venerdì 30 dicembre 2016

Quello che Merola e Pisapia non dicono

Possiamo essere soddisfatti dei segnali che sono arrivati da alcuni Sindaci ed ex amministratori di piccole, medie e grandi città d'Italia sul finire del 2016?
Suggerire a PD e Governo di capire il voto delle periferie, di occuparsi delle nuove povertà, di intervenire contro la precarietà, di cancellare il lavoro a voucher, di sostenere i referendum contro il Jobs Act rompe un lungo consenso acritico alle politiche del Centrosinistra vecchio e "nuovo" ed è indubbiamente un passo avanti positivo.
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lunedì 26 dicembre 2016

Partigiani della pace e del disarmo

Nel tempo delle stragi e delle guerre infinite è difficile credere che la caduta dell'aereo russo nel Mar Nero, in viaggio verso la base militare di Latakia in Siria per portare il Coro dell'Armata Rossa in esibizione nel campo dei militari di Mosca, sia stato causato da un cedimento strutturale o da un volo di uccelli.

domenica 25 dicembre 2016

Cinque stelle. Ultima fermata Roma.

In attesa di sapere se e come Roma passerà la nottata di capodanno, se sui ponti del Tevere o al Circo Massimo, se per qualche ora o per tutta la giornata, al mattino o perfino di pomeriggio, viene da chiedersi come Roma passerà il resto dei suoi giorni.

domenica 18 dicembre 2016

Dopo i tanti No (e i molti Si) ...

Il dato incoraggiante del voto del 4 dicembre è che la maggioranza degli italiani ha voluto partecipare al referendum ed ha nettamente respinto la tesi (non solo di Renzi, Boschi e Napolitano) che la Costituzione e le sue Istituzioni siano i primi responsabili per la crisi del Paese e per le profonde ingiustizie sociali presenti.
Se in Italia le cose non vanno (come in Europa e nel mondo!) i problemi sono da ricercare, innanzitutto, nelle scelte di sviluppo imposte da classi dominanti e/o dirigenti inadeguate, corrotte e irresponsabili, prive di lungimiranza e di rispetto per l'ecosistema e per i fondamentali diritti - doveri delle persone e delle comunità.
Non è un dato di poco conto e rilievo. Per ripartire.

sabato 17 dicembre 2016

Virginia Raggi, il dovere del passo indietro

Si è diversi non quando si dichiara di essere diversi, ma quando si agisce diversamente. Scegliendo Marra, Virginia Raggi non ha agito diversamente dai suoi predecessori. L’arresto del fedelissimo della sindaca, l’uomo che ha difeso innumerevoli volte da luglio a oggi resistendo anche alle sollecitazioni di Beppe Grillo, che avrebbe voluto la sua rimozione, dimostra una volta di più che il re è nudo.

domenica 11 dicembre 2016

La vittoria di Trump, secondo un'italiana in America

E' passato un mese dalla vittoria di Trump e devo ammettere che ogni volta che rifletto sul tema è come se mi infliggessero l’ennesima coltellata nel cuore.
Sono Italiana (di Bologna) e vivo da 15 anni negli USA: 12 anni vissuti ad Atlanta, in Georgia nel profondo sud, e 3 vissuti in California (San Francisco Bay area dove vivo attualmente). 

sabato 10 dicembre 2016

Non siamo la sinistra del no, no, no

Il cuore dell’analisi di Michele Serra sulla Sinistra del no, no, no è questo: «Il No referendario a sinistra prescindeva largamente dal motivo del contendere: quel passaggio elettorale serviva effettivamente come una sentenza senza appello contro il governo Renzi. Tanto è vero che il Sì di Pisapia gli viene rinfacciato come una colpa che lo rende improponibile come potenziale leader di una sinistra non renziana: perché la sinistra o è contro Renzi, oppure non sussiste».
Per molti italiani di sinistra, tra cui chi scrive, le cose non stanno così.

lunedì 5 dicembre 2016

Dopo il Referendum. Le nuove sfide

Il voto dei cittadini è inequivocabile.
Hanno partecipato in tanti. Molti sono tornati a votare dopo anni.
Hanno detto, chiaro e forte, che il problema non è cambiare la Costituzione. Almeno così: in questo modo, con questo indirizzo.
Renzi, Boschi, Alfano e Verdini, Napolitano, Casini, Nencini e De Luca non hanno convinto la maggioranza del Paese.

sabato 3 dicembre 2016

Da Pavia a Taranto. Basta un Si?

No. Per chi vuole cambiare davvero la società italiana e un'Europa in crisi, la scelta di modificare la Costituzione nella direzione voluta da Renzi, Boschi, Alfano e Verdini è un grave errore.
Per costruire un Paese migliore, più giusto, libero e "sereno"; per contribuire a determinare una Comunità internazionale più unita, sicura e solidale occorre mettere in campo ed integrare intelligenze, conoscenze, culture, progetti, risorse, iniziative, fatti concreti e coerenti (che ancora, in gran parte, mancano).
Un'opera immane.
Che richiede, insieme, Governi autorevoli, riconosciuti e rispettati dai cittadini; soggetti politici di maggioranza (reale) e di opposizione realmente rappresentativi ed una partecipazione popolare diffusa, articolata, organizzata.
Viviamo, ogni giorno, problemi troppo complessi per essere delegati a pochi "capi" ed a gruppi ristretti di potere (di qualsiasi colore).
Gli investimenti, le grandi scelte produttive, sociali ed ambientali (nazionali ed internazionali) richiedono massimo coinvolgimento e raziocinio.