sabato 11 aprile 2020

Buona Pasqua da Bologna (nei giorni del contagio)

Piazza Maggiore, ripresa da via D'Azeglio (7 aprile 2020, ore 11,15)

















Solo foto e didascalie. Sono la testimonianza di un viaggio nella Città nei giorni della pandemia.
L'ha resa possibile l'urgenza di ricorrere al dentista. Ma un evento di cui si sarebbe volentieri fatto a meno, ha consentito di vivere e proporre una passeggiata indimenticabile.

Ore 10,05. Via Massarenti verso la Rotonda Paradisi e l'uscita 11 della Tangenziale

















Ore 10,10. In via Massarenti un ciclista (con mascherina) è incontrastato protagonista

















Ore 10,10. La coda ordinata e paziente in attesa di entrare in un supermercato rionale


















Ore 10,15. Il sottopasso di via Massarenti ...

























Ore 10,15. Via Massarenti verso il centro: un pedone (solo) in attesa del semaforo verde


















Ore 10,20. Via Massarenti, oltre via Rimesse verso il centro ...


















Ore 10,33. Davanti al Policlinico Sant'Orsola

















Ore 10,35. Il tratto di via Massarenti prima di Porta San Vitale 

















Ore 10,45. Via San Vitale verso le Due Torri, auto parcheggiate e una signora in attesa del bus

















Ore 10,45. Via Broccaindosso ...

























Ore 10.53. Oltre Piazza Aldrovandi, i Portici da via San Vitale ...

















Ore 10,54. I Portici ...

























Ore 10,54. Il "messaggio" di un commerciante

























Ore 11,00. I Portici di via Rizzoli

























Ore 11,10. La Chiesa di San Petronio dal Portico di Palazzo del Podestà

















Ore 11,15 Piazza Maggiore e Piazza del Nettuno da via D'Azeglio

















Ore 11,20. Via D'Azeglio, una signora (con mascherina) 

























Ore 13,22. Da via Carbonesi a via Farini ...

















Ore 13,40. I Portici di via Farini ...

























Ore 13,45. Piazza Minghetti, la fermata (senz'anima) degli autobus TPER

















Ore 14,05. I Viali di Circonvallazione dall'incrocio di via Dante verso Porta San Donato

















Ore 14,15. Via Mazzini, verso il centro ... (7 aprile 2020)

















Ore 14,20. La tenda della Protezione Civile davanti al Pronto Soccorso del Policlinico Sant'Orsola

















Ore 14,25. I Portici di via Albertoni ...

























Ore 14,35. Via Palagi da via Massarenti ...
















Ore 14,40. Via Libia da via Massarenti ... (7 aprile 2020)




















Le polveri sottili in Regione Emilia Romagna nel periodo immediatamente precedente il "lockdown": 13-26 febbraio 2020

Le polveri sottili rientrano entro i limiti di legge con l'entrata in vigore delle progressive limitazioni alla circolazione
nei giorni successivi alla individuazione in Lombardia dei primi positivi a COVID-19 (21 febbraio)

A marzo, il blocco delle attività e del traffico di auto, furgoni e TIR ha effetti evidenti sulla qualità dell'aria.
Le PM10, con rarissime eccezioni, sono entro i limiti di legge e sotto i livelli abituali.
Dopo 3 giorni condizionati dal vento (e dalle sabbie, parola di ARPAE) dell'Est, i valori si confermano accettabili.
Il 7 aprile 2020 (giorno in cui sono scattate le foto) il livello medio massimo di PM10 in Città è stato di 32
microgrammi per metro cubo.

5 commenti:

  1. In effetti strade vuote e case piene, aria salubre e migliaia di vittime.
    Buona Pasqua!
    DG

    RispondiElimina
  2. Buona Pasqua e lunga vita.
    Sai con sto traffico....
    VR

    RispondiElimina
  3. Buona Pasqua .
    Sembra cronache dal dopobomba ......
    Ciao .
    G.

    RispondiElimina
  4. In ritardo con la Pasqua, recupero con un sentito buon lunedì.
    Il comprensibile apprezzamento per l'aria pulita ed il silenzio di questi giorni temo resterà un ricordo di un momento davvero eccezionale.
    La ripresa non si prospetta sotto i migliori auspici. Intanto per le dichiarazioni a ruota libera di troppi esponenti delle istituzioni. Ministri, governatori e sindaci che muovono ognuno per conto suo e senza logica di aggancio alla realtà specifica in cui operano, né alla coalizione di appartenenza. Fontana e Zaia da una parte come Bonaccini e Rossi dall'altra sono solo i primi esempi che balzano all'attenzione.
    Ciò che inquieta ancor più sono le problematiche oggettive che si pongono nel post coronavirus. Mi riferisco, sempre per stare al concreto, alla mobilità dei lavoratori. Quanti avranno la possibilità di utilizzare in sicurezza i trasporti pubblici? Fin qui molti bus (lo dice anche una bella foto ripresa da piazza Minghetti, di solito super affollata) sono vuoti, ma è comprensibile in assenza di spostamenti. Ma alla riapertura di aziende e negozi? C'è da scommettere che i ritardi nella santificazione dei mezzi ferroviari e non, già evidenti nelle prime settimane del contagio, e che hanno contribuito anche molti abbonati a preferire soluzioni alternative private si sommeranno alla indicazione di rimanere il più possibile distanziati .......... con la conseguenza che utilizzare treni, metrò, bus sarà un'avventura.
    Salvo ....... misure mirate e scelte orientate a costruire uno sviluppo davvero diverso. Ne saremo capaci? Allo stato pare difficile ma la volontà di non ripetere vecchi errori può raccogliere nuove energie. Serve tanta creatività e determinazione. Auguriamoci di trovarla, al di sopra di ogni sciocca divisione.
    Ciao!

    RispondiElimina
  5. Auguri a tutti; Gianni, "limpide" geometrie generate dal caos...

    RispondiElimina