego. Non ci saranno sufficienti prove scientifiche, ma vivere in un territorio come il nostro, in una bassa pianura poco ventosa, dove ristagna l'inquinamento, e con tante industrie e tanti allevamenti intensivi, non aiuta il nostro sistema respiratorio. La difesa della salute pubblica passa dall'abbattimento di emissioni e smog ...
Non c'è più tempo da perdere. La questione ambientale riguarda il nostro presente e il futuro dei nostri figli. Come cittadino e come sindaco sono sempre più convinto che il miglioramento delle politiche pubbliche parta dalle strategie di sviluppo delle città. E miglioramento per me significa puntare con coraggio e decisione su sviluppo sostenibile e avanguardia ambientale ...
Essere ecologisti è investire nella mobilità pubblica e in quella leggera. Inquinare di meno è un dovere. Il modello della city piena di macchine è vecchio, non lo fa più nessuno al mondo". A parlare così è Beppe Sala, intervistato da la Repubblica.
Il Sindaco di Milano annuncia così la sua "svolta green". E da candidato a succedere a se stesso precisa: "vado con i Verdi europei, tra i dem troppe correnti".
L'intervista di ieri a Beppe Sala, Sindaco di Milano, su la Repubblica (12 marzo 2021) |
Non è l'unico a muoversi. Anche alla Camera dei Deputati si è costituito un nuovo Gruppo: Facciamo Eco. Lo compongono, per il momento, Rossella Muroni (già Presidente nazionale di Legambiente), Lorenzo Fioramonti (Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca nel Conte 2, dimissionario per scelta politica personale) ed Alessandro Fusacchia. Deputati al primo mandato, eletti nel 2018 rispettivamente nelle Liste di LEU, M5S e + Europa.
Sostiene l'on. Muroni, intervistata da la Repubblica: "il Governo Draghi nasce dopo un fallimento della politica e questo ora permette di agire con più libertà e con meno appartenenze. Sosterrò il Governo con responsabilità, ma allo stesso tempo lo incalzerò. Spero mantenga gli impegni sull'ambiente e non subentri il green washing che abbiamo già visto nelle grandi imprese". E afferma: "partiamo da un ritardo storico. Sulle rinnovabili, per dirne una, siamo indietro rispetto alla tabella di marcia europea, proseguendo con questo passo raggiungeremo gli obiettivi del 2030 nel 2085".
"La sua ricetta"? chiede il giornalista. "Bisogna fare come in Francia, dove i Verdi erano al 2 % e ora governano città come Marsiglia e Lione, grazie a un lavoro fatto comunità per comunità, città per città".
L'intervista all'onorevole Rossella Muroni pubblicata su la Repubblica (3 marzo 2021) |
Segnali interessanti. Dopo la scelta di Beppe Grillo di caratterizzare il "nuovo" M5S sulla "transizione ecologica". Nella crisi di Governo con la richiesta di un apposito Ministero (solo parzialmente accolto da Mario Draghi) e nell'alleanza con PD e LEU sfociata nell'allargamento della maggioranza alla Regione Lazio con un nuovo Assessorato (ancora alla Transizione Ecologica) per la storica "grillina" Roberta Lombardi nella Giunta presieduta da Nicola Zingaretti.
Tutte operazioni di trasformismo? Come pure qualcuno argomenta (vedi - uno per tutti - il giornalista Gianni Barbacetto, qui sotto). Solo i fatti potranno rispondere ai dubbi, assolutamente leciti nella politica nazionale.
Quel che per il momento si può dire sono due cose.
Primo. In Emilia Romagna ed a Bologna di queste novità politiche non vi sono ancora tracce. Tutt'altro. Qui Sindaci, Amministratori, Gruppi consiliari, partiti sembrano fermi e rigidi sui progetti di crescita antecedenti la crisi sanitaria, ambientale ed economica. Nonostante gli eventi e i movimenti di lotta di giovani, scienziati e cittadini. Qui, anziché avviare politiche di conversione ecologica, di prevenzione ambientale e sanitaria e piuttosto che adottare sistematicamente il principio di cautela si continua con ostinazione ad investire in nuove strade ed autostrade, ulteriori impianti logistici basati sul trasporto su gomma e sui combustibili fossili, consumo di suolo, altri super ed iper mercati (nonostante il fallimento del mega progetto F.I.CO. ampiamente denunciato), sprechi di risorse pubbliche in opere sbagliate (il People Mover al posto della realizzazione del SFM) o di interventi di "compensazione" e "mitigazione" per i danni arrecati (nuove barriere anti rumore anziché progetti di riduzione dei decibel).
E verso Bologna 2021 continuano da mesi le pratiche denunciate dall'ultimo Segretario nazionale del PD: conflitti tra correnti e cordate, sfida infinita tra potenziali candidati, tutti uomini (giovani nati "vecchi"). E nessun (nessuna) coraggioso (Coraggiosa) che assume iniziativa, si indigna e si ribella proponendo alternative politiche di contenuti (di genere) e di governo, credibili e mature. Di chiaro segno europeista ed ambientalista: per un territorio, una economia e lavori eco-compatibili e nell'interesse preminente della vita delle persone e della biodiversità.
Eppure un altro mondo è non solo auspicabile, ma possibile e dipende da tutti noi. O dobbiamo affidarci alle solite famiglie imprenditoriali e politiche?
La famiglia Benetton, i manager delle aziende del Gruppo ... Un sistema di potere che si spartisce profitti, dividendi, finanziamenti ... (il Fatto Quotidiano, 11 marzo 2021) |
Secondo. Non è più tempo di mediazioni e progetti confusi o generici, di Programmi interpretabili da ognuno in modo interessato ed auto giustificante, di scegliere il meno peggio, la coalizione e il candidato Sindaco (o Presidente) che promette la strada che minimizza il danno: un "sicuro maggiore inquinamento" dell'aria che dobbiamo respirare e della politica (concordata tra pochi mentre deve appartiene a tutti). Alla arroganza conservatrice di consumati esponenti del PD (si legga l'articolo di oggi sul Carlino Bologna di Marco Monesi) non si può continuare a rispondere con l'accondiscendenza subalterna di Matteo Badiali "leader nazionale di Europa Verde" che sembra accontentarsi "del quadro cambiato" in questi ultimi mesi: "Matteo Lepore" che mette "l'emergenza climatica tra le sue 4 svolte per la città" a "Enrico Letta guida nazionale del PD, sempre sensibile ai temi ambientali e partecipe a diverse nostre iniziative".
Cambiare si deve e si può. A Bologna, in Emilia Romagna e in Italia. Ora. Per senso di responsabilità e per solidarietà con chi ci prova o dice (con Progetti e impegni coerenti) di volerci provare, senza subalternità e dipendenze comprovate. Sia esso Beppe Uno o Beppe Due, si chiami Rossella, Roberta, Anna o Maria.
I dubbi argomentati di Gianni Barbacetto, giornalista e scrittore milanese, pubblicati su il Fatto Quotidiano di oggi ... (13 marzo 2021) |
Muroni e Sala potrebbero anticipare una valanga?!
RispondiEliminaNon vedo serietà in una comunità che in una settimana passa dalla vergogna manifestata dal suo segretario per le guerre intestine ad un voto di tutti per un nuovo segretario.
Del resto è ancora uno di loro che ha rilevato che alle ripetute sconfitte elettorali ha corrisposto una quasi costante permanenza nei palazzi del potere, effetto della estrema adattabilità delle correnti ai contesti e della totale inaffidabilità del partito verso gli impegni presi con gli elettori.
L'ultimo esempio può essere riassunto in una equazione:
Conte : Zingaretti = Draghi : Letta.
Su Italia Verde sono senza parole (del resto il Badiali è già vicesindaco di centrosinistra in un comune dell'area metropolitana bolognese).
AM
Sul PD: in effetti il passaggio dai motivi proposti da Nicola Zingaretti per le sue dimissioni alla soluzione unanime e senza dibattito di Enrico Letta (nuovo) Segretario mi pare imbarazzante.
EliminaSu Europa Verde: in effetti le aspettative diffuse nel Paese di una profonda conversione ecologica delle nostre comunità si scontra con la irrilevanza degli argomenti proposti (per Bologna e per l'Italia) da Matteo Badiali, uno dei due portavoce nazionali della Federazione dei Verdi e (significativamente) ViceSindaco del Comune di Zola Predosa.
Gianni
Il pd così come è non è la risorsa della sinistra ma è il suo problema. E la scomparsa della sinistra chiede a tutti una analisi che non si è mai fatta. Occorre capire, elaborare i nostri lutti, invece di invocare sempre una tabula rasa e un nuovo inizio.
RispondiEliminan.v.
In effetti queste parole mi tornavano: n.v. starebbe per Niki Vendola. Da una intervista pubblicata su la Repubblica l'11 marzo scorso.
EliminaGianni
Indubbiamente la TRANSIZIONE ECOLOGICA va di moda. Ed è un bene. Molto meglio di quella passata sulla invasione dei migranti.
RispondiEliminaPurtroppo molti non hanno ancora maturato questo passo, come i Corsini e i Monesi di turno bracci destri di Merola e Bonaccini.
Poi valutiamo anche la coerenza tra pensieri e azioni. E Sala sa che nel suo eventuale secondo mandato amministrativo DA SINDACO VERDE ha da correggere una parte delle scelte fatte nei primi cinque anni. E Badiali sa che tra le ragioni per cui i VERDI ITALIANI sono allo zero virgola ... dei consensi c'è il fatto che non partecipano da decenni alle mobilitazioni ambientaliste dei cittadini (vedi GASSANTE DI BOLOGNA) e vivacchiano nelle pieghe del centrosinistra e del suo sistema di potere.
Ecco perché AAA CERCASI SINDACO è questione di attualità.
A proposito di "svolte ecologiche".
EliminaRepubblica Bologna di domenica ha annunciato che Matteo Lepore "nei prossimi giorni chiamerà il Sindaco di Milano". Al giornale l'Assessore candidato a Sindaco di Bologna avrebbe detto: "voglio confrontarmi con lui. Per me è una figura di riferimento, con Ada Colau di Barcellona e Anne Hidalgo di Parigi. Con la guida di Letta possiamo imprimere davvero una scossa verde al Paese".
Sorgono spontanee due domande:
1. Era Zingaretti un ostacolo alla "conversione ecologica" della Città?
2. I riferimenti internazionali del Candidato Sindaco PD sono ottimi, ma a Bologna ne ha qualcuno tra coloro che si battono da anni per una Città più vivibile e sostenibile, alternativa a quella pensata e costruita dalle Amministrazioni locali di Merola e Bonaccini?
Gianni
Forse voteresti Beppe a Bologna?
RispondiEliminaSic
Beppe quale?
EliminaComunque, no grazie. Sono per scegliere tra le più autorevoli risorse locali. Non mancano.
Gianni
Così mentre Sala, Muroni, Fioramonti, ....... scelgono la causa ambientalista, i Verdi di sempre plaudono a Lepore (che bontà sua indica "tra le quattro svolte da perseguire anche quella climatica") e Letta (che ha partecipato a diverse "loro iniziative".....). Fantastico! Non vorrete che alzare la voce sulla inattualità storica del Passante di Mezzo bolognese precluda a Badiali la poltrona di Vice-Sindaco in una Amministrazione di Centrosinistra di un comune della Città Metropolitana.......
RispondiEliminaMario C.
La causa ambientalista richiede innanzitutto impegno e solidarietà, ricerca e determinazione, democrazia e progetto.
EliminaNon sono di certo Badiali e i Verdi il problema.
Gianni
Io dico che se gli ospedali bolognesi un anno dopo l'esplodere del virus necessitano di supporto di personale sanitario da altre città qualcosa non funziona. Comunicazione? Organizzazione? Reclutamento? Formazione? Contesto ambientale? Altro ancora? Non sono in grado di dirlo. Eppure dovremo ricercarlo con parole di verità (come sollecita Enrico Letta). Insomma non va tutto bene. E l'appello AAA cercasi sindaco e progetto per una città sostenibile e sicura è un giusto invito a non dare tutto per scontato: Lepore sindaco, avanti tutta!
RispondiEliminaRossi
Parole sagge.
EliminaGianni
A proposito di parole sagge: "Siamo sicuri che dopo la pandemia investire 40 milioni di euro sullo stadio sia ancora una priorità? ...potremmo destinare quelle risorse per potenziare le politiche di welfare..." lo ha detto uno sfidante di Lepore, il collega di Giunta Alberto Aitini.
EliminaForse è il caso di discutere ancora!
Rossi
Di Sala non sono ancora riuscita a rimuovere le sue mancate risposte su Expo e dintorni....
RispondiEliminaMentre Rossella Muroni mi è sempre apparsa persona affidabile e concreta. Perciò mi spiace che anche lei abbia dovuto prendere atto della inconcludenza della sinistra sui temi ambientali. Mi chiedo semmai quanto ancora possa resistere Elly Schlein con dei colleghi come Bonaccini e Corsini.
Anna
Anna, forse il problema per Elly Schlein non è solo "resistere". Bensì portare argomenti e analisi critiche più puntuali, indicare progetti alternativi e percorsi concreti, credibili.
EliminaLa mia impressione è che la VicePresidente di Bonaccini scommetta troppo sulla sua giovane età, sulla pazienza ed il lavoro di altri, sul tempo che farà giustizia di alleati contraddittori. Per il momento questo gli consente "amicizie utili" e le provoca comprensibili "critiche da compagni ed amici delusi". Saprà gestire al meglio questa difficile esperienza? Non sarà facile.
Gianni