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Ettore, Mida e Silvia sono i veri delinquenti? Ultima Generazione, cittadini e sindacati protestano ... |
Bologna, 3 novembre scorso. Davanti al Palazzo di Giustizia dove 3 ventenni di Ultima Generazione vengono processati per il blocco stradale effettuato il giorno precedente sulla Tangenziale, amici ed attivisti ecologisti in presidio di solidarietà alzano il volume. Dalla casse dell'amplificatore escono inconfondibili musica, parole e voce di Franco Battiato. E in effetti Povera Patria. Ciò che accade in Città non è una bella storia ...
I provvedimenti "eloquenti" e le "sanzioni immediate" (parole del Ministro degli Interni, Matteo Piantedosi) agite contro la protesta di ragazze e giovani di Ultima Generazione, ai più vecchi (al presidio di via D'Azeglio hanno partecipato anche settanta ed ottantenni) hanno ricordato gli anni '70 del secolo scorso: quando le accuse delle classi dominanti e degli organi di informazione venivano rivolte contro le contestazioni giovanili mentre esplodevano gli scandali delle mazzette pagate dalle multinazionali americane e incassate da Ministri Democristiani e Socialdemocratici per l'acquisto da parte dello Stato italiano di aerei militari di "nuova generazione". Così nelle manifestazioni di studenti e lavoratori partì e si diffuse lo slogan ironico ed amaro "Gui e Tanassi sono innocenti, siamo noi i veri delinquenti" ...
La storia recente e di questi giorni presenta analogie.
Chi detiene potere politico, economico e finanziario denuncia gli "eco vandali" protagonisti di proteste e proposte inascoltate. Chi dirige i grandi canali della comunicazione si concentra, alimenta ed amplifica innegabili tensioni e contraddizioni in seno al popolo: "questi blocchi stradali compromettono la libera circolazione", "impediscono di essere puntuali sul lavoro", "compromettono mobilità e commerci". Chi governa il Paese o amministra Regioni ed Enti Locali si guarda bene dal rispondere a domande essenziali relative alla prevenzione, alla salute delle persone e delle comunità, alla salvaguardia ed al ripristino di beni e patrimoni comuni essenziali come aria, acqua, suolo, biodiversità. Politici di Centrodestra e di Centrosinistra continuano, imperterriti ed incuranti delle esperienze maturate a sostenere "propositi di crescita" che sono causa della crisi climatica, sociale e produttiva che viviamo da decenni. Nessuno pare voglia riflettere seriamente sulle due questioni che sono all'origine dei problemi di oggi.
Primo. Il fallimento di un sistema economico e sociale che genera ed alimenta crisi, emergenze, disastri, vittime. Oggi, ai cittadini dell'Emilia Romagna colpiti da frane ed alluvioni del maggio scorso che ancora aspettano e lamentano i mancati rimborsi e i sostegni per costruire una vita di comunità e lavorativa degna di essere vissuta, si aggiungono infatti altre popolazioni della Toscana, della Lombardia, del Veneto. Il clima in costante mutazione e le prime perturbazioni autunnali hanno colpito nuovamente il dissesto diffuso e le fragilità accumulate. Altro che ricostruzione dell'esistente! E' tempo di ripensare e rielaborare l'organizzazione complessiva, le abitudini consolidate, visioni e programmazioni illusorie fatte fin qui e ribadite più volte. Un simbolo per tutti? Il fiore all'occhiello della Motor Valley, una filiera produttiva di aziende che hanno caratterizzato queste terre. Connesso l'Autodromo di Imola: dieci giorni fa, con l'ennesima esondazione del Santerno, finito nuovamente sott'acqua a soli cinque mesi dalla cancellazione del Gran Premio di Formula Uno dell'Emilia Romagna del maggio scorso. Vogliamo perseverare? O preferiamo ricercare soluzioni davvero orientate alla conversione ecologica delle comunità? Unendo saperi, competenze, esperienze accumulate.
Secondo. L'involuzione rapida della democrazia e della "sovranità" popolare sancita dalla Costituzione italiana. Le generazioni di Fridays for Future, di Extinction Rebellion e di Ultima Generazione sanno (o possono facilmente ricostruire) il percorso autoritario seguito dalle Autorità e dai poteri monopolistici per imporre negli ultimi anni opere e infrastrutture inutili e dannose. Tra queste il Passante di Mezzo a 16-18 corsie che si vorrebbe costruire a Bologna. Condiviso in salotti ristrettissimi (di partito e Confindustria), sottoscritto da tre Autorità (Matteo Renzi, Stefano Bonaccini e Virginio Merola) ed un Amministratore Delegato (Giovanni Castellucci) di un Gruppo di potere privato come ASPI rappresentativo di una lobby spericolata, irresponsabile ed articolata, senza alcun confronto nelle Assemblee elettive e nei Consigli rappresentativi. Quattro firme e un Patto (aprile 2016). Con un indirizzo esplicito: "come farlo", mai "se farlo". Contemplando, cioè, nella discussione una alternativa possibile all'investimento deciso (dopo che per 13 anni era stato perseguito e "promesso" un Passante autostradale a Nord), con una "opzione zero" (diversa dal potenziamento autostradale e dai lavori affidati direttamente ad ASPI). Da quel Patto a Quattro sono partiti "confronti pubblici" virtuali (solo in funzione di "migliorare" l'opera decisa), discussioni formali e forzate, accordi pre-elettorali basati sul "prendere o lasciare" ... Mai, nessuno studio e Valutazione sull'Impatto Sanitario (anche sapendo delle decine di morti premature causate dall'inquinamento atmosferico). La proroga ad una Valutazione di Impatto Ambientale che già dopo pochi anni evidenzia dati e tendenze che contraddicono apertamente i processi enunciati e ipotizzati dai tecnici di parte di ASPI ... Passaggio dopo passaggio, nel settembre 2021, l'astensione nel voto per eleggere il Sindaco è salita al 49% e l'eletto, Matteo Lepore, ha raccolto solo 1/3 dei consensi della comunità bolognese. Il minimo storico. Ciò nonostante anche all'Assemblea Cittadina (composta per sorteggio e sostanzialmente rappresentativa della popolazione residente) richiesta da XR e faticosamente portata avanti per la buona volontà di ecologisti e qualche Amministrator3 su "Raccomandazioni e proposte per il Clima" non ha potuto trattare "l'elefante nel corridoio" Passante di Mezzo. Mentre chi esprime dissenso e pratica disobbedienza civile non violenta viene arrestato, inquisito, processato, limitato nell'esercizio dello studio. Come successo ad Ettore, Mida e Silvia di Ultima Generazione.
Inevitabile dunque che ai "giovani del secolo scorso", oggi "umarell", sia tornato alla mente un vecchio slogan, attualizzato agli uomini di governo e di potere di oggi: "Bonaccini, Castellucci e Renzi sono innocenti, siamo noi i veri delinquenti"!
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Bologna, 3 novembre, ore 10: i portici di via D'Azeglio, di fronte al n.56, sede del Palazzo di Giustizia, proteggono dalla pioggia i partecipanti al presidio promosso da Ultima Generazione in solidarietà con Ettore, Mida e Silvia ... |
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Arrestati per il blocco stradale in Tangenziale della mattinata precedente ... (3 novembre 2023) |
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Tra i presenti Susanna Sandri, "delegata al Clima", e Michele Bulgarelli, segretario della CGIL di Bologna: "il diritto al dissenso democratico è il sale della nostra Costituzione" sostengono "è preoccupante il tentativo di criminalizzazione di una protesta non violenta" ... |
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Una attivista ecologista motiva le ragioni delle azioni ...
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Si alternano musica ed interventi e, dopo oltre un'ora di pioggia, spuntano raggi di sole ...
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Ne approfittano fotografi e cine operatori ...
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Uno striscione di Ultima Generazione propone l'obiettivo di un "Fondo riparazione" nazionale permanente da 20 miliardi per fronteggiare e prevenire i mutamenti climatici e lo stop ad investimenti in opere inutili e dannose ...
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Il ricordo delle numerose vittime dell'alluvione di maggio in Romagna: "Palma Marinella Maraldi, 60 anni, di Forlì, è stata trascinata per chilometri fino alla spiaggia di Cesenatico" ...
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Una attivista di Ultima Generazione informa sugli sviluppi e ringrazia tutti i participanti ... |
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Non solo ragazze e giovani, studenti, "ricercatori e capi scout" ... intervengono anche professionisti, insegnanti, residenti delle periferie urbane ... |
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"Vi toccherà arrestarci tutti e riempire le carceri coi vostri figli" ...
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Le notizie sui giornali: la pagina del Resto del Carlino, cronaca di Bologna ... (3 novembre 2023) |
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La prima pagina del Corriere con il monito "primi arresti" ... (3 novembre 2023)
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L'articolo sulle pagine interne del Corriere: "oggi il processo per direttissima" ... (3 novembre 2023)
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Dopo la sentenza del Tribunale: la prima pagina del Carlino Bologna ... (4 novembre 2023)
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L'articolo di pagina 2: "due divieti di dimora" ... (4 novembre 2023)
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Ancora su Carlino Bologna le reazioni del Ministro Matteo Piantedosi, del Segretario della CGIL, Michele Bulgarelli, e del consigliere comunale Detjon Begaj, di Coalizione Civica ... (4 novembre 2023) |
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I fatti e i commenti secondo la Repubblica Bologna ... (4 novembre 2023)
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Nella pagina accanto due notizie connesse: la nuova esondazione del Santerno a Imola e "l'autodenuncia" di Bonaccini "nessuno fa prevenzione" ... (4 novembre 2023) |
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"Due capi scout ed una ricercatrice universitaria. Trattati come pericolosi criminali" ... inizia così l'articolo di Mario Di Vito pubblicato su il manifesto ... (4 novembre 2023) |
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Sul Corriere: "Espulsi dalla città gli attivisti del clima" ... (la cronaca della redazione) e "gli eventi estremi non si fermano nei tribunali" ... (l'intervista ad Ettore di Ultima Generazione) ... (4 novembre 2023)
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"Rimaniamo convinti che la risposta ai temi che poniamo non possa essere quella di dare ad una ricercatrice e due capi scout il divieto di dimorare a Bologna e l'obbligo di firma" sostengono attiviste/i di Ultima Generazione. E ancora "i blocchi stradali in sé fanno schifo ma infrangono il velo di indifferenza che c'è" ... "i venti minuti spesi fermi davanti a un blocco non sono che un disagio minimo a fronte di persone che perdono la casa, vedono andare in fumo i sacrifici di una vita perché un fiume esonda o perché si stacca una frana" ... (4 novembre 2023)
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Comunicato stampa dell'Assemblea No Passante di Bologna
Possibile che nell'Italia delle alluvioni e delle frane, della crisi climatica, ecologica ed economica a finire sotto processo sia chi si oppone a grandi opere infrastrutturali inutili a risolvere i problemi locali e globali, nonché dannose per la salute dei cittadini e per gli ecosistemi naturali?
Per la Costituzione e per la Repubblica del nostro Paese chi pratica azioni di disobbedienza non violenta rivendicando politiche di governo alternative, più rispettose della vita e della biodiversità è davvero penalmente più responsabile e da perseguire rispetto a chi, incurante di ciò che avviene mese dopo mese, prosegue nella impermeabilizzazione del suolo e in una crescita che si vorrebbe infinita del Prodotto Interno Lordo e degli "affari per pochi"? Rispetto a chi insiste a voler realizzare ulteriori 4-6 corsie stradali ed autostradali in un'area urbana densamente popolata senza avere mai realizzato alcuna Valutazione di Impatto Sanitario e riproponendo una Valutazione di Impatto Ambientale già scaduta e basata su dati, studi e tendenze già smentiti dai processi in corso? Rispetto a chi, ancora in assenza di un Progetto Esecutivo del Passante di Bologna (fermo al Ministero competente), chiude parchi o giardini pubblici e pratica il taglio di migliaia di alberi di alto fusto e di arbusti che costituiscono un patrimonio comune?
L'Assemblea No Passante di Bologna che raccoglie comitati, associazioni e cittadini liberi e pensanti da anni impegnati in campo culturale, sociale, politico e giudiziario per fermare l'ulteriore potenziamento dell'Asse A14 - Tangenziale e che è stata promotrice di grandi manifestazioni popolari (come quella del 22 ottobre 2022), denuncia il tentativo di criminalizzare dissenso e lotte pacifiche, come quelle espresse dagli attivisti di Ultima Generazione che la scorsa settimana hanno manifestato "contro il Passante" e per un "Fondo riparazione" da 20 miliardi destinato a fronteggiare e prevenire il collasso climatico.
L'Assemblea No Passante di Bologna invita tutt3 ad essere protagonist3 e partecip3 delle molte iniziative che nei prossimi giorni e settimane intendono battersi per il pieno rispetto dei diritti - doveri universali di cittadini e comunità, per la urgente conversione ecologica, per la necessaria giustizia sociale nelle scelte di investimento, di bilancio e di governo nei territori.
Bologna, 7 novembre 2023
Resistere, resistere, resistere!
RispondiEliminas.
Con questi giovani e con tutti gli altri che si interessano di futuro ed hanno idee e proposte aprirei un confronto costante nelle sedi politiche, sindacali ed istituzionali. Altro che fogli di via e punizioni. O vogliamo che causa mancanza di lavoro, di servizi, di giustizia abbandonino Bologna, l'Emilia Romagna, le Marche, la Toscana, il Sud per approdare in altri paesi dove la loro creatività è più apprezzata?
RispondiEliminaQui siamo alla follia!
DG
Intollerabile che il foglio di via debbano subirlo ragazze e studenti che interrompono per 30 minuti la circolazione sulle strade e non quei dirigenti di imprese che impongono il taglio di centinaia di alberi dei giardini bolognesi lungo la tangenziale quando il ministero non ha ancora rilasciato il progetto esecutivo definitivo del Passante autostradale.
RispondiEliminaChi deve controllare e fare giustizia in questo paese?!!!??
Chi porta questa responsabilità????!!!!
Anna
Condivido tutto ciò che qui è detto e segnalo che la prossima settimana secondo il Carlino di oggi apriranno i cantieri Aspi anche sulla tangenziale. Lepore d'accordo critica Salvini che non ha ancora dato l'ok.
RispondiEliminaVedo un mondo davvero ribaltato con i negazionisti della crisi climatica persino più prudenti degli amministratori progressisti!
L.