mercoledì 30 maggio 2018

Barbara, Claudia, Concita, Lorenza, Norma, Roberta ... al Governo

Claudia, manifesta "contro" il Passante di Mezzo e "per" investimenti pro mobilità sostenibile

















Sentire ancora, ieri sera su La7, Matteo Renzi imputare tutte le responsabilità della crisi italiana a culture e soggetti politici che (da almeno 8 anni) sono opposizione e rivendicare solo meriti e senso di responsabilità per chi - nell'ultima legislatura e prima - ha governato il Paese e "vinto" le elezioni europee del 2014 è davvero insopportabile.
Come ascoltare Silvio Berlusconi scaricare sulle nuove generazioni problemi e contraddizioni che risalgono alla storia d'Italia degli ultimi decenni.
L'arroganza del Giglio Magico e del mondo "Loro" non ha limiti. Come l'incapacità di riflettere sulle esperienze vissute e di correggere gli errori. Del resto queste sono le ragioni dell'avanzata dirompente di uomini e forze politiche tutte ancora da scoprire, verificare e formare. Improvvisamente alle prese con questioni complesse di governo, decisamente più grandi dell'esperienza e delle competenze accumulate.

In questo contesto decisamente preoccupante, oggi, su alcuni quotidiani vengono proposte da quattro donne letture, riflessioni ed indicazioni molto convincenti.
Barbara Spinelli, giornalista e scrittrice, parlamentare europea dal 2014, afferma che "i mercati non possono stare al di sopra della Costituzione" ed argomenta con precisi riferimenti e riflessioni (da non perdere).
Concita De Gregorio, anche lei giornalista e scrittrice, racconta aneddoti e storie di un recentissimo viaggio in Puglia e conclude con la richiesta di "una politica dove più dello spread contano le persone".  
Lorenza Carlassarre, costituzionalista, esprime un parere preciso e motivato in merito alle prerogative del Presidente della Repubblica in materia di formazione e composizione del Governo, sostenendo che il rifiuto di una nomina può avvenire solo "per ragioni oggettive" e che "la valutazione di Sergio Mattarella sulla linea economica - di Paolo Savona e del Governo Conte - è stata squisitamente politica".
Norma Rangeri, giornalista, denuncia "il vicolo cieco" in cui è finito il Quirinale con la Sua gestione politica ed istituzionale e con l'incarico a Carlo Cottarelli e sostiene "altro che un'arma in più nelle mani della destra, qui, purtroppo, gli stiamo offrendo un arsenale".

Barbara Spinelli, su il Fatto Quotidiano (mercoledì 30 maggio)

























Concita De Gregorio, su la Repubblica (mercoledì 30 maggio)

























Il racconto di Concita. Una domenica in Puglia ...

























Lorenza Carlassarre, su il Fatto Quotidiano (mercoledì 30 maggio)















Norma Rangeri, su il manifesto (mercoledì 30 maggio)



























Pensieri, valutazioni ed indicazioni da considerare e su cui riflettere e confrontarsi.
Come quelli di molte altre donne che, in queste settimane, sono protagoniste di impegno civile e politico sul piano locale e che contribuiscono con idee ed iniziative ad indicare scelte qualificanti per il governo delle Amministrazioni locali, di Regioni ed Enti pubblici, dell'Italia e dell'Europa.

E' davvero tempo di privilegiare investimenti, opere e lavori utili, socialmente ed ecologicamente compatibili, di alto valore umano e di genere.
Scelte di qualità per soddisfare i bisogni del presente e per garantire le generazioni future.


Donne e mamme protagoniste a Bologna del Bike Prade (domenica 13 maggio)

















Roberta, propone i risultati di ParteciPrati (10 maggio 2018)


Altre donne protagoniste della manifestazione del Comitato Rigenerazione, No Speculazione


















  

          
















I cittadini sotto Palazzo d'Accursio, sede del Comune (lunedì 28 maggio 2018)
















Obiettivo "cambiare il POC". La partecipazione di volontari di Legambiente.







In Piazza Maggiore, di fronte a Palazzo dei Notai



















Bandiere ufficiali e cartelli "No outlet, bosco Si", verso San Petronio

19 commenti:

  1. Di non minore interesse mi pare siano due news da il Corriere della Sera.
    A. Carlo Calenda sostiene che "le prossime saranno elezioni come quelle del 1948, definiranno cioè se l'Italia vuole restare in Europa o finire in Africa. Serie A o serie C". Quindi come Matteo Renzi, ieri sera da Lilly, chiede che "il PD crei il Fronte repubblicano con una lista e un altro simboli ... contro il sovranismo anarcoide di Di Maio e Salvini. Modello Putin".
    B. Otto sindaci di Milano (Tognoli, Pilliteri, Borghini, Formentini, Albertini, Moratti, Pisapia e Sala) firmano in difesa del Quirinale: "Fronte repubblicano unito oltre i partiti". Insomma, tutta la Milano da bere si schiera, craxiana, berlusconiana e già renziana.
    Prendiamone nota.
    M.

    PS. Viva le donne!

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    1. Per il momento mi pare che le elezioni, le coalizioni, i "fronti repubblicani" e le "vocazioni maggioritarie" ... sono rinviate/i.
      C'è da qualificare il Governo e l'opposizione.
      Sulle grandi scelte necessarie per costruire un futuro migliore e sostenibile.
      Confrontiamoci.
      Gianni

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  2. Penso anch'io che qualche donna in più al Governo potrebbe ingentilire le politiche nazionali.
    Senza tuttavia prescindere da fatti che sembrano li a dimostrare che uomo o donne pari sono in molte situazioni.
    La Pinotti non è Ministro della Difesa .... in Africa?
    E la Priolo non è Assessore ... al Passante?
    La Guidi non era Ministra? E come sarebbero la Meloni o la Santanchè?
    VR

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    1. Mi pare indiscutibile che continuiamo a vivere in società ampiamente "machiste".
      Ed anche il nuovo Governo Conte lo conferma. Nella composizione e nei programmi.
      L'impegno civile, culturale e politico continua.
      Gianni

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  3. Non ti hanno ascoltato.
    Solo 5 donne al Governo Conte.
    BiBi

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    1. Allora io non ho capito nulla.
      Pensavo che "... al governo" non si riferisse al fatto che "Barbara, Chiara, C......." dovessero sedere al tavolo rotondo di Palazzo Chigi. Bensì proponessero "pensieri, valutazioni e indicazioni" utili al governo del paese.
      m.m.

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  4. e davvero tempo di privilegiare investimenti, opere e lavori utili, socialmente ed ecologicamente compatibili, di alto valore umano e di genere.
    Scelte di qualità per soddisfare i bisogni del presente e per garantire le generazioni future....
    ..sono certa che Salvini vi ascoltera' con attenzione..

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    1. Io no. Ho molti dubbi.
      Vedo questo Governo come giustapposizione di culture politiche diverse se non contrapposte.
      Avrei preferito un'altra maggioranza. Oggi impossibile.
      Dunque becchiamoci il Governo Conte - Di Maio - Salvini.
      E non sediamoci ad assistere allo "spettacolo" con un grande secchiello di pop corn e bibite ...
      Partecipiamo con spirito critico, propositivo e combattivo!
      Gianni

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  5. O ilgenerale Costa..GENERALE..all ambiente?? Mio dio

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    1. Probabilmente c'erano altri possibili ed autorevoli candidati al Ministero all'Ambiente.
      Di certo l'esperienza di Sergio Costa è molto, molto, molto più qualificata di quella del predecessore, on. Gianluca Galletti (mio Dio!).
      Quanto ai risultati, valuteremo. Nulla va dato per scontato. Come sempre.
      Gianni

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  6. Colpisce la ritrovata intesa tra Mattarella e Di Maio.
    La quiete dopo la tempesta.
    Penso che si erano esagerate le mosse. E qualche saggio sia intervenuto per riportare le asprezze in un ambito istituzionale corretto.
    L.

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    1. Qualche saggio? Meglio sarebbe non ci fosse stato.
      In fin dei conti Sergio Mattarella e Luigi Di Maio sono altissime cariche dello Stato.
      Gianni

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    2. Con Salvini all interno meglio non usare il termine" combattivo"

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  7. 2 giugno, festa della Repubblica.
    E rappacificazione nazionale.
    Mattarella, Casellati, Fico, Conte, Salvini, Di Maio, Rosato, Trenta, Pinotti, La Russa, ......... Tutti accomunati e plaudenti.
    "Fascisti e sfascisti"?! "Colpo di Stato"!?
    Digeriti in neppure una settimana. O forse no.
    Mario C.

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  8. Sicuramente farebbero tutte molto meglio dei ministri del nuovo governo.
    Il problema è che anche le loro indicazioni non saranno colte.
    Ma è possibile digerire Salvini agli Interni e Fontana alla Famiglia?
    Antonio

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    1. Pari indigestione del leggere Pierferdinando Casini il quale, senza avere mai profferito una sillaba sulle criticità del Passante di Mezzo, oggi che è diventato a rischio pontifica. Come diceva Guccini, "mi spinge a un singhiozzo e ad un rutto".
      Ryan

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