mercoledì 19 gennaio 2022

Chi al Quirinale per i prossimi 7 anni?

Gustavo Zagrebelsky ricorda le vittime antifasciste a Sabbiuno nel dicembre 2021










"Le qualità di un Presidente" sono consapevolezza, determinazione e indipendenza. Consapevolezza: "implica la conoscenza e l'adesione alla Costituzione. Non ai suoi singoli, freddi articoli, ma a ciò di cui sono espressione e testimonianza: cioè alla storia, alla cultura ed ai sacrifici che sono venuti a consolidarsi in questo testo, di certo uno dei più alti e significativi venuti alla luce nel tempo che ci sta alle spalle".

Determinazione: "può essere testimoniata nelle esperienze precedenti e, certamente, è incompatibile con l'opportunismo, il trasformismo, il grigiore e l'ossequio nei confronti del potente di turno. La presidenza della Repubblica non è per i cortigiani, anche perché essi spesso, quando le occasioni lo permettono, trasformano la debolezza del passato in prepotenza nel futuro".

Indipendenza "forse è la prima caratteristica" necessaria: "chi assume il compito affascinante e tremendo di dare la rappresentazione dell'unità della nazione può farlo solo a patto di liberarsi dai vincoli che, più o meno legittimamente, lo condizionavano in precedenza. I vincoli sono tanti e vari. Possono determinare ciò che impropriamente si chiama conflitto d'interessi e che, più propriamente sarebbe da definire non conflitto ma coesistenza di interessi contraddittori. Se non ci si spoglia della dipendenza dal partito da cui si proviene, dalla appartenenza a gruppi di potere che chiedono di restituire i favori in precedenza elargiti e accettati, dal vincolo di ubbidienza che si assume entrando in chiese e associazioni più o meno segrete, dai propri interessi economici la cui difesa diventa spesso un'irresistibile coercizione, dall'adesione faziosa a una ideologia politica: se non ci si spoglia da tutto questo, l'alta carica viene trascinata nella bassura del tornaconto personale o del gruppo, della cerchia, del "giro" di appartenenza. Peggio del peggio sarebbe se proprio questo tornaconto fosse la molla delle ambizioni di chi mira al Quirinale. Questa sarebbe la massima divisività, il massimo allarme costituzionale". 

"Guardandoci intorno e cercando di capire che cosa succede in questi giorni di vigilia, vien voglia di unirsi a coloro - i realisti - che ridono di tutto ciò che non è puro interesse, puro potere, pura spregiudicatezza. E' vero. c'è questa voglia. O anche, la voglia di dire: non sono fatti miei, alla malora. Ma più crescono queste voglie, più cresce, insieme, anche la rivolta".

(da "Quirinale. Il Capo dello Stato e la Costituzione. Le qualità di un Presidente" di Gustavo Zagrebelsky, la Repubblica, Commenti, 19 gennaio 2021)


Da lunedì prossimo il Parlamento italiano voterà per scegliere il prossimo Presidente della Repubblica. 
In merito la Repubblica pubblica un articolo di Gustavo Zagrebelsky ... (19 gennaio 2021)



"Il presidente della Repubblica non deve essere divisivo: è ovvio, siamo tutti d'accordo ...
Non fermiamoci alla superficie ... La politica è una sequenza di decisioni, cioè di scelte tra possibilità ... 
Non si può essere equidistanti tra gli evasori fiscali e i contribuenti onesti. Non decidere significa essere dalla parte degli evasori" ... (19 gennaio 2021)







4 commenti:

  1. A come Amato,
    B come Berlusconi,
    C come Casini,
    D come Draghi ........
    con i criteri di Zagrebelsky esclusioni eccellenti!
    Zorro

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  2. Esclusioni motivate e possibili indicazioni. Basta ricercare nella direzione giusta. Iniziando dalla A: Maria Elisabetta Alberti Casellati, Rosi Bindi, Susanna Camusso, Antonio Di Pietro....
    Come si vede donne e uomini di ogni parte e per tutti i gusti. Volendo.
    Appunto: volendo.
    Ma che vogliono? a destra come a sinistra come al centro?
    DG

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  3. Dalla A alla Z direi che potrei apprezzare Lucia Annunziata o Stefano Zamagni, oltre lo stesso Zagrebelsky.
    Ma temo la mala politica ci porterà altrove.
    Ciao!

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  4. Io apprezzo due nomi: Bindi e Riccardi. Mi sembrano partigiani della costituzione. Che per le loro capacità e l'autonomia possono garantire tutti.
    L.

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