Bologna. La costruzione del nuovo ipermercato tra via Larga e dell'Industria |
Da giorni ARPAE Emilia Romagna segnala gli alti livelli dell'inquinamento atmosferico: hanno ripetutamente sforato i livelli massimi di attenzione i rilevamenti dell'ozono. Anche a Bologna nelle 2 centraline di rilevamento attive in Città, ai Giardini Margherita e in via Chiarini, nel quartiere Reno - Borgo Panigale. Si raccomanda la popolazione di fare attenzione, particolarmente nelle ore centrali della giornata: astenersi da attività sportive e per le persone più deboli, quando possibile, riposare.
Legambiente rilancia l'allarme e denuncia i pericoli.
Nelle stesse ore alle Commissioni Consiliari del Comune di Bologna l'Assessore VaLentina Orioli ...
illustra le valutazioni della Giunta Merola sulle risposte di Autostrade per l'Italia SpA alle osservazioni fatte dalle Istituzioni sul Passante di Mezzo: "non parlerei di punti problematici, ci sono anche novità positive" sostiene l'Assessora all'Ambiente. Dunque rilievi, prescrizioni ed auspici che ribadiscono l'assunto: discutiamo "come", non "se" fare l'allargamento di 4-6 corsie e l'insieme delle altre nuove strade "concordate" un anno fa tra Sindaco, Presidente della Regione, Governo e Società concessionaria, progettante e realizzatrice. Semmai costituiamo "subito un Osservatorio, che accompagni e vigili sulla costruzione dell'opera".
Ancora una volta i cittadini, i comitati (vedi il testo dell'intervento del portavoce in Comune), le associazioni e i movimenti che rivendicano salute e ambiente e chiedono una moratoria per condurre una indagine epidemiologica sugli effetti dell'inquinamento in Città e per valutare soluzioni di mobilità alternative non trovano risposte e riscontri negli amministratori al governo.
Cittadini manifestano a Bologna in occasione del G7 Ambiente (giugno 2017) |
In bici sulla Tangenziale, per chiedere "conversione ecologica" anziché altre corsie ed auto ... (giugno 2017) |
Piuttosto dobbiamo registrare la sconcertante affermazione che gli studi che la Giunta ha recentemente proposto per l'Aeroporto Marconi non possono essere sostenuti per "un Passante non ancora realizzato". Quasi che l'Asse cittadino A14-Tangenziale (a 12 corsie) non fosse una realtà in essere, discusso e fonte di inquinamento atmosferico ed acustico già da molti decenni.
Erano infatti gli anni '80 quando l'Amministrazione Comunale ed il Sindaco Renzo Imbeni progettarono ed avviarono (ancora in presenza di una arteria a 10 corsie e con un primo intervento in zona Arcoveggio - Navile) la Fascia Boscata che avrebbe dovuto migliorare il già problematico impatto della grande arteria. E negli anni '90 le Giunte di Valter Vitali e di Pierluigi Bersani promisero la "cura del ferro" con l'Alta Capacità Ferroviaria (non solo TAV per passeggeri, ma anche per le merci!) ed il Servizio Ferroviario Metropolitano.
Le aree verdi destinate dal PRG del 1985 a Fascia Boscata |
Il primo intervento di Fascia Boscata in Città (1989) |
Nulla di tutto questo è stato fatto!
Salvo una opera assurda e invano contestata per gli alti costi, la dubbia efficienza e la scarsa efficacia (250 passeggeri l'ora!) come il People Mover, che dovrebbe collegare Stazione Centrale FS ed Aeroporto Guglielmo Marconi, voluta in alternativa al previsto SFM.
Si lavora lungo il Reno per realizzare il People Mover (primavera 2017) |
La rotaia sopraelevata attraversa A14 - Tangenziale (giugno 2017) |
Oggi a Bologna ed in Emilia Romagna si (ri)parla di "consumo di suolo zero" e di "priorità trasporto collettivo" e non inquinante per un futuro che verrà.
Quasi che da altri - i successori, gli eredi? - dipendesse l'avvio di una concreta e partecipata conversione ecologica della società, delle produzioni e degli investimenti pubblici e privati.
Intanto si procede (imperterriti ed irresponsabili) con altro asfalto e cemento.
Si contrattano e si costruiscono, con facoltosi privati e potenti gruppi imprenditoriali e finanziari, nuovi super ed iper mercati; fiere, esposizioni e fabbriche "contadine" entro logiche di esclusiva promozione dei tradizionali consumi e del vecchio modello di sviluppo (si vedano le immagini di via Larga, prima della variante urbanistica della Giunta Merola ed ora, solo per fare un esempio).
Via Larga, Bologna. Prima ... (settembre 2015) |
Via Larga, Bologna. ... ora (luglio 2017) |
Del resto Virginio Merola lo aveva detto: la "scelta caratterizzante del mandato" saranno la crescita e "il Passante di Mezzo": una "opportunità per portare a Bologna, risorse e opere altrimenti impensabili".
Un realismo disarmante, entro un approccio ideologico liberista classico, come quello del PD di Matteo Renzi, che pone in testa agli obiettivi nazionali la "riduzione delle tasse" e delle "aliquote fiscali", forse uguali per tutti e non più progressive e crescenti per i redditi più alti.
Si abbandonano, dunque, definitivamente i discorsi ed i propositi di riconoscere ed affrontare il disagio sociale ed ambientale; di privilegiare e dare priorità alle persone ed alle periferie, ai quartieri dove i presidi sociali ed i negozi storici chiudono e dove aumentano il traffico privato e lo smog ...
Sindaco e dirigenti del PD bolognese ed emiliano - romagnolo hanno rapidamente archiviato ogni riflessione autocritica sul governo locale e nazionale, sull'astensione alle Regionali 2014 (oltre il 62% dell'elettorato) e sui risultati delle Amministrative 2016-2017 (con i pesanti arretramenti in voti e percentuali del Partito Democratico).
E lo stesso socio arancione di mezzo inverno, Giuliano Pisapia, appare distante ed abbandonato.
Si annunciano, così, altri rovesci politici ed elettorali ...
Fatti loro, potremmo pensare.
Non fosse che la salute pubblica, la prevenzione e la sicurezza per i cittadini è questione di tutti noi.
Ci compete allora, qui ed ora, prendere parola, ragionare e confrontarci, scegliere insieme dove e come investire le risorse (comuni e limitate) per un futuro migliore e di maggiore qualità sociale ed ambientale.
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Ai presidenti delle Commissioni Consiliari del Comune di Bologna "Mobilità, Infrastrutture e Lavori Pubblici" e "Territorio e Ambiente"
Oggetto: udienza conoscitiva del 19 luglio 2017 sul Passante di Bologna
Sig. Presidenti, egr. Consiglieri
Sulla vicenda delle integrazioni al progetto del Passante presentate da ASPI in sede di VIA depositiamo agli atti di questa seduta il testo della diffida inviata lo scorso 6 luglio alle parti, in cui evidenziamo le carenze di istruttoria e i vizi procedimentali che affliggono anche questa fase del processo di VIA. Ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, la vicenda delle integrazioni mostra che il progetto del Passante di Bologna è caratterizzato da sottovalutazioni, visioni irrealistiche dell'evoluzione di traffico e inquinamento, incoerenza sistematica con tutti i livelli di pianificazione, sottostima o interpretazione creativa degli impatti, a cui si aggiunge una preoccupante carenza di istruttoria in fase di valutazione di impatto ambientale.
Ci limitiamo qui a richiamare il drastico taglio delle richieste di integrazioni avanzate dalla Regione, che comprendevano anche le richieste del Comune di Bologna. Un taglio non motivato in alcun modo dal Ministero dell'Ambiente, lasciando come unica motivazione ragionevolmente deducibile il desiderio di accelerare i tempi e semplificare il lavoro al Proponente, con buona pace delle richieste provenienti dal territorio. A questo si aggiunga il fatto che non sono state presentate controdeduzioni a nessuna delle numerose osservazioni di cittadini e associazioni.
In questa sede ci interessa sottolineare un punto che emerge con maggiore chiarezza in questa fase del procedimento: come sosteniamo fin dal principio, il progetto di potenziamento del Passante non può essere migliorato in alcun modo, né reso meno impattante per l'ambiente o meno dannoso per la salute pubblica. In Consiglio Comunale abbiamo sentito dire più volte che il Passante si deve fare, ma va fatto riducendo gli impatti e accogliendo le richieste di miglioramento provenienti da associazioni e cittadini. La vicenda delle integrazioni dimostra che questo non è possibile e non succederà mai, perché ormai dovrebbe essere chiaro che gli interessi del Proponente non possono coincidere con l'interesse collettivo: ad Autostrade per l'Italia SpA interessa legittimamente minimizzare i costi e massimizzare i profitti, secondo le finalità proprie di un'impresa privata. Ai cittadini interessa altrettanto legittimamente respirare aria pulita, vivere in un ambiente urbano sostenibile, non rischiare i polmoni o le coronarie a ogni respiro. Questi due legittimi interessi sono incompatibili. È fin troppo facile intuire quale dei due dovrebbe essere tutelato dagli amministratori pubblici.
Nelle settimane scorse la stampa locale ha riportato diversi casi di cittadini che denunciano la scomparsa delle loro richieste, dalla messa in sicurezza degli Stradelli Guelfi (svanita nel nulla) alla destinazione a verde dello svincolo da chiudere in San Donato, dove al posto degli alberi è spuntato un parcheggio. Questo è il destino naturale delle “migliorie” al progetto.
L'11 luglio scorso siamo andati a Bruxelles per illustrare le nostre istanze alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo. In quella sede abbiamo presentato una petizione che riprende tutte le critiche che abbiamo mosso fin dal principio al progetto di potenziamento (la petizione risale a dicembre 2016). Le nostre istanze sono riassumibili in un concetto molto semplice: è assurdo anche solo pensare di allargare un'autostrada urbana che già oggi passa a pochi metri dalle case di molti cittadini. È assurdo anche solo pensare di portare davanti alle finestre di quei cittadini 65 milioni di veicoli l'anno.
La Presidente della Commissione Petizioni Cecilia Wikström ha concluso il dibattito lasciando la petizione aperta e suscettibile di ulteriori approfondimenti da parte delle istituzioni europee. E si è mostrata sorpresa che un'opera del genere si trovi proprio a Bologna “di cui – ha detto – tutti noi conosciamo la tradizione culturale e l'importanza come città”.
Oggetto: udienza conoscitiva del 19 luglio 2017 sul Passante di Bologna
Sig. Presidenti, egr. Consiglieri
Sulla vicenda delle integrazioni al progetto del Passante presentate da ASPI in sede di VIA depositiamo agli atti di questa seduta il testo della diffida inviata lo scorso 6 luglio alle parti, in cui evidenziamo le carenze di istruttoria e i vizi procedimentali che affliggono anche questa fase del processo di VIA. Ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, la vicenda delle integrazioni mostra che il progetto del Passante di Bologna è caratterizzato da sottovalutazioni, visioni irrealistiche dell'evoluzione di traffico e inquinamento, incoerenza sistematica con tutti i livelli di pianificazione, sottostima o interpretazione creativa degli impatti, a cui si aggiunge una preoccupante carenza di istruttoria in fase di valutazione di impatto ambientale.
Ci limitiamo qui a richiamare il drastico taglio delle richieste di integrazioni avanzate dalla Regione, che comprendevano anche le richieste del Comune di Bologna. Un taglio non motivato in alcun modo dal Ministero dell'Ambiente, lasciando come unica motivazione ragionevolmente deducibile il desiderio di accelerare i tempi e semplificare il lavoro al Proponente, con buona pace delle richieste provenienti dal territorio. A questo si aggiunga il fatto che non sono state presentate controdeduzioni a nessuna delle numerose osservazioni di cittadini e associazioni.
In questa sede ci interessa sottolineare un punto che emerge con maggiore chiarezza in questa fase del procedimento: come sosteniamo fin dal principio, il progetto di potenziamento del Passante non può essere migliorato in alcun modo, né reso meno impattante per l'ambiente o meno dannoso per la salute pubblica. In Consiglio Comunale abbiamo sentito dire più volte che il Passante si deve fare, ma va fatto riducendo gli impatti e accogliendo le richieste di miglioramento provenienti da associazioni e cittadini. La vicenda delle integrazioni dimostra che questo non è possibile e non succederà mai, perché ormai dovrebbe essere chiaro che gli interessi del Proponente non possono coincidere con l'interesse collettivo: ad Autostrade per l'Italia SpA interessa legittimamente minimizzare i costi e massimizzare i profitti, secondo le finalità proprie di un'impresa privata. Ai cittadini interessa altrettanto legittimamente respirare aria pulita, vivere in un ambiente urbano sostenibile, non rischiare i polmoni o le coronarie a ogni respiro. Questi due legittimi interessi sono incompatibili. È fin troppo facile intuire quale dei due dovrebbe essere tutelato dagli amministratori pubblici.
Nelle settimane scorse la stampa locale ha riportato diversi casi di cittadini che denunciano la scomparsa delle loro richieste, dalla messa in sicurezza degli Stradelli Guelfi (svanita nel nulla) alla destinazione a verde dello svincolo da chiudere in San Donato, dove al posto degli alberi è spuntato un parcheggio. Questo è il destino naturale delle “migliorie” al progetto.
L'11 luglio scorso siamo andati a Bruxelles per illustrare le nostre istanze alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo. In quella sede abbiamo presentato una petizione che riprende tutte le critiche che abbiamo mosso fin dal principio al progetto di potenziamento (la petizione risale a dicembre 2016). Le nostre istanze sono riassumibili in un concetto molto semplice: è assurdo anche solo pensare di allargare un'autostrada urbana che già oggi passa a pochi metri dalle case di molti cittadini. È assurdo anche solo pensare di portare davanti alle finestre di quei cittadini 65 milioni di veicoli l'anno.
La Presidente della Commissione Petizioni Cecilia Wikström ha concluso il dibattito lasciando la petizione aperta e suscettibile di ulteriori approfondimenti da parte delle istituzioni europee. E si è mostrata sorpresa che un'opera del genere si trovi proprio a Bologna “di cui – ha detto – tutti noi conosciamo la tradizione culturale e l'importanza come città”.
A nostra volta siamo sorpresi di dover andare a Bruxelles per trovare udienza e sensibilità verso le
nostre istanze, mentre in Italia, e a Bologna in particolare, le istituzioni si sono dimostrate fin qui
sorde e ostinate a perseguire obiettivi dannosi per i cittadini e contrari al buonsenso, con buona pace
della tradizione culturale della nostra città.
Esortiamo ancora una volta i nostri amministratori a prendere l'unica decisione sensata possibile: abbandonare il progetto di potenziamento e avviare finalmente un percorso di pianificazione territoriale e della mobilità orientato in primo luogo alla sostenibilità ambientale e alla tutela della salute pubblica, due obiettivi incompatibili con l'idea assurda di allargare un'autostrada urbana che attraversa quartieri densamente popolati a pochi metri dalle case.
Grazie.
Bologna, 19 luglio 2017
Coordinamento dei Comitati contrari al Passante di Bologna Associazione A.Mo Bologna Onlus
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Esortiamo ancora una volta i nostri amministratori a prendere l'unica decisione sensata possibile: abbandonare il progetto di potenziamento e avviare finalmente un percorso di pianificazione territoriale e della mobilità orientato in primo luogo alla sostenibilità ambientale e alla tutela della salute pubblica, due obiettivi incompatibili con l'idea assurda di allargare un'autostrada urbana che attraversa quartieri densamente popolati a pochi metri dalle case.
Grazie.
Bologna, 19 luglio 2017
Coordinamento dei Comitati contrari al Passante di Bologna Associazione A.Mo Bologna Onlus
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Ho letto questa mattina sui quotidiani che anche l'ex assessore Colombo ha manifestato riserve. Non è indice di una discussione ancora aperta nel PD?
RispondiEliminaAvevo anche registrato prese di distanza del consigliere Paruolo sugli investimenti destinati all'interramento dalla ferrovia Bologna - Portomaggiore. Insomma si discute.
Anzi, come qui si dice, bisogna ancora discutere e non dare nulla per scontato e immutabile (neppure la tenuta del Governo Gentiloni).
Antonio
Mi pare di intendere che mentre qualcuno discute, o finge di discutere, qualcun altro fa i fatti, assessore Priolo per non fare nomi, e tesse le trame con gli altri attori (Aspi e Ministero) per portare a casa il (suo) grande risultato, 18 corsie di asfalto a ridosso delle abitazioni di Bologna.
EliminaRyan
Come dice Ryan, la discussione nel PD è di facciata. Si lascia un po' di corda a timide e ininfluenti riserve sul "come" si realizza l'opera, ma si blinda a doppia mandata la decisione di farla comunque. Del resto anche Colombo ha sempre detto "Il Passante si deve fare".
EliminaNon è una discussione, ma bricioline di pane che Epulone-Merola lascia cadere dalla tavola per divertirsi a guardare il povero Lazzaro-Colombo che si affanna a raccoglierle.
Quando arrivano critiche un po' più di sostanza, che metterebbero a rischio gli affari del comitato dirigente, scattano i mastini: Mazzanti ha messo a tacere Paruolo accusandolo di trame pre-congressuali; Merola a suo tempo ha messo a tacere uno sparuto drappello di dissidenti tacciandoli di infedeltà e meschinità. Più che discussione, insomma, è commedia.
C'è un solo modo di riaprire la discussione vera nella città, nel senso indicato da Gianni nel post, cioè discussione sulle idee di città e di sviluppo: mandare a casa chi invece di amministrare il bene comune rincorre scodinzolando gli "investimenti" (rectius: speculazioni) dei paperoni.
Luca
Il ricordo di Imbeni e di quel piccolo grandissimo mondo mi pare lontanissimo. Non sempre ho condiviso anche allora. Tutt'altro.
RispondiEliminaMa oggi siamo davvero in un altro secolo. Con personaggi minuscoli al cospetto di allora.
Soprattutto gente incapace di discutere, ascoltare e rispondere.
Quanto all'Aeroporto lo sviluppo è giunto al limite della sopportazione ed occorre pensare seriamente a come procedere. Quindi bene studiare la,situazione e valutare tutte le soluzioni. Anche se il P.M. che si sta realizzando non mette in conto alcun trasferimento. O no?
C.
Si, oggi ci sono troppi politici senza memoria e competenze.
RispondiEliminaChe pensano di avere capito che per fare carriera meglio avere spalle coperte da importanti gruppi imprenditoriali ed editoriali piuttosto che consenso dai cittadini o in partiti organizzati.
Ma così si finisce per perdere la bussola e prendere fischi.
Salvo garantirsi ottimi stipendi e dipendenza a vita.
BiBi
Oggi il Senato ha votato i vaccini obbligatori "in tutela della salute pubblica" dicono in coro il Governo e Forza Italia. Eppure si negano emergenze sanitarie nazionali.
RispondiEliminaAl contrario Gentiloni, Galletti e Lorenzin tacciono sull'emergenza smog (oggi ozono, ieri PM10 o NOx) causa di oltre 400 mila morti premature solo in Italia.
E allora? Solo due parole e un esclamativo: senza vergogna!
Nik
Il problema della Orioli, secondo me, è che si crede davvero intelligente e colta, capace di operare sottili distinzioni che il popolino incolto non sa vedere. Dall'alto di questa presunzione non si accorge di due cose evidenti ai più:
RispondiElimina1) Le sue acrobazie verbali sono così insulse che le sgamerebbe anche Paperoga;
2) Mentre lei parla e inanella ripetute figure da pirla enunciando strafalcioni a catena, la callida Priolo se ne sta zitta zitta in disparte godendosi la scena e risparmiando a sé stessa analoghe figure di palta.
Non è difficile indovinare chi delle due è la più sveglia.
Luca
Temo per la Priolo che dimostrarsi più svegli non è sufficiente.
EliminaOccorre sapere vedere la realtà e, nel caso di specie, gli impatti dell'Opera Passante di Mezzo in città. Qui l'unica soluzione per uscirne tutti vivi è rinunciare al Progetto. A questo progetto. Altrimenti i fautori del post "sviluppo a Nord" vinceranno questa battaglia (contro solidi interessi - salute e portafogli - per troppi cittadini) ma perderanno la guerra (essere considerati - da un sufficiente numero di bolognesi di sinistra - oltreché svegli, anche lungimiranti e capaci di svolgere un ruolo autonomo e di sintesi tra bisogni ed aspirazioni sicuramente legittime).
Vedremo presto se la Priolo e la sua cordata di Partito, Imprese e Cooperative studiano effettivamente da futuri Leader e Amministratori (e rinunciano alla missione impossibile, trovando soluzioni per la mobilità alternative - indubbiamente ne esistono - come dimostrano studi e progetti autorevoli rimasti nel cassetto e privi di finanziamento e sostegno politico) oppure ricercano lauti stipendi personali in Enti pubblici o In Gruppi privati (come tradizione per diversi personaggi di sinistra).
Nell'interesse di tantissimi bolognesi e delle future generazioni naturalmente sarebbe preferibile la prima soluzione.
Ciao!
L'emergenza ozono continua. In tutta Emilia, come mostrano i dati Arpa e come denuncia la Lega (quella ambiente, naturalmente).
RispondiEliminaVorrei urlare che la questione passante, comunque, non riguarda solo i residenti dei rioni contigui. Si, certo, loro soffrono maggiormente smog e rumore. Ma l'uso forzato di veicoli si ripercuote su tutti noi (l'ozono ora è alto ai giardini Margherita e, in inverno, le PM10 erano oltre i limiti a porta San Felice) ...
Come sarebbe stato se avessero continuato ad insistere per il passante prima edizione (a nord) o sarebbe se individuassero strade ed autostrade in più con altri percorsi.
Insomma, bisogna stabilire tutti insieme cittadini (residenti ovunque), partiti (di sinistra e di destra), sindacati (delle diverse categorie), movimenti (di varia natura), imprese 8pubbliche, private e sociali), etc. che occorre migliorare innanzitutto le strade ferrate e i trasporti collettivi invece dei mezzi individuali o familiari a motore a scoppio.
Lo hanno già fatto altrove in Europa, imitiamo le buone pratiche anche nel nostro paese, se vogliamo respirare meglio ed essere meno stressati.
Coraggio!
Aldo
Belle le foto di via Larga. Ieri ed oggi.
RispondiEliminaA conferma della irresponsabilità si questa classe dirigente di amministratori incapaci di fare coincidere il dire e il fare.
Sostengono "consumo di suolo zero" e concordano nuovi supermercati su aree verdi.
Anna
Interessante e sconcertante leggere il documento del Comune di Bologna, approvato ieri dalla Giunta.
RispondiEliminaSi ammette che l'opera non è contemplata nella pianificazione istituzionale in essere! Poi si avanzano "prescrizioni".
Ma chi ha il compito di pianificare i territori? e decidere sugli interventi?
L'impressione è che Merola dorma e di tanto in tanto si sveglia ora annunciando il prossimo inizio lavori per il passante a nord (2015), ... poi al secondo risveglio il passante di mezzo (2016) .... ora chiede ad altri ciò che gli compete (come sindaco, responsabile della programmazione urbanistica e-o della salute pubblica dei suoi concittadini).
Possibile? Possibile che Bologna sia a questo punto e non sappia esprimere di meglio?
Sveglia!
Insane pretese!
RispondiEliminaPrima non votate un povero sindaco che si ri-candida dopo avere cancellato una nuova autostrada di 40 km. oltre i confini del suo comune dichiarandosi disposto a risolvere in casa i problemi quotidiani degli automobilisti.
Poi pretendete che vi rappresenti e si impegni per tutelare la vostra e l'altrui salute dicendo no all'allargamento di sole 4 o 6 corsie stradali ed autostradali nel suo e vostro comune.
Infine, scommetto che sapreste anche sostenerlo in caso di candidatura alle prossime elezioni per il rinnovo del parlamento italiano .........
Sic
Povero sindaco, certamente di contenuti, ma non nel portafoglio. Nel 2013 risultava il secondo più pagato d' Italia e i suoi assessori i primi:
Eliminahttp://www.bolognatoday.it/politica/virginio-merola-assessori-stipendi.html
E IO PAGO....
Ryan
2 osservazioni.
RispondiElimina1. Lo smog non dà tregua all'Emilia Romagna (se leggo correttamente i dati arpae.
2. L'ordine dei medici di Bologna conferma le preoccupazioni relative agli scarichi nocivi ed al rumore causati dall'aeroporto Marconi e dal Passante di Bologna.
Silenzio ed effetti zero?
Da non credere, in un paese civile.
E domani viene a Bologna il Ministro dell'Ambiente Galletti?
Anche per me, PERSONA SGRADITA.
Quanti sono i segreti di stato e le pratiche inconfessabili delle autorità preposte?
Titti