sabato 10 settembre 2022

In marcia, per produzioni socialmente utili ... (cap. 4)

 

Matteo Renzi, Stefano Bonaccini ed il management della Philip Morris all'inaugurazione del 2016










Da anni uomini di Governo e di Confindustria propongono di affrontare i problemi della economia e della società con la crescita del PIL e la cura di "industria 4.0". Tra gli esempi nazionali più virtuosi quello di Philip Morris. Ecco un racconto puntuale e simbolico, di Milano Finanza. Alle inaugurazioni sempre in prima fila Presidenti del Consiglio, Ministri, e Amministratori locali del Partito Democratico. Ma anche esponenti del Centrodestra di Governo e uomini del cosiddetto "terzo polo".

Insomma tutti quelli che "l'economia viene prima della salute delle persone" e della tutela della biodiversità, che "solo il business crea ricchezza monetaria capace di fare vivere le comunità e di fronteggiare i bisogni sociali". Ovvero, quelli che "dobbiamo considerare e difendere insieme occupazione e ambiente", trovando "giuste mediazioni, compromessi e compatibilità". Quelli che, nonostante l'emergenza climatica e la crisi degli eco-sistemi naturali, non riescono proprio a concepire che questo è il tempo di scegliere produzioni e processi di qualità, eco-compatibili e socialmente utili

Eppure, da tempo, sono forti i segnali che il mondo scientifico e lo sviluppo sul Pianeta richiedono rapide dismissioni delle industrie e dei prodotti che minacciano la vita e gli eco-sistemi naturali, i beni comuni essenziali, la sicurezza reciproca, la salute delle comunità e delle persone. Quindi la loro rapida conversione in attività e professionalità in funzione di pace, disarmo, coesistenza, rispetto reciproco, cooperazione globale nel prevenire pandemie, guerre, fame e povertà, eventi climatici estremi, processi migratori ingovernabili. Istituzioni continentali e mondiali nuove e rappresentative dei popoli e degli Stati che superino l'illusione dell'isolamento, dei nazionalismi, degli imperi e dei blocchi politici e militari contrapposti.

Una cultura assai diversa da quella che pare ispirare anche Stefano Bonaccini e molti sostenitori dei modelli padani, del Nord - Est o emiliano romagnolo. Nel mondo di oggi non possiamo assolutamente accontentarci di ripetere "fate come noi", "questi sono modelli vincenti" ... In versione lombardo - veneta (forzista e leghista) o "riformista" consociativa (sotto controllo cooperativo - confindustriale).

Anche le "eccellenze" di queste terre sono in crisi: la relativa (differenziata e contraddittoria) "ricchezza" regge nella misura in cui non si riproduce altrove, è in molti casi di supporto a filiere internazionali incontrollabili, si fonda su esportazioni massicce, configge con un futuro di eco-sostenibilità nei settori forti e trainanti dell'agro-alimentare, del packaging, della "Motor-valley".

Si impone dunque una approfondita e seria riflessione.

Possiamo continuare a considerare "un polo di eccellenza industriale" lo stabilimento Philips Morris della Valsamoggia? Possiamo continuare a prescindere dal fatto che il prodotto trainante di questa multinazionale resta "gravemente nocivo per la salute" umana, "è cancerogeno" e può provocare "danni irreparabili" per la vita di chi acquista i "pacchetti" di sigarette e fuma? 

Nei giorni scorsi il Fatto Quotidiano ha pubblicato i risultati e il commento di due membri del Bureau of Investigative Journalism di Londra, un Consorzio di giornalisti indipendenti e senza scopi di lucro. La loro sintesi è che la Philips Morris "inganna i clienti sulla nicotina presente nelle Iqos". In sostanza la pubblicità che viene fatta e diffusa attraverso video e operatori commerciali dell'azienda per questa innovazione tecnologica e di prodotto, il tabacco riscaldato, è ingannevole. Sostengono Matthew Chapman e Laura Margottini: "non è vero che ogni stik contiene 0,5 mg di nicotina. In realtà è 8 volte superiore".

Forse i nostri rappresentanti istituzionali hanno pesantemente sottovalutato l'esigenza di conoscere ed approfondire la materia. Forse, ancora una volta, hanno preso acriticamente le informazioni date dai vertici del colosso mondiale del tabacco. 

Non siamo davvero in anticipo ad occuparci di prevenzione. A considerare nel giusto ordine le priorità. L'urgenza di avviare la transizione ecologica. E pensare che Bernardino Ramazzini è nato e cresciuto alcuni secoli fa nelle stesse terre dell'attuale Presidente della Giunta Regionale dell'Emilia Romagna, che molti vorrebbero prossimo segretario nazionale del PD. Ma davvero vogliamo parlare di "competenze", di "interesse generale" delle nostre comunità, di "questione morale" e democratica?


Precedenti: In Marcia, per cambiare prospettiva ... (capitolo uno); In Marcia, per altre priorità ... (capitolo due); In marcia, per la decrescita necessaria ... (capitolo tre)Continua ...


La pagina de il Fatto Quotidiano che propone "l'inchiesta" internazionale sulla "pubblicità ingannevole" della Philip Morris ... (29 agosto 2022)


La Vice Presidente della Regione, Elly Schlein, il Sindaco di Bologna, Matteo Lepore, l'Assessore regionale, Vincenzo Colla, e l'europarlamentare Elisabetta Gualmini con il management della Philip Morris alla inaugurazione dell'IMC in Valsamoggia (17 giugno 2022)








Un manifesto elettorale del PD per il 25 settembre sotto le Torri della Regione Emilia Romagna ... (14 agosto 2022)


Una ecologista bolognese in trasferta a Milano per la manifestazione nazionale in occasione dell'ultima COP a Glascow (2 ottobre 2021)
 

In marcia a Bologna in occasione di un Global Strike di Fridays for Future (24 settembre 2021).
Appuntamento al prossimo 23 settembre ...





6 commenti:

  1. Della serie non basta battere l'avversario politico..... E attrezziamoci ad una lunga marcia..... Condivido.

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    1. No. Io dico, invece, che battere un avversario politico come la Meloni è importante. Ma per farlo, qui penso abbiamo lo stesso parere, è necessario affrontare i nodi profondi della crisi: diseguaglianze, ecologia, povertà, migrazioni etc. etc.
      Un altro punto. È abitudine dire che conta solo vincere e governare. No, una democrazia si regge solo se c'è una vera opposizione. E l'Italia ha bisogno di un parlamento che svolge una funzione più alta. Con lotta politica aperta sulle soluzioni da dare ai problemi.
      Ciao!

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  2. Mi sa che in E.R. la "globalizzazione" ha determinato arricchimento e concentrazione di potere nelle mani di poche famiglie locali e impoverimento progressivo di risorse e di diritti nelle mani di larga parte della comunità.
    DG

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  3. E chiedere una bella ricerca indipendente all'istituto Ramazzini sul rischio delle sigarette Iqos?
    s.

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