Uno dei treni Rock in servizio in Emilia Romagna alla Stazione Centrale di Bologna. |
Lunedì 9 agosto. Nell'atrio della Stazione Centrale di Bologna "2 Agosto" il pensionato ha pronti i 9,85 euro necessari per il suo breve viaggio per Cesenatico (89 km dal capoluogo) ma non riesce a fare il biglietto: "sarà l'età"? Al terzo inutile tentativo abbandona "l'impresa", riuscita centinaia di altre volte. Mancano solo 5 minuti alle 10.06, meglio non perdere il treno per Ravenna, al binario 11. Con passo arzillo percorre il sottopasso e sale le scale.
Il treno ha le porte aperte ed è pieno. "Meglio non rischiare". Per avvisare il personale di servizio della necessità di "fare il biglietto" attraversa alcune carrozze e raggiunge la testa del convoglio dove il macchinista e la capotreno stanno conversando. Brevissima attesa poi i due si avvedono del passeggero e gentilmente l'ascoltano. "Non c'è problema, lo può fare sul treno. Ma stiamo per annunciare che questo non parte, per Ravenna bisogna andare al binario 8". "Grazie"! Il vantaggio della primizia consente al pensionato di raggiungere il nuovo "Rock" semivuoto e di sedersi tranquillamente, anticipando alcune centinaia di giovani, mamme e ragazzi, vacanzieri vari che, poco dopo, si trasferiscono ordinati.Il Bologna - Ravenna parte in ritardo ma viaggia veloce. Ferma regolarmente in tutte le stazioni e recupera anche qualche minuto. Ma lungo i corridoi del personale, nessuna notizia. Riflette il pensionato: "forse il raddoppio della linea non si compensa con qualche biglietto in più, ma certamente con maggiori entrate di bilancio qualche spesa in più per le manutenzioni dei mezzi potrebbe essere utile" ...
Alla Stazione di Ravenna è previsto il cambio treno. Dunque c'è tempo per passare dalla biglietteria: "per Cesenatico, grazie"! La risposta è precisa: "sono 3,05 euro. Consideri però che non posso farglielo per il primo treno, ma solo per quello delle 12.19 che però è in ritardo di 5 minuti". Il pensionato, interdetto, a voce alta: "... non ho alternative. Proceda pure". Prima di imboccare il sottopasso per recarsi al binario di partenza un controllo al display nell'atrio indica che il ritardo è salito a 20 minuti. "No" sbuffa il pensionato. La pensilina dei treni per Rimini è piena di persone. Arriva quello da Ferrara che dovrebbe partire alle 11.47. In effetti le carrozze sono piene, compresi gli spazi per salire e scendere ... Qualcuno è arrivato, ma subito rimpiazzato.
Per evitare tutta quella ressa (siamo ancora in tempo di Covid 19) il pensionato (vaccinato e con mascherina FFP2) procede verso le ultime carrozze ... Gli spazi sono meno affollati e si vedono anche posti liberi. Che fare? Forse conviene salire. Prima che chiudano le porte, uno scatto, quasi giovanile. Ci sono due posti liberi e il pensionato si siede comodo e distanziato.
Dopo oltre due ore e 10 minuti ecco Cesenatico.
Martedì 10 il rientro a Bologna. Da segnalare solo che la macchina per fare i biglietti alla Stazione non funziona. Bisogna rivolgersi alla tabaccheria. Forse meglio così: il pensionato, ricorda di prendere un litro di acqua. "Meglio viaggiare con previdenza". Il treno è puntuale, alle 10.16 si parte. Con pochi utenti. Del resto è la settimana di ferragosto, perché prendere il treno per tornare in città?
Il personale di servizio? Chi l'ha visto?
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Con questo caldo non sarebbe meglio che i pensionati stessero a casa?
RispondiEliminaSic
I pensionati sono preziose antenne sulla città. Dunque è bene si proteggano e continuino a raccontare a tutti noi.... Le loro disavventure sono anche le nostre. Semmai possiamo dire che pagano parzialmente gli errori fatti durante la loro giovinezza o nei decenni di vita attiva. Mentre noi, più giovani, pagheremo prezzi ancora più salati: tipo pensioni in età più avanzata e con redditi annui più bassi ovvero malanni dovuti al clima più caldo e ad ambienti più inquinati.
EliminaMa peggio ancora sarà per i nostri figli: con le politiche di bilancio e di investimento in opere che sono all'ordine del giorno (e che l'avventura del nostro pensionato esprime bene) le cose non miglioreranno affatto. E sui ragazzi del nuovo millennio ricadranno tutte le conseguenze sociali ed ambientali.
Ciao!
Concordo su tutto e ringrazio Penna Tagliente che ha occhi acuti, piedi veloci, e mente limpida =)
EliminaOltre 2 ore per meno di 100 chilometri sulle tratte per pendolari. Contemporaneamente i treni veloci nello stesso tempo bruciano 350 - 400 chilometri.
RispondiEliminaE quanti sono i bilanci senza trasparenza, ripianati a spese della collettività? Trenitalia, Alitalia, ASPI, ecc.
E' l'Italia del nuovo millennio. Insostenibile.
Anna
Una ennesima conferma. Per percorsi medi extraurbani l'uso delle ferrovie non è competitivo rispetto all'auto. Ci si impiega comunque più tempo e l'incertezza regna sovrana.
RispondiEliminaGli enti locali dovrebbero investire in mezzi, infrastrutture, servizi. Preferiscono le strade che contano lobbisti più forti.
Dispiace constatare che anche gli ultimi attivisti politici fuori dal coro si siano adeguati.
L.
Se per fare meno di cento Km si impiegano più di due ore come potrà mai essere alternativo all'auto il Treno?
RispondiEliminaSiamo un paese ridicolo.
Ciao