Infine 1.418 vale più di 1.235. Viva l'Italia!

La prima mobilitazione di PaP in Piazza Maggiore per il rispetto del voto di ottobre ... 

Nel triste giorno in cui al popolo italiano vengono sottratti due referendum che riguardano questioni di vita e di morte su cui da decenni il Parlamento non è in grado di legiferare e il sempiterno "Dottor Sottile", già Presidente del Consiglio dei Ministri nell'Italia di Craxi, Forlani ed Andreotti ed ora - 83enne - al vertice della Corte Costituzionale, "bacchetta il Parlamento e i promotori dei quesiti", in maggioranza ancora "amici suoi", una sentenza "minore" del TAR dell'Emilia Romagna ripristina il valore del voto dei cittadini e dà una "piccola" lezione a partiti ed amministratori.

Quelli che per oltre 4 mesi hanno pensato di poter procedere "come nulla fosse" con atti di governo e di gestione di una Istituzione che nella sua composizione non corrispondeva al risultato elettorale. Oltre il dato, tutt'altro che secondario in Politica, di rappresentare solo la metà degli aventi diritto: per la precisione il 50,15%.

A chi pubblicamente (non solo militanti ed elettori di Potere al Popolo!) chiedeva conto di una "proclamazione" incomprensibile - come quella di una esponente di Forza Italia - Unione di Centro che non aveva ricevuto voti sufficienti per essere "eletta" - da parte del Sindaco, dei consiglieri di Centrosinistra e delle minoranze di Centrodestra è stato ripetitivamente e stancamente risposto che "per ricorrere c'erano le vie legali". Con una totale sottovalutazione dei problemi, dei compiti e delle responsabilità personali e collettive. 

Così, nella Città "più progressista d'Italia" la politica e le Istituzioni non hanno saputo risolvere questa semplice questione di democrazia. La protesta di Potere al Popolo è stata letta come quella di "una minoranza" irrilevante. E altre iniziative di cittadini di buona volontà, liberi e pensanti, non meritavano neppure ascolto, attenzione, risposte. 

Sono dovuti intervenire i Giudici per ripristinare i diritti ed i doveri costituzionali più elementari e per ribadire che il potere del Popolo di scegliere i propri rappresentanti nelle Assemblee elettive è premessa e condizione per ogni ulteriore discussione politica ed atto di governo. 

E' forse il caso di ricordare a Sindaco e alleati che Istituzioni democratiche efficienti sono in grado di correggere in tempi rapidissimi - minuti, massimo ore - "banali errori di trascrizione"? Che trascinare per settimane e mesi "sviste" di singoli funzionari o dirigenti e "colonnine invertite su fogli Excel" è indice di assenza di adeguati controlli sull'operato di delicati Uffici Pubblici?  Che qui si evidenzia (conferma?) uno stato di preoccupante disorganizzazione e degrado dell'Amministrazione? Che così si consentono anche "malevoli" letture su "giochi di potere" in atto tra soggetti e forze della maggioranza politica in Comune (in Regione?) ed aree culturali e sociali della minoranza e del mondo economico e finanziario? Matteo Lepore ha gestito in questi mesi le deleghe operative per l'esercizio delle funzioni della Città Metropolitana senza argomentare scelte, progetti, visioni. Ed ha associato nella gestione di questa Istituzione di "secondo grado" esponenti del Centrodestra. Solo coincidenze? Forse è tempo di fare chiarezza e di esplicitare volontà, indirizzi, "rotte" di marcia di una politica in gravissima crisi di credibilità. 

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A dicembre vota le Commissioni ed il Bilancio Comunale 2022 ...

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Si, è tempo di riflettere ... Anche se la matematica e la Democrazia sono elementi fondanti, anche in Politica. E le risposte attese dai bolognesi sono molteplici ...