Numerosi Stati del Vecchio Continente hanno riconosciuto lo Stato di Palestina: Bulgaria, Cipro, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Svezia e Ungheria (in ordine alfabetico).
Alcuni Parlamenti nazionali hanno recentemente votato il riconoscimento e sollecitato i loro Governi a procedere con atti coerenti: Gran Bretagna, Irlanda, Spagna, Francia, Lussemburgo e Portogallo.
Anche l'Assemblea di Strasburgo, a dicembre, lo ha fatto con una ampia e simbolica maggioranza: 498 si, 88 no e 111 astenuti.
All'appello mancano la Germania e l'Italia.
Diversi (significativi e non casuali) rinvii hanno impedito, fino alla scorsa settimana, al nostro Parlamento di discutere le varie mozioni presentate in merito da esponenti di PD, M5S, SEL, FI, NCD.
Evidenziavano la presenza di incertezze, divisioni, ambiguità e contraddizioni.
Poi, finalmente, la Camera ha affrontato l'argomento.
Il Governo Renzi, privo di un indirizzo univoco, ha sostenuto due diverse mozioni tra tutte quelle in campo.
Così, entrambe, sono state approvate da una diversa maggioranza.
La prima, presentata dal capogruppo PD, e votata anche da SEL, ha ottenuto 300 si e 40 no, con 59 astenuti: "si impegna a promuovere il riconoscimento della Palestina quale Stato".
La seconda, presentata da Area Popolare (Nuovo Centrodestra di Alfano e UdC di Casini) e da Scelta Civica, votata anche da larga parte del PD, ha ricevuto 237 si e 84 no, con 64 astenuti: "impegna il governo a sostenere la tempestiva ripresa del negoziato diretto fra israeliani e palestinesi, come via maestra per la realizzazione degli accordi di Oslo e a promuovere il raggiungimento di una intesa politica tra Al-Fatah e Hamas che, attraverso il riconoscimento dello Stato di Israele e l'abbandono della violenza, determini le condizioni per il riconoscimento di uno Stato palestinese". Dunque, riconoscimento subordinato e condizioni preliminari necessarie e tutte da verificare.
I gruppi della maggioranza hanno respinto tutte le altre mozioni: quelle chiaramente favorevoli al riconoscimento dello Stato Palestinese, proposte da SEL e dal M5S, e quelle contrarie.
Ovvie le contrapposte interpretazioni dei protagonisti del grande imbroglio.
Significativamente convergenti le letture dal Medio Oriente: le autorità israeliane esultano e quelle palestinesi esprimono delusione.
Per chi crede nei diritti universali dei cittadini e dei popoli, una scelta vergognosa. Nella migliore delle ipotesi un ipocrita, "lavarsene le mani".
La seconda, presentata da Area Popolare (Nuovo Centrodestra di Alfano e UdC di Casini) e da Scelta Civica, votata anche da larga parte del PD, ha ricevuto 237 si e 84 no, con 64 astenuti: "impegna il governo a sostenere la tempestiva ripresa del negoziato diretto fra israeliani e palestinesi, come via maestra per la realizzazione degli accordi di Oslo e a promuovere il raggiungimento di una intesa politica tra Al-Fatah e Hamas che, attraverso il riconoscimento dello Stato di Israele e l'abbandono della violenza, determini le condizioni per il riconoscimento di uno Stato palestinese". Dunque, riconoscimento subordinato e condizioni preliminari necessarie e tutte da verificare.
I gruppi della maggioranza hanno respinto tutte le altre mozioni: quelle chiaramente favorevoli al riconoscimento dello Stato Palestinese, proposte da SEL e dal M5S, e quelle contrarie.
Ovvie le contrapposte interpretazioni dei protagonisti del grande imbroglio.
Significativamente convergenti le letture dal Medio Oriente: le autorità israeliane esultano e quelle palestinesi esprimono delusione.
Per chi crede nei diritti universali dei cittadini e dei popoli, una scelta vergognosa. Nella migliore delle ipotesi un ipocrita, "lavarsene le mani".
Che tristezza! Ho letto in merito parole sferzanti di Moni Ovadia, un grande artista laico, di religione ebraica ...
RispondiEliminaAnna
Si. Questo è parlare chiaro. Siamo per i diritti dei Palestinesi. Purchè facciano i bravi, si mettano d'accordo tra loro e non aggrediscano i loro aggressori, che riconosciamo e rispettiamo nonostante i massacri a Gaza, in Cisgiordania e in Libano.
RispondiEliminaGrazie, Renzi.
Mario C.
Qualcuno sa dirmi come si fa a sapere come hanno votato i singoli parlamentari?
RispondiEliminaSul sito della Camera? Come?
L.
Che importa come hanno votato i singoli?
EliminaTanto per i singoli non potremo votare.
Più importante è come hanno indicato di votare i Gruppi Parlamentari.
La mia decodifica è questa:
No Lega Nord, FI, FdI, AP e SC.
Ni (Si e No) PD.
Si SEL e M5S.
Naturalmente sto sempre dalla parte dei diritti degli individui e dei popoli.
Raffa
Ponzio Pilato? Forse sulla questione palestinese.
RispondiEliminaMatteo Renzi si mostra invece interventista in Libia. Il suo applaudito intervento in Egitto, alla corte del generale golpista Al Sisi, lo conferma.
Le imprudenti dichiarazioni dei suoi Ministri degli Esteri e della Difesa non erano casuali.
M.
La vittoria di Bibi N. in Israele con la promessa di non riconoscere mai uno Stato Palestinese è un atto di guerra e di insubordinazione nei confronti della Comunità Internazionale che ha sostenuto 2 Popoli = 2 Stati ed ha riconosciuto le Autorità dei Territori di Cisgiordania e Gaza.
RispondiEliminaUno Stato confessionale, una occupazione illegittima, una minaccia alla pace nel Mediterraneo. L'Italia e l'Europa, si occupano solo di Libia e di IS?
Raffa
La moderazione e la saggezza non è di questo mondo ...
RispondiEliminaNel Mediterraneo molti sono in guerra ed altri la preparano.
Noi che facciamo? Vogliamo combatterla o prevenirla?
Stiamo col Papa per il disarmo o con gli interventisti dell'ISIS o di Israele?
In politica estera Renzi voto 4.
Ciao!
La grande confusione che si respira nella maggioranza di Governo mi pare faccia il paio con quella che caratterizza il pianeta ai tempi di Obama, Putin, la Merkel e Hollande. Sulla Palestina come sull'Iraq, sulla Libia come sull'Ucraina …
RispondiEliminaRocchi75