La facciata di Palazzo dei Notai per la libertà di Patrick Zaky |
Finalmente una buona novità dalla Piazza.
Questa volta nel "salotto" buono della Città, pedonalizzato da decenni, non irrompe la potenza comunicativa di una grande multinazionale dell'auto, bensì un messaggio di Amnesty International per la libertà delle persone e dei popoli.
L'opera di Gianluca Costantini rivendica la "liberazione di Patrick Zaky", lo studente incarcerato dal regime militare di Al Sisi al suo rientro in Egitto dall'Università degli Studi di Bologna.
C'è da sperare che sia l'avvio di un processo.
Pubblicità Progresso al posto dell'arte comunicativa dei grandi Gruppi Multinazionali dell'industria e della finanza.
Ma non solo migliore pubblicità e comunicazione.
E' ora di fatti e di grandi opere di civiltà.
Boschi urbani, verde pubblico o selvaggio anziché altro asfalto e cemento.
Negozi e prodotti di vicinato piuttosto che nuovi iper, supermercati o grandi centri commerciali.
Bici, treni, tram e bus per i pendolari invece che auto, autocarri e TIR.
Lavori socialmente utilie di interesse per la sicurezza delle comunità prioritari rispetto ad industrie ed attività che alimentano profitti e nuove incontrollabili contraddizioni, sociali ed ecologiche.
Cambiare si può e si deve! Ora.
La pubblicità di Volvo campeggiava il 17 febbraio scorso, sulle teste dei bolognesi e dei giovani che partecipavano alla manifestazione per la liberazione di Patrick Zaky |
Piazza Maggiore in una bella giornata di febbraio 2020. La facciata Palazzo dei Notai occupata "dall'arte" di Alfa Romeo ... |
Piazza Maggiore, oggi. Con il messaggio di Gianluca Costantini e di Amnesty International (martedì 26 maggio 2020) |
Nel cuore (pedonale) di Bologna penetra la pubblicità (globale) della grande industria tedesca ... (7 aprile 2020) |
Dal cuore di Bologna parte un messaggio di liberazione delle persone e dei popoli: originale, autentico, internazionale! (26 maggio 2020) |
Complimenti a chi ne è stato artefice.
RispondiEliminaAntonio
L'artista Gianluca Costantini, studenti e professori di UNIBO che si sono mobilitati per salvare Patrick Zaki, i tanti cittadini che hanno manifestato solidarietà al ragazzo egiziano incarcerato, Amnesty International, il Sindaco ed il Comune di Bologna, TMC pubblicità di Milano.
EliminaUna prova tangibile che si possono dedicare spazi "strategici" a giuste cause.
La dimostrazione che cambiare si può!
Gianni
Un auspicio condivisibile.
RispondiEliminaDuraturo?
s.
Duraturo.
EliminaQuantomeno come impegno, volontà, determinazione di una parte della comunità.
Gianni
Dopo un lungo periodo di immersione, da Bologna un bel messaggio internazionale.
RispondiEliminaMi piace pensare che non sia un episodio e che esprima una nuova tendenza dell'Europa intera.
Ci sono tanti motivi per intraprendere azioni positive e qualcosa pare si stia muovendo anche a Bruxelles, Strasburgo e Berlino.
Sono convinta che qualche merito viene anche dall'impegno di donne coraggiose. Ce ne fossero di più, certi cambiamenti sarebbero accelerati.
Anna
Irrinunciabile il protagonismo critico e creativo de "l'altra metà del cielo" per chiunque voglia cambiare in meglio questo mondo zeppo di contraddizioni.
EliminaGianni
Cambiare si può?
RispondiEliminaIn piazza Maggiore è successo. Almeno per qualche giorno la facciata di palazzo Notai è passata dalle pubblicità delle nuove auto alla richiesta di libertà per Patrick.
Mi chiedo per quanto tempo resisterà? Posto che ha già fatto parlare abbondantemente di se. A dimostrazione della forza che può essere contenuta in un messaggio di alto valore sociale e politico.
Ma ciò che voglio porre è che non possiamo accontentarci di una buona comunicazione.
Si deve cambiare anche la politica. E l'economia. E i commerci internazionali.
Perché lo spazio pro Patrick ed Amnesty International proposto nel cuore di Bologna non venga contraddetto dagli affari.
"Navi e caccia all'Egitto di Al Sisi. Governo diviso sulla maxi commessa" titola la Repubblica di oggi, pag.14. "Già pronte due fregate classe Fremm da 1,2 miliardi, poi pattugliatori navali, 24 cacciabombardieri Eurofighter e 24 aerei addestratori M346, un gioiello di Leonardo e Fincantieri".
Cambiare si deve!
Non solo la pubblicità per la piazza di Bologna.
M.
Condivido.
EliminaCambiare è possibile. Cambiare è necessario ed utile. Su molti fronti.
Gianni
Non valuteremo una città ed una regione dai cambiamenti dalle pubblicità messe in piazza.... Meglio stare ai dati della vita. E qui parlano i morti causati dal virus, il personale sanitario o i posti letto ospedalieri ridotti negli anni, le morti premature causa smog e quelle per incidenti stradali....
RispondiEliminaEcco perché dico anch'io cambiare si può e si deve.
Zorro
Mi pare giusto apprezzare e valorizzare il cambio di immagine.
EliminaLa piazza di Bologna che lancia un messaggio condiviso ed internazionale, di umanità e di libertà, è tutt'altra cosa rispetto a quella precedente, che alternava su Palazzo Notai le grandi industrie dell'auto.
Non a caso questa Città e questa Regione erano note e studiate al mondo negli anni 1960-'80 per i Piani Regolatori Generali e per il Decentramento politico e amministrativo, per la salvaguardia della collina e per il recupero edilizio popolare nel centro storico, per i PEEP e per i trasporti pubblici, per le scuole materne e gli asili nido di qualità, per la sanità ospedaliera e del territorio, per i diritti conquistati dai lavoratori e dalle donne.
Frutto - giusto rimarcarlo - di un confronto sociale e politico alto, tra tutte le forze culturali e rappresentative.
"Nei decenni successivi, invece" ... l'omologazione alle culture ed alle politiche dominanti ci ha fatto perdere progressivamente in programmazione e partecipazione, in identità e visione, in servizi e benessere.
I tagli al SSN hanno provocato una drastica riduzione del personale, dei posti letto in ospedale e dei servizi territoriali di medicina e prevenzione.
Anche per questo nel tasso di mortalità sulla popolazione causa Covid-19 siamo secondi solo alla Lombardia. Nelle morti premature dovute allo smog siamo in vetta alle classifiche nazionali. Così per gli incidenti stradali in una delle realtà più motorizzate e congestionate del mondo.
Si, occorre ripensare i processi, i progetti e gli investimenti pubblici e privati. Qui ed ora. Per fare fronte alle emergenze: sanitarie, ambientali, climatiche ed economiche.
Gianni
Come temevo.
RispondiEliminaI da bambina i nonni mi ripetevano un ritornello "la festa è appena cominciata e già è finita".
Passando da piazza Maggiore è proprio così.
s.