A Bologna, in Piazza del Nettuno, la richiesta di avviare le politiche di conversione ecologica ... |
Dopo l'alluvione e le frane, la morte e i danni enormi di maggio in Emilia Romagna è oggi la volta della Toscana e del Veneto ... Il 27 settembre scorso Extinction Rebellion ha iniziato uno sciopero della fame per chiedere alla Regione Emilia Romagna due obiettivi: abbassare al 2030 la data di ottenimento della neutralità climatica che il Patto per il Lavoro e per il Clima pone al 2050, e istituire Assemblee cittadine regionali per il clima. Vedi qui il Diario di un atto di Ribellione in corso (pubblicato il 21 ottobre). Il racconto di una delle protagoniste continua ...
21 ottobre:
MacKenzie, dopo 14 giorni di sciopero della fame, avendo già superato il limite massimo indicato dai medici per non mettere in pericolo la propria salute, interrompe il digiuno.
22 ottobre:
Anna decide di interrompere il digiuno dopo 5 giorni di sciopero della fame, per salvaguardare la sua salute. Solo Pietro ora continua il digiuno.
25 ottobre:
L’assemblea legislativa della Regione non vota la risoluzione che pure era presente nell’ordine del giorno della discussione. Stanchi, delusi e arrabbiati di essere stati deliberatamente ignorati dopo 28 giorni, ovvero 680 ore di digiuno, portato avanti da ben 6 scioperanti a oltranza e circa 70 persone con un digiuno di un solo giorno in solidarietà, l3 attivis3 di XR decidono di interrompere il digiuno. La mattina, sotto il palazzo della regione in cui si sta riunendo l’Assemblea legislativa che non voterà la risoluzione in favore delle Assemblee cittadine regionali per il clima, un corteo delle anime raffigura le morti per l’incuria della Regione nell’affrontare la crisi climatica e denuncia il mancato ascolto di chi si è privato del cibo per aver fame di vita. Diversi piatti vuoti, con su scritto nome ed età di chi ha digiunato, sono posti sui gradini dell’ingresso del palazzo.
Un mese di sciopero della fame non ha portato la Regione a prendere in considerazione le richieste avanzate dal movimento XR: se di Assemblee cittadine si è timidamente parlato attraverso la messa in ordine del giorno di una risoluzione che, tuttavia, non è mai giunta a venire votata, sulla neutralità climatica al 2030 nemmeno l’ombra di un dialogo.
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Mi ripeto, per dire che lo sciopero della fame non mi appartiene come forma di lotta. Trovo però incomprensibile non considerare le buone ragioni di chi chiede di anticipare le azioni per contenere il riscaldamento del pianeta e al PD dico che si dia una mossa se non vuole perdere anche in Emilia e Toscana.
RispondiEliminaWM
Mala politica? Si, per me sta nella pretesa di sindaci e presidenti di ricevere ogni 5 anni una delega di mandato. Ma non si costruisce così il cambiamento di cui abbiamo bisogno. La ribellione vive perché ne è la conseguenza. Ma una società può rinnovarsi democraticamente attraverso ribellioni? O sono preferibili partecipazione, confronto, conflitto, cooperazione? Io apprezzo così le assemblee cittadine deliberative.
RispondiEliminaL.