Respiriamo polveri cancerogene! I rilevamenti ARPAE lo indicano (16 gennaio) |
Sono passati più di 100 giorni dalla dichiarazione dello "stato di emergenza climatico ed ecologico" ... Lo ricordano giovani e cittadini di Bologna con un "filo rosso" che parte dai fatti e indica risposte. Occorre agire ora: con scelte immediate e di prospettiva! |
Il maggiore investimento economico per Bologna e per l'Emilia nei prossimi 5 anni possono restare il Passante di Mezzo e nuove autostrade? Oppure è necessario cambiare - qui ed ora - le priorità verso infrastrutture della mobilità che riducano la congestione del traffico, lo smog e i decibel? |
Di discussioni astratte e distanti dalla vita reale dei cittadini non se ne può più.
Chi vuole governare città e regioni italiane deve misurarsi con i problemi del Paese e delle tante periferie che lo compongono.
Anche in Emilia Romagna non va tutto bene, come raccontano troppi amministratori solo in cerca di conferma, commentatori interessati e giornalisti superficiali. Forse va semplicemente meglio che in altre disastrate realtà di questo bel Paese in declino.
La crescita economica - orientata sempre più da logiche mercantili e vecchie finalità basate sull'incremento del PIL e dei profitti ottenuti a scapito dei lavoratori e dei consumatori - ha creato nuove forti contraddizioni ambientali e sofferenze sociali.
La questione climatica ed ecologica è la sfida del presente.
Occorre affrontarla con coraggio e giustizia. Quella che ancora non si coglie nei dibattiti e nei progetti elettorali: vedi "di martedì".
Il problema non è che ai cittadini "non bastano i fatti", il problema è che mancano fatti e che troppi impegni solenni sono stati disattesi, da amministratori e governi. Oppure che alcuni propositi ed obiettivi che vorrebbero tradursi in fatti non convincono una parte importante di persone libere e pensanti.
Qui sempre meno elettori ritengono di "avere vinto il campionato del mondo" (per stare ad una battuta di Mattia Santori) e molti vorrebbero semplicemente "un allenatore" che riconoscesse insieme alle "eccellenze" ciò che non va e che occorre cambiare, ripensare e progettare ex novo.
Ora e non dopo il 26 gennaio.
Ad esempio, un Presidente di Regione molto più attento verso la qualità dell'aria che i bolognesi e gli emiliano romagnoli respirano; non solo capace di alzare la voce contro la "plastic tax" o contro la dismissione delle trivelle che estraggono idrocarburi dal sottosuolo.
Nel mondo d'oggi le competenze e il buon governo si verificano sulle capacità di promuovere e di praticare processi reali e lungimiranti di conversione ecologica e pacifica delle comunità.
Occorre saldare misure d'impatto immediato (che intervengano per limitare gli impianti di riscaldamento più inquinanti; per ridurre e regolamentare il traffico cittadino e di passaggio Nord - Sud anche in autostrada e tangenziale) e la priorità negli investimenti strutturali (potenziando le ferrovie e i treni anziché nuove strade ed autostrade).
Al contrario se nei partiti e nelle Istituzioni prevalgono il disinteresse per la salvaguardia della biodiversità del Pianeta e per i diritti - doveri fondamentali ed universali dei cittadini e dei popoli, ogni appello alla "razionalità" ed al "voto utile" risultano privi di consistenza e di contenuti apprezzabili.
Sveglia!
Dobbiamo risanare la cappa di polveri sottili e inquinanti cancerogeni sopra Bologna, l'Emilia Romagna e il Paese.
Ore 15,30: Bologna vista dal piazzale di San Michele in Bosco (16 gennaio 2020) |
Ore 15,31: con il grandangolo si colgono le varie sfumature del cielo sopra la Città (dall'azzurro dove sfreccia un aereo al grigio delle polveri e degli inquinanti) |
Ore 15,31: ancora una immagine con il grandangolo in orizzontale (16 gennaio) |
Ore 15,32: una foto centrata sul centro storico, da San Petronio alle Due Torri |
Ore 15,33: la cappa di smog attorno alla Torre Asinelli ripresa con il teleobiettivo (giovedì 16 gennaio) |
Si, si, sveglia!
RispondiEliminaA soffrire sono i nostri polmoni e guai se ce li rompiamo.....
Sic
Sveglia!
Elimina... anche perche molti se li sono già rotti ...
Gianni
In questa campagna elettorale, già sbilanciata sui triti disegni nazionali, l'ambiente non assume il ruolo che la criticità della situazione anche e proprio qui in Emilia Romagna.
RispondiEliminaCD
In questa campagna elettorale, già sbilanciata sui triti disegni nazionali, l'ambiente non assume il ruolo che la criticità della situazione anche e proprio qui in Emilia Romagna richiede.
RispondiEliminaCD
Credo che ogni scadenza politica ed elettorale abbia valenza locale e nazionale.
EliminaIl fatto è che tanta parte dell'attenzione del sistema (partiti, media, centri di potere vari ...) concentra l'attenzione su questioni minori, rinunciando al necessario confronto sulla qualità dello sviluppo, della vita delle persone, della democrazia.
Gianni
Ricevo e trasmetto per opportuna conoscenza.
RispondiEliminaM.
Da giorni “siamo in emergenza”: anche nella nostra regione, come in diverse altre parti d’Italia, vengono quasi costantemente superati i limiti di legge delle polveri sottili e neppure le blande, e soprattutto poco controllate, misure del Piano Aria riescono ad attenuare la morsa dell’inquinamento.
Le emissioni derivate dall’intenso traffico veicolare e dall’attivazione del riscaldamento negli edifici ristagnano, soprattutto ma non solo, nei centri urbani, complice l’effetto perverso, immancabile quanto prevedibile, delle mutazioni climatiche in atto che si caratterizzano sempre più spesso nella stagione meno calda con una lunga assenza di precipitazioni e con la mancanza di vento.
Come purtroppo abbiamo avuto occasione di rilevare e denunciare ormai da diversi anni, l’emergenza è diventata la normalità: le inadempienze nell’adozione da parte dei decisori politici di provvedimenti strutturalmente efficaci per la qualità dell’aria ci sembrano sempre più gravi a fronte delle preoccupanti statistiche che riguardano decessi prematuri e diffusi danni alla salute.
Nell’area bolognese non possono bastare i graduali avanzamenti della ZTL ambientale, la progettazione a lungo sviluppo delle linee di tram, le sostituzioni di alcuni treni: occorrono investimenti su realizzazioni che possano essere efficaci in tempi più stretti, come il completamento del Sistema Ferroviario Metropolitano, evaso da diversi anni.
La piena attivazione di questa importante metropolitana di superficie, già disponibile, consentirebbe di offrire un servizio in grado di attrarre un gran numero di utenti, sgravando così le strade della cintura bolognese e di parte della città dal traffico privato.
Dal Piano Regionale Trasporti vanno derubricati nuovi interventi su infrastrutture autostradali, come il Passante di Bologna, in quanto si tratta di progettazioni inutili, impattanti e dannose perchè prefigurano ancora un’espansione del traffico automobilistico, in evidente conflitto con le necessità di ridurre del 30% entro il 2010 le emissioni inquinanti e alteranti del clima.
Occorre incentivare la riconversione di un sistema trasportistico delle merci che è imperniato sulla gomma e su modalità parcellizzate nei centri urbani, aree che dovrebbero essere invece sempre più a bassa intensità di spostamenti veicolari a motore.
Strutture come l’Interporto e la Cintura merci di Bologna dovrebbero spingere le amministrazioni e gli enti di gestione in accordo con i privati a sperimentare soluzioni maggiormente ecocompatibili per lo spostamento delle merci.
Rispetto all’incidenza del riscaldamento sulla qualità dell’aria dobbiamo rilevare come alcuni enti pubblici non attuino nei propri edifici forme di adeguato risparmio energetico sia nella regolazione della temperatura sia nell’investimento sulle strutture, e come diversi esercizi, in particolare quelli delle grandi catene di distribuzione, tengano abitualmente nella stagione più fredda le porte d’accesso aperte.
Confidando sul senso di responsabilità dei cittadini per il rispetto dei limiti alla circolazione posti in atto nelle giornate più critiche per i livelli di inquinamento, sollecitiamo il Comune di Bologna e i futuri amministratori della Regione a compiere scelte di svolta all’insegna della ecosostenibilità per uscire dalla logica ormai logora dell’emergenza: ce lo chiedono il clima e la tutela della salute di tutti.
Legambiente Bologna
Ho avuto modo di discutere e di condividere questo comunicato.
EliminaMi pare un buon contributo al confronto politico e progettuale.
Gianni
Sempre sul tema e per opportuna conoscenza.
RispondiEliminaM.
Torna il problema smog, con tutti i capoluoghi di provincia della nostra regione che nella giornata di ieri hanno raggiunto valori medi di PM10 vicini o superiori ai 100 microgrammi al metro cubo, il doppio del limite consentito dalla norma. Una situazione che da domani farà scattare nuovamente le misure emergenziali in tutte le province salvo Forlì Cesena. Le concentrazioni più alte a Modena con 125 microgrammi su metro cubo, seguita da Bologna a 118.
Una situazione di grave inquinamento che dura da inizio gennaio e per risolverla servono misure ancora più incisive rispetto alle misure emergenziali presenti nel PAIR2020, che al momento non sembrano essere in grado di dare risposte al problema sanitario delle nostre città.
«Servono misure incisive da attuare in tempi strettissimi per incidere sulle principali fonti emissive nelle nostre città: il traffico veicolare ed i riscaldamenti. Se il fondamentale lavoro sulla riqualificazione energetica degli edifici comporta tempi più lunghi – continua l’Associazione – le misure per ridurre le emissioni da traffico sono invece di rapida implementazione a costi quasi nulli».
«Proponiamo da subito due misure immediatamente attuabili: la prima è di trasformare le domeniche ecologiche in lunedì ecologici. Chiediamo di bloccare il traffico in una giornata lavorativa invece che durante il fine settimana, favorendo però gli spostamenti dei cittadini rendendo gratuiti tutti i mezzi pubblici della regione per questa giornata. Un’azione che favorirebbe anche un cambio di abitudini negli stili di mobilità privata, facendo conoscere a tutti i servizi pubblici delle nostre città, spesso sconosciuti, implementando l’utilizzo del trasporto pubblico come soluzione più economica, comoda e sostenibile»
La seconda azione che può essere immediatamente messa in campo è la riduzione della velocità in autostrada in caso di “emergenza smog”, prendendo spunto dal progetto europeo BrennerLEC che ha dimostrato come la riduzione a 100 km/h della velocità massima in autostrada porti ad una riduzione fino al 30% degli ossidi di azoto emessi dal traffico. Su questo i sindaci dei Capoluoghi dovrebbero essere in prima linea nel perorare questa richiesta di fronte al Ministro delle infrastrutture DeMicheli.
Legambiente Emilia Romagna
Trovo queste proposte meritevoli di approfondimenti.
Elimina1. La riduzione della velocità massima (a 100 km/ora) in autostrada in presenza di smog apre un ragionamento utile sulle priorità che debbono regolare una comunità orientata al benessere delle persone e non solo al PIL. Inoltre rompe il tabù della non interferenza delle Autorità responsabili della tutela della salute pubblica sulle grandi infrastrutture della mobilità: perché se in una Regione inquinata si blocca almeno una parte del traffico veicolare, i mezzi pesanti e leggeri che intasano le autostrade possono continuare a inquinare senza limiti? Perché eventuali mezzi pesanti con targa estera possono emettere polveri ed inquinanti a prescindere? Non è il caso di intervenire con misure appropriate e mirate, come già avviene in alcuni paesi alpini di confine?
2. I "lunedì ecologici" introducono il discorso sull'organizzazione della mobilità nelle normali giornate lavorative. Positivo ed urgente. Salvo verificare se l'attuale realtà del trasporto pubblico (nelle ore di punta spesso già saturo) riesce a garantire la vita delle comunità ... Ovvero se la priorità negli investimenti debba essere spostata subito da impegni previsti per nuove strade ed autostrade (vedi il Passante di Mezzo a Bologna) al potenziamento delle ferrovie regionali e del SFM.
Insomma serve ragionare insieme su misure per contenere lo smog "a quota 50-100" e per ridurre progressivamente la dipendenza dei cittadine e delle imprese da auto ed autocarri.
Gianni
Dipende sempre dalle priorità che si vogliono scegliere: la salute dei cittadini? il PIL e la competitività dei commerci e degli affari?
RispondiEliminaA seconda degli intenti si agisce, si opera.
Forse i "nostri" amministratori, e Bonaccini Sindaco d'Emilia Romagna in testa, hanno un'idea diversa rispetto a quelle qui espresse.
WM
Sicuramente. Il Bonaccini candidato che sta conducendo la campagna elettorale per la sua rielezione è altro rispetto al Bonaccini qui auspicato nella "intervista" del 13 novembre 2019. Non resta che prenderne atto.
EliminaGianni
Voglio proporvi una piccola riflessione su Bonaccini Stefano. Perché penso che non debba essere lui a svegliarsi, ma voi.
RispondiEliminaOvvero le centinaia di migliaia di elettori che voteranno il 26 gennaio prossimo.
Bonaccini secondo me ha già raggiunto un grande risultato.
Sta ricevendo diffusi riconoscimenti locali e nazionali.
Dalle sardine che lo paragonano ad un allenatore campione del mondo: valore milioni di euro l'anno (vedi Lippi, Dechampes, .......)
Al più grande manager italiano Luca Cordero di Montezemolo che lo considera una grande competenza: garanzia di lavoro e di un altissimo reddito per il futuro.
Potrei fare molti altri esempi dal centro inCasini alla destra giàleghista.
Premesso questo.
Se il Bonaccini perde: la responsabilità e del trend nazionale ed europeo, del PD di Zingaretti un partito dilaniato ed alleato con il M5s (che in Emilia presenta un proprio candidato alternativo).
Se il Bonaccini vince: un eroe ed una risorsa nazionale perché è riuscito a farlo nonostante tutto, cioè il suo "faccio senza il M5s", con una alleanza diversa da quella nazionale (in cui la componente moderata, centrista, europeista è decisiva). Del resto di lui si parla già come futuro segretario nazionale nel dopo Zingaretti.
E così mentre lui resterà Stefanino comunque in piedi, noi continueremo a respirare polveri nocive.
Elettore sveglia!
R.
Per il bene di tutti, oggi piove.
EliminaLe polveri registrate dalle centraline ARPAE rientreranno entro valori accettabili e, almeno per qualche giorno, i nostri polmoni respireranno meglio ...
Tuttavia lo smog prodotto si accumulerà nel terreno e nelle acque ...
Per il bene di tutti occorre produrre meno inquinanti.
A Stefano Bonaccini ovunque vivrà, l'augurio di lunga vita.
Gianni
Sul sito Facebook dell' assessore ai trasporti della Regione Emilia-Romagna Raffaele Donini si legge che il programma per una svolta eco-sostenibile si realizzerà anche attraverso il potenziamento del già Passante In Mezzo alla città, il quale avrà il merito di "sciogliere il traffico".
RispondiEliminaCome si traduce questa ultima frase nel lessico del buonsenso?
Ryan
Siamo sicuri sia "una frase"che merita di essere tradotta?
EliminaGianni
In merito a misure strutturali contro l'inquinamento ... per opportuna conoscenza.
RispondiEliminaM.
I Verdi-Europa Verde sono contro il passante autostradale per una svolta ecologica nella mobilità verso la ferrovia, la mobilità ciclabile e il tram.
Da sempre i Verdi si sono opposti al potenziamento autostradale del nodo di Bologna.
Al passante nord, al passante sud e al passantino.
I Verdi propongono un passaggio alla mobilità su ferro, per passeggeri e merci, attraverso il servizio ferroviario regionale e metropolitano, il tram in ambito urbano e sono per il potenziamento della mobilità ciclabile.
In merito al passante, i Verdi avevano da tempo proposto la banalizzazione del tratto autostradale urbano.
E' evidente che, se non si ha come obiettivo strategico la riduzione del traffico su gomma, la rincorsa a strade e autostrade non avrà fine e non avrà fine l' aumento di Co2 e l' emergenza climatica.
Paolo Galletti
Coportavoce Verdi-Europa Verdi Emilia Romagna
Che dire? Ai Verdi l'augurio di essere più determinanti nelle politiche della loro coalizione e del candidato Presidente.
EliminaGianni
Certo che la campagna elettorale pro Bonaccini di certa stampa e tv è spudorata: dopo Di Martedì di Floris (ex Rai3) ieri sera è andato in onda Piazza Grande di Formigli (ex Rai3) con uno scoop sui nuovi amministratori di Ferrara, tutti leghisti, che per allontanare dal consiglio comunale una rompipalle indipendente eletta dalla Lega gli hanno promesso una assunzione in una azienda controllata dal comune.
RispondiEliminaFatto grave (gravissimo) che la dice lunga sui metodi politici di Salvini&Amici. ma ben noto a gran parte del centrodestra e del centrosinistra in tutta Italia. O sbaglio?
Così ancora una volta dei malesseri ambientali e sociali che hanno indotto i ferraresi (ed i forlivesi o prima ancora i parmensi) ad abbandonare i partiti di sinistra ed il Pd?
Insomma, condivido l'opinione che per rimuovere la crisi della politica (e di chi sta al governo) non è sufficiente sparare cacca sugli avversari (siano i 5 Stelle, la Lega, Berlusconi o il Pd) ma è necessario impegnarsi e dimostrare quotidianamente di sapere risolvere il malessere delle persone che stanno nelle periferie dell'impero.
Possibile?
Tristi pagine per politici, amministratori, giornalisti, TV ...
EliminaGianni
Intanto grazie per il servizio fotografico dai colli verso Bologna. Forse rispecchia il grigiore di certa politica.
RispondiEliminaE ancora grazie per farci conoscere iniziative dei ragazzi di Fridays For Future di cui quasi nessuno informa.
Aggiungo solo una annotazione politica.
Mi pare sempre più evidente che la coalizione di Bonaccini e Donini è altra rispetto alla alleanza nazionale PD-LeU-IV-M5s. Lo dice anche il convinto sostegno del buon Calenda che si oppone al Conte 2 e quello dei renziani che si presentano nella Lista civica che lo stesso Bonaccini ha messo in piedi con a capo Felicori.
DG
Grazie, grazie.
EliminaSulla "annotazione politica".
Sicuramente la coalizione di Bonaccini (PD, Civici del Presidente con Italia Viva di Renzi ed Azione di Calenda, Coraggiosi, Verdi, + Europa, Socialisti e Repubblicani, Volt) non è la maggioranza politica del Conte 2 (M5S, PD, LeU ed IV).
Non saprei dire se siano definibili vere e proprie "alleanze".
Gianni
Trovo giusto suonare la sveglia per Bonaccini. Il discorso non sarebbe molto diverso per i governi nazionali e per le amministrazioni locali, ma il 26 votiamo per l'Emilia Romagna.
RispondiEliminaE siccome la competenza più importante è quella sanitaria è utile dire che ci sono dei problemi urgenti da affrontare, anche qui.
Le eccellenze sono importanti e vanno certamente riconosciute. Ma non tutto è al top. E si vedono preoccupanti crepe su cui intervenire.
Proprio ieri leggevo su un quotidiano locale le scuse della dirigente Ausl di Bologna per le attese infinite ai pronto soccorso.
E allora sarebbe bene riconoscere anche questo problema (non il solo) e le ragioni che ne sono causa. Con dati, analisi e prospettive.
Non mi aspetto lo facciano coloro che vorrebbero privatizzare la sanità. Cioè gli amici delle aziende private, che infittiscono le schiere di alcuni partiti e coalizioni. Né bravi ragazzi, pieni di volontà e senza esperienza. Piuttosto chi, forte e competente per esperienze amministrative fatte, afferma di voler continuare a garantire l'efficienza dei servizi pubblici ed una sanità diritto universale.
E allora:
a) si opera a sufficienza per prevenire i malanni? Dalla cultura della cura per gli ambienti di vita a quella dei vaccini, per intenderci. Qui esce la correlazione tra smog e malanni di stagione: le difficoltà di respirazione, le problematiche cardiovascolari..... Ossia un modello di sviluppo che non regge più. Come ci mettiamo mano? E' tanta roba da discutere......
b) si è programmato con previdenza se ora mancano medici, infermieri, servizi essenziali? Parliamo di pronto soccorsi, di importanti reparti, di ricerca....
Qui è necessario ragionare sui rapporti tra ospedali, poliambulatori, case di cura e di assistenza... tra strutture pubbliche e cliniche private.
Ed anche in questo caso è bene istruire (con dati ed analisi) una bella e profonda discussione su prospettive, strategie, risorse.... Del resto solo così si motivano le tasse, il senso della loro proporzionalità rispetto ai redditi percepiti ed ai patrimoni disponibili, oppure la lotta senza remore alla evasione e alla elusione fiscale.....
Se le cose hanno questa complessità e interconnessione, perché invece si nega l'esigenza di confronto pubblico? Perché si preferisce delegare questo groviglio complesso di questioni al Presidente e a pochi eletti solo dopo il voto?
Temi così esigono confronto e partecipazione. Almeno nelle migliore tradizione di queste terre. Per questo qui si sono costruite eccellenze.
Peccato non sia nella volontà dei protagonisti oggi più accreditati.
Attrezziamoci a riprendere i problemi dalla mattina del 27 gennaio.
Ciao!
Considerazioni, proposte e toni molto condivisibili.
EliminaGrazie.
Gianni
La sveglia a Bonaccini suona oramai ogni giorno.
RispondiEliminaDai movimenti giovanili per il clima alle sardine. Ieri erano tantissime nella piscina di piazza 8 agosto.
Contasse!?!?
Al71
Si, molte persone in Piazza 8 Agosto. Sono stato anch'io a "nuotare" e conversare con amici e conoscenti.
EliminaLe Sardine hanno avuto il grande merito politico di evidenziare che Salvini non può ancora parlare in rappresenta della maggioranza degli italiani. Non è poca cosa. E va riconosciuta.
Per il futuro vedremo.
Per il momento non chiederei a Mattia Santori e C. molto di più e mi spingo a dire che diverse comparsate radio televisive non suonano buon servizio alla loro causa.
Gianni
Siamo davvero sicuri che i divieti e i blocchi della circolazione incidono sulle condizioni meteo e sul l'inquinamento????
RispondiEliminaForse Bonaccini si avvale di esperti......
Max
I blocchi contribuiscono alla riduzione delle emissioni, cosa molto importante soprattutto in periodi favorevoli all'accumulo di inquinanti. Per essere efficaci, però, dovrebbero essere più estesi, dovrebbero partire prima e non dopo le giornate critiche, e dovrebbero essere accompagnati da controlli e sanzioni adeguate. Qui c'è un articolo interessante sul tema:
Eliminahttp://www.greenreport.it/news/inquinamenti/perche-e-utile-il-blocco-della-circolazione-di-tutti-i-veicoli-diesel-a-roma/
Sono comunque misure emergenziali, mentre l'obbiettivo a cui bisognerebbe lavorare è quello di azzerare le emergenze con misure strutturali.
Luca
Luca sottolinea la cosa anche per me essenziale.
EliminaServono misure strutturali per ridurre la congestione del traffico nelle città e sul territorio nazionale.
Una politica in questo senso è mancata. E questa è la responsabilità storica delle classi dirigenti che si sono succedute negli ultimi 30 anni. Già negli anni '80 e '90 del secolo scorso erano in campo critiche, idee, progetti, azioni, movimenti ... donne e uomini liberi e pensanti che sostenevano un cambiamento mai praticato da imprese ed Istituzioni.
Che significa "buongoverno" se non occuparsi di conversione ecologica, di eco-compatibilità dei territori in cui viviamo ed operiamo, di politiche per la prevenzione e la tutela della salute pubblica?
Gianni
Francamente lui è sveglio: oggi ha inaugurato il People Mover (che farà il 7 marzo la prima corsa). A elezioni avvenute.
RispondiEliminaE sveglia mi pare anche la sua compagna di partito, Paola De Micheli: da Rimini ha annunciato per l'estate l'apertura dei cantieri del Passante di Bologna. A elezioni avvenute.
L'essere svegli, naturalmente non è un giudizio di valore.
Solo per dire che sarebbe bene che Altri fossero svegli e più Coraggiosi.
Nessun dorma!
Se io abitassi in uno degli edifici accanto ai quali passa quel trabiccolo, l'8 marzo sarebbe sarebbe invece il giorno dell'ultima corsa.
Eliminahttps://corrieredibologna.corriere.it/bologna/cronaca/19_dicembre_22/nuova-tegola-people-movertroppo-rumore-navette-8ba36e68-2575-11ea-af1d-d91685dfc2e6.shtml
Mario C.
Indubbiamente sveglio lui.
EliminaTra People Mover, autostrada delle ceramiche modenesi e Passante di Bologna porterà a casa diversi obiettivi che aveva promesso a costruttori, industriali vari e sindacati confederali.
Perlomeno ingenui gli attuali alleati nazionali del suo partito e competitori in Regione che gli hanno consentito di farlo, rinunciando al mandato ricevuto da chi non voleva queste opere sbagliate.
A proposito. Le dimissioni del capo politico del M5s indotte dalle frane elettorali e dallo sgretolarsi dei gruppi parlamentari a me pongono un interrogativo. Quando Di Maio dice meglio ingenui che imbroglioni è intellettualmente onesto? Lo chiedo perché se è vero che per realizzare gli obiettivi strategici del suo movimento in assenza di maggioranza assoluta e in presenza delle necessarie alleanze politiche, prima con la Lega poi con il Pd, occorrono pazienza, mediazioni e crono-programmi concordati, è falso che in questi due anni i governi Conte 1 e 2 non abbiano autorizzato opere che contribuiranno a modificare in negativo il contesto ambientale e sociale in cui viviamo e in cui loro (e quelli che verranno dopo) governano. Prendo ad esempio il pacchetto emiliano di investimenti stradali tradizionali, avvallato da Toninelli e ministri M5s dopo un lungo braccio di ferro. Questi interventi sono propedeutici alla conservazione di un modello economico - finanziario voluto dalle vecchie classi dirigenti affaristiche di questo Paese e contro cui Grillo e il movimento da lui fondato si sono sempre battuti, incontrando l'approvazione di cittadini e comitati locali che hanno contribuito ai risultati elettorali del febbraio 2018. Dunque, nel giorno delle sue dimissioni Di Maio avrebbe potuto riconoscere questi gravi errori. Non farlo non aiuta chi in passato ha votato M5s e si sente ora senza rappresentanza a riprendere un percorso di lotta e di governano i grillini.
Ciao!
Ti sei contraddetto nello spazio di due righe.
EliminaPrima riconosci che il M5S, non potendo governare da solo, deve scendere a compromessi; subito dopo accusi Toninelli di aver avallato le opere da sempre contrastate dal M5S. E' chiaro che il PD voleva la sua parte e ha scelto proprio la nostra Regione, in vista delle elezioni, come contropartita a chi paga la campagna elettorale del modenese occhialuto.
Mario C.