sabato 7 agosto 2021

Ponte di Messina & Passante di Bologna: morti e resuscitati. Prossimi?

 

Le irrazionali 12 corsie di A14-Tangenziale di Bologna: in alcune tutti fermi, in altre a 100 km/h ...








 


Si parla, molto, di transizione ecologica per costruire le comunità "sostenibili" nei prossimi decenni, per salvare il Pianeta dai cambiamenti climatici, dalle emergenze ambientali e da ricorrenti pandemie. E, tuttavia, si destinano ancora, irresponsabilmente, ingenti risorse su "grandi" opere del "secolo scorso". Altro asfalto e cemento, ancora consumo di suolo, ulteriori risorse pubbliche e private investite su mezzi inquinanti ...

Oggi si alzano nuovamente le voci di Legambiente, WWF Italia e Kyoto Club per argomentare il No alla riproposizione del Ponte sullo Stretto da parte del Governo Draghi, la critica all'ordine del giorno votato in Parlamento da una maggioranza trasversale nei giorni scorsi, la denuncia verso l'impegno del Ministro Enrico Giovannini di destinare altri 50 milioni di euro per esaminare ulteriormente "le due ipotesi da portare al dibattito pubblico": il "Ponte sospeso ad unica campata" oppure "il Ponte a tre campate"

E' del tutto evidente sostengono Anna Donati, Stefano Lenzi ed Edoardo Zanchini che resuscitare nel 2021 il "collegamento stabile e veloce" tra Reggio Calabria e Messina morto nel 2011 per volontà del Governo Monti in base a precise valutazioni ambientali, tecniche e di costi - benefici è del tutto immotivato. Anche se limitiamo l'analisi ai solo "dati dei movimenti" tra le due sponde o a quelli ipotizzabili. Un'opera il cui costo è stimato in diversi miliardi per un tratto di 3,3 chilometri "che ogni giorno vede non più di 4.500 persone passare dal continente alla Sicilia o viceversa". 

Anche per questo le Associazioni ambientaliste di fronte all'iniziativa in corso avanzano due precise richieste: 1) che sia considerata l'alternativa "del miglioramento del traghettamento" via mare con "soluzioni innovative ed avanzate da progettare"; 2) che lo studio delle alternative sia indetto attraverso "una gara europea" al fine di "evitare ogni potenziale conflitto di interesse con un soggetto coinvolto nel progetto e nel suo utilizzo futuro in caso venga realizzato". Nello specifico si tratta di Italferr.

In prima pagina su il manifesto (di oggi) l'interessante articolo di 3 dirigenti nazionali di Kyoto Club, Legambiente e WWF Italia ...



La critica a Mario Draghi ed Enrico Giovannini di Anna Donati, Stefano Lenzi ed Edoardo Zanchini è puntuale ed argomentata ... (sabato 7 agosto 2021) 































Dal Ponte sullo Stretto al Passante di Bologna. Le questioni tornano. 

Anche per l'ulteriore colata di asfalto e cemento che in 4-5 anni di lavori (2022-2026) dovrebbe portare dalle attuali 12 corsie complessive alle 16-18 del 2027 in un tratto di territorio urbano densamente popolato si vorrebbe procedere: 1) senza considerare interventi innovativi di miglioramento, di razionalizzazione e di riduzione dell'impatto della infrastruttura esistente; 2) senza "concorso internazionale di idee" che tolga di mezzo ogni concreto interesse del soggetto unico che progetta, realizza ed usufruisce nei decenni dell'opera, cioè la concessionaria ASPI.

Eppure anche la semplice osservazione dei flussi di traffico di una giornata d'agosto 2021 evidenziano (ce ne fosse bisogno) problemi conosciuti, noti e affrontabili da tempo. Con investimenti ed impegni seri e coerenti di conversione ecologica della mobilità che fin qui sono mancati per responsabilità preminente dei Governi nazionali, delle Amministrazioni locali e della regione Emilia Romagna.


L'immagine "parlante" dell'attuale grande Asse viario A14 - Tangenziale di Bologna dal ponte di via del Terrapieno, in zona Roveri. Vista verso San Donnino (7 agosto 2021)



Dal ponte sulla A14 - Tangenziale di Bologna, uscita Roveri, verso San Lazzaro: 3 corsie ferme o a passo d'uomo, altre 9 con le auto e i camion che sfrecciano ad elevata velocità ... (7 agosto 2021)

 















Migliaia di automobilisti e camionisti sono fermi o procedono a passo d'uomo, in fila sulle 3 corsie della A14 direzione Sud (verso Rimini, la Romagna, l'Adriatico centrale e meridionale) ... Mentre le altre 9 attuali corsie sono semivuote e le auto procedono senza intoppi a 100 km orari. Naturalmente in altri momenti dell'estate e dell'anno il traffico si distribuisce diversamente, verso Nord oppure prevalentemente nelle 2 corsie della Tangenziale, verso Borgo Panigale / Casalecchio o San Lazzaro (o tutte 4) ... Da qui la valutazione di passate Amministrazioni di sinistra (in particolare le Giunte di Renzo Imbeni) e di qualificate competenze tecniche (soprattutto del Comune e della Provincia di Bologna) di sperimentare - prima di ogni altra scelta che pregiudicasse suolo, qualità della vita e futuro di intere generazioni - una possibilità di razionalizzazione e di riduzione dell'impatto ambientale dell'attuale infrastruttura. Come? Governando meglio i flussi e l'uso delle corsie a seconda delle necessità, uniformando e riducendo la velocità massima consentita. Come in altri Paesi del mondo civile e tecnologicamente avanzato. Prevedendo e realizzando coperture e barriere naturali, come alberature, arbusti, vegetazione autoctona tra il già grande Asse viario esistente e le case dei quartieri popolari bolognesi (la nota Fascia boccata CVT prevista nel PRG del 1985-'88).  

Inoltre, investendo somme importanti, sulla mobilità meno o non inquinante: ferrovie locali e regionali per i pendolari, percorsi protetti e sicuri per bici e ciclisti. Rendendo più competitive e moderne le infrastrutture ferrate e le ciclovie, integrando i sistemi. Come avviene nel Nord Europa. E sul piano nazionale programmando seriamente in 5 -10 -20 anni la conversione dei trasporti delle merci prodotte e commercializzate dalla gomma al ferro e al mare.


In via Cellini il treno FER da Bologna a Budrio e Portomaggiore si muove ancora ad un solo binario ...
E tale resterà, per scelta ed "imprevidenza" della Giunta Merola, che costruisce nuovi edifici sulla linea, che finanzia l'interramento nel tratto urbano per un solo binario, che progetta un Metrobus per Medicina al posto del decennale impegno delle Istituzioni per il ripristino della ferrovia soppressa nel secolo scorso e ancora recuperabile verso i comuni della bassa ferrarese e ravennate ... (7 agosto 2021)


























Altro che associazioni e movimento del No! Che si limita alla protesta. Come qualche interessato imprenditore, politico o giornalista ripete ossessivamente: "qualcosa bisogna pur fare" (vedi sotto, la Repubblica).

Qui ed ora si tratta proprio di progettare e realizzare interventi diversi, possibili e necessari. Decisamente alternativi rispetto a quelli sostenuti negli ultimi 20-30 anni: per cambiare, insieme, la qualità dello sviluppo civile e della vita di tutti. 

Senza una chiara volontà politica ed atti conseguenti e coerenti di Governo le nostre comunità continueranno a sprecare risorse pubbliche e private per fronteggiare emergenze ambientali e sanitarie, disastri naturali provocati da produzioni, crescita infinita e stili di vita insostenibili. 

Gli appuntamenti e le verifiche per rimboccarsi le maniche ed invertire la rotta sono imminenti. 



Al prof Rudi Lewanski che critica le scelte della Amministrazione Merola ed indica altre eredità positive, Aldo Balzanelli risponde che certo il Passante "non migliorerà le condizioni dell'aria che respiriamo. Ma neppure le infinite code" ... Insomma: il Passante "mette una toppa" ... "qualcosa bisogna pur fare".
(4 agosto 2021)
La Repubblica dovrebbe ricordare. Per oltre un decennio le Amministrazioni locali hanno puntato su un progetto diverso: il Passante a Nord, fuori Bologna. Oggi unanimemente considerato sbagliato.
Poi, solo 6 anni fa, Merola, Bonaccini e Renzi sono virati improvvisamente sul Passante di Mezzo. Che in assenza di confronto e conflitto avrebbero voluto realizzare nel mandato 2016-2021 in base al vecchio progetto di ASPIfondato esclusivamente su un aumento dei traffici locali e nazionali su gomma con conseguente inquinamento urbano ... Dunque, è meglio fare altro! Anche nell'interesse 
di FCA (che ancora sconta gli errori del recente passato) e del futuro del suo Gruppo editoriale.



Aria Pesa promuove una petizione popolare che chiede alle Istituzioni di procedere ad un monitoraggio della qualità dell'aria e ad una indagine epidemiologica prima della realizzazione del Passante di Mezzo



Aria Pesa motiva così la sua iniziativa verso cittadini ed Istituzioni ... Prevenire è meglio che curare!

3 commenti:

  1. Evidente che per questi morti le lacrime versate valgono di più che quelle per i nostri cari.
    "Il Conseil d’État ha condannato lo Stato francese a pagare una storica multa di 10 milioni di euro, e da adesso ogni sei mesi fino a che la situazione non muterà, per il mancato rispetto delle norme europee sull'inquinamento atmosferico. Il governo francese è stato ritenuto responsabile di non aver ancora soddisfatto gli standard di qualità dell'aria in diverse città."(Succederà mai in italia? chissà vedi la causa Giudizio universale)
    "Nel nostro Paese la temperatura media è aumentata di quasi 2,4°C rispetto al 1880, oltre il doppio rispetto alla media mondiale" e "il primo volume del Sesto rapporto di valutazione dell’IPCC considera l’inquinamento atmosferico e le cause dei cambiamenti climatici come due fattori strettamente legati tra di loro. Si tratta di un elemento di novità del rapporto Climate Change 2021: le basi fisico-scientifiche. Infatti, nel capitolo 6 vengono discussi, per la prima volta in modo organico nei lavori dell’IPCC, i cosiddetti forzanti climatici a breve tempo di permanenza in atmosfera, molti dei quali sono i più comuni inquinanti atmosferici che hanno effetti deleteri sulla salute umana e l’ambiente in generale. I due fenomeni, inquinamento atmosferico e cambiamenti climatici, vengono definiti “due facce della stessa medaglia”, fino a concludere che politiche integrate di riduzione delle emissioni generate dalle attività umane costituiscono la migliore strategia di politica ambientale, anche in termini di costi sociali ed economici, e producono effetti benefici sia per la qualità dell’aria che per il contenimento del riscaldamento del pianeta."
    Tutto questo tratto da notizie recenti pubblicate nella rivista online Greenreport.
    E noi che si fa? Impastiamo cemento e stendiamo asfalto come se non ci fosse un domani, oops, vero...

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  2. Il Sesto Rapporto dell'ONU sul clima sostiene che l'aumento inedito di eventi estremi come gli incendi e le inondazioni è colpa delle attività umane. Bisognerebbe prenderne atto. E invece no: siamo ancora fermi a ponte&passante. Grandi risorse concentrate su piccole tratte. Un uso irrazionale delle infrastrutture e delle risorse.
    Forse ha ragione Simona Larghetti quando dice che è arrivata l'ora che gli attivisti sociali ed ambientali si auto-rappresentino direttamente nelle istituzioni e non deleghino più partiti e politici che si sono dimostrati incapaci di risolvere i problemi di oggi.
    Anna

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  3. Ponte&Passante favoriscono PIL e occupazione. Par poco?
    Sic

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