giovedì 29 maggio 2014

Contro corrente

Tra il serio ed il faceto, alcune curiosità e storie di ordinaria campagna elettorale.
Si parla di Bari, Modena, Abruzzo e Piemonte.
Sicuramente gli amici Democratici, protagonisti di scelte qui considerate "contraddittorie" con la buona politica, forti del successo conquistato domenica scorsa nel voto europeo, potranno fornire adeguati e convincenti chiarimenti ed argomenti.
1.
Partito Democratico, Lista Civica - Decaro per Bari, Lista Civica - Decaro Sindaco, Realtà Italia, Sinistra Ecologia Libertà, Lista Civica - Centro Democratico, Lista Civica - Baricapitale, Lista Civica - Semplicittà, Lista Civica - Io Bari Orgogliosamente baresi, Lista Civica - Bari Viva, Italia dei Valori, Lista Civica - Europa Bianca, Pensionati e Invalidi Giovani Insieme.
Sono le 13 liste a sostegno della candidatura di Antonio Decaro a sindaco di Bari.
Tredici liste che non hanno comunque consentito al candidato di ottenere la percentuale necessaria per essere eletto al primo turno.
Al ballottaggio, se la dovrà vedere con il candidato sindaco del Centrodestra Domenico Di Paola detto Mimmo, sostenuto da "sole" 10 (dieci) liste tra cui anche il Nuovo Centro Destra e l'UDC, alleati di Renzi nel Governo nazionale.
Spiegate le ragioni per cui il Movimento 5 Stelle ha subito l'ennesima "debacle", una sonante "sconfitta": hanno presentato una sola lista. Poveretti!
2.
A Modena dopo profonde divisioni e dure polemiche conseguenti al modo come il vincitore delle primarie del Centrosinistra aveva ottenuto il consenso di decine di elettori (di nazionalità straniera), Gian Carlo Muzzarelli, assessore regionale della Giunta di Centrosinistra, Errani, è costretto (prima volta nel capoluogo emiliano!) al secondo turno.
Al ballottaggio, troverà Marco Bortolotti, illustre sconosciuto candidato dal Movimento 5 Stelle (16,33%), che ha battuto tanto il candidato del Centrodestra (12,52%), che il senatore Carlo Giovanardi, del Nuovo Centro Destra (3,96%), ed altri 5 candidati civici o di liste politiche minori.
Saranno giornate impegnative!
Oggi si è aperto un ennesimo fronte giudiziario nella sanità emiliana.
Al Policlinico di Modena una indagine dei Magistrati ha portato al sequestro di 24 conti correnti per un milione e mezzo di euro a 9 di 63 indagati "per associazione a delinquere, corruzione, abuso d'ufficio, turbativa d'asta e riciclaggio". Ci si riferisce a lavori edili, appalti e forniture biomedicali. Al vertice della presunta organizzazione l'ex Direttore Generale, Stefano Cencetti, già indagato nell'inchiesta sulle sperimentazioni abusive.
3.
Il voto alle del 25 maggio porta alla Presidenza delle Regioni Abruzzo e Piemonte due Presidenti che sfiorano il 50% di consensi: Luciano D'Alfonso (46%) e Sergio Chiamparino (47%).
Personalità diverse.
Con frequentazioni di ambienti politici, sociali e culturali diversi, ma entrambi discussi e discutibili.
Entrambi hanno un lungo percorso alle spalle e sono stati Sindaci.
Di Pescara, il primo. Inquisito e portato a giudizio per "favori in gare di appalto". Assolto in primo grado in attesa di appello, per il ricorso della Procura della Repubblica.
Di Torino, il secondo. Finito il secondo mandato (2011), è stato Presidente della potente Fondazione Compagnia San Paolo (dal 2012 al 2014), costituita al momento della attuazione della legge Amato - Carli, quando l'Istituto Bancario San Paolo di Torino assume la forma giuridica di società per azioni.
Per il nuovo PD di Renzi, esiste l'opportunità politica di non affidare a personaggi oggetto di procedimenti giudiziari incarichi pubblici e di distinguere i percorsi e le carriere pubbliche da quelle private, prevenendo possibili conflitti di interesse?



12 commenti:

  1. Solo opinioni. Non posso certo rispondere. Oramai dal PD mi divide non solo il voto.
    1. Con tantissimi candidati si fonda la base del comitato elettorale. Ogni potenziale consigliere si attiva. Con lui famiglia e amici. Preferenze su preferenze ...
    2. La sanità emiliana non sarà come quella lombarda o pugliese, ma anche qui la sensazione è che si incontrino eccellenze e affari. Spero le indagini facciano pulizia. Ha ragione l'Assessore Regionale a dire che le istituzioni sono parte lesa. Ma le nomine dei dirigenti sono della Regione e chi sbaglia o non interviene non è all'altezza.
    3. La rottamazione si conferma essere un fatto tutt'altro che generazionale. I due Presidenti di Regione hanno età diverse, ma sono espressione di mondi vecchi e da mandare almeno in pensione, politicamente e amministrativamente parlando. Purtroppo per vincere Renzi ha abbozzato. Non va a suo merito.
    Ora che ha forza vediamo che farà. Ma l'avvio non promette bene.
    Ciao!

    RispondiElimina
  2. Ciao!
    La questione morale non è decisamente nelle corde delle classi dirigenti vecchie e nuove del PD.
    Nel 40% di domenica scorsa convivono la voglia di cambiare aria nella democrazia (molti temono le tendenze autoritarie di Grillo) e lo spirito di conservazione del vecchio sistema (che contempla anche molti dei poteri consolidati contro il prevalere dei grillini).
    I quattro esempi che fai credo siano solo una raffigurazione di quanto contraddistingue il PD quasi ovunque. Dalla Sicilia alla Lombardia. Passando per l'Emilia.
    Bisognerebbe sfidare il Governo su alcune leggi.
    1. Falso in bilancio.
    2. Conflitto di interessi
    3. Inasprimento pene per reati amministrativi e ambientali.
    4. Legge anti corruzione più severa.
    Alle elezioni non si possono presentare candidati indagati. E chi viene indagato va sospeso cautelativamente dalle istituzioni rappresentative.
    Franca

    RispondiElimina
  3. Secondo me proponi cose di valore diverso.
    Un conto è il gioco delle liste, un conto diverso candidare D'Alfonso e molti personaggi che hanno mal gestito gli enti locali abruzzesi e portano anche responsabilità ambientali e sanitarie.
    Un conto è la vicenda delle primarie PD ed altro è la vicenda del Policlinico di Modena.
    Antonio

    RispondiElimina
  4. 4 vicende che confermano pratiche di mala politica. Certamente diverse, ma ugualmente riprovevoli e inaccettabili da chi ha a cuore un paese migliore ed una democrazia partecipata.
    Anna

    RispondiElimina
  5. Temo che l'indagine Policlinico di Modena apra uno squarcio più grande sul sistema di potere presente in Emilia e in Italia.
    La Gazzetta di Modena riferisce di un Convegno che si sarebbe dovuto tenere la prossima settimana organizzato da due indagati con la partecipazione delle massime autorità regionali, sponsor Coopservice e la controllata Servizi Italia.
    Ora è stato soppresso. Ora, dopo le news ...
    M.

    Si dovevano trovare venerdì prossimo a Reggio Emilia per parlare di “Efficienza e innovazione negli appalti di servizi nell’era della spending review”. Oltre trenta relatori tra i quali i vertici della sanità dell’Emilia Romagna, come l’assessore Carlo Lusenti, nel meeting organizzato dalla Hfm, Hospital Facility Management, la società di Stefano Cencetti e Mauro Amadei. Un appuntamento, è il caso di dire con un gioco di parole, puntuale. E puntualmente, vista la situazione, è stata fatto saltare. Sarebbe stato quanto meno curioso vedere tutti i vertici della sanità regionale ritrovarsi in un contesto organizzato da due indagati per presunti reati in ambito sanitario.

    RispondiElimina
  6. Sempre su Modena. La locale Gazzetta propone un'altra indagine della Magistratura. Riguarda fatti e personaggi di rilievo ...
    M.

    Nove richieste di rinvio a giudizio con altri tre indagati in prescrizione, perché il gigantesco complesso immobiliare della ex Ballarini non solo è stato costruito lasciandoci sotto i rifiuti industriali (una vera e propria discarica) incompatibili con la destinazione d’uso a verde. Ma anche perché i titoli edilizi non erano sufficienti. Insomma, un clamoroso abuso edilizio che coinvolge quali imputati un ex dirigente e un ex capo servizio del Comune e quattro tra dirigenti e pubblici ufficiali dell’Arpa che, invece di controllare, avrebbero “solidarizzato” con gli altri indagati, passandogli - nel caso dei dipendenti Arpa - le notizie sull’inchiesta in corso e omettendo al contrario di informare gli investigatori della Procura delle loro azioni su circostanze inerenti proprio la costruzione del complesso.
    È di tutto questo che si discuterà a giorni davanti al giudice delle indagini preliminari di Modena, all’esito di una inchiesta che non ha precedenti in città, per la gravità dei reati e per le persone coinvolte.

    RispondiElimina
  7. La corrente procede impetuosa!
    Con le indagini sul MOSE, ennesima grande opera, che sfociano in 35 arresti. Tra questi il Sindaco di Venezia, Orsoni, PD. E poi, ancora, esponenti di PdL e Forza Italia.
    Andare Contro corrente è vita!
    Anna

    RispondiElimina
  8. A volte sembra di esagerare nel denunciare malaffare e corruzione.
    Spesso la realtà supera la fantasia!
    Dal Gazzettino di Venezia l'elenco delle persone coinvolte ...
    M.

    Ecco tutti i nomi delle persone coinvolte nell'inchiesta:
    Giovanni Artico (ex commissario straordinario per il recupero territoriale e ambientale di Porto Marghera e collaboratore di Renato Chisso), Stefano Boscolo «Bacheto» (anziano titolare della Cooperativa San Martino di Chioggia specializzata nei lavori subacquei), Gianfranco Contadin detto Flavio (direttore tecnico della Nuova Co.ed.mar.), Maria Teresa Brotto (ex Ad della società di ricerca ingegneristica Thetis, e ora nel consorzio Venezia Nuova), Enzo Casarin (capo della segreteria di Chisso, ex sindaco di Martellago), Gino Chiarini, Renato Chisso (Assessore regionale alla mobilità e trasporti), Patrizio Cuccioletta (ex Magistrato alle Acque), Luigi Dal Borgo, Giuseppe Fasiol (vice di Vernizzi a Veneto Strade), Giancarlo Galan (ex governatore del Veneto, ex ministro alla Cultura e attuale deputato), Francesco Giordano, Vincenzo Manganaro, Manuele Marazzi, Giampietro Marchese (Consigliere regionale del Pd), Alessandro Mazzi (vice presidente del consiglio direttivo del Consorzio Venezia Nuova e presidente della Mazzi Scarl e della Grandi Lavori Fincosit), Roberto Meneguzzo, Franco Morbiolo, Luciano Neri, Maria Giovanna Piva (ex Magistrato alle acque), Emilio Spaziante (generale della Guardia di Finanza), Federico Sutto (dipendente Consorzio Venezia Nuova), Stefano Tomarelli (componente consiglio direttivo Consorzio Venezia Nuova e presidente del consiglio del Consorzio ItalVenezia e consigliere della società italiana Condotte d'Acquea Spa), Paolo Venuti.

    Ai domiciliari Lino Brentan (no legato a CVN), Alessandro Cicero, Corrado Crialese, Nicola Falconi (direttore generale della Sitmar sub sc e della Bos.ca.srl), Vittorio Giuseppone (magistrato Corte dei Conti), Dario Lugato, Giorgio Orsoni (sindaco di Venezia), Andrea Rismondo (rappresentante legale della Selc sc), Lia Sartori (Europarlamentare di Forza Italia), Danilo Turato.

    RispondiElimina
  9. Domande facili.
    Chi pensa che i lavori della linea TAV Torino - Lione non siano sostenuti da tangenti, finanziamenti, corruzione?
    Perché Il Sindaco Fassino interviene a difesa del Sindaco Orsoni?
    Perché il Sindaco Chiamparino diventa Presidente della Regione passando dalla Presidenza della Fondazione San Paolo?
    Perché Chiamparino ha dichiarato di sostenere in Val di Susa candidati di Centrodestra piuttosto che Democratici impegnati contro il progetto Torino - Lione?
    Perché Renzi tace nei confronti di questi suoi sostenitori?
    Fiorella

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fiorella, si può pensare quel che si vuole. Ma altro sono rinvii a giudizio o condanne definitive. La Magistratura di Torino è attiva, non meno di quella di Venezia.
      Allora partiamo dai fatti. Già quelli sono sufficienti per farsi opinioni, discutere e trarre conclusioni.
      S.R.

      Elimina
  10. Si. Non ci siamo. Per anni le voci del cosiddetto partito dei responsabili ( oggi si direbbe della speranza ) hanno criticato il partito dei NO ( oggi della rabbia ). Forse dopo Expo e MOSE si capisce meglio come i grandi eventi e le grandi opere siano spesso pensati, progettati e realizzati per alimentare interessi di pochi con le risorse comuni.
    Una grande vergogna!
    Carlo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Carlo, non generalizzare. Non ci sono solo due partiti. Ne due sole tesi. Si può essere ladri o no. Ma tra gli onesti si può essere pro TAV, No TAV, pro Alta Capacità Ferroviaria, pro TIR ... Le eccessive semplificazioni non aiutano a capire i fatti, i processi e le soluzioni. Le usano i furbetti. Tutto è sempre bianco (loro) e nero (gli altri).
      S.R.

      Elimina