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A Bologna in 3mila al Bike Pride 2022: "rispetta il ciclista" e cambia la Città e il Paese ... |
L'orgoglio di tanti ciclisti quotidiani si è fatto sentire ancora una volta: in bici è bello, si apprezzano tanti aspetti e problemi che diversamente sfuggono, si fa attività motoria, si risparmiano soldi e tempo, non si inquina e si salvaguardano beni comuni essenziali ... Donne e uomini, nonni e ragazzi, genitori e bambini di ogni classe sociale si sono ritrovati sabato scorso in Piazza Lucio Dalla e hanno sfilato per le vie della Bolognina e del centro, in gran parte mossi da un Progetto diverso di società e di organizzazione del territorio.
Nel traffico caotico delle strade urbane ed extraurbane, per loro, mancano però condizioni essenziali.
Investire per garantire sicurezza, tutela e sostenibilità è urgente e possibile. Lo ripetono studiosi, esperti, praticanti. Anche eletti e rappresentanti istituzionali: sulle due ruote hanno pedalato Simona Larghetti, per anni attivista ecologista e animatrice dei Bike Pride, da mesi, Consigliera delegata alla Mobilità sostenibile nella Città Metropolitana, Emily Clancy, Vice Sindaca di Bologna, e Valentina Orioli, Assessora della Giunta di Matteo Lepore con d
eleghe a Nuova mobilità, infrastrutture, vivibilità e cura dello spazio pubblico. Eppure i Governi nazionali, regionali e le Amministrazioni locali perseverano in politiche di segno ostinato e contrario, dove prevalgono priorità stradali ed autostradali, consumo di suolo, concessioni edilizie a forte impatto ambientale e consumo irrazionale di carburanti fossili.
Le svolte attese e da avviare per ottenere risultati verso il 2030-35-40 non arrivano. Anzi. Le opportunità di cambiare molte scelte di governo a partire dalla crisi (pandemia, guerra, clima ed eventi estremi ...) e dalle esperienze obbligate (riorganizzazione del lavoro, riduzione dello smog e del rumore, cura del risparmio, conversione energetica urgente verso fonti rinnovabili) sono eluse, rimosse, negate. Abitudini e poteri conservatori forzano in direzione restaurazione. Vecchie classi dirigenti e "cordate di affari & politica" fanno sentire tutto il loro peso. Particolarmente attive le parti più retrive di Confindustria, Confcommercio e Legacoop ... E "dinosauri" della finanza e dei partiti tradizionali.
Alle nuove Destre che nel mondo e in Italia "negano bisogni e diritti", parlano a sproposito di nucleare e di "grandi" opere inutili e dannose non si possono contrapporre bandiere dell'establishment responsabile della crisi (come Mario Draghi), vecchi esponenti democristiani e socialdemocratici alla 11esima o alla ottava legislatura (come Pier Ferdinando Casini e Piero Fassino), protagonisti "lib-lab" di accordi e governi "bipartisan" o giovani conservatori adusi a comandare su alleati ed amici ed a condividere e "intendersi" con avversari (come Enrico Letta, Carlo Calenda e Matteo Renzi o Stefano Bonaccini).
Si aprono una settimana ed una stagione decisive.
In marcia, per tracciare un percorso di partecipazione e di democrazia, di conversione ecologica e di giustizia sociale, di pace e di solidarietà, di lavoro e di unione del popolo inquinato, sofferente e sfruttato.
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L'appuntamento del Bike Pride in Piazza Lucio Dalla tra il grigio dei palazzi e i colori dei partecipanti ... (17 settembre 2022) |
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Le magliette ufficiali "Bike Pride #Bicipolitana" color fucsia, arancio, azzurro e verde ... |
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Coreografie organizzate e riprese con droni e operatori ... |
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Puntuali si parte ... con amici "fedeli" e critici (tutti utili alla causa comune)
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Lungo via Carracci tra "piccole" e "grandi" opere: ciclabili disegnate (a destra) e People Mover (a sinistra) ... |
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All'uscita del nuovo sottopasso stradale che collega Bolognina e centro. Per un giorno aperto alle bici ...
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Per qualche ora "la Città dei Bambini" ... |
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In via Zanardi, verso Porta Lame, simbolo di lotta per la Liberazione ... Il tempo della Resistenza non è finito!
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In Piazza dei Martiri ...
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Lungo via dell'Indipendenza ... (fin oltre il ponte della Stazione FS)
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In piazza XX Settembre ... tra "chiaro e scuro", luce ed ombre.
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In via Bassanelli, davanti all'Istituto Aldini ...
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Insegnanti, "legambientini" ed Assessora scendono dalla bici. Solo una pausa, prestissimo dovranno rimettersi tutti "a pedalare" ...
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La notizia dei "tremila" sulla pagina de il Resto del Carlino ... (18 settembre 2022)
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... e quella di Repubblica Bologna (18 settembre 2022)
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Dal Bike Pride la sfida: un impegno comune per cambiare lo stato delle cose presenti, a Bologna e nel Paese.
Partiamo da un Quartiere di periferia: San Donato San Vitale (con foto scattate in agosto e settembre 2022).
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"Basta con le piste a bordo strada"? Lungo via Mattei nel Comune di Bologna, verso Castenaso, da tempo due semplici strisce bianche dividono i potenziali ciclisti quotidiani dagli automezzi ... Un pericolo per tutti!
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Al Pilastro, in via Panzini, sono indicate "Zona 30" e ciclabile: eppure la pista è ostruita da più auto in sosta ...
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E, ancora al Pilastro, la ciclabile in via Sighinolfi: si interrompe bruscamente ... |
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Tornando, giorni dopo, in via Panzini, la situazione non cambia: ciclabile occupata da più auto
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Poi, si interrompe ...
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In assenza di rastrelliere o di posteggi bici sicuri, le bici vengono legate alle ringhiere ... |
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"Ciclabili" senza manutenzione si interrompono contro i cassonetti per le raccolte differenziate ...
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Più avanti, ancora in via Panzini, ciclisti e automezzi debbono convivere ...
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Ci sono progetti delle Amministrazioni locali per superare questo stato delle cose? In quali tempi si intende intervenire?
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Via del Pilastro incrocia via Larga: qui, la convivenza è tra bici e pedoni ... Ma chi c'è o "arriva" dietro l'angolo?
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Da via Larga la ciclabile entra nel nuovo spazio commerciale ... e finisce. Davanti un grande parcheggio per auto, quasi sempre occupato al 20-30% ... |
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Passata l'area commerciale con ampi ed inutilizzati parcheggi auto ... riprende la ciclabile
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... che si interrompe bruscamente, dopo pochi metri, su via dell'Industria: una strada percorsa regolarmente ad elevata velocità
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Sul lato opposto di via dell'Industria, un marciapiede sconnesso si trasforma in percorsi distinti per pedoni e ciclisti. Dunque, si può procedere anche con "criterio" ...
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Al contrario: qual è la logica in via Ferrari?
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Più avanti ...
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In via Innocenti ...
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Al Parco Tanara: per i ciclisti crepe pericolose ...
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Incrocio tra le vie Beroaldo e Andreini, bivio di "ciclabili" tracciate sul marciapiede ...
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Smaforo verde, procedendo per via Beroaldo si può attraversare ...
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... ma oltre l'incrocio, la ciclabile si interrompe.
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Sull'altro lato di via Beroaldo: invece, pure ...
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... e i ciclisti affrontano il traffico: preferibilmente con il casco.
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Sulla trafficatissima via Massarenti, all'incrocio con via Palagi ci sono 50 metri di ciclabile ben protetta e un semaforo ... (qui rosso)
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Semaforo giallo, attenzione: dall'altra parte, la ciclabile sparisce ...
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... e il ciclista si deve spostare sull'unica corsia dove passano bus, autocarri, veicoli.
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Una pista protetta è stata felicemente realizzata in via Azzurra, per un futuro collegamento con la "ciclabile modello" dedicata a Carlo Piazzi che collega l'Ospedale Maggiore a San Lazzaro. Ma, percorrerla, è problematico per i continui dislivelli ... |
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... le buche e le fessure nell'asfalto larghe come una ruota di city bike.
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La "ciclabile" di via Azzurra all'imbocco con via Massarenti (per chi la prende, verso Sud) ...
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... e sull'altro lato per chi la lascia: cinque metri di convivenza per ciclisti e pedoni, poi?
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Occhio alle auto che arrivano da via Azzurra: il verde è comune ...
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Su via Massarenti solo "ciclabili" disegnate per pochi metri ...
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Meglio munirsi di casco ...
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... e fare grande attenzione a bus 14, 89, 99 ... e veicoli vari ...
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... a tombini, a buche ...
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... ad avvallamenti e crepe di un asfalto che non regge il peso del grande traffico. Prima di pensare a nuovo asfalto e cemento conviene curare quello esistente ... per la sicurezza di tutti! |
C'è chi in bici ci va un solo giorno all'anno e parla. La verita è bene raccontata nel servizio fotografico. Purtroppo non solo a San Donato.
RispondiEliminaBiBi
Viva il bike pride, in una città dove muoversi in bici ha continue insidie. Ma riuscirà a incidere sulle scelte amministrative?
RispondiEliminaNei giorni scorsi ho letto che la ricetta del Comune per la mobilità sostenibile è: incentivi alle e-bike (un milione di euro) e freno ai monopattini. Mentre si sbloccano i lavori stradali a Rastignano per la strada fondovalle (30 milioni) che attraversa il Parco del Paleotto. Che ne pensate?
DoG
Belle iniziative e foto. Meritano risposte.
RispondiEliminas.
Dura vita per i ciclisti (ed anche per gli automobilisti). Troppo traffico. Urge ridurlo. Non certo con più autostrade e Passanti.
RispondiEliminaWM