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Giornate di mobilitazione a Bologna per la conversione ecologica della Città e del Paese ... |
Le preoccupazioni garantiste della maggioranza (e di parte dell’opposizione), assillanti quando a essere in discussione è la giustizia dei galantuomini, svaniscono di fronte al conflitto politico-sociale e a chi lo agita. Le sirene d’allarme sull’eccedenza di risposta penale smettono di colpo di suonare; il carcere e l’inasprimento dell’armamentario punitivo tornano a essere un riparo rassicurante per le politiche di ordine pubblico. Gli ultimi a farne le spese sono gli attivisti ambientali: Ultima generazione, Fridays for future, Extinction Rebellion.
Il disegno di legge approvato ieri in via definitiva dalla Camera – noto come «disegno di legge ecovandali» – è un campionario di scelte repressive: alle sanzioni penali già applicabili si aggiunge d’ora in poi il pagamento di multe fino a 40mila euro per chi «deturpa o imbratta beni culturali o paesaggistici propri o altrui, ovvero destina i beni culturali ad un uso pregiudizievole per la loro conservazione o integrità ovvero ad un uso incompatibile con il loro carattere storico o artistico».Alla reclusione fino a cinque anni per il danneggiamento aggravato viene a sommarsi una multa fino a 10mila euro. Il reato di imbrattamento o deturpamento di cui all’articolo 639 del codice penale subisce un’estensione delle ipotesi oggettive: sarà punibile anche chi imbratta le teche che proteggono le opere d’arte nei musei. E c’è un aumento della dose di pena, raddoppiata se i fatti vengono posti in essere in occasione di manifestazioni pubbliche. La curvatura ideologica e simbolica di questa nuova legge è evidente. Gli aggettivi elastici che colorano le condotte sanzionate («uso pregiudizievole», «uso incompatibile con il carattere storico o artistico») scolpiscono l’ennesima norma onnivora.
Non è un caso che nella relazione introduttiva si faccia riferimento a titolo di esempio, per spiegare l’efficacia deterrente delle nuove disposizioni, a condotte del tutto eterogenee accadute di recente: girare in scooter nel parco archeologico di Pompei, percorrere con la Maserati la scalinata di Trinità de’ Monti, e, infine, imbrattare con vernici (lavabili) la facciata del Senato o gettare carbone (vegetale) nella Fontana della Barcaccia in piazza di Spagna a Roma.
Chiaro, però, che i destinatari principali delle nuove sanzioni siano gli attivisti ambientali. Cartina di tornasole in questo senso è la nuova formulazione dell’articolo 639 del codice penale: deturpare o imbrattare costa una pena da uno a sei mesi di reclusione, ma se il fatto avviene in occasione di manifestazioni pubbliche la pena passa da sei mesi a un anno.
A parità di offensività, dunque, quello che fa la differenza è il contesto: se imbratti per protestare contro il silenzio politico sul cambiamento climatico paghi di più; l’azione dimostrativa per svegliare le coscienze – di alto valore sociale, come riconosciuto proprio ieri dal Tribunale di Bologna – per il legislatore diventa più riprovevole dell’azione vandalica. Viene il sospetto che le nuove disposizioni mirino a rafforzare il sonnambulismo dipinto dal Rapporto Censis 2023: «La società italiana sembra affetta da un sonnambulismo diffuso, precipitata in un sonno profondo del calcolo raziocinante che servirebbe per affrontare dinamiche strutturali, di lungo periodo, dagli effetti potenzialmente funesti».
Gli effetti funesti del cambiamento climatico in atto sono davanti agli occhi di tutti. Il territorio italiano è devastato da incendi e alluvioni, a breve 120 milioni di persone del Sud d’Europa dovranno fare i conti con la carenza idrica assoluta; entro il 2050 un miliardo e mezzo di persone sarà costretto a migrare per sfuggire alla devastazione del territorio dovuta alle gravi alterazioni del clima. Di fronte a tutto ciò le preoccupazioni del legislatore non sono le politiche delle industrie del fossile, ma le azioni di protesta degli ambientalisti. I quali, sia chiaro, sono consapevoli che le loro condotte costituiscono reati già punibili sulla base delle leggi attuali e, infatti, puniti anche dalla magistratura, come dimostra la sentenza del Tribunale di Bologna.
Come Emmeline Pankhurst, leader britannica del movimento delle suffragette, tuttavia, hanno le idee chiare sul significato dei loro atti di disobbedienza civile: non infrangere la legge, ma fare una legge migliore. Lì si trattava del voto alle donne, qui si tratta di salvare il pianeta di tutte e di tutti.
Riccardo De Vito, il manifesto, 19 gennaio
Giornate di mobilitazione culturale, sociale e politica a Bologna per pensare globale ed agire locale (17 e 18 gennaio 2024)
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Mercoledì pomeriggio il Mast di Bologna ospita (in un incontro da "tutto esaurito") il botanico Stefano Mancuso (incluso dal New Yorker nell'elenco di coloro che sono "destinati a cambiarci la vita") che presenta il suo ultimo libro "Fitopolis, la città vivente" ed il Corriere di Bologna titola un imperdibile articolo: "Salvarsi con le piante" ... Un volume che Matteo Lepore, Daniele Ara e Simone Borsari, per primi, potranno leggere ... (17 gennaio 2024) |
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Giovedì pomeriggio a Palazzo d'Accursio, sala Tassinari, Legambiente Bologna ospita Michele Munafò, dirigente ISPRA, e Stefano Ciafani, Presidente nazionale dell'Associazione, per la prima serata della Scuola di Formazione "Pensare Globalmente, agire localmente" curata da Nino Pizzimenti, Luigi Malossi e Claudio Dellucca. Tema: "Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemi" ... (18 gennaio 2024)
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Michele Munafò, dirigente ISPRA, presentando dati ed argomenti dell'ultimo Rapporto si sofferma sul "consumo di suolo nelle aree a pericolosità da frana" ...
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L'Emilia Romagna è la Regione in cui più alto è "il consumo di suolo nelle aree a pericolosità idraulica" ...
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"Ennesimo evento di sfascio del nostro Paese? Tutto prevedibile, tutto scontato" denunciava già nel secolo scorso Antonio Cederna ...
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In sala molta attenzione e condivisione di "teste lucide" ed ultime generazioni ...
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Dati su cui riflettere: calo e stagnazione demografica da un lato, edifici vuoti e sfitti dall'altro ... Evitare ulteriore consumo di suolo si può!
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La "perdita di servizi ecosistemici" determina continui costi. ISPRA considera oltre 8 miliardi le risorse "perse ogni anno a causa del consumo di suolo avvenuto tra il 2006 e il 2022". E l'UE parla di "superfici impermeabili, costi nascosti" ...
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La nuova strategia dell'Unione Europea prevede: Primo, evitare consumo di suolo. Secondo, riutilizzare. Terzo, ridurre al minimo. Quarto (solo quando non si può procedere con i primi tre!), compensare.
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Conclude Michele Munafò: ... "l'espansione urbana e l'impermeabilizzazione del suolo consumano la natura e trasformano preziosi ecosistemi in deserti di cemento". Sono parole del 2021 della Commissione Europea: "occorre agire di conseguenza".
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Il Presidente nazionale di Legambiente ricorda che "il disastro dell'alluvione in Emilia Romagna, stimato nell'ordine di 8 miliardi" vale come una parte significativa "della manovra economica complessiva del Governo italiano per il 2024". Poi "vanno aggiunti i danni della alluvione in Toscana" ... E sottolinea: "anche in assenza di consumo di suolo, per le imprese di costruzione il lavoro sarà tantissimo" ...
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In una sala ricca di competenze e professionalità, con il Sindaco di Monterenzio e la Vicesindaca di Bologna, la voce di urbanisti, volontari GEV, cittadini e della Presidente della Consulta per il Verde ... Il confronto si apre su risparmio energetico e fotovoltaico, tutela degli alberi e del Parco Don Bosco, tendenze al consumo e ricorso alle compensazioni, cultura della democrazia e pratica del "muro di gomma" ... |
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Stefano Ciafani unisce critiche precise per Ministri del Governo Meloni a silenzi e reticenze verso conflitti ed Amministratori Locali ... Il confronto e la lotta politica, continuano.
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Giovedì mattina davanti a Palazzo di Giustizia, via D'Azeglio 56, è in programma l'Udienza nel Processo contro 3 attivisti di Ultima Generazione per il blocco di 30' della Tangenziale di Bologna il 2 novembre 2023: manifesti "chi sono i veri criminali?" (18 gennaio 2024)
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Sotto il portico di fronte alla sede del Tribunale, decine di ragazz3 e cittadin3 solidali con i processati ...
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Volti, cartelli e bandiere ...
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L'avvocato difensore Elia De Caro informa i cronisti della condanna a 6 mesi con sospensione della pena e riconoscimento di "motivi di ordine morale e sociale" ...
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Ettore Lombardi, Silvia Mazzini e Aurora "Mida" Bagni all'uscita ...
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Uno dei molti abbracci tra ragazz3 ...
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"Si tratta della prima condanna ricevuta da Ultima Generazione" sul piano nazionale informano gli attivisti ...
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"Il reato per cui siamo stati condannati è in realtà un atto di resistenza volto a dare a chi verrà dopo di noi un futuro dignitoso" ... Mani alzate e consenso!
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Attivisti e amici ambientalisti ci mettono la faccia ...
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Anche i manifesti si moltiplicano ... La richiesta di U.G. è un "Fondo di Riparazione di 20 miliardi per riparare ai danni delle catastrofi climatiche". |
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La pagina di Repubblica: "arriva la condanna. Ma gli attivisti ebbero uno scopo nobile" ... (19 gennaio 2024)
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Secondo Carlino Bologna "Ecovandali, condanne soft" ... (19 gennaio 2024)
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Il Resto del Carlino in pagina nazionale: secondo il Giudice: "hanno agito per motivi morali" ... (19 gennaio 2024)
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Giovedì mattina in Regione l'accordo Bonaccini - Meloni. Titola il Corriere: "Seicento milioni per i progetti regionali" ... (18 gennaio 2024)
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Per il manifesto scrive Linda Maggiori: "A Bologna e Forlì le proteste di chi aspetta ancora i ristori" e di chi contesta le scelte politiche di investimento in opere sbagliate ... (18 gennaio 2024)
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Repubblica Bologna titola "Regione, fondi dalla premier con selfie e contestazioni" ... (18 gennaio 2024) |
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Giovedì mattina al Fiera District, sotto il Palazzo della Regione contingenti di Polizia e Carabinieri ... (17 gennaio 2024) |
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Le critiche degli studenti: "Meloni non sei la benvenuta!!! Soldi alla scuola, non alla guerra!"
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Voci di donne ...
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"Meloni basta passerelle. Via il Governo fascisti, guerra e devastazione ambientale" ...
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Tra Polizia e manifestanti il cartellone "tenetevi saldi" ...
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Sul terrapieno "Dal Don Bosco a tutta la Città: basta cemento" da attivisti del Comitato Besta ...
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... e ancora una pubblicità "La prevenzione al primo posto" che dovrebbe entrare nelle politiche di Governo della Città e del Paese! |
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Dalla parte dei manifestanti ...
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Bonaccini e Meloni è tempo di scelte di conversione ecologica!
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La saggezza è eco-pacifista ...
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Bandiere studentesche per cambiare rotta ...
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Per il momento solo il traffico cambia direzione ...
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Sotto la Sede della Regione Emilia Romagna arrivano i "NO autostrada e opere per gli amici del cemento" e SI alle opere utili per il territorio, il lavoro e la salute di tutti" ...
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Un fedele appello ...
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Legambiente Emilia Romagna ...
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No Bretella Campogalliano - Sassuolo, No Autostrada Cispadana, Si mobilità sostenibile ...
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Una intervista a Eriuccio Nora, geologo, per decenni dirigente della Provincia di Modena ... |
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"Ancora autostrade, trasporto su gomma, inquinamento dell'aria" ... Una lettera dei Comitati a Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio dei Ministri ...
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"Infrastrutture ferroviarie sarebbero strategiche" ... Le proposte di medici, ambientalisti, cittadini ... |
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Il manifesto e la Signora ...
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Il comunicato stampa congiunto cui hanno aderito RECA, Legambiente regionale, ARIA ...
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Attivist3 del Comitato Treno Maranello ...
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Attivisti e bandiere No Passante di Mezzo e RECA Emilia Romagna ... |
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Interviene Mauro Sentimenti, autore, curatore del libro "Non è solo una strada ma un modo di stare al mondo" ...
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140 pagine di "Riflessioni e proposte sull'Autostrada Campogalliano Sassuolo (la Bretella) e altri misfatti. Con testi di Paolo Berdini, Ezio Righi, Gabriele Bollini, Eriuccio Nora, Nicoletta Dosio (Pendragon, dicembre 2023, 14 euro)
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Interviene Chiara Luce Marini, di AMO Bologna, Aria Pesa ed Assemblea No Passante di Mezzo: "continua una lunga lotta per la salute delle persone e per il futuro del Pianeta" |
Secondo voi si può rispondere a sonnambuli e repressori con accordi come quelli definiti in Emilia Romagna? Pnrr e fondi distribuiti a pioggia o concentrati su strade e autostrade. Io penso si debbano considerare naturali le pratiche di manutenzione straordinaria per infrastrutture, ponti e viadotti costruiti nel secolo scorso e la rigenerazione e ristrutturazione nelle aree già costruite. Poi le energie rinnovabili, il ripristino naturale degli alvei dei fiumi e il rimboschimento massiccio di cui parla il prof. Mancuso. Stop a tutto il resto. Avremo lavoro per i prossimi 20 anni.
RispondiEliminaL.