martedì 1 settembre 2015

Cervia e Cesenatico, Emilia Romagna, Italia














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L'estate in Riviera Romagnola offre piacevoli certezze e sorprese, non sempre positive.

Diverse, esibite, bandiere blu (del Fee) per la qualità ambientale e della vita sociale, sole, mare, spiagge affollate (in particolare nei fine settimana), sport per tutti, frequenti eventi e notti rosa, interessanti musei storici (tra cui quello della Marineria a Cesenatico e quello del Sale a Cervia), buona cucina tradizionale.
Per chi ama la bici, ci sono anche numerosi percorsi protetti che collegano vari centri.
Purtroppo, anche qui, le mancate manutenzioni aprono pericolosi buchi.
Quelli lungo la pista ciclabile che dal centro di Cesenatico porta a Zadina (e a due grandi frequentati campeggi) sono da denuncia.
Una minaccia concreta alla vita delle persone che la percorrono, giorno e notte.























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La pista si interrompe prima di Tagliata, dove inizia uno splendido percorso attraverso la secolare e storica pineta che contraddistingue e impreziosisce Pinarella, fino a Cervia.
L'impatto, dal mese di marzo, è però impressionante. Per chiunque ha memoria.
Vento, pioggia ed una forte mareggiata hanno distrutto completamente, sul finire dell'inverno, almeno 15 mila metri quadrati di pini che separavano, per alcuni chilometri, la spiaggia dalla strada e dall'abitato. Altre centinaia di alberi sono caduti, qua e la, senza abbattere completamente il bosco.
Sono un ulteriore effetto, diretto ed indiretto, delle irresponsabili azioni ed inazioni dell'uomo.
Da un lato, la crescente incessante opera di sfruttamento dei territori, da nord a sud, da est ad ovest, che alimentano eventi naturali sempre più violenti, improvvisi ed inarrestabili; dall'altro, la irresponsabile incuria nelle manutenzioni del verde, accentuata dai progressivi tagli dei trasferimenti di risorse agli enti locali da parte del Governo nazionale e del Parlamento italiano.
Un danno all'ambiente naturale ed alla economia di enormi proporzioni.
Una ferita grave ad un patrimonio prezioso per le comunità locali, per il paese e per i tanti turisti che ogni anno lo vivevano ed ammiravano.
"Necessita un ingente piano pluriennale" afferma ora il Sindaco di Cervia.
Si.
Una assoluta priorità per gli investimenti locali, regionali, nazionali ed europei. Pubblici e privati.
Che si affianca a quelli necessari per ricostruire la vastissima area della vicina pineta di Classe, a sud di Ravenna, distrutta, solo alcuni anni fa, dal fuoco di ancora "ignoti" criminali.
Se lo ricordino ogni giorno Raffaele Donini, Stefano Bonaccini, Virginio Merola, Giuliano Poletti, Gian Luca Galletti e tutti gli Amministratori o gli uomini di Governo e delle Istituzioni chiamati a scegliere, nei Comuni, nelle Regioni, nei Palazzi del potere, le piccole e grandi opere che determineranno la qualità della vita delle generazioni future.














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4 commenti:

  1. Prevenire e non curare sarebbe la soluzione.
    Ma l'avidità, l'egoismo e gli interessi umani portano a distruggere il nostro ambiente naturale.
    Riusciremo ad invertire le tendenze in atto nelle società, non solo nella politica?
    Mario C.

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    1. Dipende anche da te Mario ...
      Fa meno il C(inico) e vedrai che tutto si aggiusta.
      Se poi anche i Gufi rinunciano ...
      Con Renzi andremo veloci.
      Sic

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  2. Forse a realizzare la pista ciclabile Cesenatico - Zadina sono stati gli stessi che hanno fatto i viadotti sulla superstrada Palermo - Agrigento?
    Erano emiliani, se non ricordo male.
    Ciao!

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    1. No, non credo.
      Saranno sicuramente imprese concorrenti, impegnate a mostrare la superiorità del libero mercato.
      Sic

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