domenica 16 agosto 2020

PD e M5S, "e se riducessimo l'inquinamento"?


L'emergenza ozono come emerge dalla pagina di ARPAE (16 agosto 2020)

















"Fra le misure proposte per il contenimento della pandemia non ho trovato nulla che riguardasse anche l'inquinamento" sostiene Maria Rita Gismondo, virologa e direttore della microbiologia clinica del Sacco di Milano (il Fatto Quotidiano, rubrica Antivirus, 13 agosto).
Scrive "oramai è dimostrato che l'inquinamento è rilevante in tutte le infezioni respiratorie".
Cosa si aspetta, dunque, ad agire con politiche ed investimenti contro lo smog a livello nazionale, regionale e locale?
Da giorni il Nord Italia è, di nuovo, in emergenza smog! Vediamo i livelli di ozono in Emilia Romagna.
Secondo l'Istituto Superiore di Sanità: "si stima che circa 21 mila decessi prematuri all'anno siano associati a livelli di ozono che superano i 70 microgrammi su metro quadrato nell'Europa a 25 Paesi. All'ozono sono associati anche 14 mila ricoveri ospedalieri per malattie respiratorie. Un problema  dunque che influisce sulla salute di vaste popolazioni, in termini di giorni di lavoro persi e di utilizzo di farmaci per tosse e malattie dell'apparato respiratorio, specialmente per i bambini".
Torna il nesso inscindibile tra salute ed economia, tra presente e futuro.

Per ARPA Emilia Romagna "gli effetti sulla salute" possono "irritare il sistema respiratorio", "ridurre la funzione polmonare", "aggravare l'asma ed altre patologie respiratorie" ...
Una sana abitudine quotidiana sarebbe, dunque, quella di osservare i dati dell'inquinamento atmosferico. Così come si fa per le previsioni meteo.
Il 12 agosto 23 su 34 stazioni di rilevamento indicavano il "superamento del valore obiettivo": in Italia stabilito oltre 120 micro g/m3, assai superiore ai 70 micro g/m3 indicati dall'ISS.
Ma c'è un dato ancora più significativo.

A ferragosto già oltre la metà delle stazioni ARPAE (19 su 34) indicano che i giorni in cui sono stati superati i "valori obiettivo" sono superiori al limite di "tollerabilità" (25 / 365).
Con due elementi da considerare.
Intanto i rilevamenti sono fatti su tutto il territorio regionale, suddiviso in "fondi urbani", cioè città; "suburbani", ossia periferie abitate; "rurali", lontano da aree densamente abitate.
E siccome sono soprattutto i "rurali" a restare entro i "valori obiettivo" (emblematico il dato di Castelluccio di Porretta, sull'alto Appennino bolognese, unica stazione senza giornate di sforamento), ovvio considerare che a subire gli effetti nocivi dell'ozono sono la gran parte della popolazione che si concentra nelle zone urbane e "suburbane".
Inoltre i non trascurabili giorni di "n.p." (che indicano il mancato funzionamento delle stazioni o dati evidentemente non attendibili) riguardano stazioni "urbane" e periodi importanti di "sforamento". Valgano per tutti i 6 giorni di agosto di cui mancano i dati relativi ai Giardini Margherita di Bologna (che nelle giornate di rilevamento registrano quasi costantemente "valori" oltre l'"obiettivo"). Controllare per credere.

L'ozono a Bologna. Per ferragosto i Giardini Margherita non sono una meta sicura: 124 è oltre il "valore obiettivo".
La stazione di via Chiarini (zona Barca) ha superato i 25 giorni di "tollerabilità".
Per respirare aria sana si deve andare in Appennino, a Castelluccio, o nella "bassa", a San Pietro Capofiume. 








































Tra i dati disponibili emerge quello relativo a Piacenza: propone un massimo di 57 giorni oltre i limiti in una stazione "urbana" e un minimo di 34 e 43 giorni nelle due stazioni "rurali" del territorio. Dunque questo "picco" regionale investe la provincia che ha avuto anche la più alta diffusione e la maggiore letalità di Covid-19.
L'esperienza sul campo conferma così le valutazioni mediche e le tesi scientifiche.
Inquinamento e virus sono, quantomeno, un mix micidiale ed un pericolo serio e per molti mortale.
Per questo associazioni ambientaliste, comitati, movimenti della società civile continuano a chiedere misure urgenti.

Un anno fa Stefano Bonaccini e Virginio Merola di fronte ai giovani di Fridays for Future, di Extinction Rebellion ed altri si erano presi impegni, fissando anche una scadenza di 100 giorni per presentare progetti ed iniziative.
Ma poi?
Annunci e poco altro. Soprattutto di programmatico e strutturale o infrastrutturale.
Che sono i trasporti gratis per gli studenti sotto i 19 anni (cioè i "senza patente") che partiranno dalla auspicabile (non scontata) "riapertura in sicurezza" delle scuole a fronte della confermata volontà di aprire "prima possibile" i cantieri del Passante di Bologna che vuole potenziare il già ingombrante ed inquinante Asse viario A14 - Tangenziale attraverso la Città con ulteriori 4 - 6 corsie di asfalto? E ancora il "pacchetto di nuove autostrade e superstrade che si vogliono realizzare (Cispadana, Bretella Campogalliano - Sassuolo su tutte)?
Una semplice redistribuzione di redditi tra famiglie e forse neppure nel segno dell'equità.
Mentre mancano politiche forti di conversione ecologica a salvaguardia della biodiversità e della tutela della salute. Mentre appaiono abbandonate su un binario morto "vecchie promesse": come altro si possono definire i raddoppi ferroviari regionali (dalla Bologna - Ravenna, alla Bologna - Portomaggiore, alla linea Pontremolese); oppure il Servizio Ferroviario Metropolitano bolognese (sostanzialmente al palo, nonostante l'Alta Velocità funzioni da 12 anni), il potenziamento e l'ammodernamento del Trasporto Pubblico per Passeggeri (TPER) e per merci?

E' incredibile continuare a sentire Ministri, Presidente di Regione, Sindaci di importanti città parlare di avvenuta "riduzione di tasse e imposte" mentre si tace sulla qualità e sulla quantità di servizi essenziali tagliati (dal trasporto pubblico alla sanità territoriale, alla prevenzione): sui bus urbani che, dopo il lockdown per Covid-19 e in presenza di bilanci (ovviamente) deficitari, hanno ridotto le frequenze; sui treni pendolari spesso cancellati e che richiederebbero un assiduo ma assente controllo per il distanziamento fisico di sicurezza; sulla mobilità non inquinante dove non bastano certo alcune "strisce bianche tracciate tra parcheggi e corsie per auto e bus su alcune radiali centro storico - periferie ancora privi di limiti di velocità". Le "zone 30" o "20" sono prerogativa di San Lazzaro?
Si può e si deve fare di più, molto di più!

E' tempo che i soggetti politici e di governo impegnati a lanciarsi messaggi di amore o insulti vuoti di contenuti, con sfide all'ultimo voto, coalizzati nel Governo o che dall'opposizione vogliono accedervi alle imminenti tornate elettorali, si concentrino sulle grandi questioni nazionali che la crisi impone.
Bando alla "fuffa".

Il Carlino (15 agosto) dopo l'intervista al Sindaco di Bologna sintetizza nel titolo le priorità di Merola: "Stadio, Passante"...
"Sono fiero del nostro bilancio, il migliore d'Italia ... non abbiamo mai alzato tasse e tariffe" sostiene Merola.
Ma domande e risposte eludono i problemi aperti: l'emergenza sanitaria e ambientale, l'inquinamento e la congestione,
gli obiettivi mancati nel trasporto pubblico, il caso People Mover, le continue edificazioni, i progetti di crescita ... 

"Mi ha sempre guidato l'interesse della città. Ad esempio sul Passante. Dopo la conferenza dei servizi saremo pronti per
approntare i cantieri a gennaio" ... Una sfida ! 
Come quella sulle primarie: "chi le vuole a tutti i costi lo fa per trovare un posto di lavoro" ... Fratelli coltelli?
(Il Resto del Carlino, 15 agosto2020)
Repubblica Bologna (15 agosto) "dopo il Si della base (grillina) alle alleanze" dedica 2 pagine a Max Bugani
e sostiene una libera e interessata interpretazione: "Si sa che io e Bonaccini ci sentiamo e siamo in sintonia" ...
E' davvero così?
Dice l'esponente del M5S: "prima vanno fissati i nuovi obiettivi del M5S,
poi bisogna capire se il PD si allontana dalla finanza e si avvicina all'ambiente
e
infine si vedrà se ci sono sufficienti punti in comune per collaborare stabilmente" ...
"Grillo? Gli voglio un gran bene, ma alle regionali mandò il M5S allo sbaraglio ... Anche il rinvio degli stati generali m'è sembrato senza logica" sostiene Bugani. E alle Feste Democratiche arrivano "grillini".
Un confronto vero sui contenuti o prevale la diplomazia per gestire le Istituzioni? (15 agosto 2020)


"E se riducessimo l'inquinamento"? argomenta su il Fatto Quotidiano (13 agosto) la virologa Maria Rita Gismondo ...
Ecco un tema su cui vale la pena unirsi o dividersi! 


20 commenti:

  1. Secondo i dati ArpeER Bologna sarebbe la città emiliana meno inquinata. Non mi pare possibile. Non è che dipende da dove sono piazzate le centraline di rilevamento e dal loro funzionamento?
    Perchè testare ai giardini Margherita o vicino al fiume Reno e non a Croce Coperta o nel cuore della Bolognina?
    Poi ai fini di determinare le giuste stime perché non rapportare i superamenti dei valori di soglia ai rilevamenti validati? Se lo si fa in valori assoluti e, per assurdo, una centralina registra prevalentemente valori superiori alla soglia ma resta in manutenzione per 11 mesi va tutto bene?
    Insomma i furbetti non sono solo quei parlamentari che ottengono il sussidio conseguente a covid.....
    Z.

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    1. Ciao Z. relativamente alla collocazione delle centraline, così come dice Gianni nel testo, i siti vengono stabiliti proprio a seconda delle emissioni dirette o delle trasformazioni degli inquinanti mano a mano che si allontanano dalla fonte di emissione. L'ozono per esempio spesso supera i valori limite proprio nei parchi perché è un inquinante "secondario", cioè non viene direttamente immesso in atmosfera ma si forma per reazioni tra composti che vengono generalmente definiti "precursori". Questi, in modo molto stringato, sono essenzialmente schematizzabili in due grandi categorie - ossidi di azoto (emessi per lo più da traffico veicolare) e composti organici volatili (rilasciati spesso da particolare vegetazione)- perciò, si deve considerare l'immissione in atmosfera di precursori che in seguito grazie all'irradiazione solare, reagiscono con l'ossigeno e le altre specie chimiche già presenti, dando origine ad Ozono e altri prodotti dello "smog fotochimico". Per questo esiste la centralina di "fondo" ai Giardini Margherita. Il fatto invece che esista una sola centralina di "traffico" a Bologna e che sia collocata a Porta San Felice mi lascia perplessa visto che in città attraverso Aria Pesa si è verificato esistano punti ben più inquinati di quello (vedi accanto al Ponte di San Donnino).
      Incrementare il numero di centraline potrebbe ovviare alla mancanza di dati per guasti o per altre eventualità (cantieri attigui)e consentire un informazione continua soprattutto per la salvaguardia della salute di tutti.E' certo che così, se non si riducono di fatto le emissioni, il rischio di incorrere in ulteriori sanzioni da parte della UE sarebbe garantito.

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    2. Sarebbe davvero interessante ricostruire l'intera esperienza delle stazioni di rilevamento degli inquinanti a Bologna e in Regione, nel contesto nazionale ed europeo: da SARA (1989) ai giorni nostri. Oramai oltre 30 anni di impegni pubblici, di sollecitazioni dei cittadini e delle associazioni ambientaliste, di pressioni di interessi privati organizzati e influenti, di preoccupazioni di amministratori coscienziosi e disinvolti ... Conflitti che raccontano una parte della storia italiana.
      Resta il fatto che la questione dell'emergenza inquinamento (polveri sottili, ossidi di azoto, ozono ... ma non solo) e della necessaria conversione ecologica dalla società deve assumere la giusta rilevanza nel confronto culturale e politico locale e nazionale.
      E' la grande sfida del futuro.
      Gianni

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  2. A leggere il Carlino contro le Amministrazioni locali ed il Governo che vogliono il Passante scenderanno in piazza la destra e i comitati dei cittadini.
    Possibile?

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    1. Per il momento a Bologna mi risulta solo una assemblea a metà settembre di associazioni ambientaliste e comitati di cittadini impegnati a combattere per scelte urbanistiche e infrastrutturali eco-compatibili.
      La scadenza elettorale del 2021 induce tuttavia molti soggetti politici a misurarsi e posizionarsi. Ci si può meravigliare?
      Gianni

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  3. Accolgo l'invito alla informazione quotidiana su ARPAER.
    Fare tutte/i qualcosa di più per ridurre l'inquinamento non dovrebbe essere difficile e sarebbe molto utile una guida determinata che non assicurano certamente gli attuali amministratori.
    Anna

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    1. Informazione quotidiana? Sicuramente importante.
      In passato alcuni quotidiani pubblicavano i dati dei rilevamenti validati da ARPAE.
      Intanto, le stazioni che hanno superato le 25 giornate di superamento del "valore obiettivo" di 120 micro g./m3 per l'ozono in Emilia Romagna sono salite a 20 (su 34).
      Fare qualcosa in più? Si, possiamo. Tutte e tutti.
      A cominciare da chi ha ruoli di rappresentanza, di governo e di potere.
      Gianni

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  4. Ridurre l'inquinamento? Sarebbe un bel progetto su cui qualificare l'iniziativa di governo per i prossimi 10 anni. Ambiente, salute e sicurezza porterebbero anche tanta nuova occupazione. Proviamoci.
    L.

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    1. Si, un grande progetto a cui dedicare per diversi decenni risorse, intelligenze, lavoro, creatività, cooperazione tra popoli e persone diverse.
      E' la sfida!
      Gianni

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  5. Solo per citare a titolo di esempio due raccomandazioni "fresche" (di ieri e di oggi) di due big. Presidente della Repubblica Mattarella:"Siamo ora chiamati a ripartire con maggiore qualità, con più forte coscienza di comunità, con un nuovo sviluppo che rispetti la natura e le discriminazioni sociali". Ex Presidente BCE Mario Draghi:"La crescita rispetti l' ambiente e non mortifichi le persone".
    Se guardo alla gestione della mobilità da parte di chi ci amministra a Roma e in loco, con particolare riferimento al Passante di Mezzo, 16 corsie che ammorbano i quartieri più popolari e popolosi della città di Bologna, ne ricavo che una distribuzione di apparecchi acustici sarebbe quanto mai opportuna.

    Ryan

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    1. Penso che le riflessioni critiche ed autocritiche di Mattarella, Draghi e altre autorevoli personalità di una generazione che non è riuscita a consegnare a Greta Tunhberg e C. un mondo più sano e sicuro possano al massimo aiutare una nuova leva di dirigenti politici e di impresa a non ripetere gli errori del passato; che, troppi, ripropongono nel presente per il futuro.
      Tra questi includo tutti coloro che continuano a sostenere una crescita economica senza qualità ambientale e sociale, che punta su infrastrutture stradali ed autostradali (magari sempre più costose) e mezzi di trasporto ad alto impatto ambientale anziché su scelte di mobilità delle persone e delle merci meno inquinanti (che, da tempo, sono promessi senza apprezzabili realizzazioni di governo).
      Verso il 2030 il progetto non può continuare a essere quello di "mitigare" i danni ecologici che si causano con "modelli" del secolo scorso. E' tempo di prevenire l'inquinamento e cambiare gli investimenti verso produzioni e infrastrutture che riducono in origine i danni ambientali; ovvero investimenti che contribuiscano alla biodiversità naturale dei territori e dei continenti.
      Gianni

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  6. "Grandi questioni nazionali".....
    Va bene.
    Ma chi fa il sindaco?
    Sic

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    1. Appunto.
      Gran parte del confronto politico in corso è deprimente e fuorviante.
      Anziché ragionare su visioni e progetti da realizzare qualora una alleanza politica ottenga i consensi necessari per governare una comunità, si privilegiano le "mosse" elettorali più opportune per conquistare Sindaci e Presidenti di Regione, Eletti ed Amministratori.
      Senza curarsi di produrre sintesi progettuali efficaci e convincenti per tutti i propri sostenitori, che rispettino buona parte degli impegni assunti prima del voto.
      Ma la Politica cosa è se non confronto aperto e conflitto serrato tra tesi, antitesi e sintesi; tra visioni, interessi, programmi e verifiche sul campo?
      Gianni

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  7. Oggi su Repubblica c'è una nuova lettera di Greta per denunciare le inadempienze dei governi del mondo verso gli impegni già presi per contenere i mutamenti climatici.
    Reazioni zero.
    In Italia le polemiche continuano sulla riapertura delle scuole a settembre e sulle candidature per le elezioni regionali di settembre e le comunali del 2021.
    Mancano i banchi? Le aule? Gli insegnanti? Si, no, non so, forse.
    In Puglia e nelle Marche il M5s rinuncia a favore del candidato scelto dal Pd? O quello del Pd deve rinunciare a favore di quello grillino?
    E in Campania e in Toscana? Li no?
    Poi ci sono Roma, Milano, Bologna.
    Ma facciamo qualcosa per l'inquinamento? Che cosa? Altri supermercati? Altre infrastrutture stradali? Altri impianti di distribuzione di benzina e gas?
    Se gli italiani debbono contribuire a ridurre le emissioni ci vogliono investimenti nuovi o sempre gli stessi?
    Ciao!

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    1. Greta, FfF e le altre associazioni ambientaliste sono giustamente critiche nei confronti delle classi dirigenti al potere e propongono una nuova mobilitazione internazionale per l'ultimo venerdì di settembre.
      Come si svilupperà dipende anche dalla evoluzione della pandemia.
      La cosa certa è che fin qui le risposte locali e globali dei Governi sono inadeguate alle emergenze che abbiamo di fronte.
      Gran parte della discussione si è incentrata su "chiusure" e "riaperture" delle tradizionali attività. Poco sulle alternative mature, necessarie e possibili per cambiare l'organizzazione della vita delle persone e delle comunità.
      Quale scuola per gli anni '20 e '30? Quali investimenti per la salute e la sicurezza comune? Per abbattere l'ozono, lo smog, l'inquinamento, le epidemie sempre più frequenti? Per migliorare la qualità della vita nelle "periferie" delle città e del mondo? Per fronteggiare la crescita demografica diseguale nei vari continenti?
      Se queste sono le sfide, è facile capire che sarebbe urgente costruire alleanze culturali e politiche vaste attorno a progetti a forte contenuto di innovazione "strutturale", di "sistema".
      Nel mondo, in Europa e in Italia.
      Dal Veneto alla Campania, dall'Emilia Romagna alla Puglia, dalla Valle d'Aosta alla Toscana, alla Sicilia.
      E' incredibile (e deprimente) dovere ascoltare discussioni (vuote di contenuti e decisamente strumentali) sulle responsabilità di chi non sostiene "questo" o "quel" candidato Presidente di Regione pre-designato da una parte politica in base a valutazioni legittime quanto parziali. Mentre a nessuno pare interessare gli sviluppi delle stesse alleanze politiche in situazioni in cui i "sondaggi" indicherebbero possibili candidati vincenti di una più ristretta coalizione.
      Gianni

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  8. Con i problemi che abbiamo (la ripresa di Covid, i livelli di ozono, la sanità sempre in ritardo e con nuovi episodi di corruzione.....) la fantasia di un sindaco che vuole fondare la nuova città a partire dallo Stadio, dal Passante e dalla scelta del candidato del suo schieramento con una accordo tra "eletti".... è davvero triste. Quasi quanto un MoVimento rivoluzionario che riconosce i meriti di chi ha governato nei decenni precedenti.
    E dello stesso tenore di quelli che sostengono che l'Italia del futuro sia realizzabile per iniziativa dei Draghi di ieri e magari restaurando la Roma pre Raggi, con Caltagirone&Cerroni, Carminati&Buzzi di nuovo liberi di affari&affini.
    Mario C.

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    1. Mi pare una lettura decisamente spigolosa ma assolutamente appropriata.
      Gianni

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  9. L'accesso ai dati di ARPAER sull'ozono non è sempre facile.
    Ma navigando all'interno del sito si leggono anche i dati non ancora validati e si scopre che già ieri le stazioni che avevano superato i 25 giorni di superamento dei valori obiettivo erano ben 22 su 34 e riguardavano tutte le rilevazioni urbane, quelle più densamente popolate.
    Sarebbero quindi non solo auspicabili ma anche necessarie ed urgenti scelte per fronteggiare adeguatamente questa emergenza.
    Anna

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    1. Anche se a me risulta che 3 stazioni "urbane" situate a Ravenna (2) e Ferrara (1) sono ancora sotto le "25 giornate" (24, 21 e 21 a tutt'oggi) la sostanza della tua considerazione è pienamente condivisibile.
      Abbattere lo smog che inquina le nostre città è una priorità: urgono misure e politiche locali e nazionali.
      Se PD e M5S si siedono al tavolo per le Comunali 2021 (come propone Di Maio) e non partono da questi problemi cosa li anima?
      Gianni

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  10. So che si stanno affinando collaborazioni (ad es.all'interno del progetto “Piattaforma Tematica del Sentinel Collaborative GS per la Qualità dell’Aria” tra Snpambiete e varie Arpa per avere modelli di valutazione, previsione e gestione della qualità dell’aria sull’intero territorio nazionale.
    Rispetto alla previsione esistono già modelli statistici sull'evoluzione della qualità dell'aria, il fatto che la volontà di intervenire con azioni di tutela a monte del possibile sforamento rimane una chimera e ad esempio si blocca il traffico solo dopo giorni di contuinuo sforamento dei limiti...praticamente a "Babbo morto".
    Questo è un tema su cui ho personalmente dibattuto molto con i politici Bolognesi in questi anni senza avere avuto mai riscontro =((

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