giovedì 26 settembre 2019

Conte e Bonaccini: Benetton o Greta?


Bologna, piazza Maggiore. Ragazze/i preparano il terzo Global strike for future"
(venerdì 26 settembre, ore 16)


















Da New York il Presidente del Consiglio italiano, dopo avere incassato la fiducia in Parlamento di una nuova maggioranza M5S - PD - LeU, afferma di volere essere "in prima fila nella transizione ecologica".
Da Bologna il Presidente della Regione Emilia Romagna, in previsione delle elezioni del 26 gennaio 2020 e memore degli incerti rapporti di forza nella terra che fu "rossa", apre al M5S, incontra una delegazione di ragazzi di Fridays for Future e "promette una svolta green".
Avere superato il tempo in cui in ogni parte politica prevaleva la corsa a imporsi sugli interlocutori politici e sociali in nome di una pretesa "vocazione maggioritaria", di una presunta rappresentanza del "popolo" o di una astratta "maggiore competenza" che giustificavano (secondo i casi) "delega totale" o "pieni poteri" per un solo partito (e, spesso, per un solo leader) è un passo avanti.
Forse, è il riconoscimento che la politica è innanzitutto confronto e scontro su visioni, progetti ed azioni quotidiane; a partire dai problemi e dalle contraddizioni che vivono le persone. Inoltre, che tutte le Istituzioni previste in Costituzione debbono essere riconosciute e rispettate; perché costituiscono la casa comune dove, temporaneamente e salvo le naturali verifiche politiche ed elettorali, chi conquista o costruisce maggioranze effettive governa.

Si, un passo avanti. Perché è impensabile fronteggiare la crisi dei modelli di sviluppo e di potere esistenti con politiche caratterizzate da nazionalismo e protezionismo, egoismo e liberismo.
Negli anni della globalizzazione negare l'interdipendenza è una illusione di cortissimo respiro. E ritenersi "padroni a casa nostra" quando "la nostra casa è in fiamme" è un errore che è meglio non fare.
Negare i cambiamenti climatici (che in Italia fanno muovere i ghiacciai del Monte Bianco verso valle e che causano trombe d'aria distruttive su Milano Marittima e riviera romagnola) non aiuta nessuno a prevenire rischi, danni e vittime.

Ma vedere i problemi e riconoscere le sfide implica anche fare scelte coerenti. Adeguate alle necessità del nostro tempo.
Ora, tanto il Conte 2, quanto il M5S, Stefano Bonaccini ed il Centrosinistra emiliano romagnolo sono alla prova dei fatti e delle richieste.

Un fatto (di cui assai poco si è parlato).
La settimana scorsa l'Amministratore Delegato di Atlantia, Giovanni Castellucci, è stato liquidato con oltre 13 milioni di euro dal suo incarico.
Lui, padre padrone di Autostrade che nell'anno del crollo di Ponte Morandi (con il dramma dei 43 morti, di una intera Città ferita, in crisi produttiva, sociale ed ambientale) ha incassato "oltre a 13 milioni di stipendio (100 mila euro al mese più la 13esima) un premio di risultato di 3,72 milioni (10 mila euro al giorno per per ogni giorno dell'anno, compreso il 14 agosto" giorno del disastro)!
Un evidente "equo riconoscimento" da parte dei Benetton & soci per un manager che in meno di 10 anni, grazie ai rapporti con politici ed alti funzionari dell'establishment, ha portato il pedaggio medio sui 2.850 km di Autostrade per l'Italia da 6,4 a 8,3 centesimi di euro al km. per "un utile netto medio di 800 milioni di euro all'anno" negli ultimi 8 anni. Una redditività del 23%, forse senza uguali nel mondo, finita tutta nelle tasche dei proprietari della Concessione e ottenuta a scapito di investimenti e controlli nelle manutenzioni e sulla sicurezza degli impianti.

La pagina di cronaca di la Repubblica Bologna. Gli studenti di Fridays for Future presentano precise proposte

















Una richiesta (fin qui passata nel silenzio di troppi quotidiani e TV).
Nei giorni scorsi rappresentanti di Fridays for Future di Bologna in previsione delle manifestazioni per lo sciopero generale di venerdì 27 settembre, hanno scritto.
"Vogliamo un cambio di rotta ben chiaro: 
- Vogliamo trasporti gratuiti, ecologici e capillari, unica vera soluzione all’inquinamento causato dalle automobili.
- Vogliamo un netto stop alle grandi opere inutili e inquinanti sul nostro territorio: il Passante di Mezzo e la cementificazione dei Prati di Caprara. 
- Vogliamo che si smetta con la scellerata politica di apertura di nuovi supermercati sul nostro territorio. 
- Vogliamo che Hera metta in atto una transizione verso le energie rinnovabili, per ottenere il 100% nel più breve tempo possibile. 
- Vogliamo un’istruzione e una ricerca pubblica, libera e nettamente rifinanziata. 
- Vogliamo che l’Università di Bologna termini qualsiasi collaborazione o tirocinio con aziende inquinanti. Lo stesso per gli istituti superiori per quanto riguarda l’alternanza scuola-lavoro".

Bologna, Piazza Maggiore. Altre ragazze/i preparano cartelli per domani (venerdì 26 settembre, ore 16,05)

















Non può sfuggire il conflitto esistente tra questi obiettivi dei compagni di Greta Thunberg per costruire - qui ed ora - una società che assicuri le aspirazioni di vita futura delle giovani generazioni ed un sistema di potere politico - imprenditoriale vecchio e conservatore che causa sempre più gravi oppressioni e insicurezze, ingiustizie e inquinamento.

Per questo, al di là di alcune generali dichiarazioni di principio, i 29 punti del Programma di Governo del Conte 2 debbono essere qualificati e sostanziati da impegni concreti e scadenze puntuali, che da subito individuino "discontinuità" rispetto alle scelte di "crescita" e di "infrastrutture" decise dei Governi passati ed avviino le nuove Grandi Opere davvero utili al Paese ed all'Europa per praticare la conversione ecologica delle produzioni e della organizzazione della vita delle persone senza le quali non avremo prospettive.

Se (giustamente) non si vuole procedere con il dualismo di obiettivi e di pratiche che ha caratterizzato il Conte 1, occorre dunque che la loquace Ministra Paola De Micheli rinunci a rassicurare (ogni giorno) Confindustria & partner sulla imminente apertura dei cantieri per le "grandi" opere (volute da Centrodestra e Centrosinistra) e ricerchi (da subito) con i colleghi di Governo della Sanità, Roberto Speranza, dell'Ambiente, Sergio Costa, e dell'Economia, Roberto Gualtieri, come qualificare e fare partire il Green New Deal annunciato dal Presidente del Consiglio al mondo intero.

Contemporaneamente, Stefano Bonaccini, il PD e la sinistra se vogliono candidarsi nuovamente alla guida della Regione debbono sapere che le astensioni del 2014 (il 62% degli elettori!), le ripetute sconfitte alle comunali (da Parma a Imola, da Ferrara a Forlì, da Vergato a Galliera) e nei referendum locali e nazionali non si recuperano ripetendo all'infinito che in Emilia Romagna "si è ben governato" e che occorre "dare continuità al lavoro avviato" fin qui. Ovvero alleandosi con "i nemici" di ieri e "alleati" di oggi in base ad interessi di corto respiro.
La strada da intraprendere, sicuramente più impegnativa ma alquanto utile, è quella di affrontare con capacità critica e con determinazione alle innovazioni le contraddizioni storiche ed attuali della ricca ed organizzata società emiliana. La svolta deve essere dichiarata, percepibile e sostanziosa nelle politiche e nelle persone che dovranno gestire una nuova fase: di conversione ecologica della economia e della organizzazione delle comunità; di rilancio della partecipazione democratica e di lotta alla illegalità ed alle mafie. Una interessante reciproca contaminazione tra il popolo della sinistra, i Democratici italiani ed il MoVimento 5 Stelle (tutta ancora da costruire) può essere di interesse per tutti (ne parla con argomenti ed esempi concreti Barbara Spinelli in un recente articolo pubblicato su il Fatto Quotidiano, vedi sotto).

I ragazzi di Fridays for Future e di Extinction Rebellion, le associazioni di cittadini (vedi il comunicato stampa di Legambiente Emilia Romagna), tantissimi lavoratori e persone che stanno battendosi in questi mesi per il rispetto dei diritti e dei doveri universali (alla salute, al lavoro, all'ambiente, alla conoscenza) meritano ascolto e risposte adeguate.
Ora, prima che sia tardi!

La pagina del Corriere di Bologna di oggi: M5S, Verdi, Sinistra, Democratici parlano di svolta verde ...
... Stefano Bonaccini promette di finanziare una nuova strada.
Mentre i collegamenti ferroviari e di trasporto pubblico promessi da decenni (SFM e TPER) restano incompiuti.
(il Carlino Bologna, giovedì 25 settembre) 

Un interessante contributo di Barbara Spinelli (il Fatto Quotidiano, settembre 2019)






































Bologna. In Piazza Maggiore i ragazzi sono alle rifiniture (ore 16,10). Domani tutti in Piazza San Francesco dalle 9,30 ... 
La vignetta di Ellekappa su la Repubblica di oggi:
il Pianeta "incerottato" firma per lo sciopero degli studenti mobilitati per l'ambiente

8 commenti:

  1. Si, tuttinpiazza!
    Per il clima e per la solidarietà tra i popoli.
    Raffa

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    1. Un movimento internazionale propositivo, che sfida la cultura dominante e che sollecita un cambiamento epocale dello sviluppo: per migliorare la qualità della vita di miliardi di persone in tutti i paesi e i continenti.
      Gianni

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  2. La vicenda Castellucci è l'iceberg di un sistema da spazzare via.
    Se ogni anno le spese per riparare i danni delle emergenze sono fino a 7 volte quanto lo stato investe per la prevenzione è evidente perché in nome del PIL si conserva l'esistente.
    Ecco perché Greta ha ragione.
    Ma dubito che Conte, Bonaccini, DiMaio, Zingaretti, DeMicheli, Toninelli, Dell'Orco, Donini, Merola, Priolo&DeMaria, Boschi&Renzi...... possano cambiare le cose.
    O no?
    Zorro

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    1. Cambiare la qualità dello sviluppo sociale si deve e si può.
      Altri sono i conservatori più convincenti e spregiudicati.
      Per le donne e gli uomini che indichi non imboccare la via della conversione ecologica significa morire.
      Gianni

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  3. Tante belle manifestazioni in tutta Italia.
    Ma sulla politica nazionale e regionale non mi farei illusioni. Mi pare parlino già molto a vuoto.
    Anna

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    1. Le contraddizioni sono palesi. Serve lottare ed elevare ancora conoscenze, progetti e partecipazione.
      Gianni

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  4. Su Castellucci e Benetton hai anticipato Crozza, che ieri sera è ritornato in tv.
    Forse ti segue anche lui.
    Raffa

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    1. Grande Crozza.
      Più semplicemente ero stato all'anteprima del suo spettacolo.
      Gianni

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